23 November, 2024
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Il presidente del Consiglio, Michele Pais, ha ricevuto il generale Moses Ali, vicepremier dell’Uganda, in Sardegna con l’obiettivo di creare sinergie tra l’isola e il Paese africano.

L’incontro in Presidenza è stato molto cordiale. Tra gli argomenti trattati: la cooperazione internazionale, l’ambiente ed i progetti di riforestazione.

Il generale ha ricordato i profondi legami che ci sono tra la Sardegna e l’Uganda. Dal 2018  i due Paesi hanno stretto un gemellaggio che è stato il primo passo verso una collaborazione sempre più proficua.

Il presidente Michele Pais ha sottolineato  le enormi possibilità di sviluppo che si possono creare elaborando dei progetti di cooperazione soprattutto in materia di ricerca scientifica e ambientale.

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La Sardegna nel 2021, per qualche giorno, potrebbe essere il centro della diplomazia dei Paesi del Mediterraneo. L’ipotesi di ospitare nella nostra isola l’Assemblea parlamentare del Mediterraneo è stato uno degli argomenti dell’incontro tra il presidente del Consiglio regionale Michele Pais e l’ambasciatore Sergio Piazzi, segretario generale dell’Assemblea parlamentare del Mediterraneo.

Il presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, ha ringraziato l’ambasciatore per la grande attenzione che l’organismo internazionale ha nei confronti della Sardegna.

«La nostra isola – ha detto il presidente Michele Pais – anche per la sua posizione geografica può  essere il crocevia di scambi e di flussi tra i 34 stati membri della vostra Assemblea. Siamo orgogliosi che abbiate pensato proprio alla nostra terra come sede  nel 2021 della principale conferenza parlamentare della regione Euro Mediterranea.»

L’ambasciatore Sergio Piazzi ha illustrato l’attività dell’Assemblea il cui obiettivo principale è la cooperazione politica, economica e sociale tra i suoi stati membri quale base per trovare soluzioni comuni e per garantire pace e prosperità durature per tutti i popoli del Mediterraneo.

«L’incontro di oggi – ha concluso il presidente Michele Pais – è solo il primo passo di una collaborazione costante e continua che legherà l’Assemblea del popolo sardo e quella dei paesi del Mediterraneo. La Sardegna crede fermamente nella pace, nella collaborazione tra i popoli e nella fratellanza. Solo uniti si possono creare le basi per un futuro più sereno e per conseguire quelle condizioni di benessere economico e spirituale che sono il  presupposto di una società dove i popoli convivono in uno spirito di reciproca collaborazione.»

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«Basta con i disagi nei trasporti aerei. I viaggiatori sardi non possono essere ostaggio delle compagnie.»

Il presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, in una lettera al presidente della commissione consiliare Trasporti chiede di valutare la possibilità di inserire all’ordine del giorno del parlamentino la situazione del trasporto aereo da e per la Sardegna e di  chiamare immediatamente in audizione i vertici delle  compagnie che operano negli scali sardi.

Il Presidente plaude al lavoro dell’assessore ai Trasporti che sta monitorando la situazione degli scali sardi per registrare se ci siano difficoltà nel traffico passeggeri.

«In questi giorni – scrive il Presidente nella lettera inviata a Giuseppe Talanas – a causa dello sciopero indetto e poi revocato sono stati cancellati dagli aeroporti di Cagliari e Alghero 26 voli. In particolare, nella giornata di oggi, nello scalo di Cagliari Elmas la compagnia Alitalia ha cancellato 7 voli in partenza e 8 in arrivo. Più grave la situazione nello scalo di Alghero dove ieri sono stati cancellati gli ultimi due voli, oggi sono rimasti a terra 7 voli in partenza e 7 in arrivo e domani sono previste due partenze in meno.  Una situazione – aggiunge il presidente del Consiglio regionale – che crea disagio ai sardi che, se anche riprotetti dalle Compagnie, devono spesso sopportare ulteriori costi e difficoltà.»

Per il presidente Michele Pais, una delle priorità del Consiglio regionale deve essere quella di salvaguardare in ogni modo il diritto dei sardi alla mobilità. «La nostra insularità – conclude il presidente del Consiglio regionale – non può e non deve diventare isolamento a causa di cancellazioni di voli dovute ad una programmazione che non tiene conto delle effettive esigenze della Sardegna».

