24 November, 2024
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Martedì 29 novembre, a Modena, è stato presentato il portale bilingue della prima Rete dei musei universitari italiani. Il portale, descritto ai media da Angelo O. Andrisano (rettore Università Modena-Reggio Emilia) e da Elena Corradini (coordinatrice nazionale Rete dei musei universitari, docente di Museologia) – mette in rete per la prima volta in Italia musei, centri e sistemi museali universitari. Per l’ateneo di Cagliari hanno perso parte alla presentazione le professoresse Micaela Morelli e Anna Maria Deiana, pro rettore per la Ricerca e responsabile del team che ha curato localmente l’iniziativa.

Nella prima fase del progetto è stata catalogata una piccola parte del patrimonio cagliaritano, pari a 1.442 i reperti. I percorsi tematici riguardano, tra gli altri, gli scienziati Eva Mameli Calvino, Patrizio Gennari, Gennaro Gorga, Domenico Lovisato e Clemente Susini. «Il portale consente a pubblici diversi di apprezzare la varietà dei patrimoni dei musei universitari, migliora la comprensione di significati di oggetti con l’utilizzo delle tecnologie informatiche. La sezione dedicata alle storie degli atenei contribuisce alla costruzione dei valori identitari delle nostre Università con percorsi dedicati ad alcuni dei più importanti docenti che hanno contribuito alla conoscenza scientifica» dice la professoressa Morelli. «La visita virtuale ci racconta le vicende degli uomini che hanno fatto la storia della scienza e ci mostra gli ambienti e gli strumenti con cui hanno operato. Inoltre, si offre orientamento a studenti e giovani laureati, si può produrre occupazione qualificata, si supporta la formazione e si apre un confronto proficuo con la società civile» spiega la professoressa Deiana. L’Università di Cagliari ha preso parte al progetto con il Centro interdipartimentale musei, collezioni e archivio storico. Le Collezioni archeologiche e l’Archivio storico (dipartimento beni culturali e territorio – referenti i professori Carlo Lugliè e Cecilia Tasca), Museo di fisica (dipartimento di fisica, Francesco Casula), il Museo sardo di antropologia ed etnografia, il Museo di zoologia e il Museo herbarium (dipartimento scienze della vita e dell’ambiente – Emanuele Sanna, Anna Maria Deiana e Annalena Cogoni), il Museo sardo di geologia e paleontologia “Domenico Lovisato” e il Museo di mineralogia “Leonardo De Prunner” (dipartimento scienze chimiche e geologiche – Gian Luigi Pillola) e la Raccolta delle cere anatomiche di Clemente Susini (dipartimento scienze biomediche, Francesco Loy ed Alessandro Riva) tra le strutture coinvolte.

Il portale fa capo al progetto di accordo avviato nel 2013, finanziato dal Miur (ministero istruzione, università e ricerca – legge per la diffusione della cultura scientifica), segue la costituzione nel 2012 di una Rete, che ha messo assieme i musei delle Università di Bari, Cagliari, Chieti-Pescara, Ferrara, Firenze, Modena-Reggio Emilia, Parma, Perugia, Roma “La Sapienza”, Salento, Siena, Tuscia, coordinate da Modena e Reggio Emilia. Sessantaquattro musei, 38 collezioni, nove Orti botanici/erbari, 28mila esemplari, reperti, oggetti e strumenti catalogati riferibili a sette macro-aree disciplinari declinabili in diciassette aree: questi i numeri della Rete dei musei universitari. Il progetto – basato su tecnologie informatiche, networking e valorizzazione del patrimonio culturale scientifico – ha per obiettivo, oltre al rendere operativa con il portale la rete tra le dodici università, il monitoraggio del patrimonio, l’ideazione e lo sviluppo di percorsi tematici e itinerari culturali sul territorio.

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Si è tenuta oggi, nell’aula magna del rettorato, la cerimonia di premiazione degli studenti delle scuole superiori che hanno partecipato al concorso regionale Reporters of the night, bandito dall’Università di Cagliari per l’edizione 2016 della Notte dei ricercatori, evento promosso dall’Unione europea con la partecipazione in Italia di atenei e centri di ricerca. La “Notte” – tenutasi tra la Cittadella di Monserrato e il rettorato, il 29 e 30 settembre scorso – ha avuto il coordinamento nazionale di Frascati scienze e, in ambito locale, del dipartimento di fisica, della sezione Infn (Istituto nazionale fisica nucleare) e della direzione Ricerca e territorio. Il concorso è stato supportato da Fondazione di Sardegna e comune di Cagliari.

