21 November, 2024
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Un viaggio nel Mediterraneo attraverso il cinematografo, tre cine-concerti con film muti e fiction che interessano la Sardegna, la Tunisia e Napoli, per costruire ponti di amicizia e di confronto, per condividere la lotta intrapresa dalla donna per liberarsi dall’egemonia e dall’oppressione dell’uomo. Torna anche quest’anno la rassegna AngoLazioni, per una quinta edizione che si avvarrà ancora una volta della direzione artistica di Mohamed Challouf. Sant’Anna Arresi per tre giorni diventa epicentro della cinematografia mediterranea, raccontando e approfondendo la storia del cinema, le sue origini sulle due rive del ‘nostro’ mare. La proiezione dei film sarà inoltre accompagnata da conversazioni sulla necessità e l’urgenza della salvaguardia del patrimonio cinematografico comune. È l’edizione 2023 di AngoLazioni, in programma venerdì 8, domenica 10 e lunedì 11 settembre, con inizio spettacoli alle 21.00, nella suggestiva location della piazza del Nuraghe. Il progetto è promosso dal comune di Sant’Anna Arresi, con il sostegno della Fondazione di Sardegna e della Ras – Regione Autonoma della Sardegna Assessorato P.I. BB. CC. e con il coordinamento organizzativo dall’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo.

«La rassegna cinematografica è nata nel 2019 come momento di crescita culturale ed educativa. Ogni anno si affrontano temi di attualità; si è parlato di migrazioni, di ambiente, del ruolo delle donne e della loro visione del mondo, di pacespiega l’assessora della Cultura del comune di Sant’Anna Arresi, Elisabetta Rossu -. Il cinema è uno strumento straordinario; le immagini, i protagonisti, le musiche, la fotografia comunicano in modo immediato significati ed emozioni che lasciano libera l’interpretazione, e permettono lo sviluppo del pensiero critico e delle idee. Il nostro è un paese di circa 2.700 anime, ma è divenuto nel tempo grazie ai numerosi eventi culturali, teatrali, musicali, e di arti in genere, un luogo aperto allo scambio e accogliente. La rassegna AngoLazioni, getta un ponte nel Mediterraneo e si apre al Sud del mondo, con la consapevolezza che tutti siamo sempre il sud di qualcuno, dipende appunto dall’angolo dal quale si osserva.»

La rassegna, nata appunto con l’intento di ragionare riguardo temi d’attualità di carattere extraregionale, ha così interessato non solo gli abitanti di Sant’Anna Arresi ma anche i cittadini del mondo, guardando in particolare al continente africano, in particolare le popolazioni a noi più prossime, con donne e uomini che talvolta si trovano ad affrontare lunghi viaggi per arrivare sino alle nostre coste. Un motivo in più per conoscerli, per conoscerci. La gradita partecipazione, già nella prima edizione della rassegna, di Mohamed Challouf, in qualità di ospite, è poi sfociata in una collaborazione ancora più preziosa, una relazione culturale sempre più stabile e proficua. Profondo conoscitore del cinema, in particolare quello legato al mondo mediterraneo, da ormai quattro edizioni di AngoLazioni mette a disposizione la sua professionalità per creare e organizzare la rassegna sulcitana.

«AngoLazioni permette di far circolare opere artistiche e culturali tra i vari paesi del Mediterraneo, è un momento e anche un motivo di dialogo in un’era nella quale dialogare sembra sempre più difficile, come dimostrano le tante guerre in essere nel Nord e nel Sud del mondo commenta il direttore srtistico di “AngoLazioni”, Mohamed Challouf -. E per approfondire cosa succede oggi nella cinematografia partiamo da lontano, dalle sue origini, dal cinema muto, con la singolare proposta dei cineconcerti. Quest’anno la proposta è dedicata alla Sardegna, alla Tunisia e a Napoli, con il fil rouge della donna, protagonista in tutte e tre le pellicole proposte. Donne che cercano l’emancipazione, nelle storie raccontate, donne emancipate, quelle che hanno lavorato nelle produzioni proposte, come attrici, ma anche come co-registe e come sceneggiatrici.»

Cinema quindi, ma anche letteratura, con un focus sulla storia della cinematografia in Tunisia e un approfondimento sul rapporto e sugli scambi culturali intrattenuti nel corso dell’ultimo secolo tra la Tunisia e l’Italia, facendo tesoro dell’esperienza di Roberto Rossellini in Africa, sfociato nella produzione di due pellicole che sono due opere d’arte, quali ‘Gli atti degli apostoli’ e ‘Il Messia’. E quest’anno ad AngoLazioni ci sarà spazio anche per la musica. I cineconcerti prevedono infatti intramezzi musicali a cura di veri e propri specialisti del genere: dal Mauro Palmas Trio a Francesca Badalini, da Marzouk Mejri al duo Guido Sodo e François Laurent. Anche in questo caso interpreti di provenienza variegata: sardi, africani e napoletani. Musica d’improvvisazione accompagnata dal canto, note originali che completeranno le serate nell’ambito di un fermento culturale che racconta come Sant’Anna Arresi e la Sardegna tutta non vogliano girarsi dall’altra parte ma vogliano comprendere fino in fondo l’attualità e avere una propria idea chiara sulla strada da percorrere. Nel dettaglio, la prima serata, venerdì 8 settembre prevede l’appuntamento dedicato alla città di Napoli, con il cine-concerto del film “Assunta Spina” e l’accompagnamento musicale di Guido Sodo (canto e mandola) e François Laurent (chitarra acustica).

