22 November, 2024
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«Il Gruppo Lega Sardegna ha chiesto la convocazione urgente per la commissione sanità di domani del direttore generale della Asl Sulcis, dottoressa Giuliana Campus, per riferire sulla situazione del Sulcis iglesiente e, in particolare, per capire cosa impedisce la riapertura del Pronto Soccorso di Iglesias.»

A dirlo è il consigliere regionale Michele Ennas che chiede l’adozione di ogni possibile soluzione per la riapertura della struttura.

«Vogliamo capire se è stata percorsa ogni strada percorribile per far riprendere le attivitàaggiunge Michele Ennas -. Tutti sappiamo della carenza cronica di figure professionali nell’emergenza urgenza, non solo in Sardegna ma in generale in tutta Italia, e ci si è adoperati per fornire strumenti normativi regionali che incentivassero la presenza di medici anche nelle zone più in difficoltà. Già nei giorni scorsi, durante l’ultimo vertice, l’assessorato alla Sanità ha messo sul tavolo varie strade percorribili. E’ stato inoltre disposto che il CTO venisse inserito tra gli ospedali che devono ricevere prioritariamente il supporto dei medici “in affitto” che è previsto arrivino nei prossimi giorni. Non è accettabile che dall’Azienda non si riceva alcun segnale che tenda alla ripartenza, ma tutto resta nel condizionale senza alcuna garanzia e prospettiva.»

«I cittadini sanno che il problema del PS e in generale dell’ospedale CTO nasce da scelte sbagliate fatte negli anni precedenti a discapito della città, togliendo autonomia e risorse al presidio cittadinosottolinea Michele Ennas -. Il sottoscritto, pur consapevole delle precise responsabilità politiche di chi ci ha preceduto, che oggi vorrebbe farsi portavoce del comprensibile disagio dei cittadini ma era silente durante tutto il percorso di smantellamento della sanità territoriale, non può accettare che per un motivo o per un altro si continui a percorrere una strada che ridimensiona i servizi della città di Iglesias.»

«Chiederò alla Direzione della ASL-Sulcis quali sono i motivi che impediscono fin da subito la riapertura del PS, quali percorsi ha attivato e quali intende attivare con urgenza per restituire un servizio fondamentale per i cittadiniconclude il consigliere regione leghista -. Non mi fermerò fino a quando non sarà messa la parola fine a questa situazione, oggetto purtroppo di strumentalizzazioni politiche che andrebbero, per il bene della comunità, messe da parte. Continuerò ad impegnarmi in Consiglio regionale e in qualunque altra sede in cui è necessario far arrivare la voce dei cittadini, favorendo un percorso di condivisione ma soprattutto di chiarezza e trasparenza delle azioni e degli intenti di tutti.»

