5 November, 2024
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Venerdì 4 maggio, alle 19.00, presso la sede dell’Associazione Terza Età, in via XX Settembre, a Sant’Antioco. andrà in scena “Il berretto a sonagli”, di Luigi Pirandello, con Cristina Pillola | Beatrice la Bella, Giusy Fogu | Saracena, Assunta la Bella, Gisella Biggio | Fana, Mirko Cacciarru | Fifì la Bella, Leonardo Pani | Ciampa, Efisio Deiola | Delegato Spanò e Manuela Perria | Nina. Promosso dal comune di Sant’Antioco, lo spettacolo teatrale è a cura dell’associazione culturale teatrale di Iglesias “Quinte Emotive”. Regia di Paolo Angioni. L’ingresso è gratuito.

“Il berretto” mette in scena le vicende di Ciampa, un impiegato di mezza età alle dipendenze del ricco Cavalier Fiorica. Ciampa vive con la giovane moglie Nina in una piccola città siciliana dove tutto scorre tranquillo in un clima di generale indifferenza. Gli avvenimenti prendono una piega diversa quando la moglie del suo datore di lavoro, Beatrice, si convince che il marito sia divenuto amante della moglie di Ciampa. La donna denuncia la coppia alle autorità, immaginando di avere la famiglia al suo fianco. Questo gesto sconvolge il paese; di conseguenza, i personaggi della commedia si danno da fare per manipolare Beatrice e disinnescare la vicenda per paura che questo possa distruggere lo status quo.

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Questa sera, alle ore 20.30, al Teatro Centro Giovani di Corso Europa 37, ad Assemini, l’associazione culturale teatrale Quinte Emotive mette in scena “Il Berretto a Sonagli”, di Luigi Pirandello, regia di Paolo Angioni, con Cristina Pillola | Beatrice la Bella, Giusy Fogu | Saracena, Assunta la Bella, Gisella Biggio | Fana, Mirko Cacciarru | Fifì la Bella, Leonardo Pani | Ciampa, Efisio Deiola | Delegato Spanò e Manuela Perria | Nina.

“Il berretto a sonagli” mette in scena le vicende di Ciampa, scrivano alle dipendenze del Cavalier Fiorica, personaggio influente e stimato di una piccola e tranquilla città siciliana.
Ad interrompere tale serenità è Beatrice, moglie del Cavaliere, che scopre di essere stata tradita dal marito proprio con la moglie di Ciampa, la giovane Nina. Beatrice, disperata per l’infedeltà del marito, decide di denunciare i due amanti alle autorità. Nonostante la complicità di personaggi poco raccomandabili come la Saracena e confusionari come il Delegato Spanò, Beatrice spera di avere suo fratello Fifì, sua madre Assunta e la sua fedele domestica Fana, in accordo con la sua decisione. In realtà, il folle gesto sconvolge tutto il paese tanto che, gli stessi familiari, tentano di dissuaderla. La paura che questo fatto possa turbare ulteriormente il normale status quo prende il sopravvento e i personaggi si ritrovano a dover combattere contro le furie dell’ormai irrefrenabile moglie ferita.

La rappresentazione è organizzata dall’assessorato della Cultura con ingresso libero e gratuito.

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Domenica 25 febbraio, dalle ore 19.00, nella sala Corpus della vecchia Tonnara di Portoscuso, andrà in scena “Il berretto a sonagli”, di Luigi Pirandello, con Cristina Pillola | Beatrice la Bella, Giusy Fogu | Saracena, Assunta la Bella, Gisella Biggio | Fana, Mirko Cacciarru | Fifì la Bella, Leonardo Pani | Ciampa, Efisio Deiola | Delegato Spanò e Manuela Perria | Nina.

“Il berretto a sonagli” mette in scena le vicende di Ciampa, scrivano alle dipendenze del Cavalier Fiorica, personaggio influente e stimato di una piccola e tranquilla città siciliana.
Ad interrompere tale serenità è Beatrice, moglie del Cavaliere, che scopre di essere stata tradita dal marito proprio con la moglie di Ciampa, la giovane Nina. Beatrice, disperata per l’infedeltà del marito, decide di denunciare i due amanti alle autorità. Nonostante la complicità di personaggi poco raccomandabili come la Saracena e confusionari come il Delegato Spanò, Beatrice spera di avere suo fratello Fifì, sua madre Assunta e la sua fedele domestica Fana, in accordo con la sua decisione. In realtà, il folle gesto sconvolge tutto il paese tanto che, gli stessi familiari, tentano di dissuaderla. La paura che questo fatto possa turbare ulteriormente il normale status quo prende il sopravvento e i personaggi si ritrovano a dover combattere contro le furie dell’ormai irrefrenabile moglie ferita.

