18 July, 2024
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Il presidente della Regione, Christian Solinas ha riunito oggi, nella sala Emilio Lussu, a Villa Devoto, la Giunta regionale.

Fra le altre delibere approvate, l’esecutivo, su proposta del Governatore, ha dato il via libera al programma per le celebrazioni de Sa Die de sa Sardigna, previste per domenica 28 aprile.

Questa la sintesi degli appuntamenti della giornata:

Ore 9-00-10.00 Cattedrale – Santa Messa celebrata da S.E. mons. Arrigo Miglio (le parti significative del rito si terranno in lingua sarda);

Ore 10,15 Palazzo Viceregio – Apertura dei lavori da parte della prof.ssa Carmen Campus, rappresentante del Comitato “Sa Die de sa Sardigna”;

-Saluti del Presidente della Città Metropolitana e del commissario del comune di Cagliari. 

Rappresentazione di una pièce teatrale di Riccardo Laria

– Ore 10,45 Partenza del corteo, dal Palazzo Viceregio al palazzo del Consiglio regionale, accompagnato dal suono delle launeddas del gruppo “Cuncordia a Launeddas”

– Ore 11.00 Consiglio regionale – Seduta solenne con apertura dei lavori da parte del presidente del Consiglio, Michele Pais

– Annuncio del presidente della Regione Christian Solinas della firma del decreto di attuazione della Legge istitutiva dell’Inno ufficiale della Regione Sardegna

– Esecuzione dell’inno “Procurade ‘e moderare”

– Intervento del prof. Luciano Carta, rappresentante del Comitato “Sa Die de sa Sardigna”, che illustra il significato dell’inno “Procurade ‘e moderare”

Sono previsti i seguenti interventi:

Nicola Gabriele, storico: Dall’invasione francese alla congiura di Palabanda: storia, valori, aspirazioni;

Gianni Loy, giurista: 28 aprile, festa del Popolo sardo. Attualità e prospettive;

Capigruppo del Consiglio regionale

Concluderà i lavori il presidente della Regione, Christian Solinas

 

A margine della riunione della Giunta regionale, il presidente Christian Solinas, preso atto della proposta in tal senso formulata dal Comitato per “Sa Die de Sa Sardigna”, ha firmato il decreto che stabilisce le corrette modalità di esecuzione e l’indicazione dello spartito musicale dell’inno ufficiale della Regione, “su patriota sardu a sos feudatarios”, meglio conosciuta come “procurade ‘e moderare”. In particolare, il decreto stabilisce che nelle cerimonie ufficiali o nelle ricorrenze solenni, la modalità di esecuzione delle strofe prescelte è stabilita nella melodia del canto dei “gosos”, in quanto – spiega il decreto – esso accomuna, secondo una tradizione secolare profondamente radicata, tutte le popolazioni delle regioni storico-geografiche della Sardegna. In circostanze particolari più improntate ad una atmosfera festosa, è consentito – specifica il decreto – che l’inno possa essere eseguito “cun boghe ‘e ballu”, ossia con il ritmo del “ballu tundhu” o “ballo sardo cantato”, anch’esso molto vivo nella tradizione sarda.

 

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E’ previsto per domani, martedì 23 aprile, alle 16.00, l’insediamento delle sei commissioni permanenti del Consiglio regionale. Le prime sedute dei nuovi “parlamentini” saranno presiedute dal presidente dell’Assemblea on. Michele Pais. Ogni commissione provvederà all’elezione del proprio Ufficio di Presidenza, composto da un presidente, un vicepresidente e due segretari.

Queste le competenze dei singoli organismi consiliari:

Commissione I (Autonomia e ordinamento regionale): autonomia, ordinamento regionale, rapporti con lo Stato, riforma dello Stato, enti locali, organizzazione regionale degli enti e del personale, polizia locale e rurale, partecipazione popolare.

Commissione II (Lavoro, cultura e formazione professionale): lavoro, cultura, formazione professionale, istruzione, beni e attività culturali, identità linguistiche, informazione.

Commissione III (Programmazione, bilancio e politiche europee): programmazione, bilancio, contabilità, credito, finanza e tributi, partecipazioni finanziarie, demanio e patrimonio, politiche europee, rapporti con l’Unione europea, partecipazione alla formazione degli atti europei, cooperazione internazionale.

