2 November, 2024
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Dopo il successo del concerto che ha visto protagonista il grande chitarrista Mike Stern e la sua band, la XVI edizione del Culturefestival prosegue lunedì 14 agosto con un nuovo appuntamento.

Alle 21 nell’anfiteatro del Parco Riola di Fluminimaggiore arriva il bandoneonista Daniele Di Bonaventura con la sua storica Band d’Union (formata anche da Marcello Peghin alla chitarra a 10 corde, Felice del Gaudio al contrabbasso, Alfredo Laviano alle percussioni) e special guest Ilaria Patassini (voce) per un concerto intitolato “Italia Folksongs. Canzoni alla riscoperta dell’Italia”.

La serata proporrà un suggestivo viaggio musicale nelle sonorità vere e profonde del Bel Paese. La tradizione di melodie e dialetti vengono proposte e rielaborate in modo elegante e appassionato attraverso i colori del jazz e del folk che ne esaltano e rinnovano l’anima. Il live di Italia Folksongs si presenta come un concerto per tutti, colto e popolare allo stesso tempo. Composizioni note e meno note ma non per questo meno preziose, dalla Napoli di “Varca Lucente” all’Abruzzo di “Vola Vola”, da “La Serenata”, con il testo romanesco di Giuseppe Gioacchino Belli fino alla sacralità dell’Ave Maria sarda, Italia Folksongs è dichiaratamente un progetto testimonial della musica italiana senza tempo, di quelle melodie e ricchezza di diversità regionali che fanno del nostro Paese una lingua di terra unica al Mondo e anche per questo molto amata.

Dopo il concerto del 14 agosto, il Culturefestival proseguirà con un doppio imperdibile appuntamento: il 19 agosto a Cagliari e il giorno dopo a Mogoro arriva Mario Biondi, accompagnato dalla sua band.

 

Giovedì 13 aprile a Sanluri prende il via la XVI edizione del Culturefestival, la manifestazione organizzata dall’associazione Sardinia Pro Arte, dietro la direzione artistica del violinista e compositore Simone Pittau.

Sino alla fine di novembre la grande musica internazionale approderà in otto diversi luoghi della Sardegna (Sanluri, Stintino, Mogoro, Gergei, La Maddalena, Cagliari, Gavoi, Golfo Aranci), con un’incursione anche in Toscana, per un totale di una ventina di appuntamenti che vedranno sull’isola alcuni tra i grandi nomi del firmamento jazz ma anche diversi talenti sardi.

Sono in arrivo Tom Kennedy insieme a Dave Weckl, Eric Marienthal, Mike Stern, Mario Biondi, Daniele di Bonaventura, Pilar Patissini, Louise Marshall, la Spyro Gyra Band sino ai sardi Paolo Carrus, Francesca Corrias, il Mauro Mulas Trio e il duo jazz composto da Massimo Ferra e Mick Taras.

Proprio a questi ultimi è affidato il taglio del nastro dell’edizione 2023 del Culturefestival: giovedì 14 aprile, alle 21,30, si esibiranno nel suggestivo beer lab Restaurant Nanumoru di Sanluri (via Carlo Felice 144) dove proporranno un concerto intitolato “12 strings jam”. Come riuscire a racchiudere tutti i più svariati generi musicali, dal jazz al bluegrass, dalla musica classica al rhythm ’n’ blues, dalla musica latina alla musica tradizionale sarda?  Il duo chitarristico di Massimo Ferra e Mick Taras riesce con successo a creare un’amalgama perfetta di tutte le sonorità internazionali, con un repertorio che comprende Beatles, Alicia Keys, Weather Report, Earth Wind and Fire per nominarne solo alcuni.  Sarà proposta perfino una versione bluegrass di Non Potho Reposare.  Il tutto arrangiato per due chitarre con l’intenzione di regalare agli ascoltatori una serata dedicata alle sei corde che bilancia alla perfezione improvvisazione con il rigoroso rispetto di tutti i temi classici.

Dopo quello di giovedì, il prossimo appuntamento con il Culturefestival è il 20 aprile, sempre al Nanumoru di Sanluri, per un concerto che vedrà sul palco ancora una formazione tutta sarda: il Mauro Mulas Trio, formato da Mauro Mulas alle tastiere, Pierpaolo Frailis alla batteria, Alessandro Atzori al contrabbasso.