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La Compagnia teatrale Quinte Emotive sabato 27 gennaio presenterà a Portoscuso, nella Sala Corpus della Tonnara “Su Pranu”, con inizio alle 19.00, “Il processo”, opera liberamente tratta da “L’Istruttoria” di Peter Weiss, regia di Paolo Angioni, con Leonardo Pani, Efisio Deiola, Mirko Cacciarru, Corrado Cicilloni, Giusy Fogu, Manuela Perria, Cristina Pillola e Gisella Biggio.

L’Istruttoria è un dramma documentario scritto da Peter Weiss dopo aver assistito al processo di Francoforte sul Meno, tenutosi dal dicembre 1963 all’ottobre 1965 e voluto dalla giustizia tedesca contro i crimini di guerra nazisti.

L’opera è strutturata in 11 canti, nonostante nello spettacolo se ne prendano in esame solo 5, e racconta in forma di oratorio poetico gli accadimenti del processo. Costò 5 anni di ricerche, durò 20 mesi, vennero imputati 22 ufficiali SS, si tennero 183 udienze con 17 condannati di cui 6 all’ergastolo.

La sopraffazione umana, lo smarrimento della propria identità e l’assenza di una responsabilità individuale sono i caratteri che emergono dalle dichiarazioni di testimoni e imputati. 
Un testo di poesia che, quindi, integra ed approfondisce i dati della storia. 

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Giovedì 21 dicembre, alle ore 20.30, presso i locali dell’ex mattatoio di Iglesias, andrà in scena l’ultima replica dell’anno de “Il berretto a sonagli” di Luigi Pirandello, commedia in due atti interpretata dalla Compagnia Teatrale Quinte Emotive con la regia di Paolo Angioni. 

Un classico pirandelliano, sempre in equilibrio tra l’ironico e il grottesco, condurrà il pubblico nel salotto di casa Fiorica per vivere, assieme ai personaggi le gioie, le paure e le tensioni di una normale e stimata famiglia siciliana.

I protagonisti della commedia sono:

Cristina Pillola | Beatrice la Bella

Giusy Fogu | Saracena / Assunta la Bella

Gisella Biggio | Fana

Mirko Cacciarru | Fifì la Bella

Leonardo Pani | Ciampa

Efisio Deiola | Delegato Spanò

Manuela Perria | Nina.

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E’ in programma il 10, 11 e 25 novembre, alle 20.30, all’Exmà di Iglesias, organizzata dall’associazione culturale teatrale “Quinte emotive”, la rappresentazione di “Il berretto a sonagli”, di Luigi Pirandello, commedia in 2 atti per la regia di Paolo Angioni, con Cristina Pillola | Beatrice Fiorica, Giusy Fogu | Saracena – Assunta la Bella, Gisella Biggio | Fana, Mirko Cacciarru | Fifì la Bella, Leonardo Pani | Ciampa, Efisio Deiola | Delegato Spanò, Manuela Perria | Nina. Fotografo di scena Claudia Corrias, Musiche dal vivo Pinuccio Pumoni, Costumista Rosa Pinna.

Le rappresentazioni rientrano nel programma dell’“Ottobrata iglesiente 2017”.

“Il berretto a sonagli” mette in scena le vicende di Ciampa, scrivano alle dipendenze del Cavalier Fiorica, personaggio influente e stimato di una piccola e tranquilla città siciliana. A scuotere tale serenità interviene Beatrice, moglie del Cavaliere,  che scopre di essere stata tradita dal marito proprio con la moglie di Ciampa, la giovane e  avvenente Nina. Beatrice, disperata per l’infedeltà del marito, decide di denunciare i due amanti alle autorità. Nonostante la complicità di personaggi poco raccomandabili come la Saracena e confusionari come il delegato Spanò, Beatrice spera comunque di avere suo fratello Fifì, sua madre Assunta e la sua fedele domestica Fana, in accordo con la sua decisione. In realtà, il folle gesto sconvolge tutto il paese tanto che, gli stessi familiari,  tentano di dissuadere Beatrice. La paura che questo fatto possa turbare ulteriormente il normale status quo, infatti, prende il sopravvento e i personaggi si ritrovano a dover combattere contro le furie dell’ormai irrefrenabile Beatrice.

Luigi Pirandello, in questa commedia, utilizza lo stesso schema di “Cavalleria Rusticana” (un ambiente sociale dove l’infedeltà sessuale e il disonore sono questioni di vita e di morte) combinando la vicenda con l’ironia e il grottesco. Quello che viene fuori è una società malsana, allergica alla possibilità di cambiare. Come l’autore stesso fa dire a Ciampa: «in questa società siamo solo burattini (pupi)», anche noi facciamo parte di quella collettività che si raduna per assistere e sostenere lo spettacolo dei “pupi”.

Secondo le strane teorie del protagonista (Ciampa), gli esseri umani hanno in testa “tre corde”, ovvero tre modi di agire: la prima è quella del vivere sociale, la seconda quella della verità e la terza quella della follia. Tre stati della mente umana senza i quali «ci comporteremmo come bestie». Quasi a dire che, per Pirandello, la società e di conseguenza il teatro, siano tenuti insieme da una calcolata schizofrenia.