22 November, 2024
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La presidente della Camera, Laura Boldrini, e il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, hanno incontrato i segretari delle organizzazioni sindacali. L’accelerazione dell’iter per la discussione alla Camera della mozione “vertenza Sardegna” è l’impegno assunto dalla presidente della Camera, a conclusione dell’incontro tenutosi negli uffici della presidenza del Consiglio, con i segretari regionali di Cgil (Michele Carrus), Cisl (Oriana Putzolu), Uil (Francesca Ticca), Ugl (Piergiorgio Piu) e Css (Giacomo Meloni).

«Alla presidente Boldrini – ha riferito il presidente dell’Assemblea sarda, Gianfranco Ganau – abbiamo rimarcato le ragioni della nostra specialità  e abbiamo ribadito il ruolo delle nostre  prerogative autonomistiche.»

Tra le priorità segnalate da Ganau vi è quella che riguarda l’assenza dei fondi per il pagamento degli ammortizzatori sociali in deroga (mancano all’appello 180 milioni di euro e migliaia di lavoratori sono senza alcun sostegno al reddito). Il presidente ha quindi citato ad esempio il caso delle lavoratrici della Leagler, ricevute a margine della seduta solenne del Consiglio regionale e che da quindici mesi sono senza stipendi, per denunciare la drammatica situazione di crisi che investe l’Isola e che penalizza migliaia di famiglie.

«La presidente Boldrini – ha concluso Gianfranco Ganau – ha dimostrato di avere ben compreso le difficoltà della Sardegna e la sofferenza dei sardi, così come ha dimostrato di essere a conoscenza dei gap che compromettono lo sviluppo e la crescita: dai trasporti, alle infrastrutture, passando per l’energia.»

La richiesta di un intervento della presidente della Camera, per garantire il pagamento degli ammortizzatori sociali in deroga, è stata ribadita, nel corso dei rispettivi interventi, anche dai segretari di Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Css che hanno avanzato, tra le altre, la proposta di una sperimentazione nell’Isola del “reddito di inclusione” ed hanno rilanciato la riproposizione di un nuovo piano di rinascita per la Sardegna.

«Siamo a disposizione delle organizzazioni sindacali – ha dichiarato il presidente Ganau, a conclusione dell’incontro con la stampa – per affrontare insieme le troppe emergenze dell’Isola e restituire speranza ai tanti sardi che in questi anni difficili l’hanno perduta.»

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Gianni Cuperlo, Deputato PD ed ex presidente del Partito, sabato 28 febbraio sarà a Cagliari per incontrare i giornalisti e partecipare al convegno organizzato da “SinistraDem Sardegna”.

Alle 10.00 Cuperlo sarà in via Emilia 39, presso i locali della “Fondazione Berlinguer-Salone Renzo Laconi”, per incontrare i giornalisti e gli organi di informazione.

Successivamente, parteciperà al convegno organizzato da “Sinistra Dem Sardegna”, dal titolo “Un nuovo orizzonte per l’EuropaDalle politiche del rigore a quelle del lavoro e della giustizia sociale”.

All’incontro, introdotto da Yuri Marcialis, coordinatore SinistraDem Sardegna, e coordinato da Pietrina Canu, parteciperanno Renato Soru, segretario regionale PD, Ignazio Angioni, Senatore PD, Michele Carrus, segretario regionale CGIL, e Gianfranco Bottazzi, sociologo.

Previsti gli interventi di Claudio Atzori, Presidente Lega Coop Sardegna, Francesco Berria, Presidente Fondazione Enrico Berlinguer, Davide Burchi, Segretario PD Ogliastra, Salvatore Cherchi, presidente dell’Istituto di studi e programmi per il Mediterraneo, Bruno Concas, Vicesegretario GD Sardegna, Ninni Depau, Presidente Consiglio Comunale di Cagliari, Giampaolo Diana, SinistraDem Sardegna, Carlo Dore jr, Libertà e Giustizia Cagliari, Salvatore Multinu, SinistraDem Sardegna, e Gianluca Scroccu, presidente della Fondazione Luca Raggio.

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I segretari regionali di CGIL, CISL e UIL, Michele Carrus, Oriana Putzolu e Francesca Ticca, sono stati sentiti oggi in audizione in 3ª commissione, sui contenuti della Manovra finanziaria 2015.

Michele Carrus (Cgil) ha rivolto inoltre un particolare apprezzamento per la programmazione integrata di tutti i fondi a disposizione (europei, regionali e statali) insieme con una valutazione positiva per l’introduzione del  cosiddetto “pareggio di bilancio” ed il conseguente superamento dei vincoli che ne derivavano alla finanza pubblica regionale per effetto del patto di stabilità. L’ulteriore nota positiva evidenziata dal leader della Cgil riguarda il rilancio delle opere pubbliche, la riduzione permanente dell’Irap e la scelta di non introdurre il ticket sanitario. «La criticità – ha dichiarato Carrus – riguarda invece la mancata centralità del tema del lavoro, quale elemento essenziale nelle scelte di politica economica e sociale della Giunta e della sua maggioranza». Perplessità sono state evidenziate a proposito delle politiche settoriali («non sono esplicitate le politiche di settore e l’unica dotazione riguarda 26 milioni di euro destinate all’artigianato») e per quelle relative al “sociale” («non si tiene conto dell’azione del governo tesa a scaricare sulla Regione l’onere delle risposte ai lavoratori con ammortizzatori sociali in deroga»), nonché per l’assenza di una scelta strategica in materia di approvvigionamento energetico («quale è la scelta per il metano?»).