Seconda tappa della rassegna domenica 10 settembre, con un omaggio al pioniere del cinema tunisino e primo cineasta di tutta l’Africa Albert Samama Chikli e la proiezione del suo film “Zohra”, datato 1922; l’accompagnamento musicale sarà opera di Francesca Badalini al piano e Marzouk Mejri alle percussioni.

Lunedì 11 settembre, infine, terza e ultima serata, dedicata alla Sardegna, con la presentazione del film “Cainà” di Gennaro Righelli; l’accompagnamento musicale sarà di Mauro Palmas e il suo Trio.

Si è conclusa con il pubblico in piedi ad applaudire e ballare la quarta edizione della Rassegna Angolazioni, svoltasi a Sant’Anna Arresi dal 9 al 11 settembre. La performance musicale dell’ultima serata ,“Dialogo Musicale tra Sardegna e Tunisia” con le cantanti Mouna Amari ed Elena Ledda e i musicisti Silvano Lobina al basso, Ali Marmouch alle percussioni, Wajdi Mzali al qanun e Mauro Palmas al liuto cantabile e alla mandola, è andata oltre le più rosee atteseLe artiste sul palco, accompagnate magistralmente dai musicisti, hanno saputo coinvolgere i presenti in un viaggio musicale che ha toccato le sponde del mediterraneo, parlando un’unica voce: quella della fratellanza e della cooperazione. Il numeroso pubblico si è fatto coinvolgere sino a cimentarsi in una danza collettiva che ha interpretato alla perfezione lo spirito di tutta la Rassegna.

Angolazioniche quest’anno ha scelto come titolo “Un confine amico – Mediterraneo che unisce”, è organizzata dall’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo e dall’Amministrazione Comunale di Sant’Anna Arresi, con il finanziamento della Fondazione di Sardegna, la sponsorizzazione di “Cantina Mesa” e la partecipazione preziosa delle tante associazioni che l’hanno adottata, costruita e la sostengono con eventi collaterali e assistenza logistica, come l’Associazione Identirari ed il Gruppo Folk San Domenico SavioQuest’anno, inoltre, la Rassegna gode della preziosissima collaborazione con l’Ambasciata della Tunisia a Roma, l’Istituto Italiano di Cultura (Tunisi) e l’Associazione Ciné-Sud Patrimoine.

Sono stati tre giorni intensissimi, carichi di momenti densi di significato. Dalla presentazione dei libri alla proiezione dei film, dalle mostre alle installazioni artistiche, passando per la tavola rotonda, i balli e i momenti di convivialità. Anche la scelta degli ospiti si è rivelata vincente, dato che tutti (l’Ambasciatore Tunisino in Italia Moez Sinaoui, il Senatore Gianni Marilotti, la Docente dell’Università di Cagliari Patrizia Manduchi, il regista Marcello Bivona, le artiste e gli artisti del dialogo musicale, l’attore Gaspare Balsamo e lo scrittore e Giornalista Sandro Mantega) hanno saputo catturare l’interesse di tutti i presenti.

Il direttore artistico Mohamed Challouf si è detto “Molto felice per l’esito della rassegna e per l’attenzione manifestata dal pubblico. Ringrazio gli organizzatori per la fiducia confermatami e ritengo che queste iniziative siano la buona strada per percorsi di pace e collaborazione attiva

L’assessora della Cultura Elisabetta Rossu riprendendo il titolo della rassegna di quest’anno ha dichiarato che “i confini si sono avvicinati talmente tanto sino ad esaurirsi e trasformarsi in una danza comune tra tutti i diversi popoli. Siamo molto soddisfatti perché, nel nostro piccolo, abbiamo compreso che si può costruire la pace attraverso la conoscenza reciproca della diversità, abbracciando l’umanità nel suo destino planetario”.

La rassegna ha inoltre goduto, e con essa il pubblico, della presenza dell’artista Daniela Madeddu impegnata nella costruzione dell’opera collettiva “Con-fine amico, il passato ci parla”, della mostra itinerante del costume tradizionale antico a cura dell’Associazione Culturale “Identirari”, dell’esibizione delle bambine e dei bambini del gruppo Folk San Domenico Savio e dell’ASD San Giorgio attraverso l’esibizione di Daniele Manca con il “Surya Namaskar – Saluto al Sole”.