I premiati. Michele Garau e Bianca Gregu (Istituto Azuni, Cagliari), si sono classificati al primo posto, aggiudicandosi un assegno di 500 euro, al concorso regionale Reporters of the night con il video dal titolo “Ricerca con voi”. Seconda piazza ex aequo, e premio di 300 euro per ciascun lavoro, per Francesco Careddu (liceo scientifico Michelangelo, Cagliari) con “La Notte dei ricercatori 2016” e Grazia Enerina Pisano e Davide Incani (liceo classico Convitto, Cagliari), che hanno firmato “La Notte dei Ricercatori”. Infine, Menzione speciale per Nicole Badas e Hiba Bahi (liceo classico Convitto, Cagliari), autrici del video “La Scienza è per tutti”.

«I saperi e la conoscenza raccontata nel modo giusto, verificata, con rigore e metodo scientifico. Il concorso – ha detto il pro rettore vicario, Francesco Mola – è un’occasione che vi ha permesso di confrontarvi e di avvicinarvi al nostro ateneo. Complimenti». Il pro rettore per la Ricerca, Micaela Morelli, ha rimarcato un aspetto: «Reporters of the night è andato oltre le nostre aspettative. Siete stati propositivi e attenti, vi ringrazio: l’Università di Cagliari vi aspetta. Sono grata anche ai vostri docenti, alla commissione e alla direzione Ricerca e territorio». Per il presidente della giuria, Antioco Floris, il video contest ha messo assieme «esperienze, fantasia, curiosità. I filmati da circa due minuti ciascuno mostrano coinvolgimento e motivazioni». Insomma, un percorso di interesse e proficuo anche in prospettiva futura.

Al concorso regionale hanno preso parte allievi di varie scuole secondarie. Tra queste, Istituto Azuni, liceo Michelangelo, liceo Dettori, Convitto nazionale e Istituto Bacaredda di Cagliari, Istituto Einaudi di Senorbì. La commissione esaminatrice è composta da Antioco Floris (presidente, docente dipartimento Storia, beni culturali e territorio), Viviana Fanti (docente dipartimento di Fisica) e Susi Ronchi (giornalista). I ragazzi e le ragazze che hanno partecipato a “Reporters of the night” hanno ricevuto un attestato personalizzato.

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Questo pomeriggio, dalle 16.00, nell’aula magna del rettorato, via Università, n. 40, a Cagliari, si terrà la cerimonia di premiazione degli studenti che hanno vinto il concorso regionale “Reporters of the night”, bandito dall’Università di Cagliari per l’edizione 2016 della Notte dei ricercatori, evento promosso dall’Unione europea, con la partecipazione in Italia di atenei e centri di ricerca. La “Notte” – tenutasi tra la Cittadella di Monserrato e il rettorato, il 29 e 30 settembre scorso – ha avuto il coordinamento nazionale di Frascati scienze e, in ambito locale, del dipartimento di fisica, della sezione Infn (Istituto nazionale fisica nucleare) e della direzione Ricerca e territorio. Alla cerimonia prendono parte il pro rettore vicario, Francesco Mola, il pro rettore per la Ricerca, Micaela Morelli.

Al concorso regionale hanno preso parte allievi di varie scuole secondarie. Tra queste, Istituto Azuni, liceo Michelangelo, liceo Dettori, Convitto nazionale e Istituto Bacaredda di Cagliari, Istituto Einaudi di Senorbì. La commissione esaminatrice è composta da Antioco Floris (presidente, docente dipartimento Storia, beni culturali e territorio), Viviana Fanti (docente dipartimento di Fisica) e Susy Ronchi (giornalista). I ragazzi e le ragazze che hanno partecipato a “Reporters of the night” riceveranno un attestato personalizzato.

