24 November, 2024
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Si è svolta stamane, sotto la sede dell’assessorato regionale dell’Industria, a Cagliari, si è svolta una manufestazione di alcune centinaia di lavoratori ex “Ati-Ifras”, organizzata dalle rappresentanze sindacali di categoria di Cgil, Cisl e Uil. All’origine della protesta, l’incertezza sul futuro lavorativo, in conseguenza degli esiti del bando internazionale, indetto svariati anni or sono, ma finalizzato recentemente, in virtù del quale i lavoratori dal prossimo 1 luglio verranno trasferiti in una società che si occuperà per due anni di incrementare la loro formazione professionale, con la conseguenza che debbano abbandonare i siti ove hanno operato finora, prima con Ati Ifras poi con la Fondazione del Cammino Minerario di Santa Barbara.
Una delegazione sindacale dei lavoratori ha incontrato l’assessora regionale dell’Industria Anita Pili, per manifestare le proprie preoccupazioni e chiedere un intervento a salvaguardia delle professionalità. All’incontro hanno partecipato anche i consiglieri regionali del Sulcis Iglesiente, Fabio Usai e Michele Ennas.
Fabio Usai, nel suo intervento, ha dato ampia disponibilità «per lavorare alla costruzione delle condizioni di unitarietà fra parti politiche/istituzionali e sociali, per l’attivazione di un concreto percorso normativo che porti a garantire il futuro delle maestranze e contestualmente la salvaguardia dei servizi offerti da Igea».
Al termine dell’incontro, l’assessore Anita Pili, accompagnata dalle forze sindacali e politiche, ha incontrato i lavoratori, ai quali ha spiegato il percorso che intraprenderà per arrivare ad una soluzione ed ha assicurato che la Regione farà tutto quanto è possibile nelle sue competenze e, soprattutto, che l’Igea non diventerà mai una stazione appaltante ma anzi manterrà le funzioni per le quali è stata creata e recentemente rilanciata.

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Nuova presa di posizione della Lega sul tema degli sbarchi di migranti sulle coste del Sulcis.
«Abbiamo più volte sollevato il problema legato al preoccupante fenomeno degli sbarchi incontrollati nelle coste del Sulcis», dice il consigliere regionale Michele Ennas, che due giorni fa ha visitato il centro di accoglienza di Monastir assieme al commissario regionale e deputato Eugenio Zoffili e al collega consigliere regionale Andrea Piras.

«I nostri timori si sono rivelati fondati – dice Michele Ennas -. E lo dico a malincuore perché tutte le nostre richieste al Governo nazionale dalla Sardegna e in particolare dal Sulcis sono rimaste inascoltate. Solo ai ministri di questo governo non è chiara la gravità della situazione legata alla notizia di un migrante arrivato positivo dall’Africa. E mi dispiace che sul tema ci sia totale silenzio da parte di tutta una parte della politica sarda e locale più interessata a non contraddire le esigenze a Roma deI partiti di appartenenza che a tutelare i propri cittadini.
Sabato scorso ho visitato Sant’Anna Arresi e ascoltato la diretta testimonianza di imprenditori e operatori che hanno attività sulla costa. I migranti sbarcano, alcuni si disperdono e vengono recuperati a chilometri di distanza, altri entrano nei locali e negli stabilimenti. Una situazione fuori controllo che rischia seriamente di vanificare gli sforzi dei sardi e di compromettere seriamente l’immagine del territorio sul piano della sicurezza. Una situazione non più tollerabile.»

«Il tempo di tergiversare è scaduto. I cittadini hanno ormai fatto il pieno di tutta la retorica propinata dal PD sul tema “accoglienza”. Il governo deve mette in campo delle azioni a tutela del territorio e della salute dei cittadini e smetterla con questa indifferenza. Totale solidarietà alle forze dell’ordine che fanno il massimo e sono impegnati per gestire al meglio la situazione e agli operatori sanitari. Un ringraziamento al nostro commissario e deputato Eugenio Zoffili per la sensibilità e la determinazione dimostrate e per tutti le azioni intraprese sul tema a tutela dei sardi e della Sardegnaconclude Michele Ennas -. Dal territorio del Sulcis proseguiremo a tener viva l’attenzione sul tema con tutti i mezzi possibili, lo faremo in consiglio regionale e a livello nazionale per voce dei nostri rappresentanti in Parlamento già depositari di diverse interrogazioni sul tema.»

