22 December, 2024
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Si è conclusa l’8 marzo l’edizione 2018-del Premio “Gianni Massa” organizzato dal Corecom presieduto da Mario Cabasino, in collaborazione con Giulia giornaliste Sardegna, guidata da Susi Ronchi, sul rapporto tra media e parità di genere. La cerimonia ufficiale di premiazione si è tenuta all’Auditorium del Conservatorio di Cagliari, una grande macchina messa in moto lo scorso anno con un tributo al grande maestro di giornalismo Gianni Massa e a Piera Mossa, prima programmista e regista RAI in Sardegna (e seconda in Italia) per riflettere sul tema di forte attualità come quello della parità di genere nel mondo dell’informazione e della comunicazione.

Centosedici le proposte pervenute all’organizzazione per le tre sezioni del concorso Giornalismo, Università e Scuola. «Ci siamo trovati a lavorare in perfetta sintonia con il Corecom su un terreno comune, spinti e motivati dall’impegno di cercare di contrastare qualsiasi forma di discriminazione, purtroppo ancora presenti nei media – ha spiegato Susi Ronchi -. Questa serata non è la conclusione di un percorso ma è la prima tappa fondamentale di un progetto che ha visto il coinvolgimento di 50 Giulie giornaliste e la realizzazione del bellissimo spettacolo “La conosci Giulia?” che ha riscontrato un grande successo con sold out in tutte e due le date di Cagliari e in quella di Sassari, oggi richiesto in diversi territori della Sardegna e in alcune regioni d’Italia. La pièce teatrale è diventata anche un laboratorio didattico per le scuole, con le Giulie abbiamo lavorato in tutti questi mesi anche con diverse classi degli Istituti superiori e dell’Università di Cagliari, tenendo seminari sul tema e coinvolgendo gli studenti in questa operazione di sensibilizzazione.»

Un premio per ricordare quanto la parità di genere ancora oggi «sia fortemente condizionata negli stereotipi e nella cultura sessista spesso promossa anche dagli organi d’informazione, tra i cardini della società democratica che hanno il dovere di garantire la libertà di stampa, la diversità di opinione e il pluralismo, di promuovere il rispetto della dignità umana e di lottare contro tutte le forme  di disuguaglianza», hanno ricordato le conduttrici della serata Incoronata Boccia, giornalista RAI e Valeria Aresti, avvocato. «Gianni Massa è stato un maestro di giornalismo, ha formato tanti di noi. Un professionista di grande sensibilità, fondatore dell’Agi in Sardegna che ha posto le basi anche per l‘istituzione del Corecom, sempre attento a tutte le difficoltà dei giovani giornalisti che muovevano i primi passi in quegli anni, ai più deboli», ha commentato Mario Cabasino, ricordando la figura di uno dei grandi maestri del giornalismo in Sardegna scomparso a 79 anni nel 2015. 

Una serata speciale ricca di interventi, momenti musicali e spassose gags, in cui hanno partecipato esponenti del mondo dell’università, della scuola, del giornalismo, della magistratura e della politica, oltre alle irriverenti Tanya e Mara (Lucido Sottile di Tiziana Troja e Michela Sale Musio). Ai vincitori la consegna delle targhe e diversi premi in denaro. In particolare gli elaborati premiati delle scuole sono il risultato della partecipazione allo spettacolo “La conosci Giulia?”, promosso da Corecom e dall’associazione Giulia Giornaliste Sardegna, e ai diversi seminari tenuti in alcuni Istituti superiori dalle “Giulie” che hanno posto l’attenzione sul difficile rapporto tra media, linguaggio e discriminazioni di genere.

Premio Giornalismo” per la categoria Carta stampata e Web a Federica Ginesu per l’articolo “I loro insulti peri nostri tacchi” pubblicato sul settimanale Grazia: «un esempio di giornalismo moderno per il riconoscimento dei diritti delle donne». A consegnare il premio il capo della politica de L’Unione Sarda Giulio Zasso. Per la categoria “Giornalismo radio televisivo” sul podio del vincitore la trasmissione di Videolina “Monitor”, “una delle poche trasmissioni, se non l’unica, a livello regionale, che propone all’opinione pubblica spunti di riflessione su temi di grande attualità. Premio a Simona De Francisci, Egidiangela Sechi e Nicola Scano. A consegnare loro la targa la giornalista e vice presidente dell’Assostampa Simonetta Selloni. Infine premio per la categoria dedicata al Giornalismo per immagini a Elisabetta Messina, consegnato dal giornalista Franco Siddi. Un’immagine, simbolo di integrazione in una giornata speciale di festa che celebra il rito del matrimonio selargino. In uno scatto la profondità dei valori irrinunciabili che fondano una società democratica.

Per la sezione “Università”, in collaborazione con i Corsi di Laurea in Scienze della Comunicazione, premiate due tesi di Sassari e due di Cagliari. Per l’Ateneo di Sassari premio alla neolaureata Laura Dettori per la sua tesi dal titolo “Walter Benjamin: narrazione e società”, relatrice la professoressa Romina Deriu, consegna del premio da parte del prorettore Pietro Ciarlo dell’Università di Cagliari. La tesi affronta alcuni dei principali temi della comunicazione nella società contemporanea, analizzando il ruolo e le nuove responsabilità che le professioni dell’informazione assumono nei nuovi scenari comunicativi.

Secondo vincitore per Sassari Carlo Mandras con la tesi dal titolo” Linguaggio di genere: (non) usi e prospettive nella Pubblica Amministrazione”, con la relatrice prof.ssa Patrizia Patrizi, premiante Roberta Celot, Responsabile Ansa Sardegna. La tesi affronta la questione del linguaggio di genere nella dimensione della comunicazione politica e istituzionale.

Premio per le due migliore tesi dell’Università di Cagliari a: Clara Zucca per il lavoro dal titolo “La percezione della donna vittima di violenza di genere: uno studio su un campione di giovani e adulti”, del Corso di Laurea Magistrale in Psicologia dello Sviluppo e dei Processi Socio-Lavorativi, relatrice la Professoressa Cristina Cabras, premiante il prof. Camillo Tidore dell’Università di Sassari; Roberta Spiga, con la tesi  su “Il linguaggio di genere all’interno della Pubblica Amministrazione: evoluzione, prospettive e linee guida per l’utilizzo di un linguaggio inclusivo”, Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione con la relatrice professoressa Elisabetta Gola, premiante Lia Serreli, Direttrice generale del gruppo “L’Unione Sarda”. La tesi ha affrontato un tema di grande attualità, che viene trattato con consapevolezza e da una prospettiva multisfaccettata.

Per la sezione Scuola un ex aequo per due classi vincitrici: classe Quarta A, guidata dalla professoressa Sandra Pani, Indirizzo Finanza E Marketing Istituto Tecnico Primo Levi di Quartu Sant’Elena accompagnati dal prof. Francesco Podda e classe Quarta I del Liceo Scientifico A. Pacinotti di Cagliari, accompagnati dalla prof.ssa Maria Annunziata Lenigno. L’Istituto Primo Levi ha partecipato con un video dal titolo “Il valore delle parole, frutto di un percorso formativo che ha stimolato la creatività dei ragazzi attraverso la partecipazione a seminari, conferenze e a iniziative come lo spettacolo “La conosci Giulia?” sul contrasto alle discriminazioni, agli stereotipi ai pregiudizi, premiato perché: «Ben pensato il progetto e ben costruito il video proposto, per sottolineare l’importanza della scelta delle parole, il valore del linguaggio». Premiante la giornalista Maria Paola Masala.

Da una rappresentazione stereotipata della violenza e del femminicidio a una rappresentazione corretta e rispettosa dell’identità e della dignità della vittima il Liceo Scientifico Pacinotti, Classe Quarta I, ha partecipato con il video “Una donna come te”. Studentesse e studenti hanno realizzato un breve filmato capace di destrutturare gli stereotipi e creare, una duplice condizione nel rapporto sentimentale e di coppia. Ha consegnato il premio Micaela Morelli, prorettrice dell’Università di Cagliari.

Tre infine le menzioni speciali: la prima alla redazione “La Nuov@Scuola”, «un progetto straordinario di approfondimento del linguaggio, realizzato da studentesse e studenti nelle pagine del quotidiano La Nuova Sardegna che ha promosso una collaborazione continuativa con le scuole del territorio», guidato da Daniela Scano, Caporedattrice Sassari de “La Nuova Sardegna” e coordinatrice del progetto. Ha consegnato la targa Maria Grazia De Matteis, Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza; Menzione speciale alle agenzie di stampa Agi e Ansa, sul palco Roberta Celot, responsabile ANSA, e Roberta Secci (giornalista AGI), per il loro delicatissimo ruolo di fonte primaria di notizie. Consegna della targa da Francesco Birocchi, Presidente Ordine dei Giornalisti della Sardegna. Menzione speciale a Eugenia Tognotti, Professoressa presso l’Università di Sassari Editorialista Nuova Sardegna e La Stampa e Federico Palomba, Alto Magistrato, ex parlamentare ed ex presidente della Regione, per il contributo culturale dato al premio con la loro partecipazione. Per la professoressa Eugenia Tognotti ha ritirato la targa Valentina Guido, Ufficio stampa Università di Sassari. A consegnare il premio il giornalista Gianni Filippini.

La cerimonia di premiazione si è arricchita di tanti contributi da parte degli ospiti, attraverso una serie di interventi, momenti di riflessione e di spettacolo. Tra questi la cantante Ambra Pintore (nel cast di “La conosci Giulia?”) che ha portato con i suoi musicisti (Roberto Scala al basso; Federico Valenti alla chitarra; Diego Milia, violino) il brano “Sa Este”, profonde e eleganti atmosfere che restituiscono il fascino di una Sardegna arcaica e sensuale, con un dolcissimo omaggio recitato a tutte le donne; il trio femminile della classe di musica d’insieme fiati sotto la guida del prof. Luigi Muscio del Conservatorio Pierluigi da Palestrina, costituito dalle giovanissime Selene Gaviano al flauto, Giulia Marongiu al clarinetto e Consuelo Anedda al fagotto, in repertorio Minuetto e Trio e Rondò finale dal Divertimento n. 3 di W.A. Mozart; e ancora il duo cult delle Lucido Sottile (Tiziana Troja e Michela Sale Musio), anche loro protagoniste dello spettacolo “La conosci Giulia?” di cui hanno curato anche la regia (Tiziana Troja) e la produzione. Un doveroso salto nella periferia che “ogni tanto non guasta” con i loro esilaranti personaggi, Tanya e Mara, tra colorito slang e irresistibile ironia, sempre sul pezzo in un pieno di risate e paradossi esplosivi sui temi attuali della politica, delle recenti elezioni regionali, e naturalmente su discriminazioni e parità di genere.

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Grande successo di partecipazione alla prima edizione del Premio Gianni Massa dedicato al rapporto tra media e parità di genere, promosso da Corecom presieduto da Mario Cabasino e Giulia giornaliste Sardegna, guidata da Susi Ronchi. Centosedici le proposte dei lavori pervenute al Corecom per le tre sezioni in concorso Università, Scuola e Giornalismo. La cerimonia ufficiale di premiazione si terrà venerdì 8 marzo a partire, dalle ore 18.00, all’Auditorium del Conservatorio di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina”, in piazza Ennio Porrino 1, a Cagliari. L’ingresso è libero e gratuito fino a esaurimento posti. Una serata speciale ricca di interventi, momenti musicali e spassose gags, in cui saranno presenti esponenti del mondo dell’università, della scuola, del giornalismo, della magistratura e della politica, oltre alle irriverenti Tanya e Mara (Lucido Sottile: Tiziana Troja e Michela Sale Musio). Ai vincitori saranno assegnati premi in denaro. In particolare gli elaborati delle scuole sono il risultato della partecipazione allo spettacolo “La conosci Giulia?”, promosso da Corecom e dall’associazione Giulia Giornaliste Sardegna, e ai diversi seminari tenuti in alcuni Istituti superiori dalle “Giulie” che hanno posto l’attenzione sul difficile rapporto tra media, linguaggio e discriminazioni di genere.

Conducono la serata di premiazione Incoronata Boccia, giornalista RAI e Valeria Aresti, avvocata. Introducono il programma di iniziative sulla parità di genere Mario Cabasino e Susi Ronchi. Tra gli ospiti: Antonio Martusciello, Commissario AGCOM, interverrà sulle politiche per la parità di genere; Filippo Lucci, presidente Coordinamento nazionale del Corecom; Federica Zanella, deputata Forza Italia già presidente Corecom Lombardia e Romina Mura, deputata PD, saranno protagoniste di un confronto sulla parità di genere; Anna Cau, procuratrice della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Cagliari; Romilda Tafuri, prefetta di Cagliari, e Cristina Deidda, direttrice regionale INPS, porteranno il loro contributo sulle conquiste femminili nell’ambito delle carriere tradizionalmente maschili. A ricordare le figure di Gianni Massa e di Piera Mossa cui è dedicato il premio interverranno rispettivamente il figlio Dandy Massa ed il giornalista RAI Mario Mossa. Tra gli altri partecipanti il prorettore dell’Università di Cagliari Francesco Mola ed il prof. Giuseppe Antonio Tidore, Università di Sassari; Antonello Cabras, presidente Fondazione di Sardegna; Alessandra Zedda, decana delle consigliere regionali (FI); Francesco Birocchi, presidente Ordine dei Giornalisti Sardegna e la vice-presidente Assostampa Simonetta Selloni; la direttrice generale del gruppo L’Unione Sarda, Lia Serreli; il presidente di Videolina Carlo Ignazio Fantola; il capo della politica de L’Unione Sarda Giulio Zasso; la capocronista di Sassari Daniela Scano, coordinatrice del progetto La Nuov@Scuola; Anna Piras, direttrice TGR Rai Sardegna; Roberta Celot, responsabile Ansa Sardegna; Roberta Secci, Agi; la giornalista Maria Paola Masala; la garante regionale per l’infanzia Grazia Maria De Matteis; Gabriella Murgia, presidente Commissione regionale Pari Opportunità.

La serata si arricchisce anche con alcuni contributi di spettacolo con Ambra Pintore, tra le protagoniste della pièce teatrale “La conosci Giulia?”, che porterà il suo brano “Be enough”, e con il trio femminile della classe di musica d’insieme fiati sotto la guida del prof. Luigi Muscio del Conservatorio Pierluigi da Palestrina, costituito da Selene Gaviano al flauto, Giulia Marongiu al clarinetto e Consuelo Anedda al fagotto. Le tre musiciste eseguiranno Minuetto e Trio e Rondò finale dal Divertimento n. 3 di W.A. Mozart.

Chiuderà la serata il duo cult delle Lucido Sottile, anche loro protagoniste dello spettacolo “La conosci Giulia?” che ha visto il sold out in tutte e tre le date in Sardegna, di cui hanno curato anche la regia (Tiziana Troja) e la produzione. In chiusura della cerimonia di premiazione porteranno tante risate con i loro esilaranti personaggi, Tanya e Mara, tra colorito slang e irresistibile ironia, sempre sul tema delle discriminazioni di genere.

L’iniziativa del Premio Gianni Massa rientra nel programma di attività del Corecom (Comitato regionale per le comunicazioni della Regione Autonoma della Sardegna) per promuovere, insieme a Giulia giornaliste Sardegna (l’associazione coordinata da Susi Ronchi che raccoglie n. 50 giornaliste dell’isola appartenenti alle diverse realtà editoriali, free lance, uffici stampa, media online), la parità di genere e contrastare la cultura delle diseguaglianze che sempre più spesso si traduce in forme di violenza.

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Si rinnova anche quest’anno, a Cagliari, l’appuntamento natalizio con il teatro di Lucidosottile, per un momento atteso dai tanti estimatori delle attrici e registe Tiziana Troja e Michela Sale Musio. Inserito nel cartellone di Origamundi, venerdì 28, sabato 29 e domenica 30 dicembre all’Auditorium comunale di piazzetta Dettori, le Lucide porteranno in scena un loro cavallo di battaglia, lo spettacolo “Speradiserabeltemposi… Rosso!”, una divertente parodia della danza contemporanea. Special guest delle tre serate saranno il gruppo vocale Cinquetto e l’attore Roberto Zorcolo, e non mancherà una incursione dei personaggi di Tanya & Mara. Sipario aperto alle 21.00, Prevendita presso la sede di Lucidosottile all’Exart di piazzetta Dettori 9 mercoledì 26 e giovedì 27 dalle 17.00 alle 20.00 (12 euro più tre di prevendita). I giorni dello spettacolo la biglietteria in teatro sarà aperta dalle 19.30.

Scritto, coreografato e diretto da Tiziana Troja e Michela Sale Musio, con la scenografia di Federica Buscemi, i costumi di Salvatore Aresu e Filippo Grandulli, l’elaborazione musicale di Alessandro Olla e Davide Sardo, ed il light design di Lele Dentoni, “Speradiserabeltemposi Rosso!” racconta la storia di due improbabili ed annoiate danzatrici che mettono in scena uno spettacolo di danza contemporanea. Le due, colte in flagrante nel loro turbine di pensieri, si smentiscono e rivelano desideri, aspirazioni e volontà tutt’altro che attinenti allo spettacolo. “Rosso” è così una divertente parodia della danza, un lavoro a quattro mani esplosivo e dissacrante, nato più di dieci anni fa come manifesto di un periodo storico in cui la danza diventava, non solo “cenerentola delle arti”, ma sempre più ermetica, concettuale, elitaria ed incomprensibile, mentre allo stesso tempo in tv la danza esplodeva in tutta la sua stupida futilità, preda di una sessualità commerciale e facilmente smerciabile. Le due danzatrici, vittime del mercato, in ascesa nel video ed a picco nei teatri, mettono così in scena una beffa di se stesse, ormai stanche di un ruolo che le etichetta e le inserisce in una visione fin troppo schematica, che le costringe spesso ad una scelta obbligata, tra i due estremi opposti, senza vie di mezzo.

Dalla fantasia della catanese Federica Buscemi, nasce per questo spettacolo una improbabile scenografia “contemporanea”, che si fa beffa di quelle assurde, troppo spesso incomprensibili agli stessi artisti, che caratterizzano molti spettacoli di danza contemporanea. Il tema è il rosso e sul palco non restano che tre eccessivi dettagli: due poltrone ed un grande albero di Natale. I costumi di Salvatore Aresu e Filippo Grandulli sono semplici e lineari, pochi dettagli per lasciare spazio ai corpi, ai gesti e al lavoro sull’espressività di chi è in scena.

Divertentissima anche l’elaborazione musicale di Alessandro Olla, che combina il testo alle musiche con la sua usuale maestria, accompagnato dalle composizioni di Davide Sardo, musicista poliedrico e di grande esperienza. Una musica che arricchisce lo spettacolo con sapienza e attenzione, che spesso descrive ironicamente le scene e che sul finale esplode rivelando i desideri più profondi delle due danzatrici.

 

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“La conosci Giulia?”, dissacrante commedia che mette in luce stereotipi e squilibri di genere ancora molto radicati nel mondo dell’informazione e della comunicazione, in seguito al grande successo riscontrato al debutto di ottobre da “tutto esaurito” (gratuito) con una lista di attesa di oltre 180 persone, replica il 26 novembre a Cagliari, sempre al Teatro Massimo alle 21.00, con ingresso gratuito. Testimonial d’eccezione anche del bis della rappresentazione cagliaritana la Rettrice dell’Università degli Studi di Cagliari Maria Del Zompo, promotrice di tante iniziative sull’uguaglianza dei generi nel suo Ateneo.

La pièce rientra nel programma di attività 2018-19 del Corecom (Organismo della Regione Sardegna per le comunicazioni) volte a promuovere, in collaborazione con Gi.U.Li.A Sardegna (coordinatrice Susi Ronchi), la parità di genere e a contrastare la cultura delle divisioni, delle disuguaglianze, che si traduce sempre più spesso, come purtroppo ci dicono le cronache, in forme di violenza. La replica dello spettacolo nel capoluogo sardo è inserita all’interno delle iniziative “Viva la libertà! Cagliari contro la violenza” legate alla Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, organizzato dal Comune di Cagliari – Assessorato e Commissione Pari Opportunità, ed è promosso da Corecom Sardegna, Università degli Studi di Cagliari e Comune di Cagliari, a cura di Giulia giornaliste Sardegna, produzione Lucido Sottile.

Attraverso i ritmi vivaci e incalzanti della commedia quindici artisti alternano all’interno di “La conosci Giulia?” tante spassose gag a momenti più drammatici per offrire spunti di riflessione e contribuire a formare quella consapevolezza collettiva indispensabile per conquistare il diritto democratico della parità fra i generi.