L’out-out della Cgil riguarda i servizi ai cittadini: «Non accetteremo mai una riduzione dei servizi essenziali per i cittadini-consumatori, quindi niente tagli ai servizi sociali e a quelli del trasporto pubblico locale». L’invito riguarda invece le riforme: «Non si possono fare le riforme solo perché bisogna ridurre la spesa ma bisogna partire per migliorare l’efficienza dei servizi resi ai cittadini dalla pubblica amministrazione e dagli enti». Michele Carrus ha quindi concluso con la richiesta di un emendamento della commissione alle poste riferite ai patronati: «L’anno scorso il fondo è stato azzerato e in questa finanziaria non è stato adeguatamente rifinanziato».

La segretaria della Cisl, Oriana Putzolu, ha domandato polemicamente dove risieda “il patto sociale per lo sviluppo” annunciato dal presidente Francesco Pigliaru all’indomani dell’approvazione in Giunta della manovra 2015. «Condividiamo i principi – ha precisato Putzolu – ma vogliamo vedere tradotto nei numeri e nelle misure della finanziaria quel patto sociale che, al momento, resta solo un titolo ad effetto e un annuncio». La critica della Cisl va oltre la mancata centralità del tema del lavoro e riguarda anche il tema della spesa regionale in riferimento al quadro delle risorse disponibili. E così, se in mattinata l’assessore Raffaele Paci aveva annunciato la priorità di spendita delle risorse comunitarie e poi, solo quando questo non sarà possibile, delle risorse regionali, Oriana Putzolu inverte l’ordine e auspica per la spesa, prima l’impiego delle risorse “più certe e più facilmente spendibili” cioè quelle regionali e poi di quelle europee. «Queste ultime – ha insistito la segretaria Cisl – sono aggiuntive rispetto a quelle della Regione e se i tempi dei bandi sono quelli che conosciamo, allora possiamo dire che si rischierebbe di non spendere un euro per tutto il 2015».

«Serve aggredire la disoccupazione – ha concluso Oriana Putzolu – cioè mettere al centro il lavoro, in caso contrario non c’è l’inversione di tendenza rispetto al passato e la finanziaria rimane solo una enunciazione di principi». La Cisl ha invitato inoltre la commissione ad incrementare gli stanziamenti anche per i cosiddetti “nuovi oneri legislativi” (Fnol): «In passato hanno rappresentato una soluzione per far fronte alle emergenze e oggi lo stanziamento di 5 milioni di euro appare del tutto inadeguato».

Sulla stessa lunghezza d’onda si è sviluppato l’intervento della segretaria regionale della Uil, Francesca Ticca, che ha definito la condizione dell’Isola “una situazione di emergenza senza precedenti”. La critica ha riguardato l’assenza di politiche attive per il lavoro ed ha lamentato una scarsa concretezza degli interventi per il superamento della crisi in atto a fronte del perdurare degli annunci.

Francesca Ticca si è dunque soffermata sul tema delle riforme per ribadire contrarietà alla tendenza in atto di dividere la Sardegna in Nord e Sud. «Serve – ha spiegato la numero uno della Uil – un processo di sviluppo che coinvolga tutti i territori dell’Isola ed a questo proposito mi domando dove sia finito il “centro Sardegna” in questa finanziaria».

Francesca Ticca ha auspicato, dunque, scelte mirate ed ha denunciato come dalle azioni indicate nella manovra non emergano modifiche rispetto al sistema economico conosciuto nel recente passato.

Un migliaio di persone, lavoratori, studenti e pensionati, hanno partecipato questa mattina, a Carbonia, alla manifestazione organizzata dalle segreterie nazionali di CGIL e UIL nella giornata dello sciopero generale proclamato per contrastare le decisioni del Governo in merito al mercato del lavoro, alla legge di stabilità, per sollecitare l’adozione di diverse politiche economiche e fiscali e sulla Pubblica Amministrazione. Analoghe manifestazioni si sono svolte contemporaneamente in oltre 50 piazze in tutta Italia, tra le quali Cagliari, Sassari e tutte le altre province sarde.

I manifestanti si sono radunati sul piazzale del centro intermodale, da dove il corteo, poco dopo le 10.00, è partito per raggiungere piazza Roma, attraverso via della Costituente, via Gramsci e via Fosse Ardeatine. In piazza, sul palco allestito davanti al municipio, sono intervenuti alcuni rappresentanti sindacali, alcuni lavoratori rappresentativi della grave situazione di crisi vissuta dal territorio, due giovani studenti che hanno esternato il disagio vissuto dal mondo giovanile che, oltre il percorso scolastico, non vede all’orizzonte uno sbocco occupativo, e, infine, Michele Carrus, segretario regionale della CGIL. Il tutto è stato preceduto e seguito dalle note musicali dei Golaseca, gruppo sulcitano composto da giovani disoccupati.