«Stamane ho incontrato l’assessore alla Sanità Mario Nieddu che mi ha confermato di aver già messo in agenda per i prossimi giorni un vertice per discutere della situazione dell’Asl n.7.  In queste settimane si sono susseguiti incontri per quanto attiene la situazione della sanità locale in particolare dei nostri ospedali CTO e Sirai. E’ evidente che la situazione è critica specie per quanto riguarda la gestione dell’emergenza-urgenza che in ogni parte della Sardegna, e d’Italia, sta soffrendo come non era mai accaduto. Nello stesso incontro l’assessore mi ha confermato di aver portato avanti la richiesta di “emergenza sanitaria” al Ministero e al Governo la quale, qualora accolta, consentirebbe di derogare alle norme nazionali che oggi ingessano il sistema sanitario.»
Lo ha scritto in una nota Michele Ennas, consigliere regionale della Lega eletto nel Sulcis Iglesiente.
«Ci si confronta ancora con una pandemia che porta gli ospedali, in particolare i pronto soccorso, a una pressione che ogni giorno è sempre più forte facendo i conti con una eredità del passato che in termini di assenza di programmazione si sviluppa oggi in tutta la sua criticitàha aggiunto Michele Ennas -. La fotografia ovunque dell’assenza di professionisti, centinaia solo in Sardegna rispetto all’organico previsto ha origini lontane. Il lavoro in Consiglio regionale è stato fatto per invertire questa tendenza anche alla luce di una visione diversa della sanità data dalla pandemia. Questo grazie all’azione dell’assessore Mario Nieddu, della maggioranza e devo dire, molto spesso, grazie alla convergenza di tutte le forze politiche, mettendo in campo strumenti normativi regionali che non erano neanche mai stati presi in considerazione, eliminato l’imbuto formativo aumentando le borse di specializzazione. Abbiamo ritenuto che si dovesse agire ed abbiamo agito in tal senso con la riforma per eliminare l’accentramento disegnato nella scorsa legislatura, affidando alle competenze delle direzioni generali una reale capacità gestionale.»
«I tanti confronti con cittadini e operatori sanitari mi confermano che la richiesta alla politica è quella di ricevere risposte adeguate non certamente una descrizione distorta della realtà o la politicizzazione degli eventi che in questi difficile periodo stanno capitandoha rimarcato Michele Ennas -. Oggi soffriamo l’inadeguatezza della rete ospedaliera disegnata nella scorsa legislatura: ci hanno messo anni per vararla e oggi spesso sembra figlia di nessuno. Una rete ospedaliera che ha penalizzato il Sulcis Iglesiente e in particolare Iglesias. Così come abbiamo corretto la parte gestionale con la riforma, tutti i livelli da quello politico a quello gestionale sono impegnati per modificare anche questo aspetto e restituire al territorio un sistema di servizi che guardi effettivamente alle esigenze del cittadino. Sono certo, al termine dell’incontro, si aprirà una riflessione onesta e seria, sul presente e sul futuro della sanità del nostro territorio ha concluso Michele Ennas -. Ma sono anche certo che sarà avviato un percorso per migliorare l’attuale situazione con le dovute condivisioni territoriali e coinvolgimenti di amministratori, operatori e parti sociali.»

Il Consiglio regionale ha approvato un ordine del giorno per chiedere al Governo nazionale di accelerare l’iter inerente i decreti attuativi sull’energy release.
«Siamo consapevoli che la Regione Sardegna non può intervenire direttamente sulla questionecommenta il consigliere regionale della Lega Sardegna Michele Ennas, primo firmatario dell’ordine del giorno ma riteniamo necessario richiedere un intervento immediato al Mite affinché si porti a compimento il percorso avviato per l’attivazione delle norme sull’Energy Release. Si tratta di ben 1.500 lavoratori che rischiano di tornare a casa a causa degli alti costi dell’energia. Una situazione insostenibile che ci spinge a riflettere sul fatto che se la medesima azienda fosse ubicata in un’altra parte della penisola avrebbe avuto accesso a strumenti che alle aziende sarde sono preclusi. Non è possibile andare avanti in questo modo prosegue Michele Ennasle nostre imprese devono essere competitive esattamente come tutte le altre del resto d’Italia. In questo momento l’unico strumento in grado di garantire questo è quello dell’Energy Release, la cui fruibilità ed efficacia è legata al contenuto dei provvedimenti di attuazione. L’ordine del giornoconclude Michele Ennasimpegna anche ad aprire un tavolo di confronto con il governo per studiare soluzioni per compensare il divario energetico tra la Sardegna ed il resto di Italia e a convocare l’azienda affinché congiuntamente si possano valutare le azioni a tutela dell’occupazione.»

Mercoledì, alle 17.00, l’assessore regionale della Sanità parteciperà ai lavori della conferenza socio-sanitaria della Asl Sulcis. Tra i temi in discussione, dopo la manifestazione di oggi a Villa Devoto, vi saranno la riapertura in sicurezza del Pronto soccorso del Cto di Iglesias, la medicina territoriale, la cronica carenza di anestesisti e medici dell’emergenza urgenza.

