19 December, 2024
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«Condividiamo la solidarietà ed il sostegno al sindaco di Riace della Consulta Anziani Iglesias e ribadiamo che l’accoglienza ed il rispetto per la Vita Debole che Mimmo Lucano e la sua  comunità ha testimoniato meritano di essere valorizzati e non criminalizzati.»

Lo scrive, in una nota, l’associazione “Amici della Vita Sulcis”.

«Riteniamo comunque imprescindibile coniugare accoglienza e rispetto delle leggi anche se in questo episodio sono state interpretate a nostro avviso con “animus necandi” – conclude Amici della Vita Sulcis – confidiamo, comunque, nella saggezza e prudenza della nostra magistratura che riconsegnerà Lucano alla sua comunità valorizzando l’accoglienza e l’integrazione che Riace ha sperimentato.»

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Non potevamo stare in silenzio di fronte a un fatto così tremendamente ingiusto ed inaccettabile dal punto di vista dei principi umanitari, di solidarietà e di giustizia. Non potevamo tollerare una interpretazione dei fatti e dei, tra virgolette, reati che sono distorti e spropositati. Tutta questa vicenda e questa oppressione contro Mimmo Lucano, sindaco di Riace, ha il sapore di una politica diffamatoria e falsificatrice contro un modello di accoglienza e di fratellanza che è stato preso ad esempio ed apprezzato in tutto il mondo. Si vuole distruggere il paese dell’accoglienza. L’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e di fraudolento affidamento dei servizi della raccolta differenziata con carrettini trainati da asinelli è singolare. La misura di divieto di dimora nel proprio paese o per meglio dire di esilio, di solito viene riservata a pericolosi malavitosi per allontanarli dal loro territorio dove possono continuare a delinquere ed incutere terrore attraverso complicità e connivenze che possono intralciare lo svolgimento della giustizia. Alla stessa stregua anche Mimmo Lucano è considerato un pericoloso delinquente. L’accusa al sindaco di Riace di immigrazione clandestina viene applicata per violazione della legge Bossi Fini. Una legge frutto di una ideologia discriminatoria che equipara le pene per immigrazione clandestina a quelle dei capi mafiosi che vanno da 5 a 15 anni di reclusione. L’accusa del reato di immigrazione clandestina così com’è previsto potrebbe essere contestata anche a famiglie che hanno badanti straniere che assistono i loro cari.

Per queste ragioni siamo lontani da Riace ma vicini a Mimmo Lucano. Una figura emblematica del nostro tempo che ha sostituito la paura dello straniero con il coraggio dell’accoglienza, dell’integrazione e della convivenza. Un esperimento riuscito, unico al mondo, dove ha sapientemente coniugato i diritti fondamentali del genere umano senza distinzioni di razza, di sesso, di colore, di lingua, di religione e di nazionalità.

Esprimiamo al sindaco di Riace la nostra incondizionata solidarietà e chiediamo che venga immediatamente revocato il divieto di dimora e gli sia ridata la libertà per continuare ad esercitare il suo mandato di Amministratore di umanità. Riace deve continuare a vivere questa bella esperienza dell’accoglienza e resistere contro chi vuole distruggere un modello esemplare di fratellanza. La Consulta Anziani di Iglesias è e sarà al fianco di Mimmo Lucano e sosterrà la sua sacrosanta battaglia di libertà e di democrazia.

Consulta Anziani di Iglesias