Nello spazio scenico la simulazione di una redazione giornalistica diretta (eccezionalmente) da una donna (Cristina Maccioni), che si prepara a realizzare uno scoop contro le discriminazioni di genere in attesa di scoprire chi sarà questa Giulia, la fonte misteriosa che rivelerà chissà quali notizie sensazionali. Ma tra dialoghi surreali, canti, musica, ospiti inattesi, sketch divertenti e monologhi a tratti comici e a tratti drammatici, si mettono in luce all’interno della stessa redazione le discriminazioni tra i sessi e l’ostinazione a comunicare attraverso opinioni precostituite, in cui cronache di ordinaria disparità di genere e luoghi comuni sessisti si alternano in chiave surreale e tragicomica.

Un’opera scritta a più mani da undici giornaliste dell’associazione Gi.U.Li.A (Giornaliste Unite Libere Autonome) e dalle attrici e dagli attori coinvolti, con la drammaturgia di Tiziana Troja (che ha curato anche la regia) e Vito Biolchini, che affronta con ironia le disparità di genere a partire dal linguaggio nel rapporto con i media, ma anche le discriminazioni nell’accesso alle professioni, le molestie sul posto di lavoro, la rappresentazione mediatica distorta della violenza di genere, l’imparità salariale, di carriera e di visibilità mediatica tra uomini e donne nel mondo sportivo, l’educazione stereotipata delle bambine, il precariato e lo sfruttamento della professione, i luoghi comuni di una cultura che tende ancora a emarginare le donne e a relegare anche gli uomini a ruoli di genere tradizionali, sempre più inadeguati. 

In scena una rosa di attori e di musicisti tra i più apprezzati della scena culturale sarda (Tiziana Troja, Michela Sale Musio, Angelo Trofa, Leonardo Tomasi, Vanessa Podda, Valentina Fadda, Ambra Pintore, Federico Valenti, Diego Milia, Tanya&Mara, Kor Vocal Ensemble e la voce di Elio Turno Arthemalle). Non mancano naturalmente le gag delle irriverenti e esilaranti Tanya e Mara, interpretate da Tiziana Troja e Michela Sale Musio (Lucido Sottile) che con i loro irresistibili numeri travolgono il pubblico in un pieno di risate e paradossi esplosivi sul tema delle disparità tra i sessi. Uno spettacolo in cui intrattenimento, formazione e informazione si alleano attraverso la forma dell’ironia per offrire spunti di riflessione e stimolare il pensiero critico su linguaggio e discriminazioni di genere e sulla necessità di un linguaggio attento delle differenze.

A gennaio la pièce debutterà anche a Sassari, presto verrà comunicata la data.

“La conosci Giulia?” è rivolto a un pubblico di tutte le età e agli studenti, indirizzato a promuovere un’immagine equilibrata, reale e rispettosa dell’identità della donna, contrastando ogni forma di stereotipo e di disuguaglianza, a favore di una comunicazione che ponga in modo dignitoso e corretto la necessità di riequilibrare l’attuale disparità di ruoli, di funzioni e di trattamento economico, a parità di conoscenze, competenze e responsabilità, tra uomini e donne.

Lo spettacolo è inserito all’interno delle iniziative legate alla prima edizione del Premio Corecom Sardegna “Gianni Massa” indetto dal Comitato per le comunicazioni della Regione autonoma della Sardegna, presieduto da Mario Cabasino, dedicato ai temi della parità e della comunicazione in genere, e si articola nelle tre sezioni Giornalismo (dedicato alla memoria di Piera Mossa), Università e Scuola. I premi per tutte e tre le sezioni saranno attribuiti l’8 marzo 2019 nel corso di una cerimonia ufficiale da una giuria composta dai Presidenti del Corecom e dell’Ordine dei Giornalisti, dalla Coordinatrice di Giulia giornaliste Sardegna, o loro delegati, e dai rappresentanti delle Università. Il testo integrale del bando e la delibera della giuria si trovano sul sito istituzionale del Corecom Sardegna www.consregsardegna.it/corecom .

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Grande successo ieri sera, al Teatro Massimo di Cagliari, per lo spettacolo “La conosci Giulia?”, che affronta in modo delicato il difficile rapporto tra media, linguaggio e discriminazioni di genere, attraverso i ritmi vivaci e incalzanti della commedia. In scena quindici artisti e artiste con tante spassose gag alternate a momenti più drammatici, per offrire spunti di riflessione e contribuire a formare quella consapevolezza collettiva indispensabile per conquistare il diritto democratico della parità fra i generi. Organizzato dal Corecom e Giulia Giornaliste Sardegna coordinata da Susi Ronchi, con la produzione di Lucido Sottile, ha visto un debutto straordinario con standing ovation all’insegna del tutto esaurito e una lista d’attesa di centinaia di persone (di cui tantissimi giovani, studenti e studentesse) per un’opera scritta a più mani da undici “Giulie” e dalle attrici e dagli attori coinvolti, con la drammaturgia di Tiziana Troja (che ha curato anche la regia) e Vito Biolchini.

