Due giorni fa, in Consiglio regionale, è stata approvata la legge Omnibus, sostegno concreto alla Sardegna per la grave situazione economica e sociale scaturita ed aggravata dalla pandemia Covid-19. Anche il comune di San Giovanni Suergiu rientra tra gli enti beneficiari per aver presentato da oltre due anni un progetto strategico sulla viabilità e sulla messa in sicurezza del tratto interno della SS 195, ossia la via Porto Botte. Nella scorsa consiliatura grazie al prezioso lavoro dell’allora assessore ai lavori pubblici Giuseppe Pinna avevamo proposto un sistema di parcheggi longitudinali per snellire il traffico significativo di quell’arteria stradale.
«Oggi grazie all’impegno fattivo del consigliere regionale Michele Ennas della Lega – spiega la sindaca Elvira Usai – che ha ritenuto il nostro progetto di enorme valenza strategica non solo per San Giovanni Suergiu ma anche per tutto il Basso Sulcis, il nostro Comune beneficerà di 310mila euro per la messa in sicurezza della via Porto Botte. Un obiettivo importante – conclude Elvira Usai -, per il quale ringraziamo l’onorevole Michele Ennas che lo ha sostenuto in Consiglio regionale, che arriva a inizio consiliatura e che sarà ben presto cantierabile.»
«Sono felice di comunicare la nomina a nuovo coordinatore cittadino della Lega per Sant’Anna Arresi di Armando Linzas, imprenditore edile di 52 anni e consigliere comunale di opposizione. Un passo importante in un territorio così bello ma, purtroppo, martoriato dagli arrivi di immigrati clandestini sulla spiaggia di Porto Pino, che avvengono con cadenza quasi quotidiana, causando innumerevoli problemi che riguardano in particolare la sicurezza, i rischi sanitari e quelli ambientali, dovuti ai barchini che vengono abbandonati. Tutta la Lega continuerà a lavorare con Armando per fermare gli sbarchi nel Sulcis.»
Così Eugenio Zoffili, deputato e coordinatore regionale della Lega Salvini Sardegna.
«Auguro buon lavoro ad Armando Linzas, che contribuirà a dare voce alle peculiarità del comune di Sant’Anna Arresi. Come Lega stiamo crescendo e ci stiamo strutturando in modo sempre più capillare anche nel Sulcis Iglesiente, territorio che, per troppo tempo,,m non ha trovato modo di esprimere la propria voce e che invece adesso, grazie a noi, torna a contare.»
Così Michele Ennas, consigliere regionale e coordinatore della Lega per il Sulcis Iglesiente.
Nella foto allegata da sinistra a destra: Eugenio Zoffili, Armando Linzas e Michele Ennas.
A due giorni dalla presentazione delle liste per le prossime elezioni amministrative, in programma il 10 e 11 ottobre, a Carbonia non sono state ancora concluse le trattative tra i partiti ed i movimenti promotori di liste civiche, per la definizione delle alleanze e la scelta dei candidati alla carica di sindaco.
L’unico candidato sindaco già ufficialmente in campo è Pietro Morittu, indicato dal Partito democratico e sostenuto, oltre che da quella del PD, da altre quattro liste: lista del sindaco, “Carbonia Avanti”, “Ora x Carbonia” e “Sviluppo & ambiente, cittadini per Carbonia”. Ad oggi non sono arrivati ad alcun accordo tutti i tentativi fatti per recuperare la lista “Uniti per rinascere” guidata dall’ex primo cittadino Giuseppe Casti ma non sono escluse sorprese dell’ultima ora.
Il Movimento 5 Stelle ha scelto come suo candidato alla successione di Paola Massidda che, da parte sua, ha deciso di non ripresentarsi al vaglio degli elettori, l’attuale vice sindaco Gian Luca Lai che potrebbe fare però un passo indietro nel caso venisse raggiunto l’accordo – le cui trattative sono ancora in corso – per un’alleanza politica con la lista Liberi e Uguali capeggiata dal segretario regionale Luca Pizzuto che sarebbe il candidato della nuova coalizione.
Ancora nessuna decisione per il candidato del centrodestra. La proposta che riscuote maggiori possibilità di arrivare al traguardo della candidatura era e resta quella della consigliera uscente del Patto Civico Daniela Garau, sulla quale ci sarebbe il pieno sostegno della Lega – come ci ha confermato ieri il consigliere regionale e coordinatore provinciale Michele Ennas -, ma non sarebbero state ancora superate le resistenze di Fratelli d’Italia. Non ci sono notizie circa un impegno concreto nella partita da parte delle altre forze della coalizione di centrodestra che guida la Regione.
Il presidente del Consiglio Michele Pais ha incontrato i rappresentanti sindacali dei lavoratori della Riverso Spa, azienda che opera nel settore dello smaltimento dei rifiuti.
I sindacalisti hanno evidenziato con preoccupazione i problemi che attraversa l’azienda, a loro giudizio dovuti principalmente all’importo eccessivo, all’incirca pari al fatturato, delle fidejussioni bancarie richieste dalla Regione per il ripristino post-dismissione del sito. L’applicazione rigorosa della normativa di riferimento, basata su un sistema di calcolo matematico che considera la superficie occupata dalla discarica e la sua volumetria, determina secondo i sindacalisti sia l’oggettiva difficoltà di individuare nel mercato creditizio una società disposta a sottoscrivere un contratto di fidejussione sia, di conseguenza, l’impossibilità dell’azienda di proseguire la sua attività.
Dopo gli interventi dei consiglieri regionali Giorgio Oppi (Udc-Cambiamo), Michele Ennas (Lega) e Fabio Usai (Psd’Az), il presidente del Consiglio regionale ha assicurato il massimo impegno per la difesa dell’azienda e dei posti di lavoro, individuando gli strumenti tecnici e normativi più adatti per arrivare in tempi ragionevoli ad una soluzione positiva.
ll presidente del Consiglio regionale Michele Pais ed i capigruppo hanno incontrato i rappresentanti sindacali dei lavoratori della Sider Alloys, azienda leader nella produzione di alluminio ora impegnata in una complessa fase di riavvio dopo la chiusura del 2012.
A nome dei sindacati, Rino Barca della Cisl ha spiegato i diversi aspetti della situazione dell’azienda, legati paradossalmente non alla sua capacità produttiva e di reddito, ma alla scadenze dei contratti per la fornitura di energia e soprattutto alle autorizzazioni in materia ambientale che dovranno essere rilasciate dal competente assessorato regionale. «Il prossimo 28 luglio – ha ricordato Rino Barca -, si terrà una conferenza di servizi alla quale parteciperanno, oltre ai tecnici dell’assessorato, anche altri gli enti interessati alla procedura a vario titolo, e c’è il rischio che il possibile allungamento dei tempi vanifichi un investimento di circa 150 milioni di euro che permetterebbe la ripresa dell’attività per circa 1000 lavoratori più l’indotto. Chiediamo quindi un impegno forte della politica – ha concluso Barca –, per fare in modo che la tempistica della procedura sia accelerata con uno spirito costruttivo di collaborazione, in modo da consentire la ripartenza di una azienda strategica per l’economia regionale.»
I rappresentanti dei gruppi, hanno preso la parola Giorgio Oppi dell’Udc-Cambiamo, Michele Ennas e Dario Giagoni della Lega, Gianfranco Ganau del Pd, Sara Canu dei Riformatori sardi e Francesco Agus dei Progressisti, hanno manifestato il massimo impegno unitario per creare le migliori condizioni che consentano le necessarie decisioni ed il rilascio definitivo delle autorizzazioni.
Il presidente Michele Pais, in particolare, ricordando che le modalità informali dell’incontro con i sindacati non hanno consentito l’opportuna convocazione dell’assessore dell’Ambiente Gianni Lampis, ha annunciato l’avvio in tempi brevissimi di interlocuzioni con lo stesso assessore.