24 November, 2024
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La commissione Autonomia del Consiglio regionale, presieduta da Pierluigi Saiu (Lega), ha ascoltato ieri pomeriggio i sindaci del Sulcis Iglesiente sulle problematiche di “area vasta”, nel quadro del lavoro istruttorio riguardante la nuova riforma degli Enti locali.

Il sindaco di Carbonia, Paola Massidda ha sottolineato in apertura la ritrovata unità del territorio sulcitano nella rivendicazione di una nuova Provincia. Un ente, ha aggiunto, che ci consentirebbe di superare le “pesanti eredità” della riforma del 2013, della rete ospedaliera e di una collocazione nella provincia del Sud Sardegna (107 Comuni) frutto di una certa “fantasia” ma senza legami fra le comunità. La nuova “geografia” degli Enti locali, ha concluso, dovrà essere il frutto di un ragionamento complessivo basato sulle caratteristiche oggettive dei territori per non ripetere gli stessi errori.

Per Mauro Usai, sindaco di Iglesias, la presenza di un Ente intermedio favorisce il decentramento ed il buon governo. Per questo, ha sostenuto, riteniamo che il nuovo progetto di riforma degli Enti locali debba rappresentare la migliore sintesi fra le istanze dei territori e la presenza di una rete efficiente di servizi essenziali, a cominciare dalla sanità. Nel nostro caso, ha proseguito, c’è anche da tener conto della presenza della Città Metropolitana di Cagliari, che indubbiamente accentra molte risorse, e dei Comuni che attualmente ne fanno parte con i quali va aperto un confronto.

Successivamente hanno preso la parola i sindaci di Perdaxius Gianfranco Trullu, di Portoscuso Giorgio Alimonda, di San Giovanni Suergiu Elvira Usai, di Sant’Antioco Ignazio Locci, di Santadi Elio Sundas, di Narcao Danilo Serra, di Sant’Anna Arresi Teresa Diana, e di Nuxis Pier Andrea Deias.

Per quanto riguarda i consiglieri regionali sono intervenuti Giorgio Oppi (Udc-Cambiamo!), Michele Ennas (Lega), Massimo Zedda, Diego Loi e Giuseppe Piu (Progressisti), Angelo Cocciu (Forza Italia), Stefano Tunis (Misto) e Giovanni Satta del Psd’Az.

Nelle conclusioni, il presidente Pierluigi Saiu ha ricordato che la commissione, partendo dal contenuto delle audizioni dei costituzionalisti sardi, ha affrontato la questione della riforma degli Enti locali dal punto di vista dei principi. Da questa angolazione, ha precisato, è necessario trovare una buona sintesi fra la legge Delrio che indubbiamente rappresenta per certi aspetti un ostacolo, lo Statuto speciale che assegna alla Regione la competenza esclusiva in materia degli Enti locali e l’art. 5 della Costituzione che parla di “promozione” delle Autonomie locali.

L’apertura ai Sindaci, ha detto ancora il presidente, dimostra la volontà comune di fare una buona riforma, comprendente fra l’altro il principio dell’elezione diretta di presidenti e consigli provinciali, e non appena sarà disponibile un testo-base proseguiremo il confronto con gli amministratori locali sulle questioni di merito.

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Mercoledì 11 dicembre, alle 15.00, i Sindaci dei Comuni del Sulcis Iglesiente interverranno in audizione in commissione autonomia-enti locali. A comunicarlo è il consigliere regionale della Lega Michele Ennas.

«Si tratta di un appuntamento fondamentale nel percorso di riforma degli enti locali – dichiara il consigliere regionale leghista -. E’ fuori discussione che i territori della Sardegna abbiano bisogno di un ente intermedio efficiente che unisca Regione e Comuni e per l’analisi di questo delicato tema il confronto con gli amministratori locali rappresenta un passaggio basilare. Come già avuto modo di affermare, il territorio del Sulcis Iglesiente si differenzia storicamente per le sue peculiarità geografiche, culturali ed economiche ed è stato innegabilmente penalizzato da un frettoloso e per nulla efficiente accorpamento con altri territori all’interno della provincia del Sud Sardegna. Il nostro territorio è tra quelli che fin da subito ha fatto sentire la propria voce e questo è importante. L’attuale maggioranza e l’attuale governo regionale hanno già espresso la volontà di ascoltare le istanze di tutti i territori, ora si tratta di ragionare su quali basi costruire la riforma.»

«La Lega ha sempre affermato l’importanza e la centralità del ruolo rivestito dagli enti intermedi per i territori, conducendo battaglie anche a livello nazionale. La nostra riforma nascerà da un confronto con i territori e dal lavoro congiunto di Giunta regionale e Consiglio Regionale. Il tema della riforma degli enti locali è un tema complesso e ci sono vari nodi da sciogliere anche rispetto alla normativa nazionale ma sono sicuro – conclude Michele Ennas – che produrremo un lavoro che risponderà alle reali esigenze della Sardegna, dei territori e delle amministrazioni locali.»

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«Grazie al grande lavoro portato avanti in questi mesi dalla Giunta Solinas, ieri si è concluso positivamente la vicenda di Eurallumina. Grande soddisfazione per il raggiungimento di questo obiettivo atteso da tanto tempo. Dopo tanti anni finalmente i lavoratori del polo dell’alluminio hanno la certezza che l’azienda potrà riprendere la produzione. Per il territorio si apre una nuova fase di sviluppo industriale che guarda al futuro puntando alla crescita di un settore innovativo in grado di unire rispetto per l’ambiente e occupazione.»

Lo ha detto oggi il consigliere regionale Michele Ennas, eletto nelle liste della Lega nella circoscrizione di Carbonia Iglesias.

«Stiamo portando avanti battaglie importanti perché crediamo nel futuro industriale della Sardegna. Su questo tema altro passo avanti a favore del rilancio del polo industriale di Portovesme è stato fatto in Consiglio regionale con l’approvazione della IV variazione di bilancio dove è previsto un contributo straordinario di 900 mila euro a favore del Consorzio industriale provinciale di Carbonia Iglesias per lavori all’impianto di depurazione consortile. Per noi contano i fatti – conclude Michele Ennas -: continuiamo a lavorare senza sosta per dare risposte all’occupazione e attrarre nuovi investimenti nel territorio” conclude il consigliere regionale.»

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Il Consiglio regionale ha approvato ieri sera la quarta variazione al bilancio 2019-2021.

La seduta pomeridiana è stata aperta dal presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, il quale ha dichiarato aperta la discussione sull’articolo 1 “Disposizioni in materia di enti locali e politiche territoriali” del disegno di legge n. 74/A “Quarta variazione al bilancio 2019-2021 e disposizioni varie.” e sugli emendamenti.

Dopo che l’assessore regionale del Bilancio, Giuseppe Fasolino, ed il presidente della commissione Bilancio, Valerio De Giorgi (Misto), hanno espresso il parere sugli emendamenti all’articolo 1, ha preso la parola il consigliere regionale Antonello Peru (Udc Cambiamo!). L’esponente della maggioranza ha spiegato di aver presentato l’emendamento 290 in linea con un’idea di Sardegna, propria di questa maggioranza, che vuole tutelare e valorizzare le zone interne, combattere lo spopolamento e allungare la stagione turistica. Il testo ha l’obiettivo di rianimare e valorizzare il patrimonio dei centri storici delle zone interne ai fini turistico-ricettivi. «Un emendamento che destina 5 milioni per riqualificare e convertire strutture non più funzionali – ha affermato Antonello Peru – nell’ottica di un’offerta turistica che crei integrazione tra zone interne e zone costiere.»