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«Mi farò portavoce delle vostre istanze con il presidente della Regione e con l’assessore all’Industria. Il Consiglio regionale è vicino ai lavoratori e, di concerto con la Giunta, cercherà di trovare  soluzioni occupazionali durature e di ampio respiro.»

Il presidente del Consiglio regionale Michele Pais ha partecipato, questa mattina nella miniera di Bauxite di  Olmedo in occasione del terzo anniversario della prima occupazione nel sottosuolo del sito, ad un incontro con i lavoratori e i sindacati.

«Sono qui con voi – ha detto il presidente Michele Pais – per testimoniare direttamente la vicinanza personale e del Consiglio regionale a voi e alle vostre famiglie. Il territorio del nord-ovest Sardegna non può permettersi di perdere neanche un posto di lavoro  e la Giunta Solinas ha fatto di tale obiettivo una priorità.»

Il presidente del Consiglio ha precisato che saranno vagliate opportunità e soluzioni alternative  per la riconversione della miniera garantendo così i posti occupazionali per i lavoratori, ipotesi, per altro, su cui il Governo regionale è già impegnato.

Il segretario regionale del sindacato UGL Chimici, Simone Testoni, ha ricordato durante l’incontro,  il conseguimento del contratto part-time e a tempo determinato, con scadenza il  30 novembre 2021, sottoscritto nel mese di aprile con Igea, grazie all’intervento del presidente della Regione Christian Solinas per risolvere la situazione emergenziale.

I minatori della miniera di Bauxite hanno voglia di riscatto – ha aggiunto Simone Testoni – ma la politica regionale deve dirci cosa intende fare della miniera.

«Il presidente Michele Pais ha ascoltato con interesse le nostre richieste e ha garantito il suo impegno per portare le nostre rivendicazioni all’attenzione del Consiglio e della Giunta – ha spiegato il segretario confederale Ugl Sardegna -. Per noi il punto fermo è che la miniera non deve chiudere. Sono passati 3 anni esatti dall’occupazione iniziata il 4 settembre del 2016. La nostra lotta ha portato alla sottoscrizione di contratti a tempo determinato e part time, ma questo non può bastare.»

«Non è un grido di disperazione, ma voglia di riscatto dei minatori: la politica regionale deve dirci cosa intende fare del sito, per questo – conclude Simone Testoni – chiediamo che l’indirizzo non sia quello della chiusura.»

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Il Consiglio regionale si riunirà giovedì 12 settembre, alle 10,30. Lo ha deciso la Conferenza dei Capigruppo che si è riunita questo pomeriggio presieduta dal presidente del Consiglio Michele Pais. Primo punto all’ordine del giorno, qualora perfezionato, il DL 36 “Seconda variazione di bilancio. Disposizioni in materia sanitaria. Modifiche alla legge regionale 11 gennaio 2018, n. 1 (Legge di stabilita’ 2018) e alla legge regionale 28 dicembre 2018, n. 48 (Legge di stabilita’ 2019)”. Seguirà l’esame delle mozioni: n. 27 (Orrù e più) sulla minimizzazione dei rifiuti in plastica monouso non biodegradabili sul territorio regionale e riduzione dell’impatto ambientale, n. 37 (Mula e più) sulla necessità di potenziare e salvaguardare gli uffici delle motorizzazioni civili di Cagliari, Oristano, Sassari e in particolare di Nuoro, a rischio chiusura, e sul trasferimento dallo Stato alla Regione delle competenze in materia di motorizzazione civile; n. 25 (Comandini e più)  in riferimento alla direttiva n. 2014/94/UE, sulla realizzazione di un’infrastruttura per i combustibili alternativi, e sulla forte preoccupazione in merito alle dichiarazioni del sottosegretario al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti sulla paventata ipotesi della bocciatura del progetto che prevede la realizzazione della dorsale gas in Sardegna.

