4 July, 2024
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Il complesso concetto di “valorizzazione del territorio” incontra consenso e successo quando la promozione rappresenta la realtà produttiva- economica e l’essenza patrimoniale di carattere culturale-identitario; vera sintesi e miscellanea strategica di marketing territoriale per avere, complessivamente nell’Isola, un turismo d’interezza e di ampia stagionalità.
Un professionismo di competenze è quello messo in campo nell’area del nuorese e nella Città di Nuoro, che riconosce e sviluppa, come fattore di attrattività, la trainante sinergica ed attiva cooperazione del sistema museale collegato all’ISRE (Istituto Superiore Regionale Etnografico).
Il conferimento del premio “I pionieri del turismo” (trofeo della scultrice Maria Grazia Dettori, conosciuta per le dee madri in terracotta) al presidente dell’ISRE Stefano Lavra è stata una importante occasione per qualificati interventi, tenuti alla Biblioteca Satta e con la sapiente e armoniosa moderazione del giornalista Antonio Rojch; significativa promozione di cultura per la “Città Turistica” di Nuoro, ottenuta con la richiesta operata nel lontano 1982, di grande vivificante visionarietà e futuro, dalla storica Pro Loco presieduta da Antonio Fancello.
L’attuale Pro Loco Aps nuorese, guidata da Lorenza Vacca, ha riconosciuto al gavoese Stefano Lavra il determinante impegno «per la promozione dei musei dell’ISRE, per il fondamentale lavoro svolto per la diffusione della cultura, delle tradizioni, dell’identità e dell’opera deleddiana, nella società nuorese, che sta assumendo sempre più i connotati di una città turistica».
Nelle precedenti edizioni il premio era stato assegnato a Pasqua Salis Palimodde, cofondatrice con il marito Peppeddu del noto e rinomato Su Gologone Experience Hotel, e ai fratelli Francesco e Piero Loi del Grupp ITI Hotels di Orosei.
L’intervento di Raffaele Sestu, presidente Comitato Regionale Sardegna UNPLI (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia), ha evidenziato significati e valenza del premio assegnato e il determinante ruolo sviluppato dall’ISRE nell’impegno di “portare il flusso turistico delle coste verso l’interno”.
Una rete e circuito museale che ribadisce l’identità storica e di richiamo culturale di Nuoro ad “Atene sarda”; i dati del 2023 segnano un consistente incremento di visite museali (Museo del costume, Museo casa natale di Grazia Deledda, Museo della ceramica) di +20%, rispetto all’anno precedente. Raffaele Sestu ha presentato sinteticamente il rilevante progetto “In nome del pane”, che porterebbe ad un qualificante riconoscimento Unesco del pane tradizionale, e all’attività avviata ed affidata alle Pro Loco dal ministero dei Beni Culturali di censire tutto il patrimonio culturale e immateriale d’Italia; a sostenere l’UNPLI sarda nell’impegnativa catalogazione tra i 377 comuni isolani saranno Maria Antonietta Mongiu, Bachisio Bandinu, Tonino Oppes, Piero Marras e l’ISRE con Stefano Lavra. Lo storico presidente delle Pro Loco sarde, con un trentennale ruolo ed esperienza, ha sottolineato anche l’eccezionale lavoro di promozione svolto dalla FASI (Federazione delle Associazioni Sarde in Italia) per “un turismo delle radici e del ritorno”.
Carlo Marcetti, economista dell’Università di Sassari, ha proposto una suggestiva analisi sulle concretezze che l’interno isolano può proporre e  come sviluppare la “capacità di attrazione” con molteplicità di offerte e in un contesto ambientale accompagnato e sostenuto da servizi; argomentazioni che richiederebbero un approfondimento e studio, per una reale inversione di rotta nelle azioni dell’economia turistica sarda.
A rendere omaggio a Stefano Lavra – che ha idealmente condiviso il riconoscimento, di carattere culturale ed identitario, con il mondo delle tradizioni, dell’artigianato e col personale e collaboratori tutti dell’ISRE – è intervenuto il sindaco di Gavoi Salvatore Lai, che felicitandosi per i successi del giovane compaesano, ne esprime “soddisfazione e orgoglio da cittadino” per un lavoro-servizio di utilità collettiva e creato “con professionalità, apertura, passione e competenza”.
Ad arricchire ulteriormente la serata di valori e significati, le diverse preziosità ed intermezzi corali e musicali: il Coro Su Nugoresu, diretto dal maestro Michele Turnu; l’esibizione dell’organettista Giampaolo Piredda, alla cui musica hanno dato saggio di genuina bravura e abilità nel ballo sardo i giovanissimi Eleonora Colomo e Simone Deriu, componenti del Gruppo Folk Saludos di Nuoro.

Cristoforo Puddu

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Sabato 29 settembre, alle 20.30, all’auditorium “Antonio Pazzola” di Sennori si svolgerà “Canta …. non timas canta”, 2ª rassegna dei Cori polifonici in limba, organizzata dall’associazione culturale “Sonos de Coro”, con il patrocinio del comune di Sennori.

Oltre al coro padrone di casa, diretto dal maestro Vittorio Manca, all’appuntamento parteciperanno il coro di Bonarcado, diretto dal maestro, Michele Turnu, il coro Polifonico Santa Cecilia di Sassari, diretto dal maestro, Matteo Taras, e il coro Eufonia di Gavoi, diretto dal maestro, Mauro Lisei.

La serata vedrà protagonisti anche l’associazione culturale “Il Lentischio”, con il gruppo teatrale “Sos Feminos”.

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Concerto di Santa Cecilia a Masainas

Ha richiamato centinaia di persone il concerto tenutosi ieri presso la chiesa San Giovanni Battista di Masainas in onore di Santa Cecilia, la Santa protettrice della musica e dei musicisti. L’evento, organizzato dalla associazione musicale Masainas in Musica e la Proloco Masainas, con la collaborazione del Comune di Masainas e della Regione Sardegna, ha visto esibirsi i cori polifonici Santa Cecilia di Masainas, il coro Luciano Loi di Giba, il coro polifonico Sant’Isidoro di Teulada-Sant’Anna Arresi e il coro Collegium Musicum di Santadi. Ospite speciale il coro polifonico femminile Bonu Camminu di Ardauli diretto dal maestro Michele Turnu che ha presentato il primo progetto discografico “In precie”, una raccolta di canti sacri tradizionali rielaborati dal maestro per la polifonica femminile.

«Siamo lieti di accogliere a Masainas questi momenti di aggregazione culturale che attraverso la musica arricchiscono le relazioni tra  paesi vicini e lontani per dare un messaggio chiaro di musica come strumento di pace – dice Ivo Melis, sindaco di Masainas -. Ringraziamo le associazioni che hanno curato l’organizzazione dell’evento e tutti i presenti, augurandoci che sia la prima di una lunga serie di concerti.»