Giovedì e venerdì, a Neoneli (OR), si terrà l’anteprima del festival Licanìas, in due serate all’insegna del cinema sardo.
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Anteprima estiva, questo giovedì e venerdì (2 e 3 agosto), per la nona edizione di Licanìas, il festival letterario ed enogastronomico di casa a Neoneli, che dal 4 al 7 del prossimo ottobre taglierà il traguardo della sua nona edizione nel piccolo e antico borgo del Barigadu, in provincia di Oristano. In programma due serate all’insegna del cinema isolano, con proiezioni, incontri e dibattiti a cura del regista Mario Piredda, Nastro d’Argento lo scorso anno per il corto “A casa mia“.
La serata inaugurale, giovedì 2 agosto a partire dalle 21:30 in piazza Barigadu, è dedicata a una retrospettiva sull’opera del regista sassarese Bonifacio Angius. Si comincia con la proiezione del suo ultimo lavoro, il cortometraggio “Domenica”, candidato nel 2016 ai Nastri d’Argento e in cartellone in diversi importanti festival internazionali. A seguire “Perfidia”, fortunato esordio di Bonifacio Angius nel lungometraggio: finalista al premio Solinas per la sceneggiatura, unico film italiano in concorso al 67° Festival del Film di Locarno in cui ha portato a casa il Premio Giuria Giovani, inserito tra i trenta film d’eccellenza usciti nelle sale italiane nell’anno solare 2014/2015 dal ministero delle Attività e de Beni Culturali. A seguire, incontro e dibattito con l’autore, moderato da Alessandra Marchi.
«Perfidia . spiega Bonifacio Angius – è un film profondamente legato al tempo in cui viviamo, un film che nasce da ricordi, da situazioni vissute e immaginate, da me stesso e da persone che ho conosciuto. Persone fragili, invisibili, incapaci di desiderare qualcosa di meglio, ma al tempo stesso capaci di commettere atti incoscienti, così, senza un’apparente motivazione razionale o un significato univoco, senza averne una reale consapevolezza. L’unica spiegazione che si può dare alle loro azioni – conclude il regista – è già lì, nella loro vita, nel loro vuoto culturale, nella mancanza di aspirazioni, di passione, di amore».
Quella di venerdì 2 agosto sarà invece una serata tutta dedicata ai corti: buio in sala alle 21.30, sempre in piazza Barigadu, per “Disco volante” di Matteo Incollu (che racconta la storia di Ringo, leggendario venditore di panini); “La finestra” di Silvia Perra (che affronta il tema dello spopolamento dei paesi sardi); “Sinuaria” di Roberto Cherchi (la storia di Michele Murtas, detenuto e parrucchiere del carcere dell’Asinara); “Deu ti amu” di Jacopo Cullin (delicato racconto dell’amore di una vita); e “Spirito Santo” di Michele Marchi (il dramma umano di un adolescente borderline). Chiusura in conversazione con i registi e la partecipazione del pubblico, in un dialogo guidato sempre da Alessandra Marchi.
Due giorni di cinema e incontri nello spirito di Licanìas, dunque, il festival di una piccola comunità rurale che scommette sulla cultura per sopravvivere allo spopolamento. Una piccola realtà che vuol far conoscere la propria storia e al tempo stesso aprirsi al mondo, per conoscere “il diverso”.