Commissione IV (Governo del territorio, ambiente, infrastrutture, mobilità): governo del territorio, pianificazione paesaggistica, edilizia, tutela dell’ambiente, parchi e riserve naturali, difesa del suolo e delle coste, pianificazione per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti, risorse idriche, politiche abitative, lavori pubblici, porti e aeroporti civili, mobilità e trasporti.

Commissione V (Attività produttive): industria, commercio, artigianato, turismo, cooperazione, energia, attività estrattive, forestazione, agricoltura, caccia, pesca, acquacoltura.

Commissione VI (Salute e politiche sociali): salute, politiche sociali, personale delle ASL, igiene veterinaria, attività sportive, alimentazione, emigrazione e immigrazione.

Il presidente della Giunta regionale, intanto, ha proseguito anche durante il ponte pasquale, gli incontri ed i contatti con le forze politiche della coalizione di centrodestra che ha vinto le elezioni, per il completamento della nuova Giunta, con la nomina dei sette assessori ancora mancanti. Contrariamente a quanto annunciato subito dopo il grande successo elettorale, il lavoro per la composizione della Giunta, tra le undici forze che compongono la coalizione, nove delle quali alle elezioni hanno ottenuto una rappresentanza consiliare più o neo consistente, è stato tutt’altro che facile ed ancora nelle ultime ore potrebbero emergere modifiche agli assetti, sia nell’assegnazione degli assessorati alle singole forze politiche, sia nell’indicazione degli assessori, almeno tre dei quali dovrebbero essere di genere femminile.

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Per i prossimi 3 anni i 27 lavoratori della miniera di bauxite di Olmedo (Sassari) lavoreranno alle dipendenze di Igea nell’ambito della convenzione Ati-Ifras relativa ai siti minerari dismessi.

La notizia al termine di un incontro fra i lavoratori, il presidente del Consiglio Michele Pais, l’amministratore unico di Igea Michele Caria ed il segretario dell’Ugl Simone Testoni. «Sono molto soddisfatto – ha dichiarato il presidente del Consiglio – per la soluzione positiva, lungamente attesa, di una vertenza difficile che dà finalmente ai lavoratori un futuro di certezze e stabilità.»

«Con la mia presenza qui nella miniera – ha concluso il presidente – ho voluto anche dare la prima testimonianza concreta dell’impegno annunciato fin dal primo giorno del mio insediamento: operare attivamente con meno forma e più sostanza interpretando in modo dinamico il ruolo di una istituzione che non si chiude nel palazzo e sceglie di stare fra la gente.»

 

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Il Consiglio regionale nella parte finale della seduta di stamane, ha eletto i componenti dell’ufficio di presidenza: 2 vice presidenti, 3 questori ed 1 segretario.

L’Aula ha eletto i vicepresidenti, gli onorevoli Giovanni Antonio Satta (Riformatori) e Piero Comandini (Pd). Hanno riportato sette voti anche l’on. Roberto Li Gioi (Cinque stelle) e uno l’on. Giorgio Oppi (Udc).

Il presidente Michele Pais ha chiamato poi l’elezione dei questori. L’Aula ha eletto gli onorevoli Giorgio Oppi (Udc, 35 voti), Gianfranco Lancioni (Psd’Az, 35) ed Antonio Piu (Progressisti, 16).

Segretario è stato proclamato eletto l’on. Emanuele Cera (Forza Italia, 33 voti). Al termine, il presidente Michele Pais ha dichiarato conclusa la seduta.

Il Consiglio sarà riconvocato a domicilio.

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Questa mattina, in Consiglio regionale, è stata ufficializzata la composizione di dieci gruppi consiliari:

Riformatori sardi, capogruppo Michele Cossa;

Psd’Az, capogruppo Franco Mula;

Movimento Cinquestelle, capogruppo Desirè Manca;

Udc Sardegna, capogruppo Gian Filippo Sechi;

Lega-Salvini Sardegna, capogruppo Dario Giagoni;

Fratelli d’Italia, capogruppo Paolo Truzzu;

Forza Italia Sardegna, capogruppo Angelo Cocciu;

Progressisti, capogruppo Francesco Agus;

Partito democratico, capogruppo Gianfranco Ganau;

Gruppo Misto, capogruppo Valerio De Giorgi di Fortza Paris.

Nel gruppo Misto sono confluiti anche i tre consiglieri di Sardegna 20Venti, Stefano Tunis, Domenico Gallus e Pietro Moro, che pur essendo tre (numero minimo per formare un gruppo se la forza politica si è presentata alle elezioni), non hanno trovato l’accordo per costituire una propria formazione a causa delle tensioni interne.