Testimonial d’eccezione la Rettrice Maria Del Zompo, protagonista di tante iniziative sull’uguaglianza dei generi, che ha aperto lo spettacolo con un racconto-monologo molto toccante sulla sua difficile esperienza personale e professionale, in cui ha ripercorso gli anni del liceo e il sogno nel cassetto di iscriversi nella facoltà di Medicina per diventare poi una neuro-scienziata, fino alla nomina di Rettrice (tra le sole sei donne in Italia a ricoprire questo ruolo). «Si può fare, si può crescere. Si può arrivare ad eliminare quel soffitto di cristallo che custodisce vecchie regole non scritte e permettere anche alle figure femminili di arrivare all’apice della carriera. Dobbiamo osare di più. Dobbiamo fare in modo che le nostre giovani studentesse abbiano maggiori esempi di donne che si sono realizzate, e che per arrivare a questo non si devono fare necessariamente delle rinunce, come è successo a me. Perché il mondo è cambiato e deve ancora cambiare. Siamo noi che possiamo farlo».

In scena la simulazione di una redazione giornalistica diretta (eccezionalmente) da una donna (Cristina Maccioni), in cui cronache di ordinaria disparità e luoghi comuni sui generi si alternano tra sketch divertenti e monologhi comici e drammatici degli attori e musicisti (Angelo Trofa, Leonardo Tomasi, Vanessa Podda, Valentina Fadda, Ambra Pintore, Federico Valenti, Diego Milia, Tanya&Mara, Kor Vocal Ensemble e la voce di Elio Turno Arthemalle) che mettono in luce stereotipi e squilibri di genere ancora molto radicati sia nel mondo dell’informazione che della comunicazione, ma anche le discriminazioni nell’accesso alle professioni, le molestie sul posto di lavoro, la rappresentazione mediatica distorta della violenza di genere, l’imparità salariale, di carriera e di visibilità mediatica tra uomini e donne nel mondo sportivo, l’educazione stereotipata delle bambine, il precariato e lo sfruttamento della professione. Una pièce che ha visto anche le irriverenti e esilaranti Tanya e Mara, interpretate da Tiziana Troja e Michela Sale Musio (Lucido Sottile) che con i loro irresistibili numeri hanno travolto il pubblico in un pieno di risate e paradossi esplosivi. Uno spettacolo in cui intrattenimento, formazione e informazione si alleano attraverso la forma dell’ironia per offrire spunti di riflessione e stimolare il pensiero critico su linguaggio e discriminazioni di genere.

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Sold out in pochissimi giorni e una nutrita lista d’attesa per il debutto dello spettacolo teatrale “La conosci Giulia?” che porterà in scena sabato 6 ottobre, al Teatro Massimo, alle 21.00, attraverso il linguaggio ironico della commedia, i temi sul rapporto tra media e parità di genere offrendo uno spaccato della società con le sue contraddizioni per far sorridere e soprattutto far riflettere, con una testimonial d’eccezione:la Magnifica Rettrice dell’Università di Cagliari Maria Del Zompo.

Le richieste di prenotazione (ingresso gratuito) hanno raggiunto il limite della capienza prevista, ma è già stata attivata una lista di attesa. Per info si consiglia di chiamare il botteghino del Teatro Massimo, viale Trento n. 9, a Cagliari.

Un’opera originale frutto di una scrittura collettiva tra Giulia Giornaliste e gli artisti coinvolti, prodotta da Lucido Sottile, organizzata e promossa all’interno del Premio “Gianni Massa” – Sezione Scuola – su iniziativa congiunta del Corecom Sardegna e l’associazione di Giulia Giornaliste (che dedica la sezione “Giornalismo” a Maria Piera Mossa), con la collaborazione di Marina Cosi (Presidente Giulia giornaliste nazionale) e Giovanna Pezzuoli (Giulia Giornaliste nazionale). Un racconto a più voci tra parole, suoni e visioni, sketch divertenti, monologhi ironici e drammatici, musica, canti e interventi, per offrire spunti di riflessione sul corretto uso delle parole, sui linguaggi antidiscriminatori e su una comunicazione corretta nel rispetto della parità di genere, per sensibilizzare e contribuire a formare quella consapevolezza collettiva indispensabile per conquistare il diritto democratico della parità tra i generi. Drammaturgia teatrale a cura di Tiziana Troja (che cura anche la regia) e Vito Biolchini.

Sul palcoscenico una schiera di attrici e attori, musiciste e musicisti di primissimo piano sulla scena isolana (e non solo) e la Magnifica Rettrice dell’Università di Cagliari Maria Del Zompo, in veste di testimonial straordinaria della serata. Il cast: Le Lucido Sottile (Michela Sale Musio e Tiziana Troja), Cristina Maccioni, Angelo Trofa, Leonardo Tomasi, Vanessa Podda, Valentina Fadda, Ambra Pintore, Federico Valenti, Diego Milia, Tanya&Mara, Kor Vocal Ensemble e la voce di Elio Turno Arthemalle. Testi di Giulia Giornaliste, Michela Sale Musio, Tiziana Troja, Vanessa Podda, Angelo Trofa, Valentina Fadda, Ambra Pintore. Costumi e scene: Filippo Grandulli e Daniele Coppi; Sound Design: Davide Sardo; Luci e audio: Live Studio di Giovanni Carlini; Trucco e Parrucco: Daniela Dessì; Foto: Michelangelo Sardo; Organizzazione generale: Federica Troja; Direzione generale: Michela Sale Musio, Aiuto regia: Irene Orrù. Una produzione Lucido Sottile. L’ingresso è gratuito, fino ad esaurimento posti.