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Le segreterie nazionali di CGIL e UIL hanno indetto per venerdì 12 dicembre lo sciopero generale per contrastare le decisioni del Governo in merito al mercato del lavoro, alla legge di stabilità, per sollecitare l’adozione di diverse politiche economiche e fiscali e sulla Pubblica Amministrazione.

«Per l’occasione – dice Roberto Puddu, segretario generale della Camera del Lavoro del Sulcis Iglesiente – abbiamo deciso di svolgere una manifestazione in Piazza Roma a Carbonia, con concentramento dalle ore 9,30 nel Piazzale Pietro Cocco (Centro Intermodale) e corteo che seguirà il seguente percorso: via Costituente, via Gramsci, via Fosse Ardeatine, via Manno.»

Nella Piazza sono previsti gli interventi dei lavoratori, giovani studenti, precari, rappresentanti delle Istituzioni e delle organizzazioni sindacali, con le conclusioni di Michele Carrus, segretario generale della CGIL sarda.

Il tutto sarà anticipato e seguito dalle note musicali dei Golaseca.

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Sono iniziate ieri mattina, nella commissione Programmazione e Bilancio, le audizioni della parti sociali sul Programma regionale di sviluppo (Prs) che era stato illustrato al parlamentino presieduto da Franco Sabatini (Pd), dall’assessore Raffaele Paci, nella seduta dello scorso 11 novembre.

In apertura dei lavori il presidente Sabatini ha sottolineato la scelta del presidente della Giunta, Francesco Pigliaru, di far precedere l’esame del Prs alla Legge Finanziaria (al contrario di quanto era accaduto nelle due legislature precedenti) per consentire in Consiglio la specifica discussione sul principale documento della programmazione regionale, redatto in coerenza con il programma di governo della iegislatura.

Sabatini ha inoltre rivolto ai sindacati un accorato appello perché non considerino “una formalità di rito” il confronto in commissione ed ha definito “fondamentale” il rapporto con il sindacato per la condivisione delle azioni e dei programmi utili ad affrontare la situazioni di crisi che investe la Sardegna. Il presidente della commissione ha quindi invitato Cgil, Cisl e Ugl a trasmettere il loro contributo per migliorare i contenuti del Prs ed ha ricordato che la commissione non può modificare il documento oggetto dell’audizione ma che procederà con l’approvazione di una relazione contenente le eventuali modifiche da sottoporre all’attenzione dell’Assemblea sarda.

Il segretario regionale della Cgil, Michele Carrus, ha rimarcato l’importanza del “confronto sociale” ed ha dichiarato che la singolarità sta nel fatto che qualcuno possa negarlo, dimostrando così «una certa idea di autosufficienza da parte di chi sta nel palazzo e di chi governa». «Apprezzo – ha dichiarato il leader Cgil – che il Consiglio regionale riaffermi in questa sede l’importanza della concertazione ed accolgo l’invito del presidente Sabatini per offrire un contributo non formale nel confronto sul Prs».

Michele Carrus ha definito «sostanzialmente condivisibile l’impostazione generale del Piano regionale di sviluppo» ma ha sottolineato con tono critico «la debolezza del documento per quanto riguarda le politiche settoriali». «Non c’è una strategia di sviluppo per il settore manifatturiero e industriale – ha incalzato il rappresentante della Cgil – e in Sardegna non si può fare a meno delle attività manifatturiere che incidono per il 10% sul Pil dell’Isola».

Michele Carrus ha inoltre lamentato come il corposo documento della Regione manchi di indicazioni precise in ordine ad alcune scelte strategiche, ad incominciare da quelle per il metano. «Non basta affermare  che bisogna colmare il gap che ci deriva dall’assenza del gas metano – ha dichiarato il segretario Cgil – serve dire come si intende procedere per colmare questa lacuna». Carrus ha quindi definito “scellerata” l’ipotesi dei depositi costieri di metano ed ha sottolineato come le diverse scelte per l’approvvigionamento del gas, producano effetti differenti sui territori e sui diversi comparti produttivi.

L’ulteriore lacuna del Prs – a giudizio di Carrus – è rappresentata dalle “politiche per l’occupazione”. «Il modello di “garanzia giovani” che sta dentro il Prs – ha spiegato il sindacalista – offre una prospettiva di medio-lungo periodo mentre l’attuale situazione richiede azioni immediate rivolte ai giovani e meno giovani che non hanno un lavoro». Gli interventi immediati proposti dalla Cgil sono: la tutela del reddito delle famiglie; incentivi all’occupazione che devono essere “mirati, selettivi, duraturi e consistenti”; il rilancio degli investimenti con un meccanismo volto al reimpiego dei lavoratori in ammortizzatori sociali nelle opere che saranno realizzate con le risorse pubbliche.