«E’ una visita attesa – ha spiegato il consigliere regionale Michele Ennas (Lega)che fa seguito al confronto tra assessore e direzione della Asl 7 avvenuto il 27 giugno, subito dopo la chiusura del Pronto soccorso del Cto di Iglesias»

Al fianco dei lavoratori, dei sindacati e dell’azienda per ottenere dal Governo un intervento immediato sull’abbattimento del costo dell’energia, cresciuto a dismisura negli ultimi mesi, e salvaguardare il lavoro e la piena produzione dell’ultimo avamposto italiano di metallurgia non ferrosa. Questa la posizione espressa oggi dal presidente Christian Solinas, che a Villa Devoto ha ricevuto i rappresentanti di Portovesme srl, i lavoratori e i rappresentanti sindacali. Un impegno totale, quello assicurato dal presidente Christian Solinas, a fronte della drammatica situazione creatasi con un aumento del costo dell’energia anche del 600%, che ha determinato il parziale blocco di alcune linee produttive e il ricorso alla cassa integrazione per centinaia di lavoratori. A rischio sono oltre 1.500 posti di lavoro, con un peso economico e sociale enorme nel territorio.
«Incalzeremo il Governo perché si trovi lo strumento immediato per combattere gli aumentiha detto il presidente Christian Solinas -, anche grazie agli spiragli che oggi le regole europee aprono con il superamento delle regole sugli aiuti di Stato fino a poche settimane fa in vigore.»
«La Sardegnaha ricordato Christian Solinas -, si è fatta promotrice in Conferenza delle Regioni di un emendamento al Decreto “Misure urgenti in materia di energia elettrica, gas naturale e fonti rinnovabili” con l’obiettivo della perequazione dei costi energetici tra le aziende che operano nella Penisola e quelle che operano nelle isole maggiori. Il testo è stato approvato all’unanimità dalla commissione tecnica della Commissione Energia della Conferenza Stato-Regione, che la Sardegna ha chiesto ed ottenuto di coordinare. E’ uno strumento che non solo noi, ma anche la Sicilia ed altre realtà regionali ritengono di vitale importanzaha sottolineato il presidente della Regione -, per ottenere una immediata risposta concreta con l’ottenimento della ‘superinterrompibilità’, cioè la compensazione sui costi dell’energia, non più prevista dal 2018.»
La differenza dei costi dell’energia penalizza in modo particolarmente pesante la Sardegna, ponendola in una condizione di enorme svantaggio nei confronti delle altre regioni italiane ed europee.
«Dalle politiche energeticheha sottolineato il presidente Christian Solinas -, passa il futuro delle nostre realtà produttive, non solo di quelle più energivore. Il Governo deve tenerne conto, ed è per questo, che ho già più volte espresso la nostra forte perplessità nei confronti di alcuni aspetti essenziali del recente Dpcm. Il ricorso esclusivo alle rinnovabili e alle batterie di accumulo, ha sottolineato, non garantisce quelle certezze di cui la Sardegna ha bisogno. La stessa data del completo abbandono del carbone deve essere rivista, come è accaduto in Germania dove l’addio al carbone è stato posticipato al 2035. Il realismo e la difficile congiuntura determinata dalla pandemia prima, dalla guerra in Ucraina poi, devono indurre a scelte più ponderate e rispondenti alle attuali necessità. Dobbiamo salvaguardare le nostre produzioni primarie e dobbiamo potenziarle Non esiste una Regione, un Paese, che possa rinunciare a produrre e a tenere viva l’industria. Quello dell’energia, oggi, ha concluso, è il problema primario per il nostro sistema economico. Per questo la Regione è coinvolta in modo totale in questa battaglia, che proseguiremo in ogni sede istituzionale – ha concluso il presidente Christian Solinas -, con un pressing su tutti i Ministeri coinvolti e, se necessario, manifestando a Roma insieme ai lavoratori per far sentire la nostra voce e i nostri diritti e mantenere in vita il nostro sistema industriale.»
All’incontro erano presenti anche i consiglieri regionali del territorio Fabio Usai e Michele Ennas.

