20 December, 2024
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La lista “Sviluppo & Ambiente – Cittadini per Carbonia” guidata da Michele Stivaletta sostiene il candidato sindaco di Carbonia Pietro Morittu. Tra i 24 candidati c’è l’ex capogruppo del Movimento 5 Stelle Manolo Cossu.

Candidati alla carica di consigliere comunale: Michele Stivaletta, Alessandra Atzori, Gioia Balzano, Mirco Brai, Giampiero Carboni, Mauro Careddu, Silvia Caria, Antonella Valentina Cattari nota Valentina, Alessandra Cosseddu, Manolo Cossu, Valentina Diaferia, Maria Francesca Fares, Pierluigi Garau noto Gigio, Raffaela Incani, Loredana Loddo, Antonio Mannai, Anna Bruna Mele, Pierfrancesco Nurra noto Checco, Carla Proietto, Michele Sabiu, Federica Sanna, Romina Tidu, Jessica Trullu, Silvia Usai.

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E’ arrivato l’atteso giorno della marcia su Cagliari, organizzata dal neonato Comitato per la mobilitazione popolare generale del Sulcis Iglesiente che dal 1° febbraio sta manifestando per portare all’attenzione del Governo regionale il dramma socio-economico in cui vive il territorio.

Le partenze sono fissate alle 8.00, a Sant’Antioco (fronte distributore Agip), Carbonia (centro intermodale) e Iglesias (Piazza Cavallera).

Saranno a disposizione dei manifestanti i pullman, con destinazione Cagliari, Viale Trento, palazzo della Giunta Regionale.

La lunga carovana sfilerà lungo la strada statale 130, con tappa di raccordo Musei, distributore Q8,  per proseguire poi, ad una velocità di marcia ridotta fino al capoluogo.

«Tanto, in questi giorni, è stato fatto per cercare di boicottare la Marcia in programma domani -spiega Fabio Enne, segretario generale UST CISL Sulcis Iglesiente -. E’ stato fissato dal presidente Pigliaru un incontro il 12 febbraio scorso per discutere di Piano Sulcis. Invito strategicamente negato al Comitato organizzatore della mobilitazione, così come l’appuntamento per discutere di Alcoa, fissato per l’11 febbraio al Ministero, posticipato, guarda caso a domani, sapendo che nella stessa data, Cagliari verrà invasa pacificamente da chi lotta per il lavoro e il rilancio dell’economia di un territorio, quello del Sulcis Iglesiente, stremato e trascurato.»

«Niente a questo punto ci può fermare – aggiunge Fabio Enne -. Non ci fermeranno le critiche, ne tanto meno le strategie becere, messe in campo da alcuni soggetti negli ultimi giorni. Proseguiamo determinati la nostra battaglia, uniti con il resto dei movimenti, sindacati, comitati e associazioni.

Chiediamo che vengano liberate immediatamente, con un intervento del Governo centrale, le risorse del Piano Sulcis.

Chiediamo un commissario straordinario che si occupi della spendita dei denari e dell’avvio dei cantieri in tempi certi e immediati.

Chiediamo – conclude Fabio Enne – un piano occupazionale per l’intero territorio e un accordo quadro e di programma per il rilancio del sistema economico e sociale dei comuni del Sulcis.»

«A poche ore dalla marcia su Cagliari, organizzata dal comitato per la Mobilitazione Generale Popolare del Sulcis Iglesiente è tempo di bilanci previsionali, da rivedere, se necessario, a consuntivo . sottolinea da parte sua Michele Sabiu, responsabile dei Giovani Metalmeccanici Cisl Sulcis Iglesiente -. Fin troppe le critiche di queste ultime settimane. Critiche dettate da riserve mentali, di pochi, che ricordano un sindacato datato, anacronistico e fuori contesto. Il vero significato della mobilitazione va ricercato nella voglia di riscatto dei tanti giovani e meno giovani, donne e uomini che hanno a cuore la propria terra di origine e che vorrebbero evitare di abbandonare.»