«All’interno del Piano regionale di sviluppo – ha concluso Michele Carrus – non c’è un piano per il lavoro e il sindacato è insoddisfatto del Prs e del mancato confronto con la giunta regionale».

Ignazio Ganga ha sottolineato la critica della Cisl per il mancato confronto con la Giunta regionale per la predisposizione del Programma regionale di sviluppo. Ganga, pur dichiarando una generale condivisione nella strategia che sottende al Prs ha evidenziato la debolezza del documento per quanto attiene i progetti. «Serve aggredire la crisi – ha dichiarato il rappresentante della Cisl – e il Prs non considera prioritario, ad esempio, il piano energetico e il piano della mobilità».

Ganga ha inoltre lamentato un “depotenziamento” del negoziato con la Ue per il riconoscimento dell’insularità ed ha indicato gli altri temi prioritari per l’economia sarda: il lavoro («ma servono interventi urgenti per i servizi per l’impiego e l’occupazione»); la riforme istituzionali con particolare riferimento al dimensionamento scolastico («bisogna dimensionare la nostra scuole alle esigenze della nostra isola se davvero si vuole combattere il 27% di dispersione scolastica»); la riduzione del precariato (anche in ottica del mantenimento degli equilibri sociali); piano socio sanitario («ma ci sono diverse sinergie tra le politiche sanitarie e il welfare»).

Ignazio Ganga ha quindi definito “deficitario” il Prs sul tema cruciale delle “zone interne” («è evidente che chi ha redatto l’apposita scheda non vive e non conosce la realtà delle zone interne della nostra Isola»). Il rappresentante della Cisl ha quindi auspicato un “patto federativo interno” con i territori della Sardegna al fine di garantire le poste ad essi destinati dalla Regione. Ganga ha concluso con l’invito alla giunta e al Consiglio «perché non si abbandoni la strada dell’industria nell’Isola».

Il segretario regionale dell’Ugl, Sandro Pileri, pur condividendo la schematizzazione contenuta all’interno del Prs ha definito il documento “mastodontico e dispersivo” ed il tutto penalizzerebbe «l’immediata operatività degli interventi che il momento di crisi impone».

Le riflessioni dell’Ugl hanno interessato la dispersione scolastica («non esiste un problema relativo alla dispersione scolastica ma esiste la necessità di adeguare le conoscenze rispetto alle richieste che vengono dalla società e dai mercati») ed hanno rappresentato la preoccupazione che la riforma dei servizi per l’impiego con “garanzia giovani” produca un eccessivo «accentramento alle strutture pubbliche delle dinamiche del lavoro».

Pileri, a proposito della creazione di opportunità di lavoro, ha definito «elemento vincente per lo sviluppo» l’innovazione ma ha denunciato, in via generale, «l’impressione di un eccesso di governo pubblico di quei fenomeni per i quali esiste, invece, la necessità di concedere più libertà di azione e di percorso».

Un ulteriore accento dell’Ugl ha riguardato la necessità di interventi urgenti per la semplificazione burocratica e lo snellimento delle procedure e l’esigenza di azioni concrete per il settore della pesca («negli ultimi anni sono andati perduti circa il 40% dei posti di lavoro»).

La commissione Bilancio ha quindi proceduto con l’audizione dei rappresentanti di Confindustria, Cna e Confapi.

Il presidente di Confindustria Sardegna, Alberto Scanu, ha espresso apprezzamento sul metodo, sugli obiettivi e sulla strategia complessiva del programma regionale di sviluppo ed ha evidenziato come i temi del Prs della giunta Pigliaru siano i medesimi di quelli della Giunta Soru e della Giunta Cappellacci («cambiano soltanto le priorità e le sensibilità»). Scanu ha quindi dichiarato di condividere la priorità attribuita all’investire sulle persone ed ha definito “opportuna” la riforma del sistema dei servizi per il lavoro e la riforma della formazione professionale. Il numero uno degli industriali in Sardegna ha quindi sottolineato l’importanza del programma “garanzia giovani” ma ha rimarcato come «non risolve di per sé il problema di una economia che non tira con una domanda che permane inadeguata e in regresso».

Quanto alle opportunità di sviluppo, il presidente di Confindustria ha sottolineato l’assenza di “un’idea dell’industria”, settore che dovrà raggiungere il 20% del Pil col manifatturiero, se si vuol restare in linea con gli obiettivi fissati in sede di Unione Europea.

«Bisogna promuovere una nuova politica industriale e manifatturiera – ha dichiarato Alberto Scanu – mentre il Prs non rivolge attenzione al mondo industriale, dalla chimica al metallurgico, dal lapideo al sughero, dall’impiantistico alle costruzioni».

Giudizio positivo, invece, per le azioni rivolte all’internazionalizzazione, ai Confidi, all’innovazione tecnologica. Confindustria auspica un «approccio integrato di filiera per lo sviluppo del settore agricolo» in relazione all’agroindustria, così come invita la Regione a considerare il comparto turistico in maggiore collegamento con quello dei trasporti.