Tutto è pronto per la terza e ultima giornata, domenica 11 settembre, della quarta edizione della Rassegna Cinematografica “AngoLazioni” che si tiene a Sant’Anna Arresi presso la Piazza del Nuraghe. La Rassegna, che quest’anno ha scelto come titolo “Un confine amico – Mediterraneo che unisce”, è organizzata dall’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo e dall’Amministrazione Comunale di Sant’Anna Arresi, con il finanziamento della Fondazione di Sardegna, la sponsorizzazione di “Cantina Mesa” e la partecipazione preziosa delle tante associazioni che l’hanno adottata, costruita e la sostengono con eventi collaterali e assistenza logistica, come l’Associazione Identirari ed il Gruppo Folk San Domenico SavioQuest’anno, inoltre, la Rassegna gode della preziosissima collaborazione con l’Ambasciata della Tunisia a Roma, l’Istituto Italiano di Cultura (Tunisi) e l’Associazione Ciné-Sud Patrimoine.

Si inizierà alle 21.15 con l’esibizione dei bambini e delle bambine del gruppo folk San Domenico Savio. A seguire si terrà il concerto “Dialogo Musicale tra Sardegna e Tunisia” con le cantanti Mouna Amari ed Elena Ledda ed i musicisti Silvano Lobina al basso, Ali Marmouch alle percussioni, Wajdi Mzali al qanun e Mauro Palmas al liuto cantabile e alla mandola. Il concerto detiene dentro di se il senso della quarta edizione delle Rassegna Angolazioni: due culture che si incontrano, si contaminano senza perdere la loro identità ed anzi arricchendole. Le artiste canteranno nelle loro lingue, ma anche Elena in tunisino e Mouna in sardo. Un vero e proprio dialogo che vuole proporsi come strumento di pace in un momento storico complesso come quello attuale. Mouna Amari ed Elena Ledda si incontrano di nuovo in Sardegna dopo il loro concerto insieme svoltosi nella cittadina tunisina Hergla che si affaccia sul Mediterraneo.

La giornata di ieri, sabato 10 settembre, è stata ricca di contenuti e di messaggi positivi. Si è iniziato con la presentazione del film “Siciliani d’Africa, Tunisia Terra Promessa”, introdotto dall’Assessora alla Cultura di Sant’Anna Arresi, Elisabetta Rossu. Il regista Marcello Bivona, siciliano nato in Tunisia, con nonno di Iglesias, ha raccontato come è nato il film e perché ha deciso di raccontare la storia della comunità siciliana in Tunisia durante il protettorato francese e il rapporto tra le diverse comunità che sono riuscite a convivere pacificamente nonostante le differenze religiose, culturali e linguistiche.

A seguire è stata la volta della Tavola Rotonda, avente ad oggetto La lunga storia dei rapporti tra Italia e Tunisia” con l’Ambasciatore Tunisino in Italia Moez Sinaoui, il Senatore Gianni Marilotti e la Docente di Storia dei Paesi Islamici presso l’Università di Cagliari Patrizia Manduchi. Nel suo intervento l’ambasciatore Moez Sinaoui, raccontando diversi aneddoti, ha rimarcato più volte il forte legame che lega le due comunità. Partendo dall’esempio del direttore Artistico della Rassegna Mohamed Challouf, l’Ambasciatore ha affermato che sono gli uomini e le donne con il loro operato e il loro impegno, il più delle volte in ambito culturale, a fare da veri e propri ponti di pace e convivenza. Un altro strumento di questo tipo di cooperazione è dato dai tantissimi scambi culturali tra studenti che si recano nell’altro Paese per compiere i loro studi. In conclusione Moez Sinoui ha rimarcato come sia necessario rivalutare il ruolo centrale del mediterraneo e l’Italia, sfruttando anche l’esempio di Francia e Spagna, deve rafforzare il suo impegno in questa direzione. Sulla stessa linea l’intervento del Senatore Gianni Marilotti, che prendendo spunto dal Film di Marcello Bivona ha ripercorso la storia della comunità Italiana in Tunisia, rimarcando anche il rapporto con le comunità locali. Il senatore ha voluto ricordare anche i flussi migratori, composti per lo più da minatori, dalla Sardegna verso la Tunisia. Dopo aver in maniera dettagliata ricostruito il quadro storico, Gianni Marilotti ha esortato l’Europa a farsi un grande esame di coscienza sulle campagne di colonizzazione verso il Nord Africa e a riscoprire un senso diverso del mediterraneo che non deve essere più utilizzato per alimentare la paura, ma che deve essere invece officina di politiche di cooperazione. La Professoressa Manducchi ha concentrato il suo intervento sulla “migrazione operaia e sull’intervento degli italiani nella storia politica tunisina (Velio Spano fu uno dei fondatori del Partito Comunista Tunisino). La Manducchi ha concluso intervento dicendo che il fenomeno migratorio in Tunisia va trattato con grande cautela in quanto le persone arrivate da altri Stati venivano viste comunque come invasori e quindi bisogna tenere conto di questo aspetto nel raccontare le diverse vicissitudini storiche.

