23 November, 2024
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Il presidente del Consiglio regionale Michele Pais ha ricevuto, questa mattina, il neo sindaco di Cagliari Paolo Truzzu. E’ stato un incontro informale e molto cordiale. Il presidente Michele Pais ha formulato  al primo cittadino del capoluogo sardo i migliori auguri: «Ci aspettano anni di intenso lavoro – ha detto Michele Pais – ma sono convinto che riusciremo a raggiungere  traguardi ambiziosi per il bene di Cagliari e dell’intera Sardegna».

Il presidente del Consiglio regionale ed il neo sindaco hanno assicurato una collaborazione sempre più stretta tra le due istituzioni.

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Il Consiglio regionale si riunisce giovedì 20 giugno, alle 10.00. Lo ha deciso la Conferenza dei capigruppo, riunita sotto la Presidenza di Michele Pais. Al primo punto all’ordine del giorno c’è la proroga al Piano casa che scade il 30 giugno.

«La decisione di calendarizzare immediatamente il provvedimento – ha detto il presidente Michele Pais – è stata presa per evitare  un blocco normativo che potrebbe avere gravissime ripercussioni sull’economia della Sardegna.»

Il presidente Michele Pais ha chiesto l’immediata convocazione della Quarta commissione che si riunirà martedì 18 giugno alle 16 per l’esame del testo che poi arriverà in Aula.

«In attesa della necessaria rivisitazione della legge – ha aggiunto Michele Pais – è fondamentale l’approvazione urgente della proroga del Piano casa, strumento indispensabile da un punto di vista sociale ed economico.»

La richiesta del presidente Pais di una rapida approvazione del provvedimento è stata condivisa dall’intera Conferenza dei capigruppo.

All’ordine del giorno della seduta del Consiglio regionale, c’è anche il programma dell’attività del Corecom e l’istituzione di una Commissione d’inchiesta sull’Aias.

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Il presidente del Consiglio regionale Michele Pais ha voluto nella sua stanza, al Sesto piano del Palazzo di via Roma, un crocifisso.

«Esporre il simbolo della spiritualità – ha detto il Presidente – è anche un omaggio alla grande storica devozione del popolo sardo. Il Crocifisso è l’emblema della fede, ma anche della civiltà, della cultura cristiana e dell’unione tra i popoli.»

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«La Sardegna resta fuori dall’Europarlamento, a meno di una rinuncia di un eletto candidato in più collegi, a causa di una legge elettorale che deve essere assolutamente cambiata.»

Il presidente del Consiglio regionale Michele Pais esprime rammarico per la mancata elezione di deputati sardi nel Parlamento europeo.

«Ancora una volta – afferma il presidente Michele Pais – la Sardegna resta senza eurodeputati. Il collegio unico Sardegna-Sicilia ci penalizza a causa della differenza demografica tra le due Regioni. Urge cambiare questa legge elettorale che per la Sardegna è una sfida impari e che troppo spesso non consente al nostro popolo di avere voce in Europa.»

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C’è anche una delegazione di studenti sardi a Palermo per partecipare alle celebrazioni “Insieme contro le mafie per il XXVII anniversario delle stragi di Capaci e Via D’Amelio”. Gli studenti di Carbonia, Sassari e Sant’Antioco si sono imbarcati ieri a Civitavecchia a bordo della “Nave della Legalità” e sono arrivati oggi nel capoluogo siciliano per partecipare alle manifestazioni.

«Sono grato agli studenti e agli insegnanti sardi – ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale Michele Pais – per la grande sensibilità che dimostrano. La lotta alla criminalità organizzata, ma anche ad ogni forma di violenza fisica o psicologica o a ogni  discriminazione, deve partire proprio dalla scuola.»

La delegazione sarda è formata da quattro studenti dell’Istituto comprensivo Deledda-Pascoli di Carbonia da quattro del Liceo Scientifico Lussu di Sant’Antioco e da quattro dell’Istituto comprensivo Salvatore Farina di Sassari.

Il presidente Michele Pais ha telefonato agli insegnanti che accompagnano i ragazzi in questo viaggio della legalità: «Vi ringrazio a nome dell’intero Consiglio regionale, nel giorno del 27° anniversario della strage di Capaci, dove persero la vita Giovanni Falcone, sua moglie e tre agenti della scorta, della vostra partecipazione. Rinnoviamo il nostro impegno civico e istituzionale che deve essere sempre una costante, una stella polare, che ci deve accompagnare tutto il giorno e tutti i giorni dell’anno».