In materia urbanistica, il leader di Confindustria nell’Isola ha rimarcato l’esigenza di un adeguamento del Piano paesaggistico regionale e definito “urgente” una disciplina e una gestione organica del territorio «che non può prescindere da una nuova legge urbanistica».

Scanu ha inoltre invitato la Regione ad esplicitare le scelte per l’approvvigionamento del gas metano, non precludendosi l’opportunità di riscontrare l’eventuale disponibilità di risorse dal sottosuolo.

Da evidenziare inoltre la posizione espressa a proposito delle servitù militari: «Bisogna evitare gli estremismi e ricordare che sono una opportunità di occupazione per 10mila lavoratori in Sardegna».

Il presidente di Confindustria ha quindi concluso dichiarando il giudizio “positivo” sul Prs.

Il presidente di Cna Sardegna, Francesco Porcu, ha sottolineato in positivo la struttura del Prs «perché supera lo schema antistorico che vedeva le politiche di programmazione e sviluppo come somma derivata delle singole politiche di settore». Porcu ha inoltre espresso apprezzamento per l’impostazione generale del documento e definito “innovativa” la parte dedicata alla gestione dei “beni comuni” («fondamento di una nuova dimensione culturale capace di generare valore e promuovere sviluppo economico e crescita civile»).

La critica della Cna ha riguardato l’assenza nel Prs di riferimenti all’artigianato artistico («è una imperdonabile dimenticanza») e la necessità di sostenere la “visione” di medio e lungo periodo con «politiche industriali che con forza poggi su un ordine di priorità che tenga conto delle realtà produttive esistenti, delle vocazioni territoriali e dei settori innovativi su cui investire».

Francesco Porcu ha sottolineato la centralità del ruolo delle città ai fini dello sviluppo ed ha avanzato la richiesta perché i fondi strutturali siano impiegati in un grande programma di riqualificazione ed efficientamento energetico in ambito urbano.

In conclusione del suo intervento il presidente di Cna ha così sintetizzato le tre carenze del Prs: non c’è alcun riferimento all’artigianato artistico, nel comparto del credito serve rivedere gli strumenti creditizi rivolgendoli a tutte le imprese; non è presente il piano di riqualificazione e riuso delle realtà urbane.

Silvana Manurita in rappresentanza della Confapi ha definito il Prs «un documento esaustivo e completo, nonché un lavoro approfondito che evidenzia un cambio di prospettiva».

Le priorità di intervento a giudizio della Confapi riguardano gli interventi in materia di semplificazione; quelli per favorire i mercati innovativi e per la valorizzazione ambientale e culturale. Manurita ha sottolineato inoltre l’urgenza del piano energetico sardo e ha definito “centrale” il tema dell’incremento dei livelli occupazionali.

L’esponente Confapi ha concluso con l’auspicio che il Prs possa essere integrato con un’apposita scheda con l’indicazione dei risultati che la giunta si prefigge di ottenere, così da poterli valutare e comparare.

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Cristiano Erriu
L’assessore regionale dell’Urbanistica e degli Enti locali, Cristiano Erriu, risponde alle critiche e ai dubbi sollevati da più parti sulla procedura e sui tempi della riforma degli Enti locali, con particolare riferimento alla cancellazione di quattro province e alla ventilata cancellazione di tutte le province, al centro del dibattito politico anche a livello nazionale.
«La legge di Riforma degli Enti locali sarà pubblicata e aperta al contributo di tutti i cittadini e soggetti coinvolti prima della discussione in Giunta – ha detto Cristiano Erriu, nel corso di un convegno sulle autonomie locali organizzato dalla Cgil, “Autonomie locali. La sfida della partecipazione dei lavoratori alla Riforma. Valorizzare il lavoro pubblico e garantire i diritti ai cittadini” -. Le buone riforme non s’impongono dall’alto, ma si costruiscono attraverso la condivisione di idee: la soluzione normativa non è alla portata di mano di nessuno, specie in un momento storico così difficile e nel caso di una riforma, come quella degli Enti locali, che andrà non solo a ridisegnare tutta la geografia interna della Sardegna, ma che coinvolgerà tutto il sistema delle politiche di Welfare e metterà i Comuni nelle condizioni di potersi e doversi gestire in maniera autonoma. Ancora, stravolgerà e dovrà riorganizzare le competenze di tutti gli enti riformati, in ogni campo, cito a titolo d’esempio l’energia, i rifiuti, e la sanità.»
Hanno partecipato all’iniziativa il segretario regionale della FP-CGIL, Nino Cois, il segretario regionale CGIL Michele Carrus, il presidente dell’ANCI Sardegna Piersandro Scano, il presidente della Commissione Statuto del Consiglio regionale, Francesco Agus, il consigliere regionale, già presidente dell’UPS Roberto Deriu e la segretaria nazionale della FP CGIL, Rossana Dettori.
L’assessore Erriu ha sottolineato l’importanza della partecipazione attiva di tutti i soggetti coinvolti nella scrittura delle norme di una riforma così articolata e ha rassicurato, prendendo un impegno formale che «le riforme che non sono frutto di una paziente concertazione con tutti gli attori coinvolti, non hanno gambe solide per stare in piedi e garantire un assetto di lunga durata. La concertazione con il sindacato e il dialogo sociale sono elementi fondamentali e fondanti dai quali partire, a questo aggiungeremo il contributo che potranno dare i cittadini al testo prima che questo venga approvato. Il processo di riorganizzazione degli enti deve essere governato con intelligenza ma anche con rapidità».
Sui tempi di lavoro al processo di riforma, Cristiano Erriu mette un accento importante. «Spero che il Consiglio regionale, destra e sinistra, senza distinzione, lavorino in maniera costruttiva e celere perché dilatare ulteriormente i tempi non servirebbe a nessuno: rinviare nella ricerca di i tempi nella ricerca di soluzioni normative sempre diverse non è rispettoso nei confronti dei cittadini e degli stessi lavoratori».
Riguardo la sburocratizzazione dei processi e la loro massima semplificazione, infine, Cristiano Erriu ha detto che «è necessario focalizzare con precisione quale sia il ruolo che i Comuni devono avere, e anche ammettere consapevolmente che da soli non possano fare tutto, ecco perché l’Unione dei comuni sarà un nucleo di governo dei piccoli territori importantissimo, penso per esempio ai fondi europei. Sotto il profilo istituzionale e amministrativo il ruolo dei sindaci sarà molto più enfatizzato e importante».

