Mirco Rota (FIOM-CGIL): «Per la Sider Alloys servono due firme: contratto energie ed ammortizzatori sociali»
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«A distanza di circa due mesi – l’ultimo incontro al ministero dello Sviluppo economico si era tenuto il 23 gennaio scorso – si è svolto oggi in videconferenza un aggiornamento per quanto riguarda il sito di Portovesme. Come sindacato, abbiamo chiesto al Governo, anche in questa fase di emergenza, di porre una forte attenzione ad una realtà industriale ed un territorio, il Sulcis, che vive da anni una situazione difficile dal punto di vista lavorativo e del reddito.»
Lo ha scritto, in una nota, Mirco Rota, responsabile della FIOM-CGIL per la vertenza Sider Alloys, al termine della Call Conference tenuta al Mise.
«Sia da parte del Governo che di Invitalia – aggiunge Mirco Rota -, è stata ribadita la presenza di un confronto continuo e costante con Enel che ha portato a notevoli passi in avanti rispetto alle ultime settimane. Inoltre, è stato individuato un soggetto in grado di far fronte al problema delle garanzie, ancora irrisolto.»
«Da parte nostra, abbiamo avanzato la necessità di porre una scadenza a questa negoziazione per arrivare alla firma del contratto, condizione necessaria alla ripartenza dello smelter. Infine, abbiamo posto la delicata questione degli ammortizzatori sociali – ha concluso Mirco Rota -, in attesa che la Corte dei Conti apponga quanto prima la firma necessaria al provvedimento.»