23 November, 2024
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La campanella dell’Aula e la spilla con la bandiera della Sardegna, sono i simboli che il presidente del Consiglio regionale uscente, Gianfranco Ganau, ha consegnato nelle mani del neo eletto Michele Pais, nella tradizionale cerimonia del passaggio di consegne che marca il cambio della guida nell’Assemblea sarda.

In un clima cordiale e sereno, il primo presidente del Consiglio della storia dell’Autonomia sarda, eletto nelle liste della Lega, ha salutato negli uffici del sesto piano del palazzo di via Roma a Cagliari, dirigenti e collaboratori e non si è sottratto alle domande dei giornalisti.

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Subito dopo l’elezione del presidente del Consiglio regionale, l’avvocato algherese Michele Pais, i consiglieri del centrosinistra si sono riuniti in una conferenza stampa. Al tavolo il presidente del Consiglio regionale uscente, on. Gianfranco Ganau insieme all’ex sindaco di Cagliari on. Massimo Zedda e al consigliere regionale Francesco Agus.

Gianfranco Ganau ha dichiarato: «Siamo davanti a un governo a trazione leghista ma siamo pronti a collaborare nell’interesse comune e a segnalare tutto quello che non andrà bene. Mi sembrano però evidenti i ritardi con cui nasce l’esecutivo e con cui in generale stanno procedendo i lavori della maggioranza Solinas».

Per l’ex candidato presidente Massimo Zedda «Christian Solinas sta dando a intendere di essere sotto scacco e questa non è una bella pagina. In campagna elettorale ci eravamo tutti impegnati a garantire parità negli esecutivi e mi aspetto ora che Christian Solinas mantenga la parola e nomini sei assessori donne, a dispetto di quanto si legge sui giornali circa la composizione finale del suo esecutivo. Il presidente della Giunta ha ancora tempo per non rinnegare la sua firma. In ogni caso pare evidente che, se questi sono i ritmi, su molte materie saremo noi dell’opposizione a fare la proposta politica».

Per Francesco Agus, al secondo mandato con Campo progressista, «il centrodestra leghista procede con il metodo di Achille Lauro, prima  un pezzo di giunta e dopo l’elezione del presidente del Consiglio un altro pezzo di giunta. Peraltro, rendendo riconoscibili i voti, come è stato chiaramente nell’elezione dell’avvocato Michele Pais».

Una piccola nota polemica da parte dell’ex presidente Gianfranco Ganau: «Ho consegnato al mio successore la spilla della Sardegna, l’ha presa ma non l’ha sostituita con il simbolo della Lega che porta sulla giacca. Spero che tutto questo sia avvenuto soltanto per fretta».

Il centrosinistra nelle prossime ore comunicherà l’articolazione in gruppi consiliari e la sua rappresentanza nell’Ufficio di presidenza.

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Il leghista Michele Pais, 45 anni, algherese, è il nuovo presidente del Consiglio regionale della Sardegna. E’ stato eletto questa mattina, alla quarta votazione (le prime tre si erano svolte giovedì 4 aprile, nella riunione d’insediamento), con 36 voti su 60. 6 voti sono andati ad Elena Fancello del Movimento 5 Stelle, 2 ad Antonello Peru di Forza Italia, 16 le schede bianche.

Con l’elezione di Michele Pais, la Lega ha ottenuto uno dei due obiettivi che si era prefissa all’avvio delle consultazioni con gli alleati, l’altro sono tre assessorati, ma per conoscere il volto completo della Giunta Solinas, occorrerà attendere almeno fino a martedì prossimo, perché dopo il breve discorso di saluto e di ringraziamento, il neo presidente ha sciolto la seduta ed aggiornato i lavori tra una settimana.

La mancata presentazione dei sette assessori che ancora mancano nella Giunta Solinas, è un segnale evidente che tra le forze politiche di maggioranza, le distanze sulla distribuzione degli assessorati e delle relative deleghe, non sono state ancora annullate e, da oggi a martedì prossimo, non sono da escludere sorprese.

Allegate le interviste al neo presidente del Consiglio Michele Pais (Lega), all’assessore del Bilancio e Programmazione Giuseppe Fasolino (Forza Italia) e ai consiglieri Michele Ciusa (M5S) e Stefano Tunis (Sardegna 20Venti).

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10219078358377794/

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10219078330057086/

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10219079046755003/

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/pcb.10219084674375690/10219084054000181/?type=3&theater

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/pcb.10219084674375690/10219084087561020/?type=3&theater

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/pcb.10219084674375690/10219084160602846/?type=3&theater

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Accordo raggiunto, al termine del lungo vertice di ieri sera a Villa Devoto, a Cagliari, tra le forze politiche della coalizione di centrodestra che ha vinto le elezioni dello scorso 24 febbraio, per l’elezione del presidente del Consiglio regionale e per il completamento della squadra di dodici assessori che affiancheranno il presidente Christian Solinas in questo avvio di legislatura.