Dopo l’incontro di ieri sera con il governatore della Sardegna, Francesco Pigliaru, intervistato dal giornalista politico de L’Unione Strada Giuseppe Meloni, nuovi appuntamenti, questa sera, nel #Parco di Villa Sulcis, a Carbonia, alla “Festa di Sinistra Ecologia Libertà – Articolo 2. Se stiamo insieme ci sarà un perché”.

Alle ore 18,00 è previsto il primo appuntamento della giornata con il dibattito “Organizziamoci”, perché abbiamo bisogno di tutta la nostra forza. Parteciperano al dibattito Luciano Uras, senatore della Repubblica di #Sinistra Ecologia Libertà, Michele Carrus, segretario regionale della CGIL e gli studenti universitari di Unica 2.0 e UDS. Ancora alle 18,00, lo spazio riservato ai bambini verrà curato dall’artista Alessia Marroccu che terrà un laboratorio di aquiloni.

Alle ore 22,00 è previsto l’incontro “La politica per la pace e contro la guerra”, con il deputato di Sinistra Ecologia Libertà, Michele Piras, seguito dal concerto di Appino (The Zen Circus) in collaborazione col Pitosforo Art Music Bar. L’ingresso, ad ogni evento, è libero e gratuito.

Come negli scorsi giorni, a partire dalle 20,00, sarà possibile cenare al punto di ristoro “Sotto le Stelle” dove ogni prodotto è a km 0.

Ieri sera, l’incontro con Francesco Pigliaru è stato ricco di spunti, per certi versi arrivati anche a sorpresa. Il governatore ha parlato a 360 gradi su tutti i piccoli e grandi problemi che affliggono la Sardegna, soprattutto in campo economico, e non ha mancato di deludere almeno una parte della nutrita platea.

Ha iniziato facendo il punto sulla vertenza #Alcoa, sottolineando che se oggi c’è una trattativa aperta per la cessione dello stabilimento ad una nuova multinazionale, il merito è esclusivamente della sua Giunta, ed annunciando sviluppi entro alcune settimane. Ha confermato che sono due i gruppi internazionali interessati, ma non ha chiuso la strada ad altri gruppi.

Ha poi parlato di #Igea, di bonifiche, di ammortizzatori sociali, di nuove iniziative imprenditoriali, di turismo, di formazione professionale, di sanità, di scuola, di agricoltura e tanto altro. Sulla lunga intervista ci soffermeremo con ampi spazi in altri articoli, sia in questo sito internet sia nella versione cartacea de “La Provincia del Sulcis Iglesiente”, in pubblicazione la prossima settimana.

Francesco Pigliaru – su esplicito invito di Giuseppe Meloni – ha detto di essere un “Renziano” della prima ora, di condividere la linea politica del presidente del Consiglio, anche se ha rimarcato di non riconoscersi in alcune sue esternazioni, ed effettivamente le linee politiche e programmatiche espresse sono assai simili a quelle del Premier; queste sue convinzioni – assolutamente nuove per la sinistra e per molti versi assai più vicine ad una visione liberista della crisi economica e dei modi con i quali affrontarla -, hanno motivato alcuni degli interventi successivi, ad iniziare da quelli del segretario generale della #Camera del lavoro del Sulcis Iglesiente, Roberto Puddu, e di Bruno Usai, della Fiom CGIL. Il dibattito è proseguito con l’intervento dell’ex consigliere regionale Giampiero Pinna, presidente della #Consulta delle associazioni per il Parco Geominerario e numerose domande su vari argomenti.