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«La bocciatura del progetto del ponte di Sant’Antioco è la bocciatura anche di una visione politica dello sviluppo economico e infrastrutturale del territorio che deve essere necessariamente rimessa in discussione.»

Lo scrive, in una nota, il gruppo della Lega in Consiglio regionale, secondo il quale «il Piano Sulcis avrebbe dovuto garantire il rilancio di un territorio in forte crisi socioeconomica ma non è riuscito nel suo intento e anzi, con il tempo è apparso sempre più nebuloso e non all’altezza delle aspettative tagliando progressivamente fuori i Comuni dai processi di pianificazione territoriale. Obiettivi mancati sia per quanto attiene il risanamento ambientale sia per quanto attiene il rilancio dell’intero territorio per non parlare dei risultati in merito alla risposta occupazionale praticamente nulli».

«Stamane ho avuto un lungo incontro con l’assessore regionale ai lavori pubblici Roberto Frongia in relazione sia alla questione del ponte di Sant’Antioco e sulle azioni messe in campo dalla Regione per far si che i fondi restino a disposizione del territoriodice il consigliere regionale Michele Ennas -. Abbiamo discusso per quanto attiene la parte delle infrastrutture e la rimodulazione dei fondi disponibili per la quale la Regione tramite l’assessorato sta conducendo un confronto con gli attori locali. Solo con il coinvolgimento e con l’unità territoriale si potranno ottenere risultati tangibili e positivi.»

«Come Lega abbiamo richiesto un incontro al presidente Christian Solinas che avverrà nei prossimi giorni per affrontare tra le altre cose anche la questione del Piano Sulcis dice Michele Ennas. In particolare per quanto attiene alcuni progetti in attesa di essere portati a termine come il riutilizzo dei fondi della Zona Franca Urbana del Sulcis Iglesiente. Attività per la quale abbiamo coinvolto anche i parlamentari della LEGA e che richiede una forte interlocuzione con il governo. Abbiamo proposto al presidente della Regione di richiedere al MISE l’immediato utilizzo delle risorse rinvenienti dalle rinunce, circa 6 milioni di euro, e l’istituzione di una Unità regionale per la gestione dei bandi e progetti sospesi. Per la Zona Franca del porto di Portovesme ho inviato una lettera al presidente della III Commissione (Bilancio) in Consiglio regionale per chiedere la convocazione del Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale. Come maggioranza vogliamo lavorare all’avvio delle zone franche dei porti della nostra Isola.»

«Sul tema delle bonifiche ambientali e recupero dei siti minerari – aggiunge Michele Ennas i risultati non sono quelli attesi. Alcuni progetti importanti si sono bloccati in accordi di programma inapplicabili o da cui di volta in volta si è sfilato qualche ente andando avanti con lo scarica barile. Si pensi al caso della Laveria Lamarmora di Nebida, autentico gioiello abbandonato a se stesso.»

«Assieme al presidente Christian Solinas c’è la volontà di condividere un percorso di riscrittura del piano Sulcis. E’ un tema che riteniamo centrale nella discussione dello sviluppo di tutta la Sardegna e per questo stiamo presentando una mozione affinché il tema venga trattato in consiglio Regionaleconclude il gruppo della Lega -. La questione non è solo legata alla istituzione di una cabina di regia che solo formalmente appare risolutiva ma che nei fatti si è dimostrata inconcludente ma piuttosto a cambiare completamente approccio e linee di azione, per uno sviluppo funzionale alle esigenze del territorio del Sulcis Iglesiente.»

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«Il Santa Barbara di Iglesias è fra gli ospedali che vedranno un incremento dei posti letto previsti per fronteggiare l’emergenza Covid.»

A comunicarlo è il consigliere regionale della Lega, Michele Ennas. «L’inserimento del nostro ospedale nel piano regionale di riorganizzazione della rete ospedaliera è un importante segnale d’attenzione verso la nostra città ed il nostro territoriospiega Michele Ennas -. Il provvedimento, approvato in via preliminare dalla giunta su proposta dell’assessore Mario Nieddu, prevede l’incremento di posti letto in terapia intensiva e sub-intensiva. Questo fa del Santa Barbara un ospedale strategico nella battaglia al Covid. Un grande risultato a cui stiamo  lavorando da tempo e, con l’ultima delibera, prosegue il progetto che avevamo pensato e che la giunta sta portando avanti.»

