22 November, 2024
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«Un genio come Leonardo da Vinci avrebbe ammirato tantissimo questa Esposizione universale». Con questa battuta ad effetto il segretario di Stato degli Stati Uniti d’America, John Kerry, ha aperto ufficialmente la sua visita a Expo Milano 2015. Accolto dal commissario unico delegato del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala, e dal Ministro per gli Affari Esteri, Paolo Gentiloni, Kerry nel suo discorso di apertura ha dimostrato vivo apprezzamento per l’Italia e l’Esposizione Universale, strappando applausi a scena aperta quando ha letto una breve parte dello speech in italiano.

Davanti ad una platea ricca di personalità ed autorità, dall’ex presidente del Consiglio, Mario Monti, al presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni, da Letizia Moratti a Emma Marcegaglia, il Segretario americano ha incentrato il suo intervento sulla necessità di garantire cibo sano e sufficiente per tutti, con uno sguardo rivolto al futuro, preoccupato per le generazioni che verranno, e determinato nell’apportare cambiamenti concreti. Le parole di Kerry suonano quasi come imperativi: «Dobbiamo imparare a gestire meglio il cibo che abbiamo» ha detto, e poi, ricordando il grave problema del cambiamento climatico e l’influenza negativa che questo ha sulla sicurezza alimentare, ha assicurato l’impegno degli Stati Uniti a lavorare con l’Italia e proprio per trovare soluzioni condivise.

John Kerry non ha la bacchetta magica ma ha esortato «tutte le nazioni ad impegnarsi e unirsi per intervenire velocemente. E’ necessario essere più creativi ed essere più flessibili». Solo in questo modo, secondo John Kerry, «possiamo far fronte al problema della malnutrizione e della fame, provando, tutti insieme, a sconfiggerlo».

Giuseppe Sala, nel suo intervento, ha voluto rimarcare che «la presenza degli Stati Uniti a Expo Milano 2015 è un grande successo, visto che le visite al Padiglione americano hanno superato i cinque milioni». Il Commissario Unico ha ricordato l’importanza dell’Esposizione universale, occasione unica e irripetibile per discutere di tematiche cruciali per l’avvenire del pianeta: «Ieri, in occasione del World Food Day abbiamo ospitato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon, nei mesi scorsi Michelle Obama e il segretario americano dell’Agricoltura, Tom Vilsack e oggi è un grande onore avere qui John Kerry”.

Il discorso di John Kerry è stato preceduto dalle parole del ministro degli Affari Esteri, Paolo Gentiloni: «La presenza americana qui conferma la centralità della sicurezza alimentare e dei cambiamenti climatici, che poi sono il cuore di Expo Milano 2015. Speriamo che la nuova agenda delle Nazioni Unite su queste tematiche possa sensibilizzare tutta la comunità internazionale affinché si arrivi a vincere la sfida contro la fame entro il 2030».

La visita di John Kerry è proseguita nel pomeriggio con la visita a Palazzo Italia, dove ha incontrato il Presidente di Expo 2015, Diana Bracco, e successivamente proprio al padiglione degli Stati Uniti.

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Michelle Obama ieri, a Expo Milano 2015, ha incontrato la presidente onoraria di Women for Expo Emma Bonino, insieme a Marta Dassù, presidente esecutiva. L’incontro è stata l’occasione per presentarle i progetti di Women for Expo. L’evento si è tenuto sulla terrazza di Palazzo Italia dove erano presenti Agnese Renzi, il ministro delle Politiche agricole, forestali e alimentari, Maurizio Martina, il commissario unico delegato del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala e la presidente di Expo 2015 S.p.A. e Commissario Generale di Sezione di Padiglione Italia, Diana Bracco.

Emma Bonino ha sottolineato che alcuni dei programmi promossi dal network Internazionale di Women for Expo vanno esattamente nella stessa direzione delle ultime iniziative della First Lady: in particolare, l’iniziativa Let Girls Learn, che punta a favorire l’accesso all’educazione delle bambine. Nelle due settimane di eventi organizzati a Milano da Women for Expo Women’s Weeks (29 giugno-10 luglio) uno dei temi portanti sarà infatti “Starting from girls”.

Anche l’altro programma promosso dalla First Lady (Let’s move), basato sul rapporto fra alimentazione sana, movimento e salute trova riscontro nei programmi Women for Expo.

Emma Bonino ha concordato con la First Lady americana di valutare possibili sinergie future. L’incontro si è svolto in un clima di grande cordialità e di intesa sul ruolo essenziale delle nuove generazioni femminili come leva positiva di cambiamento.

Le donne – in quanto protagoniste nel settore della produzione alimentare in molte parti del mondo – possono essere determinanti per combattere fame e malnutrizione.

Obiettivo, quest’ultimo, del progetto “Women for Expo” che Emma Bonino ha sostenuto dai suoi primi passi.