Il presidente Michele Pais ha ricordato l’estremo sacrificio ed il coraggio di chi ha lottato contro la mafia e il grande tributo di sangue dato dalla Sardegna in un’altra grande strage avvenuta sempre 27 anni fa: quella di Via D’Amelio a Palermo dove perse la vita il magistrato Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta tra cui Emanuela Loi.

Il presidente Michele Pais ha invitato i tre Istituti nella sede dell’Assemblea nell’ambito dell’iniziativa “Scuole in Consiglio”.  «Oggi più che mai – ha sottolineato Michele Pais – le istituzioni devono ricreare quel senso civico di rispetto e, al tempo stesso, di interazione con la nostra intera Comunità. Le istituzioni siamo noi tutti ed il “palazzo” regionale deve tornare ad essere la casa di tutti i sardi. Solo così, con un rinnovato patto sociale con le nuove generazioni, potremo assicurare un futuro di serenità e di libertà per i nostri figli, affinché ogni forma di criminalità venga definitivamente sconfitta».

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Massima solidarietà da parte del Consiglio regionale è stata assicurata dal presidente del Consiglio regionale Michele Pais e dal presidente della commissione Attività produttive Piero Maieli al gruppo sardo spontaneo dei distributori di carburanti. La delegazione è stata ricevuta questa mattina in Presidenza. I presidenti Pais e Maieli hanno ascoltato i gravissimi problemi della categoria che non riguarda solo i margini di guadagno ma anche il tipo di contratto applicato ai gestori dalle compagnie petrolifere. Il presidente della Quinta commissione, dopo l’incontro al Ministero dello sviluppo economico che si terrà a Roma il 29 maggio, ha previsto una serie di audizioni che coinvolgeranno tutte le parti  per cercare di risolvere una vertenza che rischia di paralizzare il traffico su gomma della Sardegna.

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La consigliera regionale uscente del Partito Democratico, Daniela Forma, scrive una nota al presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, e a tutti i capigruppo affinché richiedano alla Giunta regionale di provvedere quanto prima a dare attuazione alla legge regionale n. 2 del 2019 che detta Disposizioni in materia di disturbo da gioco dazzardo.

«I fatti di cronaca avvenuti nel Sassarese in questi ultimi giorni dichiara Daniela Forma ricordano a noi tutti quanto sia urgente dare pronta attuazione alla legge sul Gioco dazzardo approvata dal Consiglio regionale lo scorso mese di Gennaio con lapporto di tutti i Gruppi consiliari. Per queste ragioni, ho richiesto linterlocuzione della massima Assemblea sarda affinché solleciti lattuazione di una Legge per la quale mi onoro aver dato il mio contributo sia in Commissione Sanità che in Aula. Nella nota prosegue Daniela Forma invito, pertanto, a richiedere lapprovazione delle Deliberazioni relative in particolare: 1) alla determinazione delle distanze di cui al comma 2 dellart. 12 (cd. Distanziometro); 2) alla definizione dei dati da rilevare e degli specifici fenomeni da monitorare in capo allOsservatorio regionale del disturbo da gioco dazzardo (comma 1 dellart. 4); 3) alla istituzione della Giornata regionale contro il disturbo da gioco dazzardo (comma 2 dellart. 6); 4) alla definizione delle caratteristiche ideografiche del logo No Slot Regione Sardegnanonché alla approvazione del manuale di utilizzo (comma 2 dellart. 9).»

«Vorrei ricordare conclude Daniela Forma che tale legge ha registrato una larga convergenza tra tutti i gruppi consiliari della passata legislatura e che, peraltro, risultava attesa dal sistema degli Enti locali come pure dalle comunità e dalle famiglie sarde, particolarmente colpite dagli effetti funesti della diffusione del gioco dazzardo patologico nella nostra Regione. Confido, pertanto, in un riscontro positivo da parte della nuova Amministrazione regionale.»