«Troppi gli anni bui, anni di immobilismo politico regionale e nazionale e non solo – aggiunge Michele Sabiu -. Anni in cui il tornaconto personale è venuto prima di ogni altra questione sia essa pubblica e/o sociale. Va dato il merito alla Ust Cisl Sulcis Iglesiente di essersi presa in carico, insieme al resto del comitato organizzatore, dei drammi economici del territorio. In questi ultimi mesi ho assistito alle tante assemblee popolari territoriali, partecipate e ben organizzate, in vista della grande mobilitazione generale cominciata il 1 febbraio.

L’umiltà del comitato, guidato dalla Ust Cisl, ha fatto sì che venissero definite tutte le migliori azioni in campo, sintetizzando le proposte emerse da tutte le compagini, movimenti e associazioni, ricercando l’unità quotidianamente, al suo interno e all’esterno. Non posso che riconoscermi nella segreteria e nel gruppo dirigente responsabile che mette davanti a tutto, non solo i propri iscritti, bensì l’intera collettività, martoriata da lunghi e duri anni di malgoverno.

Vorrei da oggi in poi, un sindacato che prenda atto consapevolmente della tragicità della situazione economico sociale rinunciando talvolta, se necessario, al proprio simbolo.

Occorre ritrovare l’unità sotto la bandiera della nostra terra, l’unica che rappresenta tutti indistintamente.

La strada è certamente ancora molto lunga, piena di ostacoli e difficoltà, ma chiunque senta ancora la voglia di riscatto, fa bene a partecipare alla marcia su Cagliari in programma per domani. Solo con umiltà e facendo fronte unico – conclude Michele Sabiu – si può ottenere un risultato tangibile e concreto.»

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La situazione che vive la Sardegna in tema di lavoro e industria è a dir poco apocalittica. Dati e statistiche sulla disoccupazione non appaiono certamente confortanti. Siamo in coda a molte regioni italiane, sicuramente, la nostra, è una delle più povere.

Negli ultimi anni, in particolare, il Sulcis, si è addirittura guadagnato il primato di Provincia più povera, con il numero di disoccupati più alto d’Europa.

A tal proposito sorge spontanea una riflessione: cosa o chi ha fatto sì che ciò accadesse?

Interrogativi necessariamente da svelare se si vuole con convinzione ripartire per ricostruire un territorio lacerato e maltrattato negli ultimi quarant’anni.

La situazione socio economica dell’isola costringe intere generazioni ad abbandonare la propria Terra e le famiglie. Sono innumerevoli le vertenze Industriali dell’Isola chiuse con licenziamenti tombali o con ammortizzatori sociali utili solo alla sopravvivenza ma che spogliano dalla dignità ciascun lavoratore.
E’ chiaro che le maggiori responsabilità vanno ricercate in quella parte di politica che, non solo non è stata in grado di offrire soluzioni e programmare, ma si è arricchita di false promesse in cambio di posti di lavoro. Finiti i contratti da spartire, ha optato per scelte scellerate fatte di rinvii e di speranze inutili.

Dobbiamo necessariamente voltare pagina, ripensare ad un nuovo modello economico, che veda protagonista la sostenibilità industriale, la cultura del turismo, dell’artigianato, il rilancio dell’agricoltura e della pesca.

Il nostro, quello dei giovani metalmeccanici vuole essere un accorato appello a tutte le forze politiche serie. E’ finito il tempo delle lamentele e delle promesse, bensì, è arrivato quello dell’azione.

Vogliamo che il 2016 sia l’anno del riscatto per il lavoro e il futuro di intere generazioni, pertanto non possiamo che condividere e attivarci per la buona riuscita della mobilitazione generale popolare prevista per il 1 febbraio, che vede tra i promotori la UST CISL Sulcis Iglesiente.

Confidiamo, infine, nell’impegno da parte della CISL Confederale, a cui chiediamo collaborazione per iniziare a gettare le basi per costruire il riscatto di un intero territorio.

Michele Sabiu

Responsabile giovani Metalmeccanici Regionale FSM CISL