«Con coerenza aggiunge Michele Ennasstiamo dimostrando di perseguire l’obiettivo di valorizzare la nostra sanità e di guardare ai territori. Per il territorio, in particolare per Iglesias, è un risultato storico e un importante conquista perché il Santa Barbara diventerà punto di riferimento, insieme al Santissima Trinità di Cagliari, per tutto il Sud Sardegna. Ora il piano, che sarà attuato con l’impiego di fondi della Protezione Civile nazionale, sarà sottoposto al vaglio del ministero.»

«Abbiamo sempre detto che il nostro territorio non si sarebbe sottratto dal fare la sua parte in questa emergenza e dopo l’istituzione dell’USCA, mettiamo a segno un ulteriore traguardo verso la riqualificazione e valorizzazione dei nostri presidi. Dopo anni di tagli, depotenziamenti e svuotamenti di reparti, vediamo importanti investimenti ed è la chiara dimostrazione dell’attenzione allo sviluppo e l’incremento dei servizi sanitari erogabili nel territorio che vogliamo portare avanti – conclude Michele Ennas -. Sarò vigile e mi attiverò affinché la commissione sanità approvi il piano così come proposto dalla giunta regionale nel più breve tempo possibile.»

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La commissione Bilancio, presieduta dall’onorevole Valerio De Giorgi (Misto), ha espresso all’unanimità parere favorevole alla deliberazione della giunta regionale n. 23/1 del 29 aprile 2020, concernente la costituzione, tramite la Banca europea per gli investimenti, di un apposito fondo denominato “Emergenza imprese”. L’iniziativa, che rientra tra quelle intraprese dall’esecutivo regionale per fronteggiare l’emergenza Covid-19, regola l’erogazione di prestiti a favore delle imprese «di qualsiasi dimensione e appartenenti a tutti i settori economici» con un’attenzione particolare per quelle del comparto turistico, alle quali sono riservate il 40 per cento delle risorse disponibili che ammontano, per il momento, a 200 milioni.

L’illustrazione del provvedimento è stata curata dall’assessore della Programmazione, Giuseppe Fasolino, che, sollecitato anche dagli interventi e dalle richieste di chiarimento dei consiglieri, Cesare Moriconi (Pd); Michele Cossa (Riformatori sardi); Eugenio Lai (Leu); Fausto Piga (FdI); Dario Giagoni (Lega); Gianfranco Satta (Progressisti); Giuseppe Meloni (Pd); Michele Ennas (Lega); Alessandro Solinas (M5S), ha precisato, nel dettaglio, le modalità di intervento e l’efficacia dello strumento finanziario che prevede un importo massimo erogabile di 5 milioni di euro con interessi zero. La commissione, in sede di parere, ha dunque accolto i suggerimenti dell’assessore riguardo l’allungamento dei tempi di restituzione dei prestiti (da 15 a 20 anni) e del preammortamento (qualora intervenga il via libera della Unione europea) da 24 mesi a 36 mesi, nonché la possibilità di un incremento delle risorse regionali destinate al fondo costituito con la Bei.

Successivamente, la Commissione ha proceduto all’elezione dei due segretari dell’ufficio di presidenza: Stefano Schirru (Psd’Az, in rappresentanza dei gruppi di maggioranza) ed Eugenio Lai (Leu, per i gruppi delle minoranze).

Il parlamentino del Bilancio ha approvato con lievi modifiche rispetto al testo esitato dalla Giunta, dunque, il disegno di legge n. 157 “rinegoziazione dei mutui con la Cassa depositi e prestiti e misure straordinarie per gli Enti Locali in materia di programmazione unitaria”.

L’assessore del Bilancio, in sede di illustrazione del provvedimento – che norma la rinegoziazione dei mutui in essere con la CDP («si otterrebbe un risparmio immediato di 27 milioni di euro per effetto dell’allungamento dei tempi di restituzione e per l’abbattimento degli interessi») – ha fatto appello perché il disegno di legge arrivi all’esame del Consiglio con procedura d’urgenza. Appello accolto solo parzialmente dai gruppi della minoranza che, pur dando l’assenso al testo di legge, hanno chiesto i termini per la presentazione della relazione di minoranza (dieci giorni), rimettendosi però alla decisione delle conferenza dei presidenti dei gruppi, per il ricorso all’articolo 102 del regolamento interno che, come è noto, dispone l’immediata iscrizione all’ordine del giorno dei lavori dell’Aula.