Il gruppo consiliare Lega Sardegna ha presentato una mozione contro il rincaro dei carburanti nella quale si chiede al governo nazionale di tagliare le accise sul carburante per andare incontro alle esigenze di cittadini e imprese.
«È assolutamente necessario sospendere temporaneamente l’esigibilità dell’accisa sul carburante fino al ripristino del livello dei prezzi medi comparabili con quelli dell’ultimo trimestre dell’anno 2019 – dice Michele Ennas, capo dipartimento regionale Energia, primo firmatario della mozione in questione in modo di consentire una tenuta del sistema economico dell’intero Paese in un periodo di profonda crisi ed instabilità internazionale. L’Italia ha la componente fiscale tra le più alte in Europa, con accise e IVA che pesano per oltre il 50% sul prezzo al consumo. Il Governo centrale deve adottare con urgenza ogni misura idonea per sostenere i cittadini e il sistema produttivo in questo momento di profonda crisi.»
Anche il segretario regionale Lega Sardegna per Salvini Premier, Dario Giagoni, interviene sulla questione: «La crisi in Ucraina sta determinando un ulteriore shock energetico all’Europa, con particolare drammaticità per l’Italia e la nostra isola, che già sta subendo in maniera importante gli effetti del caro energia quale minaccia concreta alla ripresa economica del Paese post Covid. Oggi abbiamo assistito alla giusta protesta del settore dell’autotrasporto, domani molto probabilmente sarà un altro comparto a manifestare pubblicamente un malessere che tutti conosciamo e per il quale troppo poco si sta ancora facendo! Stiamo seriamente rischiando di un blocco di intere filiere produttive, con effetti disastrosi per l’economia dell’intero Paese che non possiamo permetterciconclude Dario Giagoni -. Con forza chiediamo al governo a gran voce un concreto impegno a intraprendere ogni possibile azione, anche attraverso il coinvolgimento delle imprese produttrici di carburanti presenti sul territorio regionale, affinché possano essere calmierati i costi del carburante sul territorio sardo

Il gruppo consiliare della Lega Sardegna ha depositato una proposta di legge relativa alla revisione della normativa sull’edilizia residenziale pubblica, primo firmatario il consigliere regionale Michele Ennas.
«Lo scopo della proposta di legge presentata è quello di aggiornare una norma di gestione dell’edilizia residenziale pubblica vecchia di 30 anni e al contempo garantire maggiore tutele ad alcune categorie di persone che non erano sufficientemente considerate dice Michele Ennas, segretario della IV commissione
Lavori pubblici
 -. La normativa vigente non è più rispondente ai continui mutamenti sociali che nel corso degli anni si sono presentati,
mutamenti che spesso hanno costretto gli Enti che gestiscono il patrimonio ERP ad adottare nuove misure e regole senza però mai renderle strutturali. È necessario procedere ad un aggiornamento rispetto alle nuove necessità nei nuclei familiari, rivedere l’assegnazione degli alloggi secondo le nuove regole ISEE, garantendo un alloggio nei casi di emergenza abitativa con un occhio di riguardo alle donne, con figli minori a carico e vittime di violenza. La nuova norma si ispira a criteri di equità sociale, chiarezza normativa e semplificazione burocratica – conclude Michele Ennas -. Si tratta di una riforma attesa ed indispensabile che deve spingerci tutti ad agire con assoluta celerità, per sanare le criticità che riguardano il settore.»

 

«Sotacarbo: finanziare la ricerca e l’occupazione qualificata è segno di volersi occupare del futuro. Quanto detto da alcuni esponenti dell’opposizione circa le risorse stanziate è assurdo. Le polemiche sterili sollevate da alcuni colleghi consiglieri non sono solo paradossali, soprattutto, se affiancate alle frasi di manifesta vicinanza espresse poco più di dodici mesi fa a favore dell’azienda, ma sono anche il chiaro segnale di una vera e propria mancanza di conoscenza delle realtà regionali.»
Lo dice Dario Giagoni, coordinatore regionale Lega Sardegna per Salvini Premier.
«La Sotacarbo è una vera e propria eccellenza a livello internazionale, membro del consorzio europeo Eccsel e, dal 1989, rappresentate dello IEA Clean Coal Centre per il MISEaggiunge Dario Giagoni -. Può un centro di ricerca di tale livello essere sminuito dalla bramosia di taluni di andar contro le scelte lecite e ponderate della maggioranza? Decisamente no. Faccio mio l’invito rivolto dai sindacati agli esponenti politici dei vari partiti a recarvisi in visita, io e il collega Michele Ennas lo abbiamo già fatto e abbiamo toccato con mano l’importanza di sviluppare correttamente i temi del futuro! La Legaconclude il coordinatore regionale della Legaha garantito allora il massimo impegno e oggi lo ribadisce con ancor più convinzione.»