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Lunedì 21 novembre, dalle ore 16.00, nell’aula magna del rettorato, via Università, n. 40, a Cagliari, si terrà la cerimonia di premiazione degli studenti che hanno vinto il concorso regionale “Reporters of the night”, bandito dall’Università di Cagliari per l’edizione 2016 della Notte dei ricercatori, evento promosso dall’Unione europea, con la partecipazione in Italia di atenei e centri di ricerca. La “Notte” – tenutasi tra la Cittadella di Monserrato e il rettorato, il 29 e 30 settembre scorso – ha avuto il coordinamento nazionale di Frascati scienze e, in ambito locale, del dipartimento di fisica, della sezione Infn (Istituto nazionale fisica nucleare) e della direzione Ricerca e territorio. Alla cerimonia prendono parte il pro rettore vicario, Francesco Mola, il pro rettore per la Ricerca, Micaela Morelli.

Al concorso regionale hanno preso parte allievi di varie scuole secondarie. Tra queste, Istituto Azuni, liceo Michelangelo, liceo Dettori, Convitto nazionale e Istituto Bacaredda di Cagliari, Istituto Einaudi di Senorbì. La commissione esaminatrice è composta da Antioco Floris (presidente, docente dipartimento Storia, beni culturali e territorio), Viviana Fanti (docente dipartimento di Fisica) e Susi Ronchi (giornalista). I ragazzi e le ragazze che hanno partecipato a “Reporters of the night” riceveranno un attestato personalizzato.

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Tre giornate intense e proficue. Foriere di eccellenti opzioni per l’intera popolazione universitaria e per le eccellenze dell’ateneo di Cagliari a confronto con alcune delle massime istituzione della Bielorussia. Da giovedì 6 a sabato 9 ottobre, meeting, seminari, lezioni hanno coniugato ricerca applicata e di base, relazioni internazionali, collaborazione con vaste opportunità adeguate alle politiche di sviluppo dell’Università del capoluogo. Di fatto, si è trattato del primo incontro con una delegazione bielorussa della governance d’ateneo guidata dalla rettrice Maria Del Zompo. Nello specifico, si è dibattuto di linee, collaborazioni e strategie di ricerca da svolgere assieme tra Unica e le istituzioni straniere. Ai lavori hanno preso parte, tra gli altri, anche le pro rettrici Annalisa Bonfiglio (Innovazione) e Alessandra Carucci (Internazionalizzazione).

La Bielorussia è stata rappresentata in città da una delegazione di altissimo profilo. Hanno infatti preso parte ai lavori Vladimir Alekseevich Saechnikov (cattedra Fisica e tecnologie aerospaziali – Belarusian State University), Aleksandr Vladimirovich Kilchevskij (segretario generale Accademia delle Scienze), Sergey Anatolevich Zolotoy (direttore Impresa sistemi georeferenziazione – Accademia delle scienze), Raul Alberto Abreu Mant’iyel (ingegnere capo Impresa Sistemi georeferenziazione – Accademia delle scienze), Aleksandr Samuilich (direttore Centro relazioni internazionali – ministero Istruzione) e Valery Tsepkalo (direttore Belarus High Technologies Park – Minsk). All’incontro in Regione, Micaela Morelli (pro rettrice Ricerca scientifica) e Massimo Vanzi (delegato su tematiche aerospaziale – Diee, Dipartimento ingegneria elettrica ed elettronica) hanno rappresentato l’ateneo. Sul tema “Incontro di sviluppo della collaborazione nel settore dell’aerospazio tra Sardegna e Bielorussia”, per il Dass (Distretto aerospaziale della Sardegna) ha preso parte ai lavori il presidente Giacomo Cao. L’incontro ha avuto per protagonisti anche il console onorario della Bielorussia a Cagliari, Giuseppe Carboni, e il segretario della presidenza della Giunta regionale, Marco Sechi.

