22 November, 2024
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«La lotta alla peste suina, come rivelato la scorsa settimana dai vertici dell’Unità di progetto della Regione Sardegna, sta dando ottimi risultati. C’è un calo rilevante dei focolai e dei capi infetti. Anche la presenza di suini allevati allo stato brado nelle terre pubbliche è stata fortemente limitata. Ci sono tutte le condizioni per arrivare all’obiettivo finale dell’eradicazione della malattia.»

Lo ha detto il comandante del Corpo forestale Gavino Diana alla commissione “Attività Produttive” del Consiglio regionale al lavoro su una proposta di legge per la valorizzazione della suinicoltura sarda.

«L’attività di contrasto alla Psa portata avanti in questi mesi ha raggiunto risultati importanti – ha aggiunto Gavino Diana – è confortante il fatto che le popolazioni interessate abbiano finalmente capito la rilevanza del problema. Molti allevatori si sono messi in regola, rimangono alcune sacche di resistenza costituite da poche persone, in gran parte hobbisti e allevatori improvvisati, che non vogliono sentire ragioni. Occorre proseguire nella linea tracciata dalla Regione. Nei terreni comunali servono regole chiare, poche norme ma inequivocabili.»

All’audizione ha partecipato anche Michele Chessa, direttore dell’Ispettorato forestale di Nuoro e rappresentante del Cfva all’interno dell’Unità di progetto contro la peste suina: «Finora sono stati abbattuti circa 1800 maiali irregolari, la gran parte dei quali positivi alla Psa – ha detto Michele Chessa – questo dato va moltiplicato per dieci, la maggior parte dei capi era infatti costituito da scrofe gravide. Con gli abbattimenti si è annullata la loro capacità riproduttiva e conseguentemente impedito al morbo di diffondersi». La situazione oggi è nettamente migliorata: «Molti siti da noi censiti sono oggi liberi da maiali allevati al pascolo brado – ha proseguito Michele Chessa – ciò che più conta è che molti allevatori abbiano deciso di regolarizzare la loro attività (140 solo a Orgosolo) perché hanno capito che da questa attività si può trarre reddito».

La commissione “Attività produttive”, intanto, ha approvato la proposta di legge che è stata trasmessa agli assessorati all’Agricoltura e alla Programmazione per la relazione tecnico finanziaria. Il testo, dopo il passaggio in Giunta, approderà in commissione Bilancio per il parere finanziario e tornerà poi in Quinta Commissione per l’approvazione definitiva.

«Speriamo di portarlo quanto prima in Aula – ha detto il presidente della commissione Luigi Lotto – la suinicoltura può essere un settore importante dell’economia isolana. Oggi si portano avanti le azioni di contrasto alla peste suina ma occorre pensare al dopo. Il vero antidoto al ritorno all’illegalità è uno sviluppo razionale del settore che garantisca capacità di reddito e lavoro.»

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Protezione Civile ed Enel hanno sottoscritto un protocollo d’intesa, al Centro di Addestramento Operativo di Enel Distribuzione a Quartucciu, per la gestione dell’emergenza sugli asset elettrici presenti su tutto il territorio sardo. L’obiettivo è creare un rafforzamento dei rapporti di cooperazione al fine di prevenire e gestire l’emergenza per ogni tipo di rischio con impatto sul servizio elettrico.

Il documento è stato sottoscritto dall’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente con Delega alla Protezione civile Donatella Spano e dal responsabile Affari Istituzionali Italia di Enel Massimo Bruno, alla presenza del responsabili di Enel Distribuzione Eugenio Di Marino e Gino Celentano. Per la direzione regionale della Protezione civile era presente Michele Chessa, responsabile del Servizio Pianificazione e gestione delle emergenze.

«Siamo soddisfatti per un accordo che vede anche la Sardegna in linea con la Protezione civile nazionale negli impegni di conseguire massima efficienza ed efficacia dell’operatività in caso di emergenza – ha detto l’assessore Spano -. La nuova cooperazione consentirà di ottimizzare le procedure delle comunicazioni anche nelle condizioni ordinarie oltre che in fase di emergenza e l’organizzazione di moduli di formazione per il personale e per i volontari.»

Donatella Spano 3