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Si terrà sabato 22 settembre alle ore 11.00 al Teatro Massimo di Cagliari (ingresso viale Trento n. 9) la conferenza stampa di presentazione de “La Conosci Giulia?” – lo spettacolo teatrale (gratuito) che mette a nudo temi cruciali come il linguaggio e la discriminazione di genere, ma anche le molestie e gli abusi fino alla rappresentazione mediatica della tragedia del femminicidio.

Un’opera originale per un racconto a più voci tra parole, suoni e visioni – fulcro dell’articolato progetto dell’edizione 2018-19 del Premio “Gianni Massa” indetto dal Corecom (Comitato regionale per le comunicazioni della Regione Autonoma della Sardegna) in collaborazione con GI.U.Li.A Giornaliste Sardegna (che dedica la sezione giornalismo a Maria Piera Mossa) sul rapporto tra media e parità di genere – che si rivolge a tutti i cittadini, a un pubblico di tutte le età, ai professionisti della comunicazione, agli studenti provenienti dalle Università e dagli Istituti Superiori con alcune iniziative mirate al coinvolgimento diretto di questi ultimi in una serie di attività legate allo spettacolo.

La pièce – frutto di una scrittura collettiva rielaborata in forma di drammaturgia teatrale da Tiziana Troja e Michela Sale Musio (LucidoSottile, – con la partecipazione di attrici e attori, musiciste e musicisti di primissimo piano sulla scena isolana (e non solo) e della Rettrice dell’Università di Cagliari Maria del Zompo, testimonial d’eccezione della serata, attraverso il linguaggio ironico della commedia offre uno spaccato della società con le sue contraddizioni per far sorridere e soprattutto far riflettere su temi di attualità e di interesse collettivo.

Interverranno:

Mario Cabasino, Presidente Corecom (Comitato regionale per le comunicazioni della Regione Autonoma della Sardegna)

Direttivo Corecom

Susi Ronchi – Coordinatrice di Giulia Giornaliste Sardegna

Gruppo Giulia Giornaliste Sardegna

Lucido Sottile: Produzione

Tiziana Troja – drammaturgia e regista

Michela Sale Musio – drammaturgia ed attrice.

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Approda a Sestu la comicità delle Lucide. Appuntamento sabato 1° settembre a partire dalle 21.30 nel sagrato della chiesa di San Gemiliano con lo spettacolo “Dissacrantemente Lucide… Lucidissime!”, in cui le attrici Tiziana Troja e Michela Sale Musio si raccontano e, attraverso i loro personaggi, raccontano la loro compagnia Lucidosottile. Non mancheranno in scena Tanya & Mara. Ironiche, dissacranti, popolari, esageratamente appariscenti e allo stesso tempo supertecnologiche, Tanya & Mara sono diventate un vero fenomeno del web, l’icona di una cagliaritanità che fa i conti con le sfide della modernità e che, soprattutto, si declina tutta al femminile.

Lo spettacolo, inserito nell’ambito delle celebrazioni della festa di San Gemiliano, sarà aperto dalla musica dell’ensemble vocale Kor, composto da cinque eclettici cantanti (i baritoni Manuel Cossu e Alessandro Porcu, i soprani Barbara Crispino ed Alice Madeddu, e la contralto Caterina D’Angelo), che svolgono un’intensa attività sia in Italia che all’estero: di recente il gruppo ha tenuto una serie di concerti in Slovenia, Inghilterra, Italia, Spagna e Austria.

Accompagnando il pubblico in un excursus creativo assolutamente originale, in “Dissacrantemente Lucide… Lucidissime!” Tiziana Troja e Michela Sale Musio portano in scena se stesse, confessando segreti, verità, passioni e idiosincrasie, in un viaggio musicale e narrativo che rivela la straordinaria storia della compagnia Lucidosottile.

Attraversando le gioie, le angosce e le soddisfazioni vissute in questi anni di spettacoli, le due interpreti coinvolgono il pubblico per novanta minuti di risate. “Dissacrantemente Lucide… Lucidissime!” è così la straordinaria storia di due “animali da palcoscenico”, in uno spettacolo in cui nulla viene lasciato al caso, con una sapienza scenica ritmata da una comicità smisurata in un tourbillon di gag irriverenti.

Nato nel 2015, l’ensemble vocale Kor è composto da cinque cantanti che si confrontano con diversi generi (opera, musical, swing, folk e celebri melodie italiane), con uno stile e un suono originali e riconoscibili nel panorama della musica vocale “a cappella”. Il bagaglio musicale del gruppo è valorizzato da importanti esperienze solistiche, in ambito nazionale e internazionale, maturato da ognuno dei cinque cantanti.

Il gruppo ha partecipato a festival corali internazionali ed importanti kermesse musicali, collaborando con artisti di spicco (tra i quali Mario Brunello, Michele Josia ed Erik Bosio), ottenendo importanti riconoscimenti sia da parte del pubblico che della critica. Il quintetto è stato recentemente premiato in alcuni dei più importanti concorsi internazionali di musica vocale, quali il Tampereen Savel-Contest for Vocal Ensemble a Tampere (terzo premio, acoustic category) e il Gallus-Maribor International Choral Competition a Maribor (Premio Speciale per il Migliore Gruppo Vocale).

Di recente il gruppo ha tenuto una serie di concerti in Slovenia, Inghilterra, Italia, Spagna e Austria, e nello scorso mese di febbraio ha pubblicato il suo primo EP.