Pensiero condiviso anche dal consigliere del Psd’Az, Giovanni Satta, il quale ha annunciato che sta predisponendo un progetto di legge per valorizzare il patrimonio urbanistico delle zone interne ai fini turistici anche per contrastare lo spopolamento. Il capogruppo del Psd’Az, Franco Mula, ha proposto ai colleghi di maggioranza e opposizione di ritirare tutti gli emendamenti su cui la Commissione ha espresso parere contrario. Appello accolto dai colleghi Eugenio Lai (Leu), Francesco Agus (Progressisti), Michele Cossa (Riformatori sardi), Alessandro Solinas (M5S), Cesare Moriconi (Pd).

L’Aula ha quindi approvato l’emendamento  soppressivo parziale n. 264 della Giunta che sopprime il comma 1 dell’articolo 1 (1. L’autorizzazione di spesa di cui al comma 1 dell’articolo 7 della legge regionale 28 dicembre 2018, n. 48 (Legge di stabilità 2019) è integrata di euro 2.000.000 (missione 08 – programma 01 – titolo 2 – capitolo SC08.7740)) e il sostitutivo parziale n. 265 (Nel comma 10 le parole “fino a un periodo massimo di 18 mesi” sono sostituite dalle parole «fino ad un periodo massimo di 36 mesi»).

Il Consiglio ha approvato il testo dell’articolo 1 e poi il presidente Michele Pais ha messo in votazione gli emendamenti aggiuntivi nn. 293, 300, 292, 117, 118, 260, 261, l’emendamento 391 all’emendamento 269, il 269, 290, 303, 304, 307, 308, 309, 311 e 316, tutti approvati.

L’emendamento 293 (Mura) autorizza la spesa di 100mila euro a favore del comune di Samugheo per interventi di messa in sicurezza e ripristino della strada comunale Lacos, il n. 300 (Lai e più) autorizza la spesa di 400mila euro a favore del comune di Gergei, per la manutenzione e messa in sicurezza della viabilità di valenza intercomunale, il n. 292 (Mura) autorizza la spesa di 300mila euro quale contributo a favore del comune di Nughedu Santa Vittoria per interventi di messa in sicurezza e ristrutturazione del Novenario di San Basilio, il n. 117 (Cera) autorizza una spesa di 100mila euro a favore del comune di Terralba per interventi di ripristino infrastrutture a seguito di calamità naturali, il n. 118 (Cera) autorizza la spesa di 100mila euro a favore del comune di Arborea per interventi di ripristino di infrastrutture a seguito di calamità naturali, il n. 260 (Giagoni e più) autorizza la spesa di 20mila euro a favore del comune di Domusnovas per la sistemazione della strada rurale di collegamento dal paese al sito archeologico S’Ommu e S’Orcu, località Narboni-Piras.

L’Aula ha anche approvato l’emendamento 261 (Giagoni e più)che autorizza la spesa di 40mila euro a favore del comune di Luras per interventi di ripristino delle strade rurali e il n. 269 (Giunta), con il relativo emendamento, che prevede «10bis. L’importo di euro 500 cui alla lettera e) dell’articolo 4, comma 12  della legge regionale 28 dicembre 2018, n. 48 è sostituito dall’importo di euro 1.400.000. Conseguentemente il fondo di cui all’articolo 10 della legge regionale 29 maggio 2007 n. 2 (legge finanziaria) e successive modifiche e integrazioni, è rideterminato per il 2019 in euro 533.131,00». Via libera anche all’emendamento 290 (Peru e più)  che autorizza la spesa di 5 milioni di euro per il 2020 «al fine di sviluppare un’offerta turistica identitaria integrata con le produzioni locali e la valorizzazione del territorio a fini turistico ricettivi, la Giunta predispone un programma di finanziamento a favore degli enti locali attraverso l’utilizzo delle risorse europee, nazionali e regionali, per la valorizzazione di alberghi diffusi e forme di ospitalità diffusa attraverso il recupero e la riqualificazione degli immobili situati nelle zone omogenee».

L’Aula ha approvato anche l’emendamento 303 (Marras e più) che autorizza una spesa di ulteriori 150mila euro per il 2019 per «il completamento degli interventi di messa in sicurezza del Teatro civico del comune di Bosa, inseriti nella tabella D (investimenti di cui al comma 22 dell’articolo 4 della Legge regionale 48 del 2018. Approvato anche il n. 304 (Marras e più) che autorizza la spesa per il 2019 di 350mila euro a favore del comune di Bosa, di cui 200mila per la realizzazione di lavori di adeguamento dei locali del palazzo comunale destinati a “sala operativa” attraverso l’acquisto delle strumentazioni e degli arredi e 150mila euro destinati all’acquisto delle dotazioni di protezione civile di supposto al Centro operativo comunale». Via libera anche all’emendamento 307 (Salaris e più) che autorizza la spesa, per il 2019, di 100mila euro a favore del comune di Sassari per interventi di manutenzione straordinaria e abbattimento delle barriere architettoniche dei marciapiedi intorno alle piscine comunali di Latte Dolce e Fangazzu, ed il n. 308 (Salaris e più), che autorizza per il 2019 la spesa di 200mila euro a favore del comune di Putifigari per la sistemazione della strada intercomunale di collegamento con il comune di Alghero in località Scala Mala. L’emendamento 309 (Salaris e più) autorizza la spesa per il 2019 di 100mila euro a favore del comune di Buddusò per interventi di ristrutturazione del palazzo comunale, il n. 311 (Ignazio Manca e più) autorizza per il 2019 la spesa di 40mila euro a favore del comune di Nulvi per il rifacimento della strada comunale di accesso al depuratore, il n. 316 (Antonio Piu e più), nell’ambito delle iniziative in materia di sicurezza urbana destinate ai comuni della Rete metropolitana del nord Sardegna, autorizza la spesa di 632mila euro a favore del comune di Sassari per «l’implementazione della centrale operativa con tecnologia DMR (171mila euro) e per il potenziamento delle risorse umane del Corpo di polizia locale (461mila euro)».

E’ quindi intervenuto Giovanni Satta (Psd’Az) e ha annunciato il ritiro degli altri due emendamenti all’articolo 2 a sua firma, ma “solo per questa volta” ha sottolineato, e ha dichiarato che apporrà la firma all’emendamento proposto dal consigliere del Pd Giuseppe Meloni a favore della ripulitura delle discariche abusive intorno alla città di Olbia.

Sull’articolo 2  l’on. Diego Loi (Progressisti) ha ricordato la sua proposta di «dare attenzione particolare nella prossima finanziaria alle opere pubbliche stradali per le comunità dell’interno, che sono poi le maggiormente svantaggiate sotto questo profilo».

Approvati invece gli emendamenti  388 (pagina 58 ter), 266. Approvato anche il testo dell’articolo 2. Sì anche al 119.