Dopo questo dialogo, denso di contenuti e molto apprezzato dal pubblico, la serata è proseguita con la proiezione del film: “Tabarkini, la storia del mare che unisce” di Haib Mestiri. I presenti hanno potuto apprezzare gli indissolubili legami tra la Tunisia e alcune comunità italiane, tra cui Carloforte e Calasetta.

Le giornate della rassegna sono arricchite, sino a questa sera, dalla presenza dell’artista Daniela Madeddu impegnata nella costruzione dell’opera collettiva “Con-fine amico, il passato ci parla”. E dalla mostra itinerante del costume tradizionale antico a cura dell’Associazione Culturale “Identirari”, visitabile oggi presso il Pub Birreria Nazca.

Tutto è pronto, a Sant’Anna Arresi per ospitare, da venerdì 9 a domenica 11 settembre 2022, la quarta edizione della Rassegna Cinematografica “AngoLazioni”, organizzata dall’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo e dall’Amministrazione Comunale di Sant’Anna Arresi, con il finanziamento della Fondazione di Sardegna, la sponsorizzazione di “Cantina Mesa” e la partecipazione preziosa delle tante associazioni che l’hanno adottata, costruita e la sostengono con eventi collaterali e assistenza logistica, comel’Associazione Identirari e il coro San Domenico Savio. Quest’anno, inoltre, la Rassegna gode della preziosissima collaborazione con l’Ambasciata di Tunisi a Roma, l’Istituto Italiano di Cultura (Tunisi) e l’associazione Ciné-Sud Patrimoine.

Il tema scelto per l’edizione 2022, “Un confine amico – Mediterraneo che unisce”, in un periodo caratterizzato da guerre e conflitti internazionali, anche culturali, vuole suggerire un modo diverso per guardare le diversità geopolitiche e le identità culturali e sociali. Obiettivo primario della rassegna nasce dal desiderio di rafforzare l’amicizia e la fratellanza fra l’Italia e la Tunisia. Durante i tre giorni si alterneranno sul palco l’Ambasciatore Tunisino in Italia Moez Sinaoui, insieme al Senatore Gianni Marilotti e alla Docente dell’Università di Cagliari Patrizia Manduchi; le cantanti Mouna Amari e Elena Ledda accompagnate dai musicisti Silvano Lobina, Ali Marmouch, Wajdi Mzali e Mauro Palmas; l’attore Gaspare Balsamo; lo scrittore e giornalista Sandro Mantega con la sindaca Teresa Diana; il regista Marcello Bivona. Saranno tre giorni densi di incontri, riflessioni, dibattiti e confronti, che vedranno alternarsi il linguaggio cinematografico, la scrittura, la musica, il ballo e tanto altro ancora. Così come affermato dal confermato Direttore Artistico, Mohamed Challouf, che ha curato come sempre l’allestimento di un palinsesto variegato e molto coinvolgente, «la rassegna aiuterà a far comprendere che le diversità possono e devono essere portatrici sane di pace e fratellanza, elementi di crescita comune tra popoli e tra nazioni. In un momento come quello attuale il dialogo e la comprensione sono le uniche armi possibili per arrivare a obbiettivi positivi e arricchenti».

Sulla stessa linea il pensiero dell’assessora della Cultura del comune di Sant’Anna Arresi, Elisabetta Rossu: «I Paesi che si affacciano e si guardano sulle sponde del Mediterraneo, in questi anni hanno rafforzato, anche attraverso la nostra rassegna, il loro legame di collaborazione. Insieme dal nostro piccolo paese, crediamo che la collaborazione internazionale aiuti nella educazione al rispetto delle diversità che ci caratterizzano e, contemporaneamente, inviti a ricercare le caratteristiche che ci uniscono. Esempio questo, che vorremmo dare a tutti coloro che, proprio nei confini, vedono l’ostacolo e non l’opportunità».

La rassegna, che si svolgerà tutta in Piazza del Nuraghe, inizierà venerdì 9 settembre, alle ore 21.15, con l’introduzione riservata al gruppo folk San Domenico Savio. Alle ore 21.30, sarà la volta della presentazione del romanzo Schirischiri (Edizioni Della Torre) del giornalista Sandro Mantega, che dialogherà con la Sindaca di Sant’Anna Arresi, Anna Maria Teresa Diana. Il libro si sviluppa intorno alla storia del lungo viaggio per mare di Stefan, in fuga dalla sua vita alla ricerca di un nuovo equilibrio. Accanto a lui il fedele Schirischiri. A movimentare le loro giornate arriverà Alain, anche lui con il suo bagaglio di errori ma con un grande desiderio di ricominciare.