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E’ stata nuovamente rinviata, come previsto alla vigilia, la presentazione dei sette assessori ancora mancanti nella Giunta regionale guidata da Christian Solinas. Il neo governatore, peraltro, stamane non ha partecipato alla terza seduta del Consiglio della XVI legislatura, perché a Roma per partecipare alle 15.00 al vertice sul Porto industriale di Cagliari in programma al ministero dei Trasporti, vertenza che interessa circa settecento posti di lavoro a rischio, 350 portuali più indotto. Sempre al ministero dei Trasporti, il governatore discuterà con il ministro Danilo Toninelli le soluzioni sulla continuità territoriale ad Olbia, soprattutto alla luce delle decisioni che oggi entro le 15 prenderanno Alitalia e Air Italy.

La seduta consiliare si è aperta con il discorso di insediamento del neo presidente del Consiglio, Michele Pais.

Ventitrè minuti di durata (dalle 11.22 alle 11.45); 10 cartelle in Times Roman corpo 16 per 17.683 battute (spazi inclusi); 2.827 parole utilizzate, 4 delle quali in algherese (bon treball a tots) e 3 in sardo (pastores semus tottus); tre citazioni (il premio Nobel, Grazia Deledda, il vescovo di Alghero, Mauro Maria Morfino, e il più giovane malato di Sla d’Europa, Paolo Palumbo); 6 le vertenze industriali ricordate (Porto Canale, Sulcis, Porto Torres, Ottana, Olmedo, Macchiareddu); 2 le “nazioni senza stato” salutate ufficialmente (Catalogna e Corsica): sono questi, in sintesi, i principali numeri  del discorso di insediamento del  26° presidente del Consiglio regionale della Sardegna della XVI legislatura, Michele Pais. Il primo algherese della storia dell’Autonomia  a salire sullo scranno più alto dell’Assemblea sarda ed il primo, espressione del partito della Lega.

Il campanaccio che “si appende al collo degli ovini” al posto della campanella in argento che serve per richiamare all’ordine i consiglieri e le consigliere, è invece il simbolo utilizzato dal presidente Pais per testimoniare l’attenzione e la vicinanza alle battaglie dei pastori. «La sconfitta dei pastori e la scomparsa dei piccoli centri – ha affermato il presidente, riferendosi anche al fenomeno dello spopolamento – significherebbe tranciare i tiranti a cui è agganciata la nostra identità di sardi».

Il rilancio della Specialità è la priorità indicata nel paragrafo riguardante le auspicate riforme costituzionali («invito tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio ad una straordinaria compattezza perché un nuovo Statuto, una nuova legge statutaria e una nuova legge elettorale, non restino, anche in questa Legislatura, nel capitolo dei buoni propositi») mentre la “città metropolitana di Sassari” è il rilancio politico che si evidenzia nella parte dell’intervento riservato agli Enti Locali («serve un riequilibrio degli assetti tra il Sud e il Nord dell’Isola e bisogna far cessare la percezione di una Regione che pensi ad una Sardegna a due velocità e con diverse opportunità a seconda delle latitudini»).

«Una sanità nuova ed efficace che non penalizzi nessun territorio e interventi adeguati a far cessare  disagi e malcontento sempre crescenti tra i pazienti e gli operatori», è l’impegno assunto dal presidente Pais che ha auspicato il varo di provvedimenti legislativi anche per quanto riguarda l’Urbanistica («il giusto equilibrio tra la tutela dell’ambiente e lo sviluppo urbanistico è l’obiettivo condiviso, ma tradurlo in un provvedimento coerente, snello, comprensibile e sburocratizzato è l’impresa che ci attende nella legislatura che va ad incominciare») e la scuola («serve una grande legge regionale per fare una grande scuola sarda»).

Tra i ringraziamenti alle forze dell’ordine si evidenzia quello alle compagnie barracellari («la nostra istituzione pubblica di polizia locale, urbana e rurale che rappresenta la più antica forza di polizia d’Europa e che è necessario valorizzare sempre più») e non è mancato un riferimento al mondo del volontariato («con la consapevolezza di dover rendere loro il giusto riconoscimento giuridico, professionale ed economico che oggi non hanno»); ai giovani («farò quanto è nelle mie possibilità per stare vicino e ascoltare i ragazzi di tutta la Sardegna») ed alle battaglie delle donne per il riconoscimento della parità («starò al loro fianco perché non sono una “quota” ma una risorsa da valorizzare ad ogni costo»).