L’on. Antonello Peru (Udc-Cambiamo) ha illustrato l’emendamento 291, che prevede un primo contributo di 4 milioni di euro per interventi volti a contrastare l’erosione costiera delle spiagge sarde. «Più di 100 chilometri spiagge sarde sono interessate all’erosione e non esistono più ed è come se avessimo perso seicento milioni di euro, perché anche le spiagge hanno un valore a metro quadrato – ha detto il primo firmatario. La Giunta aveva invitato i presentatori al ritiro dell’emendamento ma l’assessore Giuseppe Fasolino ha voluto riprendere la parola -. E’ meritevole ma l’impegno è mettere le risorse in finanziaria, non ora». Anche l’on. Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti, si è detto favorevole: «Il tema ambientale è importante ed esistono progetti pilota anche dell’Università di Cagliari. Sarebbe bene monitorare le coste per limitare se non fermare il fenomeno».

L’on. Franco Mula (Psd’az) ha invitato l’Udc al ritiro dell’emendamento, «visto che sul punto stiamo lavorando a una proposta di legge».  L’emendamento è stato poi ritirato.

Approvato l’emendamento 296 (metro Settimo San Pietro), 302 (messa in sicurezza del Castello di Burgos), 378 e 383 (personale di Forestas).

L’Aula si è pronunciata  poi sull’articolo 3 e sui relativi emendamenti.

Via libera al  289, 273, 272, 270 (progetto Casa Sardegna). Approvati anche 285, 286, 288, 294 (struttura turistica pubblica a Nughedu San Nicolò), 271 (manifestazioni di grande interesse turistico), 216 (reintegro lavoratori Associazione allevatori), 267 (Finanza innovativa), 268 (finanziamento ai Gal) sempre relativi all’articolo 3.

Il presidente Michele Pais ha sospeso per cinque minuti i lavori per consentire ai capigruppo di riunirsi.

Alla ripresa l’Aula è passata all’esame dell’articolo 4 e dei suoi emendamenti. Approvati 381, 297, 275, 274 (ristrutturazione di strutture sanitarie) e 318, 315, 276, 305, 314, 317 (assistenza agli alunni con disabilità), 322 (progetto RigenerAzione urbana a Sant’Elia), 324 (Fondazione Figlie di Maria, Sassari).

Sull’articolo 5 si è avviato un dibattito in ordine all’emendamento 382 (Oppi, Ennas, Schirru), che tocca il tema del personale della Regione in servizio ai sensi della legge 37.  Il capogruppo dei Progressisti, on. Francesco Agus, ha raccomandato all’Aula prudenza sulla materia della legislazione del personale e il presidente Pais ha ritenuto opportuno disporre una breve sospensione dei lavori. L’on. Michele Ennas alla ripresa ha annunciato il ritiro dell’emendamento.

Il presidente Michele Pais ha quindi messo in votazione il testo dell’articolo 5 che è stato approvato.

Successivamente l’aula ha esaminato l’emendamento aggiuntivo n.380 (Giagoni e più) sul personale di Forestas. Il consigliere Eugenio Lai (Leu) ha segnalato che sullo stesso tema ci si era accordati per votare un emendamento della Giunta: «Visto che parliamo di Forestas – ha detto Eugenio Lai – ricordo che la Giunta non ha ancora nominato l’amministratore, situazione che mette a rischio i precari dell’Agenzia. E’ indispensabile procedere al più presto». Il presidente Michele Pais, dopo le verifiche del caso, ha dichiarato decaduto l’emendamento 380 perché in precedenza l’Aula aveva votato un emendamento identico.

Si è quindi passati all’esame dell’art. 6 “Disposizioni in materia di pubblica istruzione, cultura, sport e spettacolo e patrimonio religioso”. Acquisiti i pareri di Commissione e Giunta sugli emendamenti presentati, il presidente Pais ha dato la parola al consigliere Gian Franco Satta (Progressisti) che ha chiesto chiarimenti su alcuni emendamenti.

Il consigliere del M5S Alessandro Solinas ha annunciato il ritiro di tutti gli emendamenti sui quali la Commissione si è dichiarata contraria. Lo stesso ha fatto il consigliere del Pd Giuseppe Meloni a nome del suo gruppo.

Il presidente Michele Pais ha quindi messo in votazione l’emendamento n.113 presentato dal consigliere Giuseppe Meloni Pd che chiedeva di eliminare dal comma 32 dell’art 6 la dicitura “Comune di Tempio”. La proposta di correzione ha ottenuto il parere favorevole dell’Aula.

Via libera anche agli emendamenti della Giunta n.278 che sopprime il comma 38 dell’art. 6 e n. 279 che incrementa di 150mila euro il capitolo di spesa a favore delle bande musicali della Sardegna. Disco verde anche per l’emendamento all’emendamento n. 392 (anche questo presentato dalla Giunta) che stanzia un milione di euro per lo scorrimento delle graduatorie sull’impiantistica sportiva.

L’Aula ha quindi approvato  in rapida successione diversi emendamenti presentati da maggioranza e opposizione: il 379 (Talanas e più) che mette a disposizione 20mila euro a favore del comune di Nuoro per la partecipazione agli eventi di “Matera capitale della cultura 2019”; n. 280 della Giunta regionale (1,3 milioni di euro a favore del comune di Paulilatino per l’acquisto del teatro “Grazia Deledda”); n.112 del consigliere Giuseppe Meloni (Pd) che corregge l’errore materiale nella denominazione della parrocchia di Loiri Porto San Paolo alla quale vengono assegnati 50mila euro per la ristrutturazione dell’oratorio; n.123 dei consiglieri del Pd Gianfranco Ganau e Roberto Deriu (200mila euro per le celebrazioni del quattrocentenario dell’Università di Cagliari), n.319 del consigliere dei progressisti Satta (150mila euro per l’acquisto di materiale didattico per le scuole primarie e dell’infanzia); n.320 dello stesso Satta (50mila euro per il ripristino della viabilità della strada provinciale Nulvi-Sassari).

Un milione di euro è stato invece destinato, con l’approvazione dell’emendamento n.217 presentato dal gruppo M5S, ai progetti didattici extracurriculari previsti dal programma “Tutti a Iscol@”.  Approvati anche due emendamenti presentati dal consigliere di Forza Italia Emanuele Cera (n.120 e 121) che destinano 30mila euro per la concessione di contributi alle Onlus che si occupano di programmi di studio all’estero e 100mila euro per il completamento del crossodromo di Terralba.

Soldi anche per la manutenzione straordinarie delle parrocchie di San Giuseppe di Nuoro (75mila euro) e San Pietro Apostolo di Ploaghe (50mila) grazie a due emendamenti presentati dai consiglieri Giuseppe Talanas (Forza Italia) e Gianfilippo Sechi (Udc).

Approvato inoltre l’emendamento n.25 dei consiglieri del Pd Gianfranco Ganau e Valter Piscedda che mette a disposizione 200mila euro per l’Archivio di Stato di Cagliari per progetti di digitalizzazione ed infrastrutturazione informatica.

Voto favorevole anche per gli emendamenti della Giunta n. 283 (che destina 421mila euro quale contributo straordinario a favore del Seminario arcivescovile di Cagliari), n.284 (100mila euro per il Tribunale di Cagliari per la catalogazione degli archivi delle vecchie preture), n. 295 (300mila euro a favore del comune di Ozieri per la ristrutturazione degli impianti sportivi di “Pupuruju”).

A Ozieri vanno anche 39mila euro per la realizzazione di corsi per giovani e adulti da parte dell’Istituto scolastico Fermi (emendamento n. 306 Salaris e più).