 

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Domenica 22 dicembre 2019, alle ore 19,30, presso la DomusArt di via Corongiu, a Quartucciu, l’Associazione Culturale Palazzo d’Inverno presenta il live “The Rocies – A Cuban Soul Experience” nell’ambito della manifestazione “Magico Natale 2019 – Tra Cultura e Tradizione” organizzata e promossa dal comune di Quartucciu, assessorato Cultura e Spettacolo, in collaborazione con la Pro Loco.

Un’imperdibile occasione per godere di un concerto firmato da un ensemble di altissimo livello, che ormai da anni vanta riconoscimenti a livello internazionale. Uno spettacolo dove la musica e le parole si fondono in un repertorio originalissimo che intreccia in modo raffinato il Soul/R&B e alcuni degli elementi del Bolero cubano per un risultato in cui  le mescolanze diventano qualità artistiche e i testi dei brani importanti messaggi per un’etica mirata alla positiva evoluzione umana in un’ottica inclusiva socio/culturale tra i popoli. La band, capitanata dalla cantante cubana Anabel Rodriguez, esordisce live nel 2014 con un repertorio ricco e accattivante in cui le virtù professionali si coniugano con le abilità performatiche degli artisti, conquistando immediatamente l’attenzione ed il gradimento del pubblico. Successivamente “The Rocies” pubblica il primo singolo e l’Ep intitolato semplicemente “#1”: un lavoro che rafforza l’impegno della band sul fronte della sensibilizzazione a temi sociali, oltre la musica. L’Ep, pubblicato in formato CD e co-prodotto dall’Associazione Culturale Compagnia Cantante è infatti oggetto di una campagna di riciclo delle custodie, per un minore impatto ambientale. Viene distribuito in tutte le principali piattaforme online quali Spotify, Deezer, Tidal, ITunes ed altre, dal distributore americano Cd Baby. Il lavoro è inoltre accompagnato dalla produzione e ampia diffusione del videoclip “Who?”. Seguono anni di intense attività dal vivo, esibizioni e concerti che ampliano e potenziano la popolarità e il favore di pubblico e critica, oltre i confini isolani. Al momento la band, sempre più affiatata e consapevole di un percorso di ricerca musicale contraddistinto da valore, entusiasmo, varietà e curiosità, ha in stand by la pubblicazione di nuovi brani realizzati nel corso dell’inverno 2018/2019.

Sul palco: Anabel Rodriguez Roche nata e cresciuta all’ Havana-Cuba, nel quartiere popolare di Los Pinos, dove visse il famoso compositore José Antonio Mendez. Balla e canta fin da giovanissima in varie compagnie musicali, fa parte dell’orchestra Lady Salsa, di quintetti di musica son tradizionale e nel 2002 inizia vari in tour in Europa. Dal 2004 si stabilisce in Sardegna, collaborando con innumerevoli combo e band Salsa/ Latin. Stefano Casti, bassista/produttore/tecnico del suono originario di Ales, il paese natale di Antonio Gramsci. Diplomato in teoria e solfeggio al Conservatorio di Cagliari e laureato in “modern music” presso la MiddlesexUniversity di Londra con il massimo dei voti. Dal 2003 al 2005 ha studiato privatamente a Cuba le tradizioni musicali dell’ isola caraibica. Successivamente ha iniziato a collaborare con alcuni dei musicisti più importanti della scena pop sarda quali Piero Marras e Beppe Dettori e accompagnando alcuni artisti internazionali nei loro tour/ masterclass isolane quali Mike Stern, Kevin Leo, Romy Splinter. Andrea Sanna tastierista e insegnante di musica, laureato in piano jazz al Conservatorio di Cagliari nel 2013 con una tesi su Monk, ha suonato in alcuni dei più importanti festival jazz italiani (Umbria Jazz 2013/2014, Jazz in Sardegna) con il trio S.V.M. Trio , con il quartetto The Doctors. Nicola Vacca, batterista, fa parte di una nota famiglia di musicisti. Molto attivo nella scena musicale sarda fa parte del trio jazz-core S.V.M. Trio e di altri progetti quali la band della cantante Claudia Aru, il Dromotet e ensembles di improvvisazione radicale.

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Proseguono, ad Iglesias, gli eventi dell’associazione culturale Palazzo d’Inverno, nell’ambito della manifestazione “Mercatini di Natale 2019” a cura del Centro Naturale “Centro Città” con il contributo del comune di Iglesias. Sinergie che accrescono e potenziano le relazioni dell’Associazione con le realtà del territorio, permettendo un continuo  sviluppo di nuovi progetti e sodalizi professionali.