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Questa mattina, il circolo di Sinistra Ecologia Libertà di Carbonia Zorba il Gatto ha presnetato, al parco di Villa Sulcis, a Carbonia, la Festa annuale del partito, quest’anno intitolata “Articolo 2. Se stiamo insieme ci sarà un perché”. Sarà il parco di Villa Sulcis ad ospitarla e comincerà giovedì 25 settembre p.v. e finirà la domenica successiva, 28 settembre.

Dopo quella dell’anno scorso, dedicata all’articolo 1, quest’anno si parlerà ancora di diritti e dei doveri dettati dalla nostra Costituzione.

«L’articolo 2 dice che “la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo” – si legge in una nota degli organizzatori – abbiamo accostato questo articolo al noto verso della canzone di Cocciante “Se stiamo insieme ci sarà un perché”, perché (appunto) il fatto di ritrovarci ancora tutti qui ha un senso: l’Italia è un Paese accogliente, un Paese che dovrebbe tutelare i diritti di ogni individuo, è un Paese in cui noi ci impegnamo a stare e a rendere migliore. Per questa ragione dedichiamo la nostra Festa, come l’anno scorso, ad un articolo della nostra Costituzione, anche per ricordare a noi stessi che dobbiamo prenderci cura gli uni degli altri, come individui e come comunità.»

Il programma della Festa è molto vario: sono previsti dibattiti, workshop, proiezioni, concerti, presentazioni di libri e laboratori per bambini, il tutto con la partecipazione di tanti ospiti.

Il primo giorno della Festa, sarà presente al dibattito sull’impresa giovanile e innovativa, Nicola Fratoianni, coordinatore nazionale di Sinistra Ecologia Libertà. Il giorno successivo, 26 settembre, sarà ospite il presidente della regione, Francesco Pigliaru. Parteciperanno ai dibattiti anche Michele Carrus, segretario regionale della CGIL, Luciano Uras, senatore della Repubblica per #Sinistra Ecologia Libertà, Michele Piras, deputato del Parlamento per Sinistra Ecologia Libertà e giovani provenienti da realtà universitarie, come Unica 2.0 o da esperienze di nuova imprenditorialità come Le Ragazze Terribili o l’Open Campus di Tiscali. Sabato 27 ci sarà il concerto di Appino (The Zen Circus). Il giorno successivo, per la chiusura della Festa, si terrà la presentazione del libro “Non si archivia un omicidio” di Giuliano Giuliani, alla presenza dell’autore. Giuliano Giuliani si tratterrà per la proiezione di “Ottopunti”, documentario che narra la vicenda di Timothy Ormezzano. Timothy è una delle tante vittime del G8 di Genova 2001. E’ la storia di un ragazzo che vuole cambiare il mondo e per questo viene massacrato di botte. Insieme al regista Danilo Monte, ed alla produttrice Laura Beatrice D’Amore, che abbiamo conosciuto per il film di Stefano Obino dedicato alla figura di Pietro Cocco “La Terra Dentro”, discuteremo di Genova 2001 e di quello che è successo con la globalizzazione e la scomparsa del movimento no-global.

Inoltre ci sarà un’esposizione permanente di hobbisti e artigiani della nostra zona, e ogni giorno a partire dalle ore 20,00 sarà possibile cenare al nostro punto di ristoro Sotto le Stelle, dove si potranno degustare i migliori prodotti della nostra terra, rigorosamente a KM 0. Per i piccoli abbiamo riservato degli spazi particolari, un laboratorio sull’archeologia curato dal Museo di Villa Sulcis, giochi e animazioni con LaSalvia Animazioni e un laboratorio di aquiloni tenuto dall’artista Alessia Marroccu. Ogni attività culturale e di animazione sarà gratuita e aperta a tutti.

La quarta edizione de S’Ischola de su Trabagliu, organizzata dall’Associazione culturale LAMAS, candida Pattada ad essere pensatoio stabile delle politiche per lo sviluppo della Sardegna. Come creare lavoro? Quale e come? è il titolo scelto. Industria, artigianato, agroalimentare, turismo, economia culturale saranno i focus programmati dal pomeriggio di venerdì 12 e per il sabato 13 settembre all’Hotel La pineta nel Parco La Pineta Salvatore Pala. Lamas, col contributo della #Fondazione Banco di Sardegna ed il patrocinio del #FAI (Fondo Ambiente Italiano), intende elaborare strumenti di sviluppo immediatamente traducibili in atti concreti dall’iniziativa privata e pubblica isolana. L’evento si strutturerà in cinque incontri attivi e circolari. Gli stessi titoli degli incontri sono in chiave di domanda:

– C’è ancora spazio per l’industria? Per quale?

– L’accoglienza è il lavoro di una stagione?

– Dalla terra e dal mare quale lavoro?

– C’è ancora spazio per il sapere delle mani?

– Con la cultura si mangia?

