5 November, 2024
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Quattro decenni del percorso artistico di un pioniere della video arte – Michele Sambin – sono raccolti e raccontati nella pellicola PIÙ DE LA VITA. 
Domani, sabato 7 dicembre allo Spazio Osc, ore 21.00, via Newton 12, a Cagliari, la serata è dedicata alla proiezione del film, che ha per regista Raffaella Rivi, e vede protagonisti Michele Sambin e Pierangela Allegro. La pellicola è prodotta da Kublai Film e JoleFilm.

Il film concentra la narrazione sul lungo percorso artistico di Sambin, pioniere della videoarte, ideatore di performance, spettacoli teatrali, opere pittoriche e partiture sonore. La  sua impresa artistica incrocia e sperimenta le diverse tecnologie nel loro evolversi: dal video analogico alla pittura digitale, dagli strumenti tradizionali alla musica elettronica. La pellicola vuole sottolineare come l’arte sia un lavoro concreto che travalica il concetto di spazio e di tempo e si sofferma sull’importanza dell’arte nella società contemporanea, senza astrazioni intellettuali, entrando in una dimensione intima e concreta col lavoro artistico.

Il titolo “Più de la vita” deriva da Ruzante, drammaturgo italiano del ‘500 molto amato da Sambin, che nella sua ultima lettera-testamento riflette sull’importanza di una vita che deve essere vissuta con consapevolezza e intensità: una vita larga, più che lunga.

La proiezione è parte integrante del cartellone del Festival Le Meraviglie Del Possibile, il Festival Internazionale di Teatro, Arte e Nuove Tecnologie organizzato e curato da Kyberteatro, lo spin-off con cui  L’Aquilone di Viviana svolge le attività teatrali e “tecnologiche”, sotto la direzione artistica di Ilaria Nina Zedda e Marco Quondamatteo, con la collaborazione del team creativo e organizzativo composto dalla regista Claudia Pupillo, dal visual artist Simone Murtas e da Mauro Zedda, presidente della compagnia cagliaritana. Il Festival, alla sua sesta edizione quest’anno, ha come sottotitolo Sincronicittà.

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Ritorna per il sesto anno consecutivo Le Meraviglie Del Possibile, il Festival Internazionale di Teatro, Arte e Nuove Tecnologie organizzato e curato da Kyberteatro, lo spin-off con cui  L’Aquilone di Viviana svolge le attività teatrali e “tecnologiche”, sotto la direzione artistica di Ilaria Nina Zedda e Marco Quondamatteo, con la collaborazione del team creativo e organizzativo composto dalla regista Claudia Pupillo, dal visual artist Simone Murtas e da Mauro Zedda, presidente della compagnia cagliaritana.

Il festival è nato nel 2014 a Cagliari, primo esempio a livello nazionale di rassegna tematica dedicata al rapporto fra teatro, arte e nuove tecnologie. La piattaforma creativa digitale in questi anni è cresciuta e il Festival ha assunto una dimensione non solo regionale ma anche nazionale e internazionale. Lo testimoniano le proficue collaborazioni, fra le altre, con artisti francesi, libanesi, spagnoli, inglesi. Non è un caso che nel 2019 LMDP abbia ricevuto il riconoscimento EFFE LABEL 2019-2020, un marchio di qualità che viene attribuito alle rassegne europee che si contraddistinguono per il loro lavoro nel campo delle arti e per il coinvolgimento delle comunità locali e l’apertura internazionale.

SincroniCittà: è questo il sottotitolo, gioco di parole significativo, che è stato scelto quest’anno per l’edizione numero sei del festival, in programma dal 6 al 21 dicembre a Cagliari, allo Spazio OSC di via Newton 12 (uno degli appuntamenti, in calendario il 6, si svolgerà a Sa Manifattura).

Si presenta ricco di proposte il programma di LMDP6. Il calendario 2019 prevede workshop (alcuni dei quali si sono già svolti fra i mesi di ottobre, novembre e l’inizio di dicembre), spettacoli, proiezioni di video e film, conferenze tematiche, tutto rivolto all’applicazione delle nuove tecnologie in ambito artistico e teatrale.

Si parte, dunque, venerdì 6 dicembre a Sa Manifattura (Viale Regina Margherita 33), alle 10.30, con la Conferenza e talk EMAP- European Media Arts Platform meets Sardinia media art. I manager di EMAP Peter Zorn e Marcie Jost, tedeschi, presenteranno la piattaforma e le condizioni per parteciparvi, alcuni esempi video dei progetti vincitori del programma EMARE (European Media Artists in  Residence Exchange), e discuteranno su come definire meglio possibili residenze per il teatro e le nuove tecnologie.

Parteciparanno alla conferenza alcuni media art locali, come Nevina Satta, direttrice della Sardegna Film Commision; Daniele Dore, vice direttore dell’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” di Sassari, coordinatore del Centro Risorse ART LAB di Sassari, docente di sistemi interattivi; Pier Paolo Luvioni, docente di tecniche per la scultura e fablab, manager dell’Art Lab; Riccardo Gagliarducci, docente di Culture digitali e modellazione 3D. A condurre il talk, con Ilaria Nina Zedda, direttrice artistica di Kyberteatro e del Festival, Carlo Infante, changemaker, docente freelance di Performing Media, progettista culturale, fondatore di Urban Experience – Roma.