A seguire, intorno alle ore 22.00, alla presenza dell’attore protagonista Gaspare Balsamo, sarà proiettato il film “Cùntami” di Giovanna Taviani, selezionato alla Mostra d’Arte Cinématografica di Venezia 2021 e Nastro Argento 2022. Il film è un road movieatipico che, seguendo un bizzarro furgone carico di marionette, parte da Palermo per riscoprire luoghi che celano le storie, perdute, antiche o contemporanee della Sicilia.

19 proiezioni di registe africane che guardano il mondo con gli occhi delle donne; incontri e confronti con scrittori e scrittrici, registe e professoresse esperte di cinema; diverse centinaia di persone che si son fatte prender la mano per guardare parti di mondo che non conoscono, viste da angolazioni inedite; mostre, dibattiti, esibizioni di bambine e bambini che ogni sera hanno dato il benvenuto al pubblico a ritmo della tradizione e infine un suggestivo ed emozionante abbraccio musicale che a ritmo di musica ha fatto incontrare due mondi che non sapevano di essere così vicini. A voler essere sintetici si potrebbe descrivere così la terza edizione della rassegna cinematografica AngoLazioni, «Visioni di Donne tra Sardegna e Africa» che si è svolta a Sant’Anna Arresi da mercoledì 8 a domenica 12 settembre. In realtà è stata molto di più, perché ogni aspetto della rassegna ha saputo far nascere nel pubblico presente, così come negli ospiti e, perché no, negli organizzatori, un’incredibile curiosità, una voglia di conoscere in grado di scavalcare gli stereotipi e i preconcetti che spesso ci vengono proposti e/o imposti. In primis la scelta della proposta cinematografica è stata di altissimo livello, così come più volte sottolineato dal pubblico, in grado di far apprezzare il cinema africano al femminile, in particolare la vocazione documentaristica emersa. Dall’Algeria al Camerun, dall’Egitto al Marocco, passando per Mauritania, Ruanda, Senegal e Tunisia sino ad arrivare alla Sardegna. Tante micro e macro storie che hanno raccontato la vita, la gioia, le sofferenze e la speranza di tantissimi popoli. Ogni pellicola proposta è stata salutata dall’applauso del pubblico che si è fatto coinvolgere nel viaggio proposto dal direttore artistico Mohamed Challouf, regista e fotografo tunisino da sempre impegnato in un percorso di integrazione e contaminazione culturale tra i sud del mondo, che da sempre lo hanno affascinato ed interessato. Ad arricchire ulteriormente la Rassegna AngoLazioni 3 è stata la presenza degli ospiti: la scrittrice Ubah Cristina Ali Farah, la regista di cortometraggi Nadia Rais, Mario Mossa, cugino della compianta regista sarda Maria Piera Mossa, la professoressa ed esperta di cinematografia africana Marie Nadége Tsogo, la regista Maria Grazia Perria e lo scrittore Massimo Dadea. I loro interventi, ciascuno nella sua specificità, hanno arricchito enormemente il programma offrendo nuovi ed altrettanto interessanti spunti di riflessione, che hanno toccato le più disparate tematiche. Una citazione particolare lo spettacolo proposto per l’ultima serata, tanto annunciato dagli organizzatori e che non ha di certo disatteso le aspettative. 6 artiste (Fadimatou Wallet Oumar, Nawal Mlanao, Hanta Gasy, Yagaré Kouyaté, Gisella Vacca e Rosalia Potettu) provenienti da diverse parti della Sardegna e dell’Africa e conosciutesi durante i giorni della Rassegna, hanno proposto uno spettacolo fatto di contaminazioni e di specificità artistiche differenti, che ha saputo coinvolgere e rendere partecipe il pubblico.
La scelta fatta dall’Amministrazione comunale di Sant’Anna Arresi, fortemente voluta dall’assessora della Cultura, Elisabetta Rossu, si è dimostrata quindi ancora una volta vincente così come vincente è la convinzione che anche piccoli Centri dell’Isola possono diventare e confermarsi dei veri e propri motori di evoluzione culturale. La Rassegna, inoltre, così come sottolineato dall’assessora e dalla Sindaca Teresa Diana, ha dato modo di far emergere la creatività al femminile e il ruolo di protagoniste che le donne devono esercitare nella società contemporanea. Va sottolineato, ancora, come anche quest’anno la Rassegna è stata in grado di coinvolgere la popolazione non solo come spettatrice ma anche come e vera propria collaboratrice attiva. Dopo il successo anche di questa edizione, dunque, AngoLazioni  (organizzata dall’Associazione Enti locali per le Attività culturali e di Spettacolo e dall’Amministrazione comunale di Sant’Anna Arresi, il finanziamento della Fondazione di Sardegna, la collaborazione della Società Umanitaria – CSC Carbonia La Fabbrica del Cinema, la sponsorizzazione di “Cantina Mesa” ed il supporto logistico dell’ANSPI di Sant’Anna Arresi) da già appuntamento alla quarta edizione che, attraverso il cinema, vorrà ancora essere strumento di dialogo, confronto ed arricchimento.