«La collaborazione in ambito aerospaziale avviata dal nostro ateneo con l’Accademia delle scienze e l’Università statale della Bielorussia è nata con una serie di proposte maturate nei mesi scorsi. L’intesa – spiega il professor Vanzi – si è rivelata da subito molto interessante e appetibile su diversi punti di vista. In particolare su telerilevamento delle risorse idriche, vele solari magnetiche legate alla navigazione nel cosmo, sistemi satellitari di telecomunicazione e fotonica». Gli scienziati bielorussi hanno apprezzato studi e ricerche condotte al Diee dal team di Massimo Vanzi con in prima fila Giovanna Mura, docente di Elettronica. «La collaborazione verte sui sistemi di telecomunicazioni e di geolocalizzazione (Gis), ambiti in cui sono molto competitivi grazie alle infrastrutture terrestri aeree e satellitari. Inoltre, c’è la possibilità per i nostri studenti di prendere parte al lancio di micro satelliti al centro controllo missioni dell’Università di Minsk. La Bielorussia ha eccellenti infrastrutture aerospaziali». Per la professoressa Morelli «si apre con le massime istituzioni bielorusse un’esplorazione di valore nella ricerca di base e applicata. Abbiamo per la prima volta un accordo di rilievo con un canale preferenziale di scambio scientifico tra Sardegna e Bielorussia. Peraltro, siamo all’opera per fare nel 2018 a Minsk la conferenza internazionale sull’affidabilità della fotonica per lo spazio». 

Curato dai docenti del Diee, Fabrizio Pilo, Daniele Giusto e Massimo Barbaro, l’aula multifunzionale “Lidia” – ha ospitato una lettura magistrale di Valery Tsepkalo. Il direttore del Belarus High technologies park – già ministro Affari Esteri e ambasciatore della Bielorussia negli Stati Uniti – ha illustrato agli studenti dell’ateneo di Cagliari il tema “Futuro e prospettive dell’Ict a livello mondiale”. L’High tech park di Minsk è realtà all’avanguardia in Europa. Visitato di recente anche da Vladimir Putin e Angela Merkel, dal  2005 sviluppa l’industria del software e fornisce, anche con un sistema di agevolazioni fiscali, uno speciale ambiente business alle compagnie del settore. Il Parco ospita 152 aziende (per metà straniere, tra queste Google, Microsoft, Coca Cola, British Telecom, Mitzubishi, Peugeot, Vodafone, Nokia, Sony), occupa dodicimila programmatori, ha clienti in 61 Paesi, fattura oltre un miliardo di dollari ogni anno e ha una quota di esportazione del 91,5 per cento. Le Apps prodotte nel Parco (tra cui Viaden Media di Apple) hanno oltre 7 milioni di utenti.

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Questo pomeriggio, dalle 16.30, nei laboratori e nelle aule dei dipartimenti di Matematica, Scienze (Chimiche e geologiche,  della Vita e dell’ambiente, Biomediche) – Cittadella universitaria, Monserrato – si apre la Notte dei ricercatori. «L’evento punta a sensibilizzare cittadini e nuove generazioni sull’importanza della ricerca e l’impatto che la scienza ha nella quotidianità» dice Micaela Morelli (prorettore Ricerca scientifica, ateneo Cagliari).

Appeal in Cittadella. Matematica in action, Chimica: scoprire e sperimentare, La natura al microscopio, Physics in lab, Perché sulla luna non ci sono fossili? Alla scoperta del mondo animale: dalla cellula ai vertebrati, Il regno vegetale al microscopio: la vita da scoprire, Come comunicano le cellule nervose, Come si osservano le cellule del corpo umano, Lo studio dell’uomo: modelli anatomici e preparati istologici, Lo studio dell’uomo: colture cellulari col microscopio a fluorescenza, Lo studio dell’uomo con il microscopio elettronico a scansione, Gare di matematica fami(g)liare: giochi matematici, La filiera della conoscenza: dal cartaceo al digitale, Mostra/giochi scientifici con esperimenti sugli inchiostri, Gli strumenti e gli apparecchi dei chimici, Una notte al museo sardo di antropologia ed etnografia, Lo studio dell’uomo: museo anatomico e strumenti storici, La magia della chimica, Science show, Dal sole alle galassie: un viaggio nello spazio e nel tempo alla scoperta dell’Universo, Alla ricerca delle origini: viaggio antropologico nel tempo e intorno al mondo, Open night ai laboratori di ricerca, Scienza, storia ed esperimenti al museo di fisica: un bouquet di forte interesse, con dimostrazioni ed esperimenti affascinanti. La scienza a portata di mano, trampolino ideale per suscitare interessi e passione: questo il tema della serata in Cittadella.

