22 November, 2024
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Venerdì 5 agosto, alla Cantina Aru di Iglesias, si terrà la manifestazione Vinum in Musica, organizzata dall’associazione Anton Stadler sotto la direzione artistica di Fabio Furìa, bandoneonista e compositore. Sarà un binomio perfetto di musica e degustazioni enogastronomiche accompagnate da un buon calice di vino, che prenderà il via alle ore 20.00.

L’obiettivo della serata è la creazione delle sinergie con il territorio per valorizzare le eccellenze vitivinicole del Sulcis accompagnate da musica di qualità.

Al timone della serata ci sarà il conduttore radiofonico Marco Mauceri ed accompagnerà il sorseggiare di un calice di vino, la musica raffinata dell’Italian Saxophone Quartet.

Il quartetto, formato da Federico Mondelci (Sax soprano), Julian Brodski (sax contralto), Silvio Rossomando (sax tenore), Michele Paolino (sax baritono), metterà la propria esperienza al servizio della musica da camera. Nella loro trentennale carriera vantano più di 500 concerti e si distinguono particolarmente nel 1984 e 1985 con la vittoria del primo premio assoluto al Concorso Internazionale Premio Ancona presieduto da Goffredo Petrassi, aggiudicandosi anche il premio speciale per l’interpretazione del repertorio contemporaneo.

Per partecipare all’evento è necessario acquistare un biglietto al costo di 25euro comprendente spettacolo e degustazione enogastronomica. La prenotazione si può effettuare tramite il sito https://associazioneantonstadler.it/

 

Sino al 22 agosto davanti all’ex area mineraria di Masua tre appuntamenti tra musica e suggestioni del territorio. Tre serate dedicate alla musica più raffinata in una cornice unica come quella dell’ex area mineraria di Porto Flavia, paradiso incastonato tra cielo e mare tra i più suggestivi del Sulcis Iglesiente.

Dal 25 luglio al 22 agosto nello spazio antistante l’ingresso dell’ex sito minerario di Masua, a Iglesias, ritorna I tramonti di Porto Flavia, quinta edizione della rassegna che in questi anni ha riscontrato un sempre crescente interesse di pubblico.

Organizzata dall’associazione Anton Stadler, dietro la direzione artistica del bandoneonista e compositore Fabio Furìa, la manifestazione anticipa il Festival internazionale di musica da camera in programma in autunno a Iglesias. Saranno proposti tre concerti all’ora del tramonto, per tre serate che intrecceranno la magia della musica con le suggestioni di un luogo in cui sono state scritte importanti pagine della storia mineraria sarda.

Domenica 25 luglio alle 20,30 si parte con un viaggio nel mondo del sassofono con l’Italian saxophone quartet (formato da Federico Mondelci, sax soprano, Julian Brodski, sax contralto, Silvio Rossomando, sax tenore, Michele Paolino, sax baritono) che proporrà un concerto dal titolo “Da Bach a Gerwshwin”. Tutte le possibilità dello strumento protagonista della serata, in un percorso che abbraccia partiture scritte apposta per il quartetto sax e diversi arrangiamenti: dalla celebre Aria di J.S. Bach alla terza delle Sei Sonate a quattro di Gioacchino Rossini e l’Adagio di Samuel Barber, sino a partiture firmate per il grande schermo da Ennio Morricone, Nicola Piovani e Nino Rota.

Il potere evocativo della musica ispira il concerto del 1° agosto quando, sempre alle 20,30, salirà sul palco il duo composto dalla talentuosa chitarrista Adalisa Castellaneta e dal rinomato flautista Lello Narcisi che proporrà una serata dal titolo “Toward the sea”: musiche da T. Tokimitsu a R. Schumann sino a D. Mastrandrea per portare lontano l’orecchio dell’ascoltatore.

Nell’anno che celebra il centesimo anniversario della nascita di Astor Piazzolla, il 22 agosto il sipario su questa edizione dei Tramonti di Porto Flavia non poteva che chiudersi nel segno del tango: per l’occasione arriva il Duo Fortecello (composto dalla violoncellista polacca Anna Mikulska, e dal pianista franco-spagnolo Philippe Argenty) con un concerto dal titolo “Classic meets tango”. Brani di C. Gardel, A. Piazzolla, ma anche F. Chopin e C. Saint-Saëns in questo concerto in cui i due musicisti mettono a nudo il tango argentino, mostrando fino a che punto rimane ancorato alla musica classica, dalle sue radici sia europee che afroamericane.