Venerdì 20 Dicembre alle ore 17,30 in Piazza Sella si esibirà l’artista Simone Orrù con “Stravanato Sciò”, spettacolo di giocoleria, equilibrismo e fuoco: un mix di comicità ed abilità tecniche mirato al coinvolgimento del pubblico per una magica condivisione di emozioni e divertimento. Lo show sarà replicato domenica 22 dicembre, sempre alle 17,30, in Piazza Lamarmora.

Sabato 21 dicembre invece, alle ore 18.00 la Piazza Sella sarà animata da un live di notevole livello con il concerto “The Rocies”. Si tratta di un originalissimo progetto musicale capitanato dalla cantante cubana Anabel Rodriguez, che da anni lavora minutamente all’ideazione e produzione di un repertorio originale basato su una fusion tra il Soul/R&B e alcuni degli elementi del Bolero cubano. Un repertorio eclettico, che racchiude tra le note, importanti messaggi per un’etica mirata alla positiva evoluzione umana di ogni popolo. Sulle righe del pentagramma si canta di integrazione etnica, confronto e solidarietà, di tolleranza e apertura verso ogni espressione socio/culturale nell’ottica di una coscienza collettiva universale ed inclusiva.

La band esordisce live nel 2014 con un repertorio ricco e accattivante in cui le virtù professionali si intrecciano con le abilità performatiche degli artisti, conquistando immediatamente l’attenzione ed il gradimento del pubblico. Successivamente “The Rocies” pubblica il primo singolo e l’Ep intitolato semplicemente “#1”: un lavoro che rafforza l’impegno della band sul fronte della sensibilizzazione a temi sociali, oltre la musica. L’Ep, pubblicato in formato CD e co-prodotto dall’Associazione Culturale Compagnia Cantante è infatti oggetto di una campagna di riciclo delle custodie, per un minore impatto ambientale. Viene distribuito in tutte le principali piattaforme online quali Spotify, Deezer, Tidal, ITunes ed altre, dal distributore americano Cd Baby. Il lavoro è inoltre accompagnato dalla produzione e ampia diffusione del videoclip “Who?”. Seguono anni di intense attività dal vivo, esibizioni e concerti che ampliano e potenziano la popolarità e il favore di pubblico e critica, oltre i confini isolani. Al momento la band, sempre più affiatata e consapevole di un percorso di ricerca musicale contraddistinto da valore, entusiasmo, varietà e curiosità, ha in stand by la pubblicazione di nuovi brani realizzati nel corso dell’inverno 2018/2019.

Note sugli artisti:

Anabel Rodriguez Roche nasce e cresce all’ Havana-Cuba, nel quartiere popolare di Los Pinos, dove visse il famoso compositore José Antonio Mendez. Balla e canta fin da giovanissima in varie compagnie musicali, fa parte dell’orchestra Lady Salsa, di quintetti di musica son tradizionale e nel 2002 inizia vari in tour in Europa. Dal 2004 si stabilisce in Sardegna, collaborando con innumerevoli combo e band Salsa/ Latin.

 Stefano Casti, bassista/produttore/tecnico del suono è nato ad Ales, il paese natale di Antonio Gramsci. È diplomato in teoria e solfeggio al Conservatorio di Cagliari e laureato in “modern music” presso la Middlesex University di Londra con il massimo dei voti. Dal 2003 al 2005 ha studiato privatamente a Cuba le tradizioni musicali dell’ isola caraibica. Successivamente ha iniziato a collaborare con alcuni dei musicisti più importanti della scena pop sarda quali Piero Marras e Beppe Dettori e accompagnando alcuni artisti internazionali nei loro tour/ masterclass isolane quali Mike Stern, Kevin Leo, Romy Splinter.

 Andrea Sanna, tastierista ed insegnante di musica, laureato in piano jazz al Conservatorio di Cagliari nel 2013 con una tesi su Monk, ha suonato in alcuni dei più importanti festival jazz italiani (Umbria Jazz 2013/2014, Jazz in Sardegna) con il trio S.V.M. Trio , con il quartetto The Doctors.