Sabato 7, allo Spazio Osc, alle 21.00, la serata è dedicata alla proiezione del film PIÙ DE LA VITA, regia di Raffaella Rivi, con Michele Sambin e Pierangela Allegro, prodotto da Kublai Film e JoleFilm. La pellicola racconta quattro decenni del percorso artistico di Sambin, pioniere della videoarte, ideatore di performance, spettacoli teatrali, opere pittoriche e partiture sonore. L’impresa artistica di Sambin incrocia e sperimenta le diverse tecnologie nel loro evolversi, dal video analogico alla pittura digitale, dagli strumenti tradizionali alla musica elettronica. La pellicola vuole sottolineare come l’arte sia un lavoro concreto che travalica il concetto di spazio e di tempo e si sofferma sull’importanza dell’arte nella società contemporanea senza astrazioni intellettuali, entrando in una dimensione intima e concreta col lavoro artistico.

Il titolo “Più de la vita” deriva da Ruzante, drammaturgo italiano del ‘500 molto amato da Sambin, che nella sua ultima lettera-testamento riflette sull’importanza di una vita che deve essere vissuta con consapevolezza e intensità: una vita larga, più che lunga.

Anteprima del Le Meraviglie del Possibile // Sincronicittà, il Festival Internazionale di Teatro, Arte e Nuove Tecnologie organizzato e curato da KyberTeatro e giunto alla VI edizione. Lunedì 21 ottobre, alle ore 21.00, presso lo Spazio OSC di via Newton 12, a Cagliari, CORPO E TECNOLOGIA VIVA, incontro e talk con Michele Sambin, pioniere da oltre quarant’anni della performance nel dialogo con le arti, fino al video e al digitale. Sarà presente anche la regista Raffaella Rivi. Michele Sambin Regista, musicista e pittore, conduce una ricerca che ha come tema l’immagine e suono. Fin dagli anni 70 indirizza il poprio interesse tra le varie arti: cinema, musica, video, pittura. In seguito, utilizzerà il teatro come luogo di sintesi. Ha fondato, insieme a Pierangela Allegro e Laurent Dupont, il TAM Teatromusica, storica compagnia teatrale e video teatrale padovana.

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Lunedì 21 ottobre, alle ore 21.00, presso lo Spazio OSC di via Newton 12, a Cagliari, CORPO E TECNOLOGIA VIVA, incontro e talk con Michele Sambin, pioniere da oltre quarant’anni della performance nel dialogo con le arti, fino al video e al digitale. Sarà presente anche la regista Raffaella Rivi. Michele Sambin regista, musicista e pittore, conduce una ricerca che ha come tema l’immagine ed il suono. Fin dagli anni 70 indirizza il proprio interesse tra le varie arti: cinema, musica, video, pittura. In seguito utilizzerà il teatro come luogo di sintesi. Ha fondato insieme a Pierangela Allegro e Laurent Dupont, il TAM Teatromusica, storica compagnia teatrale e video teatrale padovana.

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Il festival “Ai Confini tra Sardegna e Jazz” arriva al giro di boa. La serata odierna, infatti, segna la metà esatta della manifestazione e lo fa con due concerti di grande classe e qualità.

Il trio Lok 3 aprirà la serata. La formazione è piuttosto atipica perché comprende due pianoforti ed un dj. Aki Takase (piano), Alexander von Schlippenbach (piano), Dj Illvibe (dj) intraprendono un viaggio musicale attraverso i loro strumenti e le suggestioni da essi creati, questo è il grande potere immaginifico della musica. Un percorso che si dipana da Colonia a Osaka, dagli Stati Uniti al Brasile attraverso melodie e ritmi tra Boulez ed Hancock tra il free-jazz ed il break-beat afroamericano. Insomma un viaggio tutto fatto di musica ed immagini condito da suoni contemporanei ed un senso del ritmo visto come elemento basilare di questo trio.

Successivamente sarà il turno del progetto di Greg Burk, Solar Sound. Oltre Burk (piano, moog) troviamo il batterista italiano Enzo Carpentieri, Marc Abrams (contrabbasso), Michele Sambin (digital painting) ed il gradito ritorno di un amico del nostro festival, il cornettista Rob Mazurek.

Il progetto nasce dal Lunar Quartet, un ensemble fondato da Abrams e Carpentieri con John Tchicai, il sassofonista danese-congolese recentemente scomparso. In questa formazione si aggiunge Mazurek e l’artista visivo Sambin che attraverso la sua pittura digitale creerà la connessione fra suoni ed immagini favorendo un interscambio tra due dati sensibili come la vista e l’udito in grado di compenetrarsi e fondersi insieme.

Allegato, l’album fotografico della quarta serata, con la produzione originale Rubatong e “Zappa Speach Project” di Andrea Massaria.

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