«Condurrò il mandato tra la gente e meno nel “palazzo” – ha concluso Michele Pais rivolgendosi ai consiglieri e alle consigliere – meno forma e più sostanza e offro all’assemblea che mi onoro di rappresentare: lealtà, onestà, impegno, passione e amore per la Sardegna.»

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Il Consiglio regionale si riunirà domani mattina, alle 10.00. All’ordine del giorno della terza seduta della XVI legislatura, sono previsti l’insediamento del presidente Michele Pais (eletto nella seconda seduta) e l’elezione dell’Ufficio di Presidenza (due vicepresidenti, tre Questori e un Segretario). L’Ufficio di Presidenza, con esclusione del Presidente, resta in carica 30 mesi dalla data di insediamento del Consiglio.

A poche ore dalla riunione del Consiglio, non sono stati ancora sciolti gli ultimi nodi sulla scelta dei 7 assessori che mancano all’appello per il completamento della Giunta, al momento in carica con soli cinque componenti oltre al presidente Christian Solinas. E non è ancora certo neppure che domani il presidente riesca ad ufficializzare l’organico completo dell’Esecutivo.

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Il Consiglio regionale è convocato alle 10.00 di martedì 16 aprile. All’ordine del giorno, l’insediamento del Presidente Michele Pais e l’elezione dell’Ufficio di Presidenza (due vicepresidenti, tre Questori e un Segretario). L’Ufficio di Presidenza, con esclusione del Presidente, resta in carica 30 mesi dalla data di insediamento del Consiglio.

In avvio di seduta, salvo nuovi rinvii, il presidente della Giunta Christian Solinas, dovrebbe presentare i sette nuovi assessori chiamati le sette caselle ancora scoperte della nuova Giunta.

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La campanella dell’Aula e la spilla con la bandiera della Sardegna, sono i simboli che il presidente del Consiglio regionale uscente, Gianfranco Ganau, ha consegnato nelle mani del neo eletto Michele Pais, nella tradizionale cerimonia del passaggio di consegne che marca il cambio della guida nell’Assemblea sarda.

In un clima cordiale e sereno, il primo presidente del Consiglio della storia dell’Autonomia sarda, eletto nelle liste della Lega, ha salutato negli uffici del sesto piano del palazzo di via Roma a Cagliari, dirigenti e collaboratori e non si è sottratto alle domande dei giornalisti.

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Subito dopo l’elezione del presidente del Consiglio regionale, l’avvocato algherese Michele Pais, i consiglieri del centrosinistra si sono riuniti in una conferenza stampa. Al tavolo il presidente del Consiglio regionale uscente, on. Gianfranco Ganau insieme all’ex sindaco di Cagliari on. Massimo Zedda e al consigliere regionale Francesco Agus.

Gianfranco Ganau ha dichiarato: «Siamo davanti a un governo a trazione leghista ma siamo pronti a collaborare nell’interesse comune e a segnalare tutto quello che non andrà bene. Mi sembrano però evidenti i ritardi con cui nasce l’esecutivo e con cui in generale stanno procedendo i lavori della maggioranza Solinas».

Per l’ex candidato presidente Massimo Zedda «Christian Solinas sta dando a intendere di essere sotto scacco e questa non è una bella pagina. In campagna elettorale ci eravamo tutti impegnati a garantire parità negli esecutivi e mi aspetto ora che Christian Solinas mantenga la parola e nomini sei assessori donne, a dispetto di quanto si legge sui giornali circa la composizione finale del suo esecutivo. Il presidente della Giunta ha ancora tempo per non rinnegare la sua firma. In ogni caso pare evidente che, se questi sono i ritmi, su molte materie saremo noi dell’opposizione a fare la proposta politica».

Per Francesco Agus, al secondo mandato con Campo progressista, «il centrodestra leghista procede con il metodo di Achille Lauro, prima  un pezzo di giunta e dopo l’elezione del presidente del Consiglio un altro pezzo di giunta. Peraltro, rendendo riconoscibili i voti, come è stato chiaramente nell’elezione dell’avvocato Michele Pais».

Una piccola nota polemica da parte dell’ex presidente Gianfranco Ganau: «Ho consegnato al mio successore la spilla della Sardegna, l’ha presa ma non l’ha sostituita con il simbolo della Lega che porta sulla giacca. Spero che tutto questo sia avvenuto soltanto per fretta».

Il centrosinistra nelle prossime ore comunicherà l’articolazione in gruppi consiliari e la sua rappresentanza nell’Ufficio di presidenza.