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È tra le più grandi occasioni che la Storia ci abbia messo davanti, non ce ne sarà un’altra capace di sortire gli stessi effetti perché dal riconoscimento del principio di insularità dipende lo sviluppo economico e sociale della Sardegna. I tempi questa volta dipendono da noi: se il Nord accelera verso la riforma autonomistica che darà loro più poteri e risorse, la Sardegna deve correre ancora più veloce.
«Si tratta di una battaglia forte, autentica e identitaria, convalidata dalle firme di 100mila sardi e riconosciuta da tuti i partiti, ma per portarla a termine è necessario e urgente dimostrarci uniti e fare quadrato. Noi Riformatori non arretreremo di un centimetro, siamo arrivati fino al Senato e abbiamo il dovere di proseguire una battaglia che non è nostra ma di tutti i sardi», hanno ribadito gli esponenti dei Riformatori sardi Michele Cossa (presidente del gruppo in Consiglio), Roberto Frongia (presidente dei Riformatori sardi ed assessore dei Lavori pubblici), Pietrino Fois (coordinatore regionale) che hanno incontrato il presidente del Consiglio regionale Michele Pais. 
Per i Riformatori sardi quello che sta accadendo a livello nazionale avrà ricadute importanti sulla Sardegna se i sardi non si muoveranno uniti come stanno facendo Veneto e Lombardia, i cui presidenti già hanno incontrato le commissioni parlamentari per spiegare le ragioni della loro richiesta di maggiore autonomia e di maggiori risorse economiche.
«Anche noi – hanno evidenziato Cossa, Frongia e Fois – dobbiamo pretendere di avere la possibilità di spiegare l’unicità assoluta e peculiare della nostra condizione di insularità e di perifericità e chiedere che, attraverso l’inserimento del principio di insularità in Costituzione, l’intera comunità nazionale si faccia garante del nostro diritto ad avere uguali diritti di tutti gli altri cittadini italiani.»
Impegno comune che guarda a Roma. Gli esponenti dei Riformatori sardi hanno condiviso con il presidente Pais tutte le nuove iniziative sull’insularità, prime fra tutte un incontro urgente con il presidente della Commissione Affari Costituzionali in Senato  e con i capigruppo del Senato con l’obiettivo di accelerare l’iter della legge, al momento ferma proprio in Commissione. 
 

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E’ iniziato il sopralluogo del presidente del Consiglio regionale Michele Pais, dell’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu e del presidente della commissione Sanità Domenico Gallus, negli ospedali di Alghero, Sassari ed Ozieri.

Il primo ospedale visitato è quello di Alghero, seguirà il Marino.

Alle 14,30 è previsto il sopralluogo negli ospedali di Sassari. La prima visita sarà al Civile. Dalle 16,30 la delegazione andrà ad Ozieri.

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L’ennesimo intervento in pochi anni ed una richiesta di incontro col nuovo Governo regionale: così il sindaco di Muros, Federico Tolu, cerca di risolvere lo stato di emergenza ormai costante nella zona industriale alle porte del paese. L’area, che si estende a valle del centro abitato parallelamente alla S.S. 131 sino all’ex cementificio di Scala di Giocca, è costituita da circa 11 comparti sui quali insistono circa 40 aziende e sarà interessata nei prossimi giorni da una serie di operazioni urgenti per 40mila euro: pulizia di canali e pozzetti interrati, realizzazione di banchine e cunette, taglio della porzione di pavimentazione danneggiata e contestuale ricostruzione degli strati superficiali sono solo alcuni degli interventi che serviranno a rendere migliore la viabilità. La situazione in cui si trova la zona, che si affaccia sulla 131, punto strategico d’arrivo e di partenza delle merci del nord Sardegna, non è ormai più tollerabile: «La necessità dei nuovi lavori – spiega il primo cittadino – dimostra da un lato il costante impegno dell’amministrazione nel voler intervenire prontamente per rimediare a situazioni di criticità contingenti, dall’altro l’oggettiva impossibilità di poter programmare interventi strutturali e risolutivi a causa delle esigue risorse finanziarie, su un’area tanto vasta quanto problematica, sulla quale insistono questioni sedimentate nel tempo e, purtroppo, mai opportunamente affrontate».
Ecco perché il sindaco ha preso carta e penna per indirizzare al neopresidente della Giunta regionale Christian Solinas, all’assessora dell’Industria Anita Pili e al presidente del Consiglio regionale Michele Pais una richiesta di aiuto: «A causa della mancanza di un consorzio e di politiche poco lungimiranti che non hanno saputo cogliere le potenzialità insite in questo territorio – scrive Federico Tolu – mancano totalmente le infrastrutture, la viabilità è pericolosamente compromessa dal continuo passaggio di mezzi di ogni genere e stazza, sono assenti i sotto servizi, manca l’acqua pubblica. Ad oggi l’area è sede di numerose aziende ed è solo grazie alla tenacia degli imprenditori che hanno deciso di stare in loco, nonostante le innumerevoli difficoltà, che molte persone hanno potuto trovare un’occupazione stabile e un indotto importante è costantemente tenuto in vita. Ma i tempi sono sempre più difficili – conclude il sindaco -: la crisi generale e la pressoché assenza di interventi seri e costanti stanno gettando le basi per un futuro tutt’altro che roseo», auspicando un incontro per approfondire il tema e trovare soluzioni a lungo termine per rilanciare l’importante area.

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