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«Urge una presa di posizione netta e decisa da parte dell’esecutivo nazionale affinché si ponga immediatamente fine all’arrivo incontrollato di clandestini nelle nostre coste!»
Lo scrive, in una nota, il consigliere regionale della Lega Michele Ennas.
«Con l’arrivo della bella stagione il rischio concreto è, ancora una volta, quello di veder crescere d’intensità il fenomenoaggiunge Michele Ennas -. Un rischio che non possiamo permetterci di correre in virtù anche della possibilità di constatare arrivi nella nostra terra di soggetti positivi al Covid-19. Non permetteremo che gli sforzi e i sacrifici richiesti in questi mesi ai sardi, che ancora persistono pur di mantenere la Sardegna libera dal virus, vengano vanificati dal menefreghismo istituzionale di chi a Roma pensa solo alle sanatorie di clandestini.»
«La Lega aveva già posto all’attenzione del Consiglio regionale la problematica attraverso una mozione, ora con l’ausilio anche dei suoi deputati e senatori chiederà a gran voce alla ministra Lamorgese di intervenireconclude Michele Ennas -. La sua indifferenza è un tacito e pericoloso incoraggiamento agli sbarchi incontrollati nelle nostre coste.»

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La Giunta regionale ha anticipato lo stanziamento di mezzo milione di euro per abbattere i costi dei traghetti per i non residenti da e per le Isole minori di San Pietro e La Maddalena.

«Ringrazio l’assessore dei Trasporti, Giorgio Todde, per aver promosso tale azione in anticipo rispetto alle precedenti annualità dando mostra di guardare al corretto sviluppo economico sociale delle isole minori, che in questo momento di grave crisi diffusa rischiano di risentire ancor di più della loro condizione di svantaggio geografico», commenta il capogruppo della Lega, Dario Giagoni.

«Abbiamo rilevato con gran soddisfazione una più che positiva risposta ad opera dell’Amministrazione carlofortina che ha ben recepito ed usufruito dei contributi ricevuti anche in virtù di un’importante promozione turistica aggiunge il consigliere regionale leghista Michele Ennas -. I 500.000 € verranno suddivisi in parti uguali ai due Comuni, saranno un’immediata risposta alle particolari esigenze di queste meravigliose isole.»

«Auspichiamo che il comune di La Maddalena possa dar mostra di adottare il medesimo criterio favorendo la corretta informazione degli incentivi previsti e un sistema snello e facilmente adottabile al pari di Carloforte – sottolinea Dario Giagoni – il non utilizzo, o comunque l’utilizzo di una parte veramente minima, delle risorse potrebbe infatti compromettere finanziamenti di pari entità per il futuro. Il nostro impegno e le nostre azioni saranno sempre mosse dall’attenzione e dalla voglia di veder trasformare la condizione di svantaggio vissuta da questi straordinari territori in un vantaggio in grado di renderli delle mete ancor più ambite, consentendo al contempo a chi come noi ne riconosce la straordinaria bellezza di usufruirne con più facilità. Isole nell’isola ma non troppo insomma!»

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«Autorizzare il laboratorio e predisporre i macchinari necessari per eseguire l’analisi dei tamponi per l’accertamento dei casi Covid-19 anche nel Sulcis Iglesiente.»

Questa la richiesta del consigliere regionale della Lega Michele Ennas.

«Ho già affrontato l’argomento con il nostro assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, il quale si è mostrato come sempre attento e partecipe alle richieste del territorio e ha già dato indicazioni in tal senso spiega Michele Ennas -. E’ necessario che la medesima positiva propensione e tempestività nel portare a termine il percorso, sia messa in campo anche dall’ATS, concludendo il percorso per dotare il territorio del Sulcis Iglesiente degli strumenti necessari per proseguire la gestione dell’emergenza nella “Fase 2”. Nei presidi del territorio ci si sta organizzando per riprendere in sicurezza l’attività ambulatoriale e delle sale operatorie, con precise linee guida che prevedono l’esecuzione dei tamponi, ove necessario. E’ quindi necessario avere tempi di risposta i più ridotti possibili, con esiti che non devono dipendere da strutture esterne al territorio. E’ un servizio ancor più indispensabile – conclude Michele Ennas in virtù anche della corretta e coscienziosa gestione della “Fase 2”.»