Nicola Vacca, batterista, fa parte di una nota famiglia di musicisti. Molto attivo nella scena musicale sarda fa parte del trio jazz-core S.V.M. Trio e di altri progetti quali la band della cantante

Gli appuntamenti si inseriscono in un ampio progetto artistico che da anni l’Associazione Culturale Palazzo d’Inverno sviluppa in ambito nazionale e internazionale, affiancata e sostenuta da prestigiosi partner privati ed istituzionali, tra cui la Regione Autonoma della Sardegna Assessorato Pubblica Istruzione, Beni Culturali Informazione Spettacolo e Sport.

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Tornano le sonorità jazz da tutto il mondo a incantare i palcoscenici di Cagliari, del Medio Campidano e della Marmilla: dal 30 agosto al 24 novembre va in scena la XII edizione del culturefestival, la manifestazione organizzata dall’associazione Sardinia Pro Arte fondata e diretta dal musicista Simone Pittau, con la Presidenza onoraria del Premio Oscar Ennio Morricone. La rassegna viene realizzata con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna, assessorati della Pubblica Istruzione e del Turismo, del comune di Sanluri, del comune di Mogoro e della Fondazione di Sardegna.

Musica e musiche, Sardegna e Sardegne: nulla è mai statico né uguale a se stesso, e così anche questa edizione si caratterizza per la commistione tra il jazz, elaborato da alcuni fra i più autorevoli artisti internazionali, e altri generi come soul, funky, fusion, r&b e classica in un groviglio di sonorità che stupiscono, divertono e infine conquistano il pubblico di tutte le età. Location d’eccezione del culturefestival 2019 sono il Castello medievale di Sanluri, dove il festival ha la residenza, Sardara con le sue antiche terme, Mogoro, emblema dell’artigianato artistico locale, e Cagliari, capoluogo sardo e da sempre luogo prediletto dei più vivaci scambi culturali ed artistici.

Il cartellone di questa edizione annovera alcune fra le star più influenti del panorama musicale mondiale: la Spyro Gyra Band, al Teatro Comunale di Mogoro; il chitarrista statunitense Mike Stern, in concerto sempre al Teatro Comunale di Mogoro; Patrick Bruce Metheny, per tutti Pat Metheny, chitarrista e compositore statunitense che nella sua fervida carriera – da solista, in duo o col Pat Metheny Group – ha collezionato 3 dischi d’oro e 20 Grammy Award.

Altri nomi di spicco del panorama artistico internazionale sui palcoscenici del culturefestival sono il vibrafonista milanese Andrea Dulbecco, la cantante italo-costaricense Ilaria Pilar Patassini, l’artista Filomena Campus ed il chitarrista Giorgio Serci, sardi ma residenti a Londra, l’algherese Marcello Peghin con le sue chitarre, il violoncellista Salvatore Majore, la band di Giacomo Deiana, ed il giornalista Rai inviato nel Regno Unito Marco Varvello. Presente anche, come sempre, l’Orchestra da Camera della Sardegna, un ensemble fondato da Simone Pittau nel 2004 col duplice intento di valorizzare gli studenti dei Conservatori e delle Scuole Europee di Musica e di riunire i musicisti sardi che esercitano con grande successo l’arte della musica in Italia e all’estero.

Ampio spazio sarà riservato agli incontri con le scolaresche, le mattine, affinché il culturefestival possa costituire importante mezzo per ispirare e arricchire i giovani di conoscenza e di sensibilità all’ascolto.

Contribuiscono alla realizzazione del festival numerosi sponsor d’eccezione, come il Sardegna Termale Hotel, Gruppo Acentro, Bresca Dorada e Comochi.

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Giornata densa di appuntamenti, a Cagliari, per “Forma e Poesia nel Jazz”, il festival organizzato dall’omonima cooperativa in scena fino a domenica 30 settembre negli spazi dell’ex Manifattura Tabacchi.

Dopo gli appuntamenti di questa mattina, alle 18 spazio alla presentazione di “Sardegna, jazz e dintorni”, recente pubblicazione di Simone Cavagnino e Claudio Loi, edita lo scorso giugno da Aipsa. Suddiviso in cinque sezioni tematiche, il libro comprende oltre settanta testimonianze originali di artisti e addetti ai lavori e una nutrita galleria discografica con centinaia di schede distribuite sotto forma di playlist per ogni sezione. Tante le voci autorevoli all’interno dell’opera, tra cui quelle di Paolo Fresu, Antonello Salis, Pinuccio Sciola, Gavino Murgia, Enzo Favata, Paolo Angeli, Elena Ledda e Rossella Faa, tra gli altri. Partecipa all’incontro con gli autori, il musicologo e musicista Enrico Merlin, che firma l’introduzione del libro.