La Settimana della scienza (24/30 settembre) coinvolge oltre 300 città europee e culmina domani, venerdì 30 con la Notte europea dei ricercatori. In Italia il progetto (coordina Frascati Scienza) si snoda in 29 città con 350 appuntamenti. Il team dell’ateneo di Cagliari, diretto dalla professoressa Morelli, prosegue domani, venerdì 30, in rettorato. I ricercatori cagliaritani prendono parte a tavole rotonde, Caffè scienza e gazebo tematici distribuiti su via Università, aula magna e chiostro. Tra gli argomenti trattati “Coccodrilli, squali e tartarughe: fossili nell’area urbana di Cagliari”, “L’esistenza degli dei”, “Il Ballu tundu fa bene al cuore”, “Infinito, arte filosofia e matematica”, “Identità a confronto: il linguaggio delle donne sarde e iraniane” e “Sai cosa mangi? Cibo e scienza si incontrano”. Ampia attenzione anche a tematiche di biologia, astrofisica, comunicazione, innovazione tecnologica e attualità. Tra le news della due giorni il voucher gratuito per andare in Cittadella con MetroCagliari e il concorso per gli studenti con in palio 500 euro per il miglior reportage video di due minuti da postare su Youtube e unica.it .

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Oggi, lunedì 26 settembre, il rettore Maria Del Zompo, il pro rettore per la Ricerca scientifica, Micaela Morelli e l’assessore comunale alla Cultura, Paolo Frau, hanno presentato la Notte dei ricercatori. L’evento rientra nell’ambito della Settimana della scienza. Atenei e centri di ricerca presentano le proprie attività per contribuire alla crescita del tessuto produttivo, sociale e culturale.

La Settimana della scienza – 24/30 settembre – coinvolge 300 città europee e culmina venerdì 30 con la Notte europea dei ricercatori. In Italia il progetto coordinato da Frascati Scienza si snoda in 29 città con 350 tra spettacoli, workshop ed eventi di biologia, astrofisica, comunicazione, innovazione tecnologica e attualità. Il programma coordinato dal pro rettore si sviluppa giovedì 29 in Cittadella universitaria (Monserrato) e venerdì 30 in rettorato.   

«Con la Notte puntiamo ad avvicinare la città e i nostri giovani al mondo della ricerca umanistica, tecnologica e scientifica. Mi piace pensare a una interazione reciproca, una contaminazione che susciti curiosità e attenzioni: l’Università – ha sottolineato la professoressa Del Zompo – crede fortemente nel fare sistema. Un percorso che piace anche al Cagliari calcio: una delegazione di primo piano del club sarà con noi venerdì sera in rettorato. In bocca al lupo!.»

«La Notte ospita tavole rotonde, Caffè scienza e gazebo su temi quali coccodrilli, squali e tartarughe: fossili nell’area urbana di Cagliari, Esistenza degli dei, Il Ballu tundu fa bene al cuore, Infinito, arte filosofia e matematica, Identità a confronto: il linguaggio delle donne sarde e iraniane e Sai cosa mangi? Cibo e scienza si incontrano. Grazie al team della direzione Ricerca – ha detto la professoressa Morelli – proponiamo una scaletta di forte impatto. Siamo grati anche all’Arst (biglietti per la metro gratuiti), Fondazione di Sardegna e Comune di Cagliari (via Università sarà chiusa al traffico)». Il pro rettore ha segnalato anche il concorso per gli studenti con in palio 500 euro per il miglior reportage video di due minuti da postare su Youtube e unica.it.   

«Alla base della nostra politica c’è una forte intesa con l’Università, valore di enorme pregio per la nostra comunità. Abbiamo siglato diversi protocolli con varie facoltà, tra cui quello firmato dal rettore e dal sindaco Massimo Zedda sull’Orto botanico quale raccordo con l’Anfiteatro e primo passo per un parco storico che si apre da Buoncammino fino a piazza Yenne, che testimoniano – ha rimarcato Paolo Frau – la nostra vicinanza alla massima istituzione cittadina dei saperi».  Per l’assessore il più importante appuntamento europeo di comunicazione scientifica è un altro tassello «per la visibilità e la crescita di Cagliari e del suo contesto».

