22 November, 2024
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In una risoluzione non legislativa approvata oggi con 488 voti a favore, 90 contrari e 114 astensioni, il Parlamento europeo ha sottolineato come gli “effetti negativi della crisi economica e finanziaria”, soprattutto nelle regioni a bassa crescita, abbiano ridotto i margini di bilancio, portando a tagli agli investimenti pubblici.

Oltre ai finanziamenti prioritari dell’UE, tali regioni hanno bisogno di strategie su misura per colmare le distanze con le altre ed offrire prospettive dinamiche alle loro popolazioni, afferma il Parlamento. 

I deputati europei chiedono misure per:

  • definire le regioni “in ritardo di sviluppo” a livello NUTS III ed orientare meglio i finanziamenti in tali aree;
  • promuovere l’istruzione e la formazione per ridurre la disoccupazione e aiutare i giovani a rimanere in queste regioni;
  • assicurare un più facile accesso al credito per le imprese;
  • sostenere e migliorare la qualità dell’amministrazione e delle istituzioni regionali, e
  • sostenere le attività produttive delle imprese, compreso il turismo sostenibile, l’economia circolare e l’agricoltura.

La relatrice, Michela Giuffrida (S&D), ha dichiarato: «E’ necessario individuare un nuovo e più bilanciato equilibrio tra politica di Coesione e politica economica europea per evitare che le Regioni in ritardo di sviluppo siano addirittura penalizzate da condizionalità e vincoli che si trasformano in strumenti punitivi proprio per quei territori che dovrebbero essere i primi destinatari del supporto della UE».

«Abbiamo una responsabilità verso queste regioni che deriva dallo stesso spirito di solidarietà e sostegno alla base del progetto europeo. L’ottica punitiva non le aiuterà a crescere, né l’Europa a rafforzare la sua integrazione.»

Circa un residente dell’UE su sei vive in una regione in ritardo di di sviluppo (83 milioni di abitanti), 32 milioni dei quali vivono in regioni a a basso reddito e 51 milioni in regioni a bassa crescita.

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L’Onlus Vorreiprendereiltreno, i pescatori Siciliani di Mazara del Vallo, la Fondazione Opera Immacolata Concezione Onlus e don Virginio Rigoldi, sono i vincitori italiani del Premio Cittadino Europeo 2017. Gli Archivi Storici dell’Unione Europea e l’Ufficio d’Informazione in Italia del Parlamento europeo hanno organizzato la cerimonia nazionale di consegna del  Premio Cittadino europeo 2017, che si svolgerà a Firenze il prossimo venerdì 22 settembre, dalle ore 10.30 alle ore 13.30, presso gli Archivi Storici dell’Unione Europea, a Firenze. 

I quattro vincitori italiani a cui l’evento renderà omaggio sono l’Onlus Vorreiprendereiltreno, che ha per obiettivo quello di sensibilizzare a una maggiore integrazione delle persone con disabilità denunciando le barriere che ostacolano l’accesso ai mezzi di trasporto e la libertà di movimento dei disabili; i pescatori Siciliani di Mazara del Vallo per il loro impegno nei salvataggi di migranti nel Mediterraneo; la Fondazione Opera Immacolata Concezione Onlus, che da 60 anni si occupa di dare assistenza alle persone anziane e in situazione di fragilità; don Virginio Rigoldi, cappellano del carcere minorile Cesare Beccaria di Milano, per il suo lavoro di promozione e lo sviluppo di interventi di solidarietà sociale in particolare a beneficio di giovani e minori ex detenuti. 

Tra le autorità presenti il 22 settembre a Firenze, l’eurodeputata siciliana Michela Giuffrida, il Vicesindaco di Firenze Cristina Giachi, il Sindaco di Fiesole Anna Ravoni, il Direttore dell’Ufficio di informazione in Italia del Parlamento Europeo Gian Paolo Meneghini, il presidente dell’Istituto Universitario Europeo Renaud Dehousse e il direttore degli Archivi storici dell’Unione Europea Dieter Schlenker.

A scandire la cerimonia di premiazione gli interludi musicali dei ragazzi della scuola di musica di Fiesole e la performance teatrale degli studenti del Liceo Gobetti Volta, protagonisti del progetto “First Play, Europa in teatro”. Sarà presente alla premiazione anche la classe V D del liceo Elsa Morante di Firenze, vincitrice del concorso “Un nuovo trattato per l’Europa” .

Il “Premio Cittadino Europeo” è stato lanciato dal Parlamento europeo nel 2008 come riconoscimento per i cittadini, associazioni e organizzazioni che con le loro attività si sono distinti per l’eccezionale impegno nell’agevolare la cooperazione transfrontaliera o transnazionale nell’Unione europea, promuovendo una migliore comprensione reciproca e una maggiore integrazione tra gli abitanti degli stati membri. Il Premio è conferito anche per attività quotidiane che mettono in pratica i valori custoditi dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea.