Dolci note e suadenti melodie hanno incorniciato la serata organizzata il 3 febbraio, a Carbonia, per omaggiare l’amico Armando Urru.
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Dolci note e suadenti melodie hanno incorniciato la serata organizzata il 3 febbraio al Vinile di Carbonia per omaggiare l’amico Armando Urru. Emozione alle stelle da parte della famiglia e degli amici che hanno cantato per lui… le sue canzoni.. .quelle che lui suonava e cantava da solo e in loro compagnia.
Una band speciale quella di Carlo Vacca al basso, Remigio Pili alla tastiera, Elvio Casu alla chitarra, Tiziano Dessì alla chitarra, Michele Gerra alla batteria, Renato Cicalò alle percussioni e Elio Loi alla voce, che hanno unito le loro “forze musicali” per ricordare Armando, il loro compagno di musica con cui hanno diviso e condiviso momenti indimenticabili che albergheranno per sempre nel cuore di tutti.
Un grande distacco fisico quello che viene vissuto da chi lo conosceva bene e ne apprezzava le sue doti amorevoli e di grande rispetto per il prossimo. E siccome le parole non bastavano si è pensato di agire attraverso la magia della musica, perchè il modo più bello di ricordarlo è cantare.
Ecco che cantare diventa la miglior risposta al dolore di averlo perso, così dichiarano gli amici in una commovente lettera dove con poche parole ringraziano di averlo conosciuto e di averlo avuto come amico.
Tanti accordi per fermare nel tempo il meraviglioso ricordo che ha lasciato, come quelli presenti nella canzone “Hey Jude” dei Beatles, suonati al ritmo del battito delle mani quasi fossero i battiti del nostro cuore per lui, nella speranza e nella convinzione che possa sentirci… e poi tutti in piedi per lui e per il suo ricordo indelebile nel tempo.
E si perché Armando aveva sempre una parola buona per tutti… ed è stato naturale ricordarlo tra spartiti vecchi sempre nuovi…
Parole e musica unite a immagini sparse sulla parete sfondo della band hanno dato corpo ad una serata a cui ad un certo punto si è unito anche il giovanissimo Nicola Corrias che ha voluto partecipare, suonando la batteria, al “tuffo nel passato musicale” di Armando che mosse i suoi primi passi musicali, come ci racconta la voce del gruppo Elio Loi, negli anni ’64/’70 con il gruppo “Gli amici”, con i “Berretti Rossi” in seguito e con “M 113” subito dopo… Aveva solo 16 quando decise di “abbracciare chitarra e musica” per manifestare a tutti la sua passione… cantava “Pugni chiusi” e andava in giro per la nostra amata isola…
Oggi a distanza di tanti anni ci piace ricordarlo così come in questa bellissima foto in calce all’articolo… assorto e memore di due grandi amori: la famiglia e la musica, come scritto all’inizio del pezzo.
Lacrime, sorrisi, qualche risata e un “ciao Armando”… ma anche “un ciao papà” che si leva in cielo, tra le stelle che ora cantano e suonano per lui perse nella magnificienza che solo l’amore sa donare.
Nadia Pische