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«Insieme ai colleghi di partito abbiamo chiesto al presidente Solinas di consentire alla filiera nautica di ripartire. Sono tante, infatti, le regioni che hanno già consentito il ritorno alle barche ad opera dei diportisti, anche solo per l’effettuazione di lavori di manutenzione presso i porti, e tante quelle che vedono avviate nuovamente le attività dei cantieri nautici. La richiesta in tal senso non manca, anzi, ed essendo operazioni che richiedono una certa tempistica e non immediate consentirle ora implicherebbe il farci trovare pronti quando, finalmente, potremmo assistere alla tanto attesa riapertura.»
A sostenerlo è il capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Dario Giagoni.
«Consentire a proprietari, armatori o marinai con regolari contratti di lavoro di recarsi presso gli ormeggi per effettuare manutenzioni tecniche e/o controlli di sicurezza sull’imbarcazione non implicherebbe alcun rischio ne il non rispetto delle normative vigenti, in virtù anche degli ampi e aperti spazi in cui queste pratiche vengono comunemente svolte aggiunge il consigliere Michele Ennas -. Siamo assolutamente certi che nell’avvio di questa nuova fase di contrasto epidemiologico mostrare attenzione al settore, anche in considerazione della spiccata vocazione della nostra isola in tal senso, significhi consentire di far ripartire un ulteriore importante ingranaggio della nostra economia regionale e non da meno tutto l’indotto ad essa collegato», concludono i due consiglieri regionali leghisti.

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«L’emergenza ha cambiato e sta cambiando radicalmente la vita di tutti i Sardi. Sin dall’inizio la Regione è impegnata al massimo per tutelare la salute dei cittadini e dare sostegno alle imprese e ai lavoratori della nostra Isola. In questi giorni assistiamo a violenti attacchi verso la Giunta e verso l’assessore della Sanità, Mario Nieddu, in particolar modo da forze politiche che sono il riflesso di un governo nazionale che ben poco sta facendo per il nostro territorio e che, in generale, sta gestendo questa crisi in modo discutibile. Nonostante questo la Regione ha scelto la strada della responsabilità e della massima collaborazione istituzionale.»

I consiglieri regionali del gruppo della Lega difendono l’operato dell’assessore della Sanità Mario Nieddu.

«Difficile però tacere quando da Roma arrivano forniture scadenti, come le ormai tristemente note ‘mascherine’, che sono poco più di un panno di garza, inadeguate a tutelare i nostri operatori sanitari strenuamente impegnati in prima linea nella lotta contro il contagio. Non si può, per questo, puntare il dito sulla Regione, né sull’assessore Mario Nieddu, né sul presidente Christian Solinas, che ricordiamo sono stati anche i primi a richiedere al governo, ripetutamente e disperatamente il blocco dei collegamenti, già nelle settimane prima che l’epidemia si facesse strada sul nostro territorio. Su questa linea, da Roma, un ‘no’ secco, ripetuto, e poi un cambio di rotta arrivato comunque tardi – aggiungono Dario Giagoni, Pierluigi Saiu, Sara Canu, Michele Ennas, Ignazio Manca, Annalisa Mele, Michele Pais ed Andrea Piras. Il Governo in tutte le sue mosse ha dimostrato di inseguire la diffusione del virus anziché prevenirla, cosa che si sarebbe potuta fare se le richieste della Regione fossero state ascoltate.Inoltre, si può forse incolpare la Regione per i ritardi nella fornitura dei reagenti necessari per i tamponi? Lo stesso assessore Mario Nieddu ha concordato sull’utilità di eseguire i test sul personale medico in servizio e lui stesso si è impegnato a trovare soluzioni alternative per consentire il monitoraggio e superare il problema di approvvigionamenti che arrivano col contagocce. Un problema che, tra l’altro, investe tutte le Regioni, alcune delle quali vivono un momento drammatico.»
«Grazie all’intervento dell’assessore della Sanità la Sardegna ha anche ottenuto l’impiego dei medici dell’esercito, che daranno un prezioso contributo nel recuperare la piena funzionalità degli ospedali di Olbia e Sassari, duramente colpiti dal propagarsi dell’infezione. Oggi come non mai la Lega è vicina a chi lotta in prima linea e a tutti i cittadini. Lo siamo come politici che lavorano nelle istituzioni e come Sardi, che vivono sul territorio. Serve unità, collaborazione e consapevolezza che questa battaglia riguarda tutti – concludono Dario Giagoni, Pierluigi Saiu, Sara Canu, Michele Ennas, Ignazio Manca, Annalisa Mele, Michele Pais ed Andrea Piras -. Facciamo nostro il grido di dolore di chi lotta in corsia, non lasceremo da solo nessuno, ma respingiamo ogni attacco politico rivolto a destabilizzare chi invece, nelle istituzioni, sta combattendo una lotta senza tregua.»