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Entra nel vivo a Cagliari il Family Festival, l’appuntamento organizzato dalla compagnia Lucidosottile che fino a domenica 3 giugno esplorerà il mondo delle “Donne centrate”. Giovedì 31 e venerdì 1° spazio, soprattutto, al teatro ed alla danza, con ben tre spettacoli e una performance, senza dimenticare un approfondimento legato al tema della violenza sulle donne con lo scrittore Arsenio Siani. A essere protagoniste in scena saranno invece Tiziana Troja e Michela Sale Musio ma anche il danzatore Theo Piu, insieme a due tra le più interessanti recenti produzioni del teatro italiano: “Suzanne” con Elena De Carolis diretta dal regista Andrea Lanza, e “Mi sa che fuori è primavera”, scritto da Concita De Gregorio, interpretato da Gaia Saitta e diretto da Giorgio Barberio Corsetti.

Il via giovedì 31, con una doppia replica di “Dissacrantemente Lucide… Lucidissime” di e con Tiziana Troja e Michela Sale Musio. Appuntamento all’Exma di via San Lucifero, alle 19.30 ed alle 21.30. Nello spettacolo le Lucide si raccontano e, attraverso i loro personaggi, raccontano la storia della loro compagnia, Lucidosottile.
Accompagnando il pubblico all’interno dei loro personaggi, le due attrici portano in scena se stesse, confessando segreti, verità, passioni e idiosincrasie, in un viaggio musicale e narrativo che coinvolge il pubblico per sessanta minuti di risate. Lo spettacolo è proposto in collaborazione con la rassegna “TeatrExma” del Teatro Dall’Armadio.

Quattro appuntamenti, tutti all’Exart di piazzetta Dettori, animeranno la giornata di venerdì 1° giugno a partire dalle 18.30, fino a mezzanotte. Si parte con Arsenio Siani che, insieme al giornalista Giovanni Follesa, presenterà il suo libro “Quello che le donne non dicono”. Counselor, scrittore e docente di corsi di scrittura creativa, Siani parlerà del suo un romanzo-inchiesta in cui viene affrontato il tema della violenza sulle donne. Il racconto si articola tra l’analisi psicologica sulle cause da cui ha origine il fenomeno, testimonianze di donne che hanno subito violenza e racconti di fantasia, con lo scopo di denunciare e portare all’attenzione del maggior numero di persone uno dei grandi mali della nostra società, ma soprattutto per far conoscere, riflettere e provare a cambiare.

A serata proseguirà con due spettacoli teatrali ed una performance di danza. Si inizia alle 21.00, con “Suzanne” con Elena De Carolis, diretto dal regista Andrea Lanza. Liberamente tratto da “Suzanne Andler” di Marguerite Duras, “Suzanne” è un gioco di specchi, un labirinto di domande senza risposte poste da una donna sola, il cui profilo si staglia indifferente sullo sfondo di una società scossa da inquietudini profonde. E Suzanne è una donna che non sembra aver trovato un posto nel mondo, in bilico, agli occhi di chi la osserva, tra il ruolo della vittima e quello del carnefice. Lo spettacolo è una produzione Lanza/DeCarolis in collaborazione con Agave Teatro e con il sostegno di Armunia, Centro residenze artistiche di Castiglioncello. Al termine dello spettacolo l’attrice e il regista verranno intervistati da Le Lucide.

Alle 22.30 la maratona teatrale prosegue con lo spettacolo “Mi sa che fuori è primavera”, scritto da Concita De Gregorio e diretto da uno dei nomi più importanti della scena teatrale italiana: il regista Giorgio Barberio Corsetti. In scena Gaia Saitta, che ha curato anche l’adattamento del testo. La storia raccontata è tristemente nota alla cronaca: Irina è una donna alla quale un giorno vengono sottratte dal marito le due figlie gemelle di sei anni. L’uomo si uccide e le bambine non saranno mai più ritrovate. Dal libro della De Gregorio nasce versione per la scena di un episodio tragico nel senso più classicamente teatrale del termine, in cui l’eroina subisce la perdita dei figli e deve sopravvivere alla sua stessa vita di dopo senza cedere alla tentazione di sparire lei stessa.

Le scene sono di Giuliana Renzi, i video di Igor Renzetti, le luci di Marco Giusti, per una produzione di Fattore K. in coproduzione con il Teatro Stabile delle Arti Medievali, la Fondazione Odyssea, Forteresse asbl, e in collaborazione con If Human. Al termine Le Lucide dialogheranno con l’attrice Gaia Saitta.

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E’ stato annullato, a causa dell’indisposizione di una delle attrici protagoniste, lo spettacolo “Tutto il resto è niench!”, previsto per domani, lunedì 8 gennaio, alle ore 21.00, al Teatro Civico di Sinnai, con in scena il duo Tanya & Mara (interpretato da Tiziana Troja e Michela Sale Musio) ed il gruppo vocale Cinquetto. Lucidosottile si scusa con il pubblico che aveva già acquistato il biglietto in prevendita e comunica che i rimborsi saranno effettuati già da oggi domenica 7 dalle 17.00 alle 20.00 presso la sede di Lucidosottile, in piazzetta Dettori 9, a Cagliari. Lunedì i rimborsi saranno invece effettuati di mattina dalle 10.00 alle 13.00 nella sede di Lucidosottile, e di sera dalle 18.00 alle 21.00 presso il botteghino del Teatro Civico di Sinnai.