22 November, 2024
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Prende il via domani la prima edizione della rassegna “Carloforte isola del gusto” , che si svolgerà fino a lunedì 25 aprile, a Carloforte. Saranno tre giorni dedicati alla scoperta degli archeosapori dell’isola, le ricette millenarie che venivano preparate nell’antichità e che valorizzano le materie prime locali di qualità ma anche della storia e della cultura carlofortine. Si comincia domani, alle 9.30, all’Ex Me, l’ex mercato ittico di Carloforte, dove si svolgerà il convegno internazionale dal titolo “La cucina mediterranea: dall’antichità al Medioevo” al quale parteciperanno esperti, docenti ed archeologi internazionali che sveleranno al pubblico cosa si mangiava in Sardegna ai tempi dei fenici o quali erano i piatti che finivano sul tavolo dei grandi feudatari medievali. All’incontro, moderato da Roberto Giacobbo, vicedirettore del TG2 e conduttore della trasmissione Voyager, parteciperanno Wissam Khalil, dell’Università libanese di Beirut che ha diretto diverse missioni archeologiche sull’isola che parlerà dell’ evoluzione di un piatto tipico levantino: l’hummus, Emanuele Madrigali, della missione archeologica di Pani Loriga (ISMA – CNR) che parlerà delle pratiche alimentari nella Sardegna fenicio-punica, Suraia Abud, dell’Università Complutense di Madrid che parlerà della dieta mediterranea e Michele Guirguis, dell’Università di Sassari che invece si concentrerà sulle cucine di frontiera. Sarà Roberto Giacobbo ad inaugurare, domani pomeriggio, alle ore 16.00, Torre San Vittorio, il museo multimediale realizzato in collaborazione con il Mu.Ma. di Genova, l’Istituzione Musei del mare e delle migrazioni, che racconta con avanzate soluzioni tecnologiche la storia di Carloforte. La torre settecentesca a pochi passi dal centro cittadino, che è già sede di un importante osservatorio astronomico, ospita un allestimento innovativo capace di raccontare la storia dell’isola grazie a un percorso che parte dalle sue origini geologiche e si conclude con l’arrivo dei coloni nel 1738. Grazie a video interattivi, percorsi in realtà virtuale e ricostruzioni dal forte impatto scenico, il visitatore potrà avvicinarsi al territorio di San Pietro, realtà unica nel Mediterraneo.

Durante la rassegna i visitatori avranno la possibilità di conoscere le ricette millenarie dell’archeocucina locale, sia a pranzo che a cena, attraverso l’iniziativa “A tavola con la storia”: quattro ristoranti dell’isola (Galaia, Vittorio, Osteria delle Tonnare e Da Nicolo) proporranno menu tematici ispirati ai sapori, ai profumi e agli aromi millenari per un vero e proprio tuffo nel passato.

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Biblioteca comunale Carbonia

Giovedì 16 aprile 2015, alle ore 18.00, la Biblioteca comunale di viale Arsia, a Carbonia, ospita un nuovo appuntamento con la rassegna “Carbonia studia”, dal titolo “Un futuro nuovo per Monte Sirai (e il Sulcis)”.

I risultati delle più recenti ricerche, in particolare gli scavi di Monte Sirai e di Sulky-Sant’Antioco potranno essere presentati per la prima volta nella prospettiva di “Archeomedsites”, un Progetto già avviato, di cooperazione transfrontaliera fra diversi paesi del Mediterraneo, cofinanziato dall’UE (Programma ENPI CBC 2007-2013) e finalizzato alla salvaguardia e valorizzazione del Nostro patrimonio culturale. All’incontro interverranno Giovanna Pietra (Soprintendenza Archeologica della Sardegna), Michele Guirguis (Università di Sassari), Antonella Unali (Università di Sassari) e l’assessore della Cultura del comune di Carbonia, Loriana Pitzalis.

L’appuntamento con Carbonia Studia rientra nel più ampio progetto Archeomedsites. L’Ente capofila è il ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo – Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee, che guida un insieme di partner che sono: i Comuni di Carbonia, Firenze e Siena, le Soprintendenze archeologiche di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta e di Cagliari e Oristano, l’Istituto Nazionale del Patrimonio Tunisia e il ministero della Cultura del Libano. La parte scientifica è garantita dall’Università di Sassari, da Federculture e da Ricerca e Cooperazione.