 

È stata molto apprezzata dal pubblico la prima serata della terza edizione della Rassegna Cinematografica AngoLazioni – visioni di donne fra Sardegna e Africa, organizzata dall’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo e dall’Amministrazione Comunale di Sant’Anna Arresi, il finanziamento della Fondazione di Sardegna, con la sponsorizzazione di “Cantina Mesa” ed il supporto logistico dell’ANSPI di Sant’Anna Arresi.

La giornata di inaugurazione, che ha fatto registrare un’importante partecipazione di pubblico, è stata introdotta dai saluti del direttore Artistico Mohamed Challouf, della sindaca Teresa Diana e dell’assessora della Cultura Elisabetta Rossu. Nel loro intervento tutti e tre hanno condiviso la necessità di far incontrare mondi apparentemente lontani ma che in realtà condividono la voglia di emergere dell’universo femminile. Nell’introduzione è emersa anche l’importanza di come piccoli centri della Sardegna sentano l’esigenza di organizzare eventi culturali che si assumono l’impegno di far conoscere punti di vista e parti del mondo spesso, troppo spesso, sottovalutati. La prima giornata è proseguita con la presentazione del libro di Massimo Dadea ,“Stella”, che nel suo romanzo racconta la storia delle donne sarde della seconda metà del secolo scorso. Nel corso della presentazione lo scrittore ha fatto riferimento al movimento degli anni ’70 ribadendo come, anche se molte lotte di quegli anni sono state perse, ai giorni nostri il movimento delle donne ancora resiste e continua a rivendicare i diritti e l’emancipazione dell’universo femminile. Al termine della presentazione sono stati proiettati i cinque cortometraggi in programma (“La pelote de laine” di Fatma Zohra Zamoun – Algeria; “Into reverse” di Noha Adel – Egitto, “Deweneti” di Dyana Gaye – Senegal,A place for my self” di Marie Clèmentine Dusabejambo – Ruanda e “Brotherhood” di Meryem Joobeur – Tunisia) che hanno suscitato molto interesse e molta curiosità all’attento pubblico presente.

Nella serata di oggi giovedì 9 settembre, alle 21 presso il Centro di Aggregazione Sociale, si inizierà con la presentazione del libro “Le stazioni della luna” della scrittrice Italo-Somala Ubah Cristina Ali Farah. Sarà proprio la scrittrice, presente in sala, ad aiutarci ad entrare nel suo “universo”, conoscere meglio la sua sensibilità e la sua cultura e il suo profilo di “donna creatrice” del continente africano. La serata proseguirà con la proiezione dei cortometraggi di animazione e l’incontro con la loro regista, la Tunisina Nadia Rais. I corti in programma sono: “Ambouba”, “L’Mrayet”, “Sabaa Arwah” e “Briska”. Al termine dell’incontro con la regista si proseguirà con la proiezione del film-documentario “En Attendant les Hommes” di Katy Lena Ndiaye.

La Città di Sant’Anna Arresi è pronta ad ospitare la terza edizione della rassegna cinematografica AngoLazioni, che per il 2021 ha scelto come titolo «Visioni di Donne tra Sardegna e Africa». A partire da Mercoledì 8 settembre, e sino a domenica 12, saranno proposte una ventina di opere cinematografiche tra corti, documentari e fiction che mettono a confronto realizzazioni di donne dell’Algeria, del Camerun, dell’Egitto, del Marocco, della Mauritania, del Ruanda, del Senegal, della Tunisia e della Sardegna, mettendo in risalto le “connessioni” tra un Continente culturalmente molto vivace e un’Isola di antiche culture e tradizioni. La Rassegna darà anche l’occasione per confrontarsi, con registe, scrittrici e musiciste, sarde e africane, che presenteranno le specificità dei loro “mondi artistici”. AngoLazioni 3 (organizzata dall’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo e dall’Amministrazione comunale di Sant’Anna Arresi, il finanziamento della Fondazione di Sardegna, la collaborazione della Società Umanitaria – CSC Carbonia La Fabbrica del Cinema, la sponsorizzazione di “Cantina Mesa” ed il supporto logistico dell’ANSPI di Sant’Anna Arresi) farà, quindi, scoprire la creatività artistica femminile in diversi ambiti come il cinema, la letteratura, la pittura e tanti altri ancora.