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Lunedì 26 settembre, alle 10.30, nella sala Consiglio del rettorato, in via Università, n. 40, a Cagliari, il rettore Maria Del Zompo e il pro rettore per la Ricerca scientifica, Micaela Morelli, presenteranno la Notte dei ricercatori. L’evento rientra nell’ambito della Settimana della scienza. Atenei e centri di ricerca presentano le proprie attività ai cittadini e alle imprese. Un percorso teso ad avviare nuove collaborazioni e contribuire alla crescita del tessuto produttivo isolano e no.

Dal 24 al 30 settembre 2016 si tiene la Settimana della scienza. L’evento coinvolge oltre 300 città europee e culmina venerdì 30 con la Notte europea dei ricercatori. In Italia il progetto coordinato da Frascati Scienza si snoda in 29 città con 350 appuntamenti tra spettacoli, workshop e laboratori. Il team dell’Università di Cagliari, coordinato dal pro rettore Micaela Morelli, prevede due date clou: giovedì 29 in Cittadella universitaria di Monserrato e venerdì 30 in rettorato.   

Scienza, appeal e ricerca. Tra gli eventi promossi dai ricercatori cagliaritani tesi a cogliere le attenzioni del pubblico e delle nuove generazioni si segnalano “Coccodrilli, squali e tartarughe: fossili nell’area urbana di Cagliari”, “L’esistenza degli dei”, “Il Ballu tundu fa bene al cuore”, “Infinito, arte filosofia e matematica”, “Identità a confronto: il linguaggio delle donne sarde e iraniane” e “Sai cosa mangi? Cibo e scienza si incontrano”. Ampia attenzione anche a tematiche di biologia, astrofisica, comunicazione, innovazione tecnologica e attualità. Previste anche tavole rotonde, Caffè Scienza e Gazebo tematici.

L’Università di Cagliari per la Notte dei ricercatori ha patrocinio e supporto di Fondazione di Sardegna e Comune di Cagliari. Il progetto, promosso dalla Commissione Europea, è realizzato con Regione Lazio, Comune di Frascati, Asi, Cnr, Enea, Esa-Esrin, Inaf, Infn, Ingv, Iss, Cineca, Garr, Ispra, Crea, Sardegna Ricerche, Sapienza Università Roma, Università Roma “Tor Vergata” e Università Roma Tre, Università Lumsa Roma e Palermo, Università Cassino e Lazio Meridionale, Università Parma, Università Politecnica Marche, Università Sassari, Università Modena e Reggio Emilia. La Settimana fa capo in Italia a Frascati Scienza.

Il più importante appuntamento europeo di comunicazione scientifica. Tra le infrastrutture di ricerca oltre a Cagliari e Monserrato sono coinvolte Ancona, Roma, Frascati, Firenze, Sesto Fiorentino, Milano, Trieste, Genova, Modena, Ferrara, Napoli, Caserta, Palermo, Bari, Catania, Lecce, Parma, Pavia, Reggio Emilia, Sassari, Carbonia, Cassino, Gorga, Grottaferrata, Monte Porzio Catone, Colleferro, Rocca di Papa e Santa Maria di Galeria. Il tutto con una forte attenzione per le scuole di ogni ordine e grado.

Ai lavori di presentazione ai giornalisti, oltre a rettore e pro rettore con lo staff della direzione Ricerca, prendono parte i rappresentanti della Fondazione di Sardegna e del Comune di Cagliari.

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La scienziata inglese Barbara Jane Bain in ateneo. Docente di ematologia al prestigioso Imperial College di Londra, prende parte al programma curato dalla direzione Ricerca dell’ateneo e finanziato con un milione di euro dalla Regione. Da marzo a novembre 65 specialisti internazionali dissertano all’Università di Cagliari su fisica, diritto, economia, chimica, fisica, medicina, ingegneria, letteratura, geologia, matematica e scienze sociali

