Con l’accordo tra BEI ed Abbanoa Spa, 200 milioni per investimenti nel servizio idrico integrato in Sardegna.
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E’ stato perfezionato oggi a Roma, nella sede di Utilitalia, il finanziamento di 200 milioni per investimenti sulle infrastrutture (reti, potabilizzatori, depuratori) del servizio idrico della Sardegna, concesso ad Abbanoa spa (gestore unico del Servizio idrico integrato, SII nella regione), dalla Banca Europea per gli Investimenti (BEI).
Per accedere al finanziamento, Abbanoa ha affrontato e superato con successo una due diligence tecnica e finanziaria condotta dalla Banca europea per gli investimenti, chiusa con esito positivo nello scorso mese di settembre. I tecnici della Bei, sulla base dei risultati economici, finanziari e patrimoniali e del progetto industriale di sviluppo logistico e tecnologico della società, hanno esaminato e valutato l’importante piano investimenti pluriennale. Il finanziamento BEI sostiene l’impegno finanziario di una parte significativa del masterplan investimenti del Gestore, pari complessivamente a 800 milioni di euro, che è caratterizzato da alcuni obiettivi strategici tra i quali particolare rilievo assume quello della piena compliance ambientale e della gestione attiva delle reti di distribuzione funzionale alla prevenzione della dispersione di risorsa.
Tra gli investimenti strategici si annoverano anche quelli finalizzati all’adozione di sistemi tecnologici aderenti alla filosofia della Industry 4.0 e alla realizzazione dell’efficienza idraulica ed energetica del sistema isolano, molto complesso, articolato nei 24.000 kmq dell’intera regione. Costituisce linea prioritaria di intervento anche la realizzazione di alcuni interventi sperimentali in materia di trattamento di rifiuti urbani (umido domestico) nel processo di depurazione per la produzione di biogas e la gestione dei fanghi con riuso in agricoltura.
«Siamo impegnati per garantire un servizio di qualità in una Regione dalle caratteristiche uniche – ha spiegato Sandro Murtas, direttore generale di Abbanoa -. I 68 abitanti/kmq presenti in Sardegna richiedono una organizzazione del lavoro e una dotazione infrastrutturale idonea a garantire il servizio anche nel luogo più isolato e meno abitato con la gestione dei picchi di domanda estiva che portano numerosissime località a decuplicare le presenze. L’assenza di acque di falda costringe a far ricorso a bacini artificiali di accumulo della risorsa da cui proviene l’85% dell’acqua distribuita che viene potabilizzata prima di poter essere immessa in rete. Una complessità gestionale – ha concluso Sandro Murtas – che necessita di investimenti mirati, competenze tecniche e standard progettuali elevati, oltre ad un forte orientamento al cambiamento ed alla massima adesione alla filosofia della Industry 4.0, capace di sostenere l’enorme sforzo infrastrutturale soprattutto dei territori a bassa concentrazione.»
«I finanziamenti al settore idrico integrato e di contrasto ai cambiamenti climatici rappresentano uno dei pilastri dell’attività della BEI, in particolare in Italia – ha detto Miguel Morgado, direttore per l’Italia e i Balcani -. Il finanziamento a lungo termine perfezionato con Abbanoa è un’operazione di successo che permette, unitamente ai Fondi Strutturali gestiti dall’Unione Europea, di supportare un articolato piano degli investimenti sull’intero ciclo delle acque, con significative ricadute positive sui cittadini di tutta la Sardegna, un’importante regione di convergenza.»