15 November, 2024
HomePosts Tagged "Michele Peiretti"

[bing_translator]

Stefano Angioni.

Importante riconoscimento per la chirurgia ginecologica del Policlinico: il professor Stefano Angioni ed il dottor Michele Peiretti sono stati protagonisti in sala operatoria dell’Aristotle University  e nel Congresso «Oncological & Endoscopic Concerns in Daily Gynecological Practice, Questions & Answers», che si è svolto a Salonicco.

Al convegno erano presenti esperti provenienti da diversi Paesi per confrontarsi sulle più attuali evidenze scientifiche. In particolare, i due specialisti  hanno eseguito in diretta due  interventi chirurgici per adenomiosi e per tumore maligno dell’utero con le tecniche di chirurgia laparoscopica più avanzata. Hanno inoltre tenuto due relazioni scientifiche sul tema appunto delle tecniche chirurgiche più moderne nel tumore dell’ ovaio e sul trattamento del tumore della cervice nelle donne in età fertile.

La struttura di Ginecologia del Policlinico dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari diretta dalla prof. Anna Maria Paoletti, dove ogni anno vengono eseguiti numerosi interventi di chirurgia ginecologica maggiore, è un riferimento sia nazionale che internazionale, frequentato costantemente da medici provenienti da diverse parti del mondo per apprendere gli approcci chirurgici meno invasivi attualmente a disposizione per la cura delle patologie femminili. La laparoscopia è un approccio chirurgico che permette l’esecuzione di trattamenti ginecologici senza l’apertura della parete addominale utilizzando solo piccole incisioni sulla cute inferiori ad un centimetro.

La chirurgia laparoscopica è diventato un approccio molto diffuso tra i centri nazionali ed internazionali per il trattamento della patologia benigna ginecologica; nel corso degli ultimi 10 anni, nei centri di alta specialità le indicazione all’ uso della laparoscopia si sono spostate verso il trattamento di patologie più complesse.   In particolare, lo sviluppo tecnologico come l’utilizzo di telecamere 3D e la grande esperienza del team cagliaritano ha consentito di trattare in maniera mini-invasiva i tumori ginecologici. Per esempio la stadiazione dei tumori ovarici che prevedeva l’asportazione dei linfonodi para-aortici con ampie laparotomie e lunghe degenze è possibile attualmente affrontarla nel reparto dell’AOU con la laparoscopia, degenza di pochi giorni e rapido recupero delle normali attività.

Un’altro importante traguardo raggiunto dall’equipe del Policlinico è l’uso del linfonodo sentinella con il verde di Indocianina per il trattamento del tumore dell’utero. Tale approccio nel quale i chirurghi cagliaritani hanno raggiunto una notorietà a livello internazionale permette di ridurre al minimo l’aggressività chirurgica e di ottenere dati molto importanti sulla necessità di terapie ulteriori oltre la chirurgia e sul futuro delle pazienti.  Il team è in costante contatto con diversi centri oncologici di livello internazionale: lo IEO di Milano con cui si ha una continua e stretta collaborazione, l’Università di Pisa, l’Ospedale San Gerardo di Monza, il Goustave Roussy di Parigi e la Mayo Clinic di Rochester. Questo permette di confrontarsi costantemente con le cure più moderne da offrire alle pazienti sarde e ha consentito di sviluppare collaborazioni scientifiche internazionali pubblicate sulle più importanti riviste scientifiche come JAMA Surgery, American Journal of Obstetrics and Gynecology e Gynecological Oncoloy.

[bing_translator]

Nicole in braccio alla mamma Ilaria Cotza. Nella foto anche papa Igor Serrao e l’ostetrica Selenia Pinna, che ha assistito al parto.

Si chiama Nicole Serrao la prima nata d’Italia: è venuta alla luce a mezzanotte in punto nel reparto di Ostetricia e Ginecologia, diretta dal professor Gian Benedetto Melis, del Policlinico Duilio Casula. La mamma, Ilaria Cotza, e papà Igor sono arrivati nel reparto dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari alle 20.38 del 31 dicembre. Hanno assistito al parto l’ostetrica Selenia Pinna e il ginecologo Michele Peiretti. La bimba, nata con parto naturale, pesa  2 chili e 460 grammi ed è lunga 43 centimetri.