100mila euro andranno invece ripartiti in egual misura tra gli istituti professionali di Tortolì. Sorgono, Bosa, Oristano, Alghero, Sassari, Arzachena e la Maddalena per l’assegnazione di posti gratuiti nei convitti (emendamento n. 310 Salaris e più).

Con l’approvazione dell’emendamento n. 313 presentato dal consigliere di Fratelli d’Italia Francesco Mura, si stanziano 200mila euro per la messa in sicurezza della strada Arbus-Gonnosfanadiga mentre 250mila euro andranno, grazie all’emendamento n. 325 (Piu e più), alle società sportive per la partecipazione a campionati di fascia A previsti dalla legge regionale n. 17/99.

60mila euro, infine, per l’associazione culturale Benjamin Piercy di Bolotana (emendamento n. 116 Talanas). Stessa cifra per gli istituti d’istruzione superiore  “A. Volta” e “Pellegrini” di Sassari e “Duca degli Abruzzi” di Elmas per il completamento delle attrezzature delle aziende agricole e il ripristino di una serra-laboratorio.

Il testo finale dell’articolo 6 è stato approvato per alzata di mano.

In sequenza sono stati poi approvati gli articoli 7, 9, 10 e 11, l’Allegato 1 /A e allegato 1/B. Approvato anche l’emendamento 386 che aumenta le competenze che vanno a coprire la legge 7 di 4 milioni e 700.000 euro. Sull’emendamento 386 sono intervenuti: Franco Mula (Psd’az) che ha detto che si tratta di un atto di giustizia; Gianfranco Ganau (PD) che ha espresso soddisfazione  per questo emendamento sollecitato anche dalla minoranza a favore dei comuni. «Questo è il modo – ha detto – di operare corretto, vogliamo apporre la  firma del Pd all’emendamento». Soddisfazione è stata espressa anche da Eugenio lai (Leu) che ha aggiunto le firme del suo gruppo. A favore anche Massimo Zedda (progressisti) i cui consiglieri sottoscrivono anche loro il testo. «Ringrazio tutti – ha detto Massimo Zedda – per aver trovato le risorse a favore dei comuni». Anche i Riformatori sardi aggiungono le firme a questo emendamento. «E’ un emendamento dovuto – ha detto il capogruppo Michele Cossa – rivolgo un appello alla Giunta, speriamo che in futuro non si  ingeneri una situazione complicata come quella della legge n. 7 del 2019». Firme aggiunte anche dai consiglieri della Lega, di Forza Italia, di Fratelli d’Italia, dai consiglieri Alessandro Solinas, Li Gioi e Manca  (5 stelle) e dai consiglieri del gruppo UDC Cambiamo!

E’ stato approvato l’emendamento 287 (Giunta) che introduce variazioni in aumento e in diminuzione nel prospetto della spesa, sono stati approvati con distinte e successive votazioni l’allegato 1parte B (prospetto delle variazioni alle spese per titoli, missioni e programmi); l’allegato 2 (prospetto delle coperture finanziarie); l’allegato 3 (Prospetto delle ulteriori riduzioni di spesa autorizzate con legge o ai sensi del comma 2 dell’articolo 1 della legge regionale n. 48 del 28 dicembre 2018 – legge di stabilità 2019); l’allegato 4 (Prospetto di riepilogo delle variazioni delle autorizzazioni di spesa finanziate dal margine corrente); l’allegato 5 (prospetto dimostrativo degli equilibri di bilancio); l’allegato 6 (del tesoriere). L’assessore Giuseppe Fasolino ha chiesto una modifica, in sede di coordinamento del testo, all’emendamento n. 305 e il presidente del Consiglio ha quindi posto in votazione il testo finale della quarta variazione di bilancio che è stato approvato con 31 favorevoli e 22 contrari.

Il presidente Michele Pais ha, dunque, dichiarato conclusi i lavori ed ha preannunciato la convocazione del Consiglio al domicilio.

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Dopo la positiva conclusione della Conferenza di servizi ed a seguito della comunicazione di IGEA, sulla messa in funzione dell’ascensore nel sito, stamane la “Grotta Santa Barbara” è stata riaperta al pubblico. Si tratta di un importante traguardo per l’Amministrazione comunale di Iglesias, in attuazione della normativa prevista con la legge 5 del 2015, che impone l’avvio di una procedura di conversione per il sito a fini turistici.

«Abbiamo perseguito questo risultato con tutte le nostre energie – ha detto il sindaco Mauro Usai – per rispettare il programma elettorale che mette in cima all’agenda politica la tutela del nostro territorio e la sua valorizzazione nell’ottica dello sviluppo turistico. Questo sarà possibile grazie all’impegno delle nostre neoassunte guide turistiche, ed attraverso la sinergia con il Consorzio Turistico per l’Iglesiente, con il fine di potenziare la fruizione dei siti per i visitatori e la promozione del territorio. Il prossimo passo sarà l’apertura della Galleria Villamarina, un altro sito dal grandissimo valore storico e naturale.»

«La “Grotta Santa Barbara” è un’eccellenza – ha concluso il sindaco Mauro Usai – che finalmente è entrata a far parte del patrimonio di tutta la comunità.»

All’inaugurazione, con il sindaco Mauro Usai, erano presenti l’assessore regionale dell’Industria Anita Pili, il consigliere regionale Michele Ennas, il presidente del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, Tarcisio Agus, il presidente della Fondazione del Cammino Minerario di Santa Barbara, Giampiero Pinna, ed il sindaco di Gonnesa, Hansel Christian Cabiddu.

La “Grotta Santa Barbara” sarà visitabile ogni venerdì, sabato e domenica, con quattro turni giornalieri, con visite guidate alle ore 10.00, 11.30, 14.00 e 15.30.

E’ possibile prenotare le visite sul sito internet www.visitiglesias.comune.iglesias.ca.it e, per i gruppi organizzati, presso l’Ufficio Turistico, al numero di telefono 0781 274507.

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Più certezze per gli operatori balneari in Sardegna. La Lega ha presentato una proposta per un parziale riordino della legge n.45/1989 relativa alle “Norme per l’uso e la tutela del territorio regionale”. Con questa proposta intende supportare l’attività degli operatori balneari consentendo a chi opera sulle spiagge sarde di fornire un servizio anche durante la stagione invernale.
La norma copre un vuoto normativo che è emerso dopo l’approvazione della legge statale n. 145 del 2018 che supera quanto finora previsto nelle linee guida per la redazione del PUL datate 2010,  estendendo di fatto le concessioni demaniali marittime di 15 anni.

«Gran parte dei litorali della Sardegna possono essere goduti tutto l’anno – dichiara Andrea Piras, primo firmatario della proposta di legge – non è affatto raro vedere persone che durante l’inverno utilizzano la spiaggia per attività sportive che necessitano di spazi dedicati sia alla ristorazione che a servizi primari per la persona.»
«L’intento è quello di garantire agli operatori balneari – prosegue Michele Ennas membro della Commissione IV che avrà il compito di esaminare la proposta di legge – di rendere produttiva anche la stagione invernale consentendo di mantenere le strutture utilizzate a supporto dell’attività della stagione balneare estiva anche per attività diverse da quelle ludico sportive.»
«L’obiettivo è quello di consentire ai sardi e non di godere delle nostre spiagge senza limiti di stagione», concludono Andrea Piras e Michele Ennas.