A seguire, conferenza stampa di presentazione del progetto “377” del contrabbassista sardo Sebastiano Dessanay. Il musicista, da tempo trapiantato nel Regno Unito, partirà il mese prossimo per un tour in bicicletta che toccherà tutti i comuni della Sardegna, con l’intento di trarre ispirazione dall’incontro con la tradizione e contemporaneità della sua terra madre, scrivendo ogni giorno nuova musica ispirata dai luoghi e persone incontrate, per giungere, dopo un anno, alla realizzazione di un progetto musicale unico nel suo genere. 

Dopo la fortunata esperienza della scorsa edizione, ritorna al festival cagliaritano il musicista e collezionista Attilio Berni con la sua esposizione di sassofoni: in mostra ben 65 esemplari di quello che è tra gli strumenti simbolo del jazz, compresi alcuni pezzi rari, come il gigantesco sax subcontrabbasso, e un clarinetto appartenuto al grande Benny Goodman. In programma, alle 21.00, anche una conferenza-spettacolo di Berni sul binomio sax-erotismo nel cinema.

Nel frattempo, alle 19, la musica avrà preso il via con il primo dei tre concerti della serata. Sul palco una delle rivelazioni della musica jazz degli ultimi anni, Ivan Dalia (reduce dall’incontro della mattina con l’ABC – Associazione Bambini Cerebrolesi), alla testa del suo trio, con Alberto Sauri al basso e Javier Reyes alla batteria. La musica del pianista campano, classe 1985, cieco dalla nascita, ricerca e trova influenze provenienti sia dalla musica classica che dal jazz, ma anche dalla tradizione popolare. Di recente uscita il suo primo album in studio che vede la partecipazione di musicisti del calibro di Fabrizio Bosso e Rosario Giuliani.

 Un altro piano trio, quello di Claudio Filippini, al centro del secondo set (ore 20.00). Il pianista di Pescara, che nel corso degli anni ha condiviso palcoscenici importanti con nomi del jazz nazionale ed internazionale come Wynton Marsalis, David Binney, Palle Danielsson, Tony Scott, Mike Stern, Noa, Mario Biondi, Giovanni Tommaso, Maria Pia De Vito, Chiara Civello, Fabrizio Bosso, Dario Deidda, Roberto Gatto e Stefano Di Battista, presenta il disco “Before the wind”, in uscita prevista per il prossimo ottobre: un lavoro, che pur mantenendo la propria matrice jazz, non si cristallizza su una formula fissa, ma verso una continua ricerca di nuove mete a cui approdare. Accanto a Filippini, in questa tappa sarda, il contrabbassista Luca Bulgarelli ed il batterista Marcello Di Leonardo, compagni di avventura ormai da tre lustri e che lui stesso definisce «la migliore sezione ritmica che un pianista possa desiderare».

L’ultimo atto della serata di sabato (alle 22.00) vede al centro dei riflettori Roy Paci in “Inediti, B-Sides e altre amenità”un live all’insegna della riscoperta di materiali meno noti e brani fuori scaletta, eseguiti da una formazione che, accanto al trombettista, compositore, arrangiatore e cantante siciliano, schiera Vito Scavo al trombone, John Lui alle chitarre e cori, Roberto De Nittis al pianoforte, Riccardo Di Vinci al contrabbasso e Zeno De Rossi alla batteria. In trentacinque anni di carriera, il poliedrico musicista nativo di Siracusa ha realizzato e partecipato a più di cinquecento album, collaborando con artisti del calibro di Manu Chao, Mike Patton, Negrita, The Ex, Vinicio Capossela, Gogol Bordello, Macaco, 99 Posse, Daniele Silvestri, Bombino, Caparezza, Hindi Zahra, Ivano Fossati, Subsonica, Piero Pelù, Marlene Kuntz, Frankie Hi-nrg, Tony Levin e tanti altri. Lo scorso febbraio ha partecipato al Festival di Sanremo insieme a Diodato con la canzone “Adesso” mentre è del 20 luglio l’ultimo singolo, “Salvagente“, che insieme al suo gruppo Aretuska vede la partecipazione del rapper Willie Peyote. Roy Paci ha anche realizzato colonne sonore per cinema, tv e teatro, ricevendo riconoscimenti come il prestigioso Nastro d’Argento e una candidatura al David di Donatello.