Il Senato ha approvato ieri un emendamento presentato dalla Lega, sull’utilizzo del green pass.

“Grazie alla Lega la giusta protesta dei cittadini delle isole minoricommenta il coordinatore regionale Lega Sardegna per Salvini Premier, Dario Giagoninon deve essere confusa con posizioni No Vax o negazionismi vari. Parliamo di casi di necessità per motivi di salute, lavoro, studio, ricongiungimento familiare. Esigenze di vita quotidiana e reali che non possono essere liquidate nel gran calderone degli stereotipi comuni in questo momento. Siamo felici che proprio grazie a una nostra proposta sia stato garantito un diritto fondamentale: quello alla mobilità. Isolani sì, isolati mai!”

“Oltre a questo fondamentale provvedimento il Senato ne ha approvato anche un altro dal Gruppo Lega sulla possibilità consentono in zona bianca le feste popolari e le manifestazioni culturali all’apertoha aggiunto Michele Ennas -. Nel rispetto della situazione epidemiologica ancora in atto, dobbiamo necessariamente consentire agli italiani di riprendere a vivere.”

La palla ora passa alla Camera per l’approvazione definitiva.

Dopo la mozione presentata dai consiglieri regionali della Lega, primo firmatario Michele Ennas, il presidente regionale di Confindustria Maurizio De Pascale, ha inviato una nota al presidente della Regione Sardegna Christian Solinas; all’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili; al presidente Michele Pais e ai capigruppo del Consiglio regionale; e, infine, ai deputati e senatori della Sardegna, sui rincari dei costi energetici e grave crisi del sistema produttivo isolano. Importanza della reintroduzione del servizio di superinterrompibilità per Sardegna e Sicilia.

«L’aggravio dei costi energetici colpisce ovviamente ed assai duramente anche la Sardegna, che già sconta le diseconomie strutturali e storiche dell’insularità ed in cui si rischia di raggiungere oltre il miliardo di euro di carico aggiuntivo complessivo, con effetti dirompenti sulla tenuta delle imprese e della relativa occupazione scrive tra l’altro Maurizio De Pascale -. In tale situazione, nel ribadire l’importanza e la strategicità di una lungimirante politica energetica per la nostra isola, a partire dal varo dell’atteso DPCM sul phase out dal carbone e sulla metanizzazione della Sardegna, si segnala l’importanza per le nostre imprese maggiormente energivore, per scongiurarne una crisi altrimenti ineludibile, della reintroduzione di una misura di compensazione temporanea. In particolare, si tratta di sostenere nei confronti del Governo nazionale la riproposizione per la Sicilia e la Sardegna di un servizio di compensazione energetico di superinterrompibilità, a vantaggio delle aziende energivore dei territori delle due isole e come riequilibrio della misura dell’interconnector virtuale operante solo per le aziende delle regioni peninsulari rinnovata per il prossimo triennio.»

«Pur trattandosi di una misura temporanea, parziale e che avvantaggia le sole imprese energivore, risulterebbe comunque di sollievo per il nostro apparato produttivo, rispondendo anche a comprensibili esigenze perequativeconclude Maurizio De Pascale -. Sul punto è stata presentata nei giorni scorsi presso il Consiglio regionale della Sardegna una specifica mozione che confidiamo possa trovare un unanime consenso da parte di tutti i gruppi consiliari.»