5 November, 2024
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NasiRossi Berradi

«I migranti non sono numeri, sono persone. E voi ragazzi non dovete avere paura di loro ma ascoltare le loro storie e ragionare con la vostra testa». Rashid Berradi è stato finalista olimpico a Sidney nei diecimila metri e detiene ancora il record italiano della mezza maratona. Nato in Marocco e diventato cittadino italiano, Berradi oggi collabora a Palermo con l’associazione Libera e porta in giro per l’Italia la sua testimonianza in favore dell’integrazione, della legalità e della lotta al razzismo.

Berradi oggi ha rivolto il suo appello ai 1.250 studenti provenienti da 32 istituti superiori di tutta l’isola che stamattina al Palazzo dei Congressi della Fiera di Cagliari hanno partecipato alla manifestazione “Giovani e Solidarietà. Cambia musica: scegli di essere un volontario”. L’iniziativa è stata il culmine del progetto “Scuola e Volontariato”, frutto di un protocollo d’Intesa siglato tra Sardegna Solidale e l’Ufficio Scolastico Regionale e a cui hanno aderito 68 Istituti superiori.

Dal palco della Fiera Berradi non è stato l’unico testimonial a lanciare un appello contro l’indifferenza nei confronti dei migranti. L’attore nuorese Giovanni Carroni (che ha condotto la mattinata insieme al presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru) ha aperto l’iniziativa leggendo un passo del libro “Un canto clandestino saliva dall’abisso”, scritto da Mimmo Sammartino per un tragico naufragio di migranti avvenuto nel 1996 lungo le coste siciliane.

Alidad Shiri è invece un giovane profugo afghano che stamattina ha raccontato la incredibile e dolorosa vicenda che lo ha portato a scappare giovanissimo dal suo paese in guerra per arrivare in Italia, nascosto a bordo di un Tir. Ora Alidad vive in Trentino e da pochi mesi ha iniziato a collaborare con l’Onu in un progetto internazionale a favore dei migranti.

Leggendo un suo testo, anche lo scrittore Flavio Soriga ha mandato dal palco della Fiera un toccante messaggio in favore dell’integrazione: «Sono talassemico e ogni due settimane devo fare una trasfusione con sangue di persone che nemmeno conosco e che in ogni parte del mondo mostrano così la loro generosità. Io sono di Uta ma nel mio corpo scorre sangue di tante nazionalità».

Da una storia vera, quella dei tredici marinai marocchini bloccati per mesi a bordo di una nave mercantile ormeggiata nel porto di Cagliari, il regista Peter Marcias ha tratto il suo film “La nostra quarantena” interpretato da Francesca Neri e che presto sarà nelle sale italiane. «State attenti alla realtà, a quello che vi accade attorno – ha detto il regista ai giovani – e non abbiate paura di farvi dire che siete dei buonisti, perché la solidarietà esiste e va sempre manifestata».

Nel corso della mattinata diverse scuole hanno presentato il bilancio della loro esperienza a contatto diretto con il mondo del volontariato. Letture, canzoni, video, manifesti e coreografie hanno animato la manifestazione, chiusa nel segno dello spettacolo con l’intervento dell’illusionista Alfredo Barrago («Ricordatevi che i maghi non esistono, non fidatevi di chi afferma di avere poteri speciali») e con la proiezione del video dell’iniziativa tenutasi recentemente a Gergei, dove nel centro per la legalità di Su Piroi cinquecento studenti hanno ripiantato centinaia di piantine di fichi d’India, distrutte da ignoti.