Si inizia mercoledì 8 settembre, alle ore 21.00, presso il Centro di Agregazione Sociale con la presentazione del libro “Stella” di Massimo Dadea che per l’occasione, attraverso la storie delle protagoniste del libro, dialogherà con il pubblico sulle vicende familiari, amicizie, passioni lavorative e l’impegno politico e femminista degli anni ’70. Subito dopo la presentazione del libro sarà la volta di cinque cortometraggi, per la precisione: “La pelote de laine” di Fatma Zohra Zamoun (Algeria), “Into reverse” di Noha Adel (Egitto), “Deweneti” di Dyana Gaye (Senegal), A place for my self” di Marie Clèmentine Dusabejambo (Ruanda ) e “Brotherhood” di Meryem Joobeur (Tunisia). Nella serata di apertura della Rassegna verrà presentato anche il progetto dell’artista sulcitana Carla Cocco Africa Sarda, ovvero uno studio di registrazione/scuola di musica nel cuore del ghetto di Bauleni in Zambia, che funge da strumento per tenere lontani i giovani da droghe, prostituzione, delinquenza e quant’altro, attraverso la musica.

La Rassegna “AngoLazioni 3” proseguirà giovedì 9 settembre quando, sempre alle 21 presso il Centro di Aggregazione Sociale, si inizierà con la presentazione del libro “Le stazioni della luna” della scrittrice Italo-Somala Ubah Cristina Ali Farah. Sarà proprio la scrittrice, presente in sala, ad aiutarci ad entrare nel suo “universo”, conoscere meglio la sua sensibilità e la sua cultura e il suo profilo di “donna creatrice” del continente africano. La serata proseguirà con la proiezione dei cortometraggi di animazione e l’incontro con la loro regista, la Tunisina Nadia Rais. I corti in programma sono: “Ambouba”, “L’Mrayet”, “Sabaa Arwah” e “Briska”. Al termine dell’incontro con la regista si proseguirà con la proiezione del film-documentario “En Attendant les Hommes” di Katy Lena Ndiaye.

Il giorno successivo, venerdì 10 settembre, si proseguirà, sempre a partire dalle 21.00, presso il Centro di Aggregazione Sociale con un omaggio alla regista sarda Maria Piera Mossa e la proiezione del suo documentario “Una fabbrica inventata su un paese reale, Bitti” . Maria Piera Mossa, la prima donna regista in Sardegna negli anni Settanta, intraprende la sua attività di ricerca collaborando con la Cineteca Sarda-Società Umanitaria, per affermarsi dal 1976 nel suo ruolo di programmista e regista negli studi della RAI-Sardegna. Ad omaggiarla sarà presente la figlia Martina Pilleri. A seguire saranno proiettati cinque film alla presenza della professoressa camerunese Marie Nadége Tsogo che avrà il compito di introdurre al pubblico presente i film in programma, realizzati dalle donne del continente africano. Le pellicole in proiezione sono: “Lyiza” di Marie Clèmentine Dusabejambo (Ruanda), “Aya go to beach” di Maryam Touzani (Marocco), “Tu seras mon allié” di Rosine Mfetgo Bakam (Camerun), “Soubresauts” di Leyla Bouzid (Tunisia) e “Sur la route du paradis” di Uda Benyamina (Marocco).

Per le due giornate conclusive la Rassegna si trasferirà, sempre a Sant’Anna Arresi, nella splendida Piazza del Nuraghe. Sabato 11 settembre, alle ore 21.00, Maria Grazia Perria presenta il suo ultimo lavoro: “Cercando Grazia”. Il film racconta la storia di undici ragazze che hanno partecipato al Casting per realizzare un film sulla scrittrice sarda e Premio Nobel per la letteratura Grazia Deledda, facendo emergere sia il ritratto della Deledda da giovane sia scorci della vita delle 11 protagoniste del casting. A seguire saranno presentati due nuovi cortometraggi di registe africane: “Quand ils dorment” di Maryam Touzani (Marocco) e “Zakaria” di Leyla Bouzid (Tunisia 2013)

La serata di chiusura, Domenica 12 settembre, inizierà alle 21 con le proiezione del filmSaint Louis Blues” di Dyana Gaye (Sénégal). A seguire ci sarà un momento simbolico di dialogo musicale, in scena per la prima volta in assoluto, tra donne dall’Africa e dalla Sardegna con la partecipazione di Fadimatou Wallet Oumar (Tuareg del Mali), Nawal Mlanao (Isole Comore), Hanta Gasy (Madagascar), Yagaré Kouyaté (Burkina Faso) e Gisella Vacca e Rosalia Potettu (Sardegna).

Come dichiara l’assessora della Cultura del comune di Sant’Anna Arresi Elisabetta Rossu «La rassegna cinematografica AngoLazioni nasce per leggere la contemporaneità da un luogo piccolo, ma importante, come il paese di Sant’Anna Arresi. Il mondo attraverso gli occhi del cinema, descrive problemi e opportunità. Per l’assessorato alla cultura, la rassegna è un modo per rappresentare il suo impegno nei confronti di temi importanti e significativi e, nel contempo, fare del nostro centro, un luogo di scambio e crescita culturale. In questa edizione del 2021, lo sguardo al mondo femminile è il centro della riflessione e l’angolo da cui il mondo è descritto e rappresentato».

