Tutto esaurito ed entusiasmo alle stelle per Luciano Ligabue, protagonista del primo dei due concerti organizzati all’Arena Sant’Elia.
Tutto esaurito ed entusiasmo alle stelle, ieri sera, per Luciano Ligabue, protagonista del primo dei due concerti organizzati all’Arena Sant’Elia da Riservarossa e F&P Group, in collaborazione con l’assessorato della Cultura del comune di Cagliari. Ligabue è tornato in Sardegna dopo cinque anni di assenza (il 7 agosto 2010 “incendiò” l’aeroporto di Fenosu, dove arrivarono migliaia di fan da tutta la Sardegna) e per l’occasione ha preparato un palco speciale, considerato che contrariamente a quanto è accaduto in tutte le altre tappe del Mondovisione Tour 2015, si è esibito all’aperto (il Palazzetto di Via Rockfeller sarebbe stato inadeguato per la limitata capienza).
La corsa per l’accaparramento dei primi posti sotto il palco era iniziato già mercoledì sera, quando centinaia di giovani hanno trascorso la notte all’esterno dell’Arena, e ieri pomeriggio, all’apertura dei cancelli, erano già tantissimi davanti all’ingresso. L’attesa è durata cinque ore esatte, perché alle 21.00 in punto, precisione insolita per i grandi concerti, Ligabue e la sua band formata da Federico Poggipollini e Max Cottafavi alla chitarra, Luciano Luisi al piano e tastiere, Michael Urbano alla batteria e Davide Pezzin al basso) sono entrati in scena e si sono letteralmente scatenati per oltre due ore.
Già alla prima canzone, “Il Sale della terra”, l’Arena Sant’Elia si è letteralmente “incendiata” di entusiasmo e, canzone dopo canzone, un mix tra grandi successi vecchi e nuovi, complessivamente 24, il clima è rimasto sempre caldissimo. Difficile dire quali brani siano stati più graditi, da “Balliamo sul mondo” a “Quella che non sei”, dalla conosciutissima “Certe notti” a “Il muro del suono”, da “Il mio pensiero”, scelta dai fan cagliaritani in un sondaggio organizzato in internet, al nuovo singolo, “C’è sempre una canzone”.
Tre i bis concessi alla folla dell’Arena, con la splendida “Piccola Stella senza cielo” e, in chiusura, “Con la scusa del rock’n’roll”. Suggestiva la coreografia creata con le immagini del concerto e dei primi piani dei fan proiettate su tre schermi ad altissima risoluzione, uno centrale, sopra il palco, e due laterali.
Questa sera si replica, sempre alle 21.00. Sarà sicuramente un altro pieno, di pubblico e di entusiasmo, per il grande artista emiliano di Correggio che, a 55 anni, conserva la stessa carica degli inizi, risalenti al 1986, arricchita da una straordinaria esperienza, ormai quasi trentennale.