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Il consigliere regionale della Lega Michele Ennas ha chiesto al presidente della 1ª commissione di convocare i sindaci dell’ex provincia di Carbonia Iglesias.

«La convocazione precedente è probabilmente arrivata a ridosso dell’incontro e diversi sindaci non hanno potuto partecipare e l’incontro è stato rinviato – spiega Michele Ennas -. E’ fondamentale che i rappresentanti dei comuni del Sulcis Iglesiente siano ascoltati in commissione. All’incontro ho chiesto che venga convocato anche il sindaco di Teulada, Comune che ha espresso la volontà di essere inserito nell’ambito del Sulcis Iglesiente. L’attuale vuoto amministrativo creatosi con la soppressione della vecchia Provincia – aggiunge il consigliere regionale della Lega eletto nel collegio di Carbonia Iglesias – rappresenta un grande limite per gli ambiti di competenza provinciali, quali ad esempio pubblica istruzione, viabilità, ambiente, cultura. Temi fondamentali nella vita quotidiana di ognuno di noi e sui quali si riscontrano ogni giorno gravi carenze. L’assessore regionale degli Enti locali, Quirico Sanna, ha dichiarato di voler elaborare un disegno di legge complessivo sugli enti locali ed in particolare per gli enti intermedi si terrà conto delle omogeneità socio-culturali dei territori. Ritengo necessario stabilire un percorso per il nostro territorio, pianificando tutte le procedure amministrative necessarie, che affianchi quello della giunta impegnata nel disegno di riforma che riguarderà non solo l’istituzione delle province ma tutta la struttura dei rapporti tra Regione, Province e Comuni. Anche per quanto attiene la riforma sanitaria – conclude Michele Ennas – l’orientamento della regione è che ci sia aderenza tra province e aziende sanitarie locali.»

 

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Si è svolta questa mattina, a Carbonia, l’iniziativa promossa dall’OPI, l’Ordine delle Professioni Infermieristiche del Sulcis Iglesiente, sui temi legati allo stato di estremo degrado in cui versa il sistema sanitario pubblico nel Sulcis Iglesiente e sulla nuova, l’ennesima riforma, proposta dalla Giunta regionale guida da Christian Solinas e prossima all’approdo prima in Commissione poi in Consiglio regionale, per la sua approvazione. «Chi ha paura di una ASL nel Sulcis Iglesiente», «Per una riforma equa del Sistema Sanitario Regionale», recitavamo gli striscioni esposti fuori dalla sala polifunzionale, dove i convenuti si sono trasferiti dalla piazza Roma, sede originaria della manifestazione, per l’inclemenza delle condizioni meteo ma, non lo si può negare, anche per la modesta partecipazione. Il sistema sanitario pubblico non funziona, le emergenze non si contano più, i cittadini lamentano ogni giorno, giustamente, gravissimi disagi, ma inspiegabilmente, tutte le iniziative che invitano alla mobilitazione per rivendicare il rispetto dei diritti, previsti nell’articolo 32 della Costituzione, vengono sottovalutate e disertate.

Tra i presenti, c’erano una dozzina di sindaci, con in testa Paola Massidda, padrona di casa e presidente della conferenza socio-sanitaria dei Comuni del Sulcis Iglesiente, rappresentanti di diverse associazioni, medici, paramedici, cittadini. Una delegazione è arrivata dall’Ogliastra, in rappresentanza del Comitato costituito a difesa dei diritti di quel territorio in materia sanitaria che recentemente ha mobilitato la popolazione, riuscendo a portare in piazza oltre 3.000 persone, un numero considerevole, se si tiene conto che l’Ogliastra conta 23 Comuni per complessivi 57,318 abitanti, contro lo stesso numero di Comuni, 23, del Sulcis Iglesiente, che conta però 136.345 abitanti…

Dopo la relazione introduttiva di Graziano Lebiu, presidente dell’OPI del Sulcis Iglesiente, è intervenuta Paola Massidda e sono poi seguiti quindici interventi: Giorgio Madeddu, presidente dell’associazione Amici della Cita Sulcis; Efisio Aresti, segretario della UIL Funzione pubblica del Sulcis Iglesiente; don Salvatore Benizzi, direttore diocesano della Pastorale Sociale e del Lavoro; Gianluca Lindiri, dializzato di Tratalias; Gianfranco Trullu, sindaco di Perdaxius; Bruno Piras, rappresentante del Comitato dei cittadini dell’Ogliastra; Andrea Deiana, giovane diversamente abile impegnato nell’associazionismo a difesa dei diritti dei cittadini; Giorgio Vidili, segretario regionale di Cittadinanza Attiva; Rita Melis, coordinatrice territoriale della Rete Sarda per la difesa della Sanità pubblica e gratuita; Peppino La Rosa, ex consigliere regionale; Loriana Pitzalis, ex assessore del comune di Carbonia; Manolo Mureddu, giornalista; Paolo Zandara, medico pediatra; e, infine, i consiglieri regionali eletti nel territorio, Michele Ennas (Lega) e Fabio Usai (PSd’Az).

Non riportiamo i contenuti degli interventi, perché li abbiamo registrati e ve li proporremo nelle prossime ore, allegate a questo articolo.

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Il Consiglio regionale ha approvato la mozione sulla situazione del Centro addestramento e istruzione professionale (CAIP) della Polizia di Stato con sede ad Abbasanta.

La seduta si è aperta sotto la presidenza dell’on. Michele Pais. Dopo le formalità di rito il presidente ha aperto la discussione sul primo punto all’ordine del giorno: la mozione n. 60 “sulla situazione del Centro di addestramento e istruzione professionale (CAIP) della Polizia di Stato di Abbasanta”.

Il primo firmatario Francesco Mura, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha ripercorso la storia del centro di addestramento della Polizia di Stato di Abbasanta, inaugurato negli anni ’60. «In passato ha formato centinaia di poliziotti e ha svolto un ruolo decisivo nella lotta ai sequestri di persona in Sardegna – ha detto Francesco Mura – qui si sono formati gli uomini dei servizi scorte e sicurezza, i Nocs e altre forze speciali della Polizia. Senza dimenticare il Reparto prevenzione crimine e il gruppo cinofilo per l’addestramento dei cani antidroga e antiesplosivi». Il presentatore della mozione ha poi ricordato la rilevanza, anche economica, rappresentata dal Caip per l’oristanese e per tutta la Sardegna. «Oggi si prospetta l’ipotesi che il Caip possa diventare un centro nazionale di addestramento per allievi agenti della Polizia di Stato – ha proseguito Francesco Mura – ciò sarebbe un’importante iniezione di fiducia per le nuove generazioni con un conseguente incremento degli organici della polizia in tutta la regione e in particolare nella Provincia di Oristano. Da qui la richiesta alla Giunta: «Siamo contrari a qualsiasi ipotesi di trasformare il Caip in un centro di accoglienza per migranti – ha concluso il capogruppo di Fratelli d’Italia – la Giunta si attivi per sollecitare l’inserimento, nel piano nazionale, sul corso per allievi agenti della Polizia di Stato nel Caip di Abbasanta».

Prima di aprire la discussione sulla mozione, il presidente Michele Pais ha espresso vicinanza e cordoglio alle famiglie dei Vigili del Fuoco caduti la scorsa notte ad Alessandria.

