22 November, 2024
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Cagliari ospiterà il congresso del cartello delle toghe progressiste. I magistrati di Area Democratica per la Giustizia si sono dati appuntamento in Sardegna per il weekend del 24, 25 e 26 settembre. Molti i temi all’ordine del giorno. La riflessione non può che partire dai complicati mesi vissuti dopo lo scandalo dell’Hotel Champagne e l’allontanamento dalla magistratura dell’ex presidente dell’Anm, Luca Palamara.

“Magistratura tra realtà e finzione. La forza del pensiero critico” è il titolo scelto per il 3° Congresso Nazionale dell’Associazione. «Da due anni a questa partespiegano i magistrati di AreaDg narrazioni a tratti funzionali alle strategie comunicative di alcuni hanno alterato, in una babele di voci, la rappresentazione dei problemi della giustizia e della magistratura. Per interrompere questa spirale distruttiva e comprendere gli eventi nella loro reale complessità è necessario l’esercizio del pensiero critico in un percorso che, dopo aver analizzato gli errori commessi e compreso le dinamiche devianti, individui iniziative utili ed efficaci a contrastarle confrontandosi con le proposte di riforma in atto. L’obiettivo è quello di recuperare il senso della funzione giudiziaria, dell’etica che deve necessariamente sostenerla e, con essa, la fiducia collettiva.»

La tre giorni di Cagliari si aprirà venerdì 24 settembre con una giornata dedicata ai “Crimini d’odio. Regole e azioni per una pedagogia sociale”.

Il Palazzo di Giustizia di Cagliari ospiterà riflessioni e proposte su un tema – il contrasto ai crimini d’odio – fondamentale per la salvaguardia della democrazia e la tutela delle persone, specie di quelle più vulnerabili e perciò più esposte. Al convegno parteciperanno docenti, magistrati e avvocati esperti del tema. Ospiterà il contributo di politici come Laura Boldrini e della senatrice a vita Liliana Segre.

Per i lavori del Congresso ci si sposterà al Teatro Doglio. Parteciperanno all’appuntamento, tra gli altri: il presidente dell’Anm, Giuseppe Santalucia; Anna Rossomando, vicepresidente del Senato; la responsabile Giustizia della Lega, Giulia Bongiorno; il sottosegretario alla Giustizia, Francesco Paolo Sisto.

E ancora Giovanni Salvi, procuratore generale presso la Corte di Cassazione; Pietro Curzio, primo presidente della Corte di Cassazione.

Il Congresso di AreaDg ospiterà anche gli interventi di Aldo Luchi, presidente Ordine avvocati Cagliari; Gemma Maria Antonietta Cucca, presidente Corte d’appello Cagliari; Gilberto Ganassi, sostituto procuratore della Repubblica Tribunale Cagliari; Prof. Michelina Masia, docente di Sociologia del Diritto Università di Cagliari; prof. Gianmario Demuro, docente di Diritto Costituzionale Università di Cagliari;

Ad animare le tavole rotonde anche rappresentati del mondo della cultura come Gianrico Carofiglio e giornalisti come Marco Damilano, Carlo Bonini, Gianni Barbacetto.

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«Per combattere la violenza di genere è necessario puntare sull’educazione dei giovani a partire dall’infanzia.»

Lo ha sostenuto ieri, a Cagliari, la Garante per l’infanzia e l’adolescenza Grazia Maria De Matteis aprendo i lavori del seminario “Il rispetto dei diritti dei minori: un veicolo di contrasto alle diseguaglianze”, organizzato in occasione della Giornata mondiale dei diritti dei bambini e degli adolescenti.

«Solo rendendo già dalla più tenera età le persone consapevoli dei propri diritti ma anche dei doveri – ha aggiunto la Garante – è possibile formare un adulto consapevole e un buon cittadino».

Il seminario si inserisce tra gli eventi “Viva la libertà! Cagliari contro la violenza” programmati dalla commissione Pari opportunità del comune di Cagliari. Alla tavola rotonda hanno partecipato Stefania Bandinelli (avvocata), Michelina Masia (sociologa), Roberta Melis e Daniela Idili (docenti nella scuola dell’infanzia), Tiziana Puddu e Graziella Posadino (docenti nella scuola media), la regista Monica Zuncheddu e la pediatra Maria Francesca Vardeu che hanno portato le esperienze vissute nel loro impegno professionale con i minori. Il panorama emerso testimonia che in Sardegna si sono già raggiunti alti e positivi livelli di coinvolgimento nelle scuole facendo ben sperare per il futuro.