All’esame dell’Aula anche l’interpellanza n. 34/A (Salaris e più) sul sistema di raccolta sangue in Sardegna, la  mozione n. 5 (Cuccu e più) sul progetto di Reddito energetico sperimentato con successo dal Comune di Porto Torres; le interpellanze 32 (Cera e più) e 30 (Mele e più)  sui danni causati alle colture dalle cornacchie e la mozione 39 (Lai e più) sulla mancata applicazione della legge regionale 11 febbraio 2019, n. 6 (Modifiche delle leggi regionale n. 8 del 2016 e n. 43 del 2018 in materia di inquadramento del personale dell’Agenzia FoReSTAS.

Ultimo punto all’ordine del giorno, la richiesta di istituzione di una commissione speciale sul riconoscimento del principio di insularità.

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Il presidente del Consiglio Michele Pais ha incontrato una delegazione del Comune portoghese di Setùbal che partecipa al progetto europeo “Future of Europe Reloades” nel settore degli scambi culturali finalizzati allo sviluppo del turismo.

Il Presidente, assieme al consigliere Francesco Mura che, come sindaco di Nughedu Santa Vittoria, partecipa al progetto, ha illustrato brevemente agli ospiti le competenze e le funzioni del Consiglio regionale come parlamento della Regione autonoma della Sardegna, soffermandosi poi sulle problematiche del turismo, risorsa economica importante per comunicare anche il messaggio culturale ed identitario rappresentato dalle tante specificità dei territori costieri ed interni.

Del progetto, inserito nel programma Erasmus Plus, fanno parte oltre ai comuni di Setùbal (Portogallo) e Nughedu Santa Vittoria (Sardegna, Italia) quelli di Aksakovo (Bulgaria), Monserrat (Spagna), Shtip (Macedonia), Ozarowi Matzowieski (Polonia), e Victoria (Romania), le cui delegazioni soggiorneranno in Sardegna per una serie di incontri istituzionali fino a venerdì prossimo, 6 settembre.

A conclusione dell’incontro, il presidente ha donato lo stemma della Regione sarda alla rappresentate del comune di Setùbal, Susana Ullrich.

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La tratta ferroviaria Alghero-Olmedo riapre in tempo per riportare a bordo del treno dell’Arst gli studenti (il primo viaggio è previsto intorno al 15 settembre) mentre per arrivare fino a Sassari bisognerà attendere almeno la fine del mese di ottobre. Ad un anno di distanza dallo stop imposto dalla direzione generale dell’ufficio speciale dei Trasporti (che fa capo al ministero delle Infrastrutture) per la mancanza delle condizioni di sicurezza e dei necessari interventi di manutenzione, sembrano dunque avviati a soluzione i disagi patiti da pendolari e viaggiatori, costretti a rinunciare forzatamente al collegamento su rotaia e trasportati sui bus sostitutivi messi a disposizione dall’azienda regionale dei trasporti che ha visto però, nel frattempo, dimezzate le presenze a bordo.

La riapertura della strada ferrata è stata accolta con soddisfazione dal presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, che ha partecipato al sopralluogo in stazione ad Olmedo e nel cantiere di Mamuntanas, insieme con l’assessore dei Trasporti, Giorgio Todde, il sindaco e gli amministratori di  Olmedo e Alghero, Toni Faedda e Mario Conoci, l’amministratore straordinario della Provincia di Sassari, Pietrino Fois, ed i vertici dell’Arst guidati dal direttore generale, Carlo Poledrini.

«La conclusione dei lavori e quindi l’imminente ripartenza del treno per Olmedo e Sassari sono una bella ed importante notizia – ha dichiarato Michele Pais – ma il sogno resta l’allungamento del collegamento ferroviario fino all’aeroporto di Fertilia».

Centodieci giorni di lavori, cinquecentomila euro di investimento, tre ponti metallici completamente ristrutturati, sono invece i principali dati snocciolati dal direttore dell’Arst Carlo Poledrini per testimoniare la complessità dell’intervento sulla Sassari-Alghero e confermare l’impegno dell’azienda per garantire collegamenti sempre più efficienti e in sicurezza sull’intera rete ferroviaria gestita dalla società dei trasporti a totale partecipazione regionale.