Ha quindi preso la parola Annalisa Mele (Lega): «Si temeva la chiusura del Caip, oggi si apre una nuova opportunità per l’oristanese e per tutta la Sardegna – ha detto Annalisa Mele – nella programmazione europea del prossimo settennio la Sardegna retrocederà nell’obiettivo 1. C’è l’opportunità di inserire da subito la nostra Isola nel PON nazionale sulla sicurezza. Non dobbiamo attendere il 2021 per fare questo».

Il capogruppo del Psd’Az Franco Mula ha garantito il sostegno del suo partito alla mozione. «Il Caip è un’eccellenza della Sardegna, apprezzata a livello internazionale per l’alto livello tecnico della formazione. In questo centro sono stati formati centinaia di poliziotti per la lotta al terrorismo, i servizi scorte, i Nocs e i reparti speciali. La notizia che possa diventare un centro di addestramento di agenti a livello nazionale deve essere accolta in modo positivo. E’ una nuova opportunità. Scongiurato il rischio chiusura c’è la possibilità di incrementare gli organici della polizia con importanti ricadute per i giovani sardi. Ecco perché occorre attivarsi da subito con il ministro dell’Interno per trasformare questa opportunità in realtà».

Il presidente della seconda commissione Alfonso Marras (Riformatori sardi) ha rivolto un plauso ai consiglieri che hanno presentato la mozione: «E’ arrivato il momento di fare in modo che il Caip possa diventare un centro di addestramento a livello nazionale Tutto il gruppo dei Riformatori sardi sottoscrive in modo convinto l’iniziativa».

Sulla stessa lunghezza d’onda il capogruppo della Lega Dario Giagoni: «La trasformazione del Caip avrebbe effetti positivi non solo per la provincia di Oristano ma per tutta l’Isola. Progetti di questo calibro sono importanti per ribadire quanta attenzione viene riservata da questo Consiglio alle forze dell’ordine e al principio di legalità. Uomini e donne in divisa rivestono una grande importanza nel tessuto sociale. Occorre farlo capire ai giovani. Stiamo lavorando per  l’apertura di altri centri di formazione rivolti ad altri corpi delle forze armate». Dario Giagoni ha poi rivolto un plauso alla proposta presentata dall’assessore all’agricoltura del comune di Siniscola per l’intitolazione del nuovo commissariato di Polizia a Emanuela Loi e proposto di approvare un ordine del giorno del Consiglio a sostegno dell’iniziativa.

Il capogruppo di Forza Italia, Angelo Cocciu, ha annunciato il suo voto favorevole alla mozione: «Bisogna fare di tutto perché il Caip continui la sua attività. Diciamo no a chi vorrebbe trasformarlo in un centro di accoglienza per migranti. Il Consiglio regionale deve opporsi a questa eventualità».

Anche il capogruppo di Leu, Daniele Cocco, ha dichiarato il suo voto favorevole: «Il Caip ha avuto un grande merito in tutti questi anni. Bene ha fatto Mura a presentare la mozione. Non bisogna infatti dimenticare i passi indietro fatti dallo Stato in altre circostanze – ha detto Daniele Cocco – quanto avvenuto qualche anno fa nel centro di addestramento della polizia a cavallo di Foresta Burgos, chiuso dopo investimenti di milioni di euro per adeguare la struttura, è una ferita ancora aperta. Il Caip serve non solo per l’attività specifica ma rappresenta un importante presidio del territorio anche dal punto di vista economico. E’ urgente che la Giunta si faccia parte attiva per tradurre l’impegno della mozione in atti concreti».

Favorevole alla mozione anche Roberto Caredda (Misto): «Lo dico da ex poliziotto, conosco bene l’attività di questo centro che ha rappresentato un punto di riferimento a livello nazionale. Grande merito va dato a chi lo ha fatto nascere e crescere come il generale Angioni».

Domenico Gallus a nome del gruppo Udc ha annunciato il sostegno alla mozione: «Tutti riconoscono la funzione svolta dal Caip in passato. Ricordo la presenza, negli anni ’60 e ’70, dei baschi blu ospitati ad Abbasanta per la lotta al banditismo. La storia dice che il centro deve essere potenziato».

Sull’ordine dei lavori ha chiesto la parola il consigliere Eugenio Lai (Leu): «E’ stato presentato un ordine del giorno sugli sbarchi dei migranti – ha detto Eugenio Lai – in base a quale articolo del Regolamento il Presidente ha accolto questo argomento? Non è ammissibile che lei usi un filtro a maglie larghe quando si tratta di iniziative del suo gruppo. Se si vuole discutere l’argomento si porta in Conferenza di Capigruppo. Pensare di applicare il Regolamento a piacimento di un solo gruppo politico è assurdo, non è mai accaduto. Chiediamo un parere agli uffici sulla congruità dell’iniziativa».

A Lai ha replicato il presidente Michele Pais: «Il Regolamento è applicato in modo letterale. Ho sempre valutato ordini del giorno ammissibili o inammissibili sulla base del Regolamento. I giudizi prognostici non hanno senso».

In apertura del suo intervento Massimo Zedda, a nome del gruppo dei Progressisti, ha espresso solidarietà alle famiglie dei Vigili del Fuoco caduti sul lavoro ieri ad Alessandria. Sulla mozione, invece, Massimo Zedda ha auspicato che il Caip possa continuare a svolgere il suo ruolo anche in futuro. «Serve però immaginare un incentivo da parte dello Stato, anche dal punto di vista economico, per chi decide di venire a lavorare in Sardegna».

Sugli ordini del giorno presentati anche Massimo Zedda ha espresso forti perplessità sull’attinenza del loro contenuto con i temi in discussione. Rivolto al capogruppo della Lega Dario Giagoni, Massimo Zedda ha invitato a una riflessione sull’opportunità di chiedere l’intitolazione del nuovo commissariato di Siniscola ad Emanuela Loi: «Premesso che Emanuela Loi merita tutto il nostro rispetto per il suo sacrificio al servizio dello Stato – ha detto l’ex sindaco di Cagliari – suggerirei però di non interferire su immobili non di pertinenza della Regione scavalcando coloro che hanno titolo a proporre la medesima iniziativa. Non attiverei meccanismi che rischiano di degenerare. Occorre stare molto attenti anche perché c’è una polemica in atto sugli ultimi concorsi della Polizia di Stato dai quali, per un emendamento presentato dalla Lega che ha cambiato i requisiti richiesti, sono stati esclusi molti sardi, tra i quali proprio la nipote di Emanuela Loi».

Contrarietà alla presentazione dell’ordine del giorno sugli sbarchi ha espresso invece il capogruppo del Psd’Az, Franco Mula: «Il problema è serio, su questo argomento abbiamo presentato una mozione. Andare a votare un ordine del giorno rischia di far perdere valenza a quella mozione. Se andrà in discussione il nostro gruppo si asterrà. Non ci interessano le primogeniture ma crediamo che vada aperta una discussione più ampia».

Sull’ordine dei lavori è intervenuto il consigliere della Lega Pierluigi Saiu: «Ieri abbiamo assistito a una discussione appassionata sulla sclerosi multipla innescata da una mozione presentata dal Movimento 5 Stelle e sfociata nell’approvazione di un atto diverso. Anche in questo caso abbiamo assistito a una disputa sulla primogenitura. Per il secondo giorno consecutivo si rischia di fare lo stesso dibattito – ha detto Pierluigi Saiu – faccio un appello al Psd’Az: misuriamoci sui contenuti. L’ordine del giorno collegato è coerente con due mozioni in discussione oggi in Aula. Vogliamo rinunciare a discuterne per una questione di primogenitura o vogliamo invece confrontarci sul merito degli atti? Sarebbe un comportamento deludente. Lo dico soprattutto alle forze della maggioranza. La Lega ne trarrà le conseguenze».