Il nodo dell’elezione del presidente, carica alla quale fino a ieri c’erano due aspiranti, il leghista algherese Michele Pais ed il forzista di Sorso Antonello Peru, pare sia stato sciolto con l’investitura del primo, fortemente sostenuto dal partito di Matteo Salvini, rappresentato in Sardegna dal coordinatore regionale Eugenio Zoffili. La Lega, dunque, otterrà quanto rivendicato fin dall’inizio delle consultazioni, tre assessorati e la presidenza del Consiglio. Il primo assessore lo ha già espresso, Mario Nieddu, alla Sanità, gli altri due, uno dei quali sarà una donna, verranno annunciati unitamente agli altri cinque assessori, che verranno così distribuiti tra gli altri partiti della coalizione: uno al Partito Sardo d’Azione, che andrà ad aggiungersi a Gianni Chessa, già nominato nella riunione d’insediamento giovedì 4 aprile, al Turismo, Artigianato e Commercio; due ai Riformatori Sardi, uno dei quali dovrà essere donna; uno all’Udc di Giorgio Oppi e uno a Sardegna20Venti (una donna). I sacrificati per consentire alla Lega di ottenere tre assessorati oltre alla presidenza del Consiglio e ai Riformatori Sardi di ottenerne due, saranno i due partiti minori che hanno eletto un solo consigliere, Fortza Paris e Sardegna Civica, che secondo la distribuzione iniziale, avrebbero dovuto esprimere un assessore in “comproprietà”, due anni e mezzo a testa.

Gli altri assessori già in carica sono Alessandra Zedda e Giuseppe Fasolino di Forza Italia, rispettivamente al Lavoro ed al Bilancio e Programmazione, e Gianni Lampis di Fratelli d’Italia all’Ambiente.

Salvo nuove sorprese, dunque, martedì 9 aprile, il presidente Christian Solinas dovrebbe annunciare in Aula i nominativi dei sette assessori mancati nel mosaico della sua Giunta ed il Consiglio dovrebbe eleggere alla presidenza Michele Pais, che nella terza votazione di giovedì scorso aveva ottenuto 20 voti (nelle prime due l’intera maggioranza aveva votato scheda bianca), contro i 16 voti ottenuti dal suo concorrente Antonello Peru.

  

 

Sì è insediato il nuovo Consiglio regionale, sotto la presidenza provvisoria di Giorgio Oppi, consigliere anziano. Dopo il giuramento del presidente Christian Solinas e di tutti i consiglieri, il neo governatore ha presentato la Giunta, provvisoria, composta da soli 5 assessori su 12, segno evidente dei problemi non ancora superati tra i partiti della coalizione che ha vinto le elezioni per la distribuzione delle deleghe.

I cinque nuovi assessori sono due consiglieri eletti, Alessandra Zedda, di Forza Italia e Gianni Chessa del Partito Sardo d’Azione, rispettivamente al Lavoro, Formazione professionale, Cooperazione e Sicurezza sociale e al Turismo, Artigianato e Commercio; e tre tecnici esterni al Consiglio: Giuseppe Fasolino di Forza Italia alla Programmazione, Bilancio e Assetto del territorio; Mario Nieddu della Lega all’Igiene e Sanità; Gianni Lampis, di Fratelli d’Italia, alla Difesa

Le altre deleghe assessoriali saranno mantenute temporaneamente dal presidente.

Il Consiglio regionale ha poi proceduto alle votazioni per l’elezione del presidente dell’Assemblea ma, in assenza di un accordo, le tre votazioni si sono rivelate inutili. Nella prima, si sono registrate ben 54 schede bianche e sei voti sparsi; nella seconda 51 schede bianche a 9 voti sparsi; nella terza, nella quale era prevista la maggioranza assoluta (31 voti su 60), si è registrata la conta tra i due candidati ancora in corsa per il centrodestra, Michele Pais della Lega ed Antonello Peru di Forza Italia (il consigliere eletto con il maggior numero di voti il 24 febbraio scorso e vicepresidente del Consiglio uscente), anche in questo caso senza risultato, in quanto il primo ha ottenuto 20 voti, il secondo 16.

A quel punto, il presidente provvisorio Giorgio Oppi ha chiuso i lavori e convocato l’Assemblea per martedì 9 aprile, alle 10.00.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10219040440349867/

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