La scelta de #S’Ischola de su Trabagliu è dettata dal volere unire alle competenze di studiosi e tecnici la diretta esperienza di artigiani, imprenditori, industriali i quali si faranno interpreti del bisogno di praticità, concretezza, operabilità necessarie per uscire dall’attuale deserto occupazionale. Un esempio concreto lo si avrà venerdì 12, alle ore 20.00, quando l’intreccio di artigianato e di arte darà vita al concerto del #Quartetto Karel che suonerà con gli strumenti ad arco del liutaio pattadese Piero Virdis. Per l’occasione saranno eseguiti brani di tre compositori che seppero, con la loro opera, rendere in musica paesaggi della Sardegna: Lao Silesu, Gavino Gabriel, Ennio Porrino.

Il Laboratorio pubblico #S’ischola de su trabagliu ha il compito di orientare i decisori specie in un momento in cui si sono rarefatti i luoghi di incontro, di partecipazione, di proposta. Come creare lavoro? Quale e come? Vuol far convergere intelligenze ed esperienze intorno ad un obiettivo il lavoro diventato la prima emergenza dell’isola. La due giorni di comunità intellettuale e sociale nel centro nord della Sardegna con oltre cinquanta contributi

dibatterà per produrre soluzioni;

elaborerà un “piano di rinascita” sociale;

discuterà di industria che non sia solo chimica di base;

creerà una rete di saperi e mondi spesso separati;

svilupperà l’idea che il lavoro non piove sui territori ma dev’essere elaborato dai territori stessi.

PROGRAMMA

Venerdì 12 settembre

Ore 16.00 Inizio lavori

Salvatore Mereu Regista Cagliari

Proiezione Transumanza

Ore 16.15 Lo stato dell’economia e del lavoro

Antonella Crescenzi Economista Ministero dell’Economia e delle Finanze Roma

Giorgio Macciotta CNEL Roma

Ore 17.00 C’è ancora spazio per l’industria? Per quale?

Introducono e coordinano

Tore Corveddu Lamas

Angelo Sini Lamas

Intervengono

Francesca Ticca Segretario Regionale UIL Sardegna Cagliari

Oriana Putzolu Segretario Regionale CISL Sardegna Cagliari

Michele Carrus Segretario Regionale CGIL Sardegna Cagliari

Tore Cherchi Coordinatore Progetto Sulcis Cagliari

Pietro Ciarlo Costituzionalista Università di Cagliari

Maria Antonietta Mongiu Presidente regionale Fai Sardegna

Antony Muroni Direttore L’Unione Sarda Cagliari

ORE 20.00 CONCERTO

Quartetto Karel – Strumenti ad arco di Piero Virdis –Pattada

Musiche di Lao Silesu, Gavino Gabriel, Ennio Porrino

Sabato 13 Settembre

Ore 9.30 L’accoglienza è il lavoro di una stagione?

Introducono e coordinano

Susi Ronchi Giornalista Cagliari

Gianni Manca Lamas

Intervengono

Vittoria Mereu Direzione Commerciale Marketing e Direzione Business – Tirrenia

Italo Meloni Direttore Cirem Università di Cagliari

Roberto Petza Chef Fondazione Accademia Casa Puddu Siddi

Franco Mulas Direttore Starwood Arzachena

Giuseppina Scorrano Esperta Turismo Cagliari

Attilio Mastino Rettore Università di Sassari

Ore 11:00 Dalla terra e dal mare quale lavoro?

Introducono e coordinano

Maria Francesca Chiappe L’Unione Sarda Cagliari

Salvatore Palitta Lamas

Intervengono

Angelo Aru Agronomo Università di Cagliari

Sergio Vacca Professore Scienza del Suolo Università di Sassari

Giuseppe Delogu Dirigente Corpo Forestale e Vigilanza Ambientale Regione Sardegna

Francesco Casula Direttore 3 A Arborea

Vito Gulli Direttore ASDOMAR Olbia

Alfonso Orefice Esperto di sviluppo rurale Cagliari

Ersilia di Tullio Responsabile Area Agricoltura Industria alimentare Nomisma Bologna

Nicolò Migheli Sociologo Cagliari

Ore 15.30 C’è spazio per il sapere delle mani?

Introducono e coordinano

Gian Franca Fois Lamas

Antonello Deiosso Lamas

Intervengono

Piero Virdis Liutaio Pattada

Antonio Fogarizzu Designer

Stefano Mameli Confartigianato Imprese Sardegna Cagliari

Anna Maria Sanna già Dirigente scolastica Cagliari

Rosario Musmeci Esperto Formazione e Istruzione Sassari

Ilene Steingut Direttrice Istituto Europeo Designer Cagliari

Silvano Tagliagambe Filosofo della Scienza Università di Sassari Cagliari

Ore 17.30 Con la cultura si mangia?

Introducono e coordinano

Salvatore Fenu Lamas

Maria Antonietta Mongiu Lamas

Intervengono

Filippo Martinez Regista Oristano

Giuseppe Giordano Presidente Calagonone Jazz Cagliari

Antioco Floris Direttore CELCAM Università di Cagliari

Franco Masala Storico dell’architettura Cagliari

Costantino Cossu Responsabile Cultura La Nuova Sardegna

Pinuccio Sciola Scultore e musico San Sperate

Romano Cannas già Direttore Sede Rai Cagliari