Sull’ordine dei lavori ha chiesto la parola il consigliere Gianfranco Ganau (Pd): «L’ordine del giorno sui migranti introduce argomenti che esulano dall’argomento in discussione. Lei, on. Pierluigi Saiu, può collegare questo ordine del giorno ad altre mozioni con questa non è attinente. Deve smetterla di dare lezioni agli altri. Deve avere rispetto».

Al termine dell’intervento del consigliere Ganau si è accesa una vivace discussione in Aula che ha indotto il presidente Pais a sospendere i lavori.

Alla ripresa dei lavori il presidente Pais ha annunciato la presentazione di due ordini del giorno, a firma Michele Ennas e Dario Giagoni, e ne ha dichiarato l’ammissibilità ai sensi del Regolamento.

L’on. Francesco Agus (Progressisti) sull’ordine dei lavori ha precisato che l’ordine del giorno 1 “non è strettamente connesso ma nemmeno connesso e basta con il tema in discussione. Se quel che viene deciso in capigruppo non vale nulla allora l’alternativa è il caos e si decide volta per volta in Aula. Questa è una palese forzatura regolamento ad uso e consumo della forza politica del presidente del Consiglio”.

Per la maggioranza l’on. Stefano Tunis (Sardegna 20/venti) ha detto che non è possibile mettere in discussione l’interpretazione del presidente  e l’onorevole Agus se ne faccia una ragione”. Altre critiche sono giunte dal centrosinistra. L’on. Daniele Cocco (Progressisti) ha detto che “tutto questo non fa bene al Consiglio perché noi abbiamo votato un presidente garante di tutti. Chiedo che questi ordini del giorno non siano ammessi, perché sarà un precedente pericoloso”.

Anche l’on. Massimo Zedda (Progressisti) ha criticato l’ammissione dei due ordini del giorno: “Qualcuno dovrebbe spiegarci in via logica come si collegano gli sbarchi dei migranti con la caserma di Abbasanta. Qualcuno può motivare questa connessione? Anche le sentenze vanno motivate, figurarsi decisioni così”.

Anche l’on. Piero Comandini (Pd) ha contestato “la forzatura di questi ordini del giorno” e così l’on. Gianfranco Ganau, che si è detto “preoccupato dalle interpretazioni del Regolamento che  vengono fornite nelle ultime settimane. E’ evidente che questi emendamenti non c’entrino nulla con la mozione”.

Anche gli onorevoli Laura Caddeo ed Antonio Piu (Progressisti) hanno insistito nella richiesta: “Voglio sapere come possano essere accettati ordini del giorno così, sono davvero curioso”, ha detto l’on. Antonio Piu rivolto al presidente Michele Pais.

Per i Progressisti l’on. Eugenio Lai ha spiegato ironicamente che “il fenomeno delle migrazioni è interessante, soprattutto le migrazioni all’interno della maggioranza da un gruppo all’altro. Non capiamo però che collegamenti ci siano con il tema di cui discutiamo”.

Il vice capogruppo del’on. Roberto Deriu (Pd) ha invitato la maggioranza a riflettere: “Questo è un momento per sospendere e consentire alla maggioranza di fare chiarezza al suo interno, a fronte di una evidente forzatura interpretativa. Siamo spettatori interdetti e allibiti, non è il caso che ci sfidiate visto che non vi stiamo sfidando”.

Accogliendo l’invito dell’on. Deriu, il capogruppo della Lega, on. Dario Giagoni ha chiesto poi una sospensione dei lavori che il presidente Pais ha disposto.

Alla ripresa dei lavori, il consigliere dei Progressisti Gian Franco Satta ha ribadito la posizione espressa dal suo gruppo, cioè che l’ordine del giorno della Lega è inammissibile e l’iniziativa di quel partito è legata solo all’esigenza di segnare un punto politico coerente con una certa strategia nazionale. C’è uno strappo interno alla maggioranza fra Lega e Psd’Az, ha osservato, che fa male al Consiglio ed alla sua produttività nell’interesse della Sardegna.

Il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus ha chiesto chiarimenti sull’esito della precedente sospensione.

Il presidente si è riservato di fare comunicazioni in un secondo momento.

Il consigliere dell’Udc Giorgio Oppi, ricordando l’ampia condivisione della mozione di Fdi, ha invitato al presidente a dichiarare l’inammissibilità dell’ordine del giorno anticipando comunque la sua posizione contraria.

Il consigliere Alessandro Solinas del M5s ha comunicato che per il suo gruppo l’ordine del giorno della Lega è inammissibile, invitando la presidenza a passare alla votazione della mozione di Fdi sul Caip di Abbasanta.

Il consigliere della Lega Michele Ennas, primo firmatario dell’ordine del giorno, ha difeso il documento sostenendo l’importanza dell’argomento per la Sardegna e per il territorio del Sulcis, proprio mentre il presidente della Regione sta incontrando i componenti della commissione bicamerale sull’immigrazione. La sinistra, ha proseguito, sta strumentalizzando tutto perché a livello nazionale vuole modificare la recente normativa in materia di sicurezza che invece va ancora rafforzata.

Il capogruppo del Psd’Az Franco Mula ha ribadito che il suo gruppo non ha mai presentato mozioni contro gli assessori. Occorre un maggiore rispetto dell’Aula, ha aggiunto, fermo restando che non sempre la si può pensare allo stesso modo e vanno stigmatizzate le forzature del regolamento. Ieri, ha lamentato, è stato interrotto l’intervento del collega Giovanni Antonio Satta sulla continuità territoriale, per cui occorre capire se l’ordine del giorno è ammissibile.

Il consigliere Pietro Moro (Misto) ha lamentato che la mattinata sia trascorsa a discutere del nulla perché se l’ordine del giorno non è ammissibile è inutile continuare a parlarne; a prescindere dai contenuti della mozione sui quali noi siamo d’accordo, ha concluso, la questione va chiarita.

Il presidente Pais ha sostenuto che le sue scelte sono state sempre ponderate ed adottate senza distinzioni sulla base delle appartenenze; l’ordine del giorno, ha aggiunto, suscita oggettivamente divisioni fra le forze politiche ed i gruppi ma non si può impedire ad un consigliere di formulare proposte in quadro normativo nel quale l’interpretazione del regolamento è prerogativa del presidente e, nel merito, le problematiche riguardanti le forze di polizia e quelle dell’ordine ordine pubblico hanno attinenza con il fenomeno degli sbarchi. Pertanto, ha concluso, confermo l’ammissibilità dell’ordine del giorno.

In sede di replica a conclusione del dibattito sulla mozione, il primo firmatario della mozione Francesco Mura (Fdi) si è detto stupito di quanto accaduto a seguito della proposta del suo gruppo, precisando che i consiglieri hanno diritto di proposta ed ogni iniziativa può essere contestata nel quadro del potere del presidente di interpretare il regolamento. Io preferisco stare sui contenuti, ha concluso, ringrazio per il consenso manifestato dai gruppi e per questo rivolgo a tutti un appello per il voto unanime sulla mozione con oggetto il Caip di Abbasanta.