La facoltà di medicina, con Giorgio La Nasa – direttore scuola specializzazione in ematologia e centro trapianti midollo spinale, ospedale Binaghi – attento e abile e nel cogliere l’insieme delle preziose valenze scientifiche, cliniche e didattiche, ospita la scienziata britannica, Barbara Jane Bain. Classe ‘41, tra le massime autorità mondiali del settore, docente di ematologia all’Imperial College di Londra, tempio internazionale della cultura medica e non solo, la professoressa è approdata all’ateneo di Cagliari anche per la forte valenza della sua ultima ricerca “Blood film and bone marrow morphology”. Su “Pellicola del sangue e morfologia del midollo osseo” ha dissertato dal 19 maggio – e fino al 2 giugno – con gli allievi, gli specialisti e il pool del professor La Nasa e con gli studenti della facoltà presieduta dal professor Gabriele Finco. Oltre trent’anni di esperienza nell’insegnamento di ematologia, pubblicazioni e testi raccomandati anche dal Royal College of Patology, la professoressa Bain è icona di una strada proficua e di pregio quale è quella sostenuta dall’ateneo con i Visiting Scientist. Prosegue a gonfie vele il programma curato dalla direzione Ricerca dell’ateneo e finanziato con un milione di euro dalla Regione (legge 7 agosto 2007, n. 7: “Promozione ricerca scientifica e innovazione tecnologica in Sardegna”). Da marzo a novembre di quest’anno saranno 65 gli specialisti giunti nelle strutture dell’Università di Cagliari e provenienti dai cinque continenti. Al centro degli incontri, relazioni e docenza specifica di elevato profilo accademico. Un valore aggiunto per studenti, ricercatori e docenti.

«Gli incontri dei Visiting scientists si sono aperti nel mese di marzo e si chiudono a novembre. La permanenza dei docenti in ateneo – spiega il pro rettore per la Ricerca scientifica, Micaela Morelli – oscilla tra i quindici giorni e i quattro mesi. La nostra Università avvia e sostiene il programma Visiting Scientist, in coerenza con l’obiettivo strategico teso a migliorare l’attrattività internazionale. Un percorso che prevede una selezione di progetti di ricerca congiunti per il conferimento di borse di ricerca a studiosi di comprovata esperienza scientifica, impegnati stabilmente e continuativamente all’estero in attività di ricerca.»

Il programma prevede che i Visiting Scientist svolgano la propria attività nelle strutture di ricerca dell’Università. Il loro contributo deve consentire: 1) lo sviluppo della qualità dell’attività di ricerca; 2) il trasferimento di conoscenze e competenze finalizzate ad accrescere le capacità di ricercatori, gruppi di ricerca, dottorandi e studenti dell’ateneo; 3) lo sviluppo delle reti di collaborazione e di partenariati per la presentazione di progetti di ricerca internazionali.

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Giovedì 28 e venerdì 29 aprile, l’aula magna Motzo – facoltà di Studi umanistici, via Is Mirrionis 1 – ospita il convegno internazionale Digital Humanities. Scienza, Memoria, Storia e Cultura”.  I lavori, curati dal professor Giancarlo Nonnoi e da Sardoa d-library, promossi dal dipartimento di Storia, beni culturali e territorio, si sviluppano  dalle 10 alle 19 e dalle 9 alle 13.30. Il convegno si apre con i saluti del pro rettore alla ricerca, Micaela Morelli.

Nel corso delle due giornate di studio saranno presentate e discusse molteplici esperienze di valorizzazione e tutela digitale del patrimonio culturale librario, archivistico e museale, con il contributo di esperti di vari atenei a livello regionale, nazionale e internazionale e degli istituti di tutela dei beni librari e archivistici della Sardegna.

Il convegno è realizzato nell’ambito dei progetti “Le mappe del sapere”, “Un archivio digitale per la Sardegna del Risorgimento” (responsabili scientifici i professori Francesco Atzeni e Gianfranco Tore) entrambi cofinanziati dalla Regione Sardegna- legge 7/2007 e “Officina per le buone pratiche nelle Digital Humanities”, cofinanziato dalla Fondazione di Sardegna. Di quest’ultimo e del primo progetto, il responsabile scientifico è Giancarlo Nonnoi. I lavori costituiscono attività di formazione e aggiornamento per il personale docente e non docente delle scuola.

Al convegno intervengono, tra gli altri, gli specialisti dell’Università di Cagliari, Silvia Conti, Duilio Caocci, Gian Luigi Pillola, Cecilia Tasca, Eleonora Todde e Paolo Sanjust. Il pro rettore per la didattica, Ignazio Putzu, coordina la tavola rotonda su “Le agenzie di tutela, conservazione e promozione dei beni librari e archivistici della Sardegna e le digital humanities”. Previste relazioni da esperti provenienti dagli atenei di Roma-La Sapienza, Bologna, Leeds, Sassari, Halle.