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«Più controlli, divieti e sanzioni per tutelare l’enorme patrimonio naturalistico della Sardegna.» Li sollecita il presidente del Consiglio regionale Michele Pais in una lettera al presidente della commissione consiliare competente Giuseppe Talanas.

«Dopo i recenti fatti di cronaca relativi al furto di sabbia e conchiglie, indebitamente prelevati dai litorali isolani, é urgente che siano predisposte azioni più adeguate per porre fine ad atti come questi che mettono a rischio non solo il nostro ambiente ma la nostra cultura. Il patrimonio naturalistico – aggiunge il presidente Michele Pais – rappresenta un vero e proprio valore da mantenere intatto e da proteggere. Per noi sardi, in particolare, esso assume anche un connotato identitario di grande rilievo in quanto, con le sue pregevoli peculiarità, contribuisce ad arricchire la singolarità della nostra Isola, della sua cultura e della sua storia.»

Michele Pais chiede anche di avviare una imponente campagna informativa rivolta ai turisti e ai residenti nonché alle scuole, in modo che anche le nuove generazioni vengano fin da subito educate al senso di responsabilità nei confronti del territorio che le ospita. Nella lettera inviata al presidente della commissione Ambiente, il presidente Michele Pais sollecita un immediato inserimento dell’argomento all’ordine del giorno del parlamentino e chiede a Giuseppe Talanas di valutare la possibilità di sentire in audizione l’assessore  dell’Ambiente ed il comandante del Corpo Forestale e di Vigilanza ambientale, per predisporre una disciplina regionale maggiormente incisiva per tutelare il nostro territorio.

La spiaggia di Is Arutas.

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Il Consiglio regionale tornerà a riunirsi nel mese di settembre. E’ la decisione unanime della Conferenza dei capigruppo che si è riunita questa mattina presieduta da Michele Pais. Alla seduta erano presenti il presidente della Regione Christian Solinas e la vicepresidente Alessandra Zedda. Dopo una lunga e articolata discussione in cui tutti i Presidenti dei gruppi consiliari hanno dato la massima disponibilità a riunirsi anche il giorno di Ferragosto in caso di urgenza, è intervenuto il presidente della Regione che ha sottolineato che la vertenza entrate, è una vertenza con lo Stato ed è indipendente rispetto al Governo di turno. «La Giunta – ha detto Christian Solinas – andrà fino in fondo per rivendicare i diritti dei sardi a prescindere dalle crisi di governo.»

«Dopo queste rassicurazioni una convocazione straordinaria ed urgente prima di ferragosto – ha concluso il presidente Michele Pais – è inutile come sostenuto dagli stessi proponenti. Questi temi li affronteremo tra qualche settimana.»

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«È indubbio che la crisi aperta in modo sconsiderato dal ministro e vicepremier Salvini potrà avere gravi riflessi su tutte le questioni sarde aperte. Tutti noi siamo profondamente preoccupati per la nostra terra. Che ne sarà delle trattative sul prezzo del latte, delle vertenza sulle Entrate, del tema energia, di tutte le soluzioni che si prospettavano, o del rilancio del Porto canale? Il rischio è che restino tutte al palo. Ma se ci fosse una possibilità, per quanto labile, di incidere su un qualsiasi dossier tra i tanti sardi ancora in essere non esiteremmo un attimo a lavorare di giorno e di notte e non solo a Ferragosto. Purtroppo, queste possibilità, non avendo in questo momento un interlocutore certo, non ci sono.»

Questo il commento della capogruppo del M5S Desirè Manca al termine della riunione dei capigruppo convocata per oggi dal presidente del Consiglio Michele Pais, su richiesta del centrosinistra dopo la caduta del Governo.

La posizione della capogruppo del M5S è distante da quella dei colleghi del centrosinistra che hanno chiesto la convocazione d’urgenza della massima Assemblea sarda.

«Il tentativo di lucrare sulla crisi di Governo, di drenare consenso sulla pelle dei sardi – ha precisato Desirè Manca – scava un solco profondo tra noi ed alcuni colleghi dell’opposizione. La mera ricerca di visibilità che non può portare risultato alcuno, salvo l’ennesimo spreco di denaro dei sardi, e ciò non può vederci né favorevoli né complici.»