Il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus ha criticato sia l’andamento di un dibattito che si è attardato su questioni di metodo che l’interpretazione, a suo avviso scorretta, del presidente del Consiglio, ad uso e consumo del suo partito politico. Abbiamo sempre riconosciuto le esigenze della maggioranza anche se non ha presentato leggi, ha ricordato, ma ora sono stanco di perdere tempo; in capigruppo si era deciso che il presidente della Regione dovesse essere qui a parlare di entrate (argomento di cui abbiamo appreso dai giornali), mentre sempre informalmente veniamo a sapere che è a colloquio col i componenti della commissione bicamerale sull’immigrazione.

Il capogruppo del Psd’Az Franco Mula, sull’ordine dei lavori, ha ricordato che l’accordo dei capigruppo era di incontrare prima in sede in conferenza il presidente della regione nel pomeriggio prima di riferire in Aula, confermando che nel pomeriggio il presidente sarà in Consiglio.

Il capogruppo di Leu Daniele Cocco, dopo aver detto che la presenza del governatore gli giunge nuova, ha annunciato il voto favorevole alla mozione precisando che, se è stato stravolto l’ordine dei lavori non è colpa nostra. Cocco ha poi suggerito al capogruppo della Lega di ritirare l’ordine del giorno per evitare un vulnus al regolamento.

Il consigliere Alessandro Solinas del M5S, favorevole alla mozione, si è associato all’invito formulato dal collega Daniele Cocco contestando l’interpretazione del presidente che, fra l’altro, a suo avviso crea un precedente molto pericoloso.

Il consigliere dei Progressisti Massimo Zedda, citando l’art.54 della Costituzione che obbliga i dipendenti pubblici ad operare con disciplina e onore ha sostenuto che il vincolo del regolamento riguarda tutti e le sue violazioni sono soggette alle previsioni della legge anche con il coinvolgimento del prefetto e del ministero dell’Interno, come accade nei confronti di eletti ai vari livelli. Se questa è la strada che si vuole intraprendere, ha aggiunto, apriremo un grande dibattito consapevoli di muoverci in un campo minato.

Sempre per i Progressisti il consigliere Maria Laura Orrù ha lamentato la piega inaccettabile dei lavori che rischia di portare ad una delegittimazione dell’Aula, con forti riflessi negativi verso l’esterno, verso quanti chiedono alle istituzioni un grande recupero di credibilità. Le forzature del regolamento, ha continuato, creano precedenti che potrebbero avere ripercussioni negative in futuro ed anche la mozione se collegata all’ordine del giorno che contestiamo diventa un problema.

Il capogruppo del Pd Gianfranco Ganau, favorevole alla mozione, ne ha sostenuto l’importanza in ambito regionale ma nello stesso tempo ha criticato con forza la decisione di dichiarare ammissibile l’ordine del giorno, ricordando che forse in passato è accaduto ma solo in presenza di una totale condivisione dell’Aula.

Il consigliere di Forza Italia Emanuele Cera si è detto favorevole alla mozione sulla quale ha auspicato un voto unitario del Consiglio, in considerazione dell’impatto positivo della struttura sia per la Sardegna che per il territorio dell’Oristanese.

Il consigliere di Leu Eugenio Lai, favorevole, ha però osservato che solo chi vuole alimentare un clima di paura vuole collegare i problemi della polizia con il fenomeno dei migranti, perché i veri temi che stanno a cuore alle forze dell’ordine sono risorse per le dotazioni, retribuzioni, contratti e turn over.

Il consigliere della Lega Michele Ennas, favorevole, riprendendo alcuni temi del dibattito ha polemizzato con il collega Massimo Zedda (con il quale ha dialogato vivacemente) che aveva richiamato la maggiore importanza di alcune vertenze industriali rispetto al problema dell’immigrazione.

Ha assunto la presidenza il vice presidente Giovanni Antonio Satta.

Il consigliere del Psd’Az, Giovanni Antonio Satta, ha espresso rammarico “per ciò che sta accadendo in Aula” ed ha chiesto una sospensione dei lavori “per verificare se all’interno della maggioranza ci sia unità di intenti”. Il presidente Pais ha confermato la sospensione “ma soltanto a conclusione della votazione della mozione n.70”.

Il capogruppo del Psd’Az, Franco Mula, ha dichiarato voto favorevole alla mozione ma, riferendosi all’ordine del giorno sui migranti presentato dalla Lega, ha invitato ad una riflessione,  parlando “di opportunità dei temi da discutere anche alla luce delle previste comunicazioni del presidente della Giunta sulla vertenza entrate”. Il consigliere dei Progressisti, Gian Franco Satta, ha dichiarato voto di astensione sulla mozione n.70 “perché si è consentita l’ammissibilità di un ordine del giorno che non è attinente con gli argomenti in discussione”. Il consigliere dell’Udc, Pietro Moro, ha invitato il gruppo della Lega al ritiro dell’ordine del giorno («non siamo nelle condizioni di poterlo votare»).

Posta dunque in votazione la mozione n. 70 (Mura e più) che impegna la Giunta – “a porre in essere ogni utile iniziativa al fine di prevedere l’inserimento, nel piano nazionale, del corso per allievi agenti della Polizia di Stato da svolgersi nel Centro addestramento e istruzione professionale (CAIP) di Abbasanta” – è stata approvata con 48 a favore e 8 astensioni.

Il presidente Pais ha quindi dichiarato sospesi i lavori dell’Aula, per alcuni minuti. Alla ripresa dei lavori il capigruppo della Lega, Dario Giagoni, ha annunciato il ritiro dell’ordine del giorno sul fenomeno degli sbarchi dei migranti nel Sulcis ed il presidente del Consiglio ha posto in votazione l’ordine del giorno n. 2 per l’intitolazione ad Emanuela Loi del commissariato di Siniscola. Il capogruppo dei Riformatori, Michele Cossa, ha dichiarato la sottoscrizione del documento e l’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità con 42 sì su 42 consiglieri votanti.

Il presidente del Consiglio ha dichiarato conclusi i lavori ed ha convocato l’Assemblea alle 17.00.

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«E’ stato fatto un importante passo in avanti per la vertenza Eurallumina-Rusal.»

È il commento del consigliere regionale della Lega Michele Ennas, dopo l’incontr0 di ieri con l’assessore dell’Ambiente, Gianni Lampis.

«Grazie al lavoro dell’assessorato regionale della Sanità, svolto con assoluto rigore e rispetto delle normative, si è chiusa una parte importante dell’iter per far ripartire la produzione dello stabilimento di Portovesme, a cui è collegato il destino di 1.400 lavoratori – aggiunge Michele Ennas -. La pratica ora passa all’assessorato regionale dell’Ambiente. Ho partecipato all’incontro tra le RSU Eurallumina e l’assessore Gianni Lampis, che ha ribadito la priorità della vertenza per la Regione. Continuerò a seguire personalmente gli sviluppi di una vicenda su cui anche il Consiglio regionale è sensibile e per cui auspichiamo una chiusura positiva in tempi rapidi. Il rischio concreto è che il Board Rusal decida di destinare gli investimenti previsti in Sardegna verso altri siti produttivi e, contemporaneamente, di attivare le procedure per il licenziamento collettivo di tutto il personale. E questo il territorio del Sulcis-Iglesiente e la Sardegna – conclude Michele Ennas – non se lo possono permettere.»