Nel pensare e programmare il Festival il confermato direttore artistico Mohamed Challouf si è concentrato sulle donne che «in Africa come in Sardegna si battono quotidianamente per avere più spazio e partecipare alla vita culturale e produrre opere artistiche con le loro sensibilità, così da contrastare la dominazione del punto di vista maschile che prevale in tutti i campi culturali e non solo».

Dopo le dominazioni coloniali poche erano le donne che avevano accesso alla creatività e alle arti, negli ultimi vent’anni, “assistiamo finalmente – continua Mohamed Challouf – ad un emergere di donne africane nei vari campi artistici. Sono sempre di più le donne che frequentano scuole di cinema e che prendono le cineprese per raccontare storie dei loro paesi con impegno e grande talento. Un esempio per tutte è Kouther Ben Hnia, giovane regista tunisina che dopo aver vinto il premio Orizzonti al festival di Venezia 2020 con il suo film «L’uomo che ha venduto la sua schiena» si è trovata tra i candidati finalisti per l’oscar del miglior film internazionale”.

Le serate saranno introdotte da un intervento musicale a cura del Gruppo folk San Domenico Savio. Durante la rassegna sarà visitabile, presso il centro di aggregazione sociale, la mostra “Ritratti di Madam Frida” dell’artista Daniela Madeddu. L’ingresso agli spettacoli sarà libero e gratuito nel rispetto delle vigenti normative anti covid.

 

Sant’Anna Arresi si appresta ad ospitare, da mercoledì 8 a domenica 12 settembre, la terza edizione della Rassegna Cinematografica AngoLazioni, organizzata dall’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo e dall’Amministrazione Comunale di Sant’Anna Arresi, il finanziamento della Fondazione di Sardegna, con la sponsorizzazione di “Cantina Mesa” e il supporto logistico dell’ANSPI di Sant’Anna Arresi.

Il tema scelto per l’edizione 2021 «Visioni di Donne tra Sardegna e Africa» offrirà l’occasione per scoprire la creatività artistica femminile in diversi ambiti come il cinema, la letteratura, la pittura e tanti altri ancora.

La Rassegna propone una ventina di opere cinematografiche tra corti, documentari e fiction che mettono a confronto realizzazioni di donne dell’Algeria, del Camerun, dell’Egitto, del Marocco, della Mauritania, del Ruanda, del Senegal, della Tunisia e della Sardegna, mettendo in risalto le “connessioni” tra un Continente culturalmente molto vivace e un’Isola di antiche culture e tradizioni. La Rassegna darà anche l’occasione per confrontarsi, con registe, scrittrici e musiciste, sarde e africane, che presenteranno le specificità dei loro “mondi artistici”.

Come dichiara l’Assessora alla Cultura del Comune di Sant’Anna Arresi Elisabetta Rossu «La rassegna cinematografica AngoLazioni nasce per leggere la contemporaneità da un luogo piccolo, ma importante, come il paese di Sant’Anna Arresi. Il mondo attraverso gli occhi del cinema, descrive problemi e opportunità. Per l’assessorato alla cultura, la rassegna è un modo per rappresentare il suo impegno nei confronti di temi importanti e significativi e, nel contempo, fare del nostro centro, un luogo di scambio e crescita culturale. In questa edizione del 2021, lo sguardo al mondo femminile è il centro della riflessione e l’angolo da cui il mondo è descritto e rappresentato».

Nel pensare e programmare il Festival il confermato direttore artistico Mohamed Challouf si è concentrato sulle donne che «in Africa come in Sardegna si battono quotidianamente per avere più spazio e partecipare alla vita culturale e produrre opere artistiche con le loro sensibilità, così da contrastare la dominazione del punto di vista maschile che prevale in tutti i campi culturali e non solo».

Dopo le dominazioni coloniali poche erano le donne che avevano accesso alla creatività e alle arti, negli ultimi vent’anni, «assistiamo finalmente – aggiunge Mohamed Challouf – ad un emergere di donne africane nei vari campi artistici. Sono sempre di più le donne che frequentano scuole di cinema e che prendono le cineprese per raccontare storie dei loro paesi con impegno e grande talento. Un esempio per tutte è Kouther Ben Hnia, giovane regista tunisina che dopo aver vinto il premio Orizzonti al festival di Venezia 2020 con il suo film «L’uomo che ha venduto la sua schiena» si è trovata tra i candidati finalisti per l’oscar del miglior film internazionale.

Partendo da queste linee guida “AngoLazioni 3 – Visioni di Donne tra Sardegna e Africa”, dopo il successo fatto registrare dall’anteprima con le esibizioni artistiche dell’Associazione “Identitari”, della Cantautrice Claudia Aru, del Bluesman Matteo Leone e il dibattito con la giornalista Tiziana Ferrario, avrà come principale scopo quello di far viaggiare il pubblico nel mondo artistico creativo femminile tra Africa e Sardegna attraverso proiezioni di film, incontri letterari e interventi musicali molto colorati.

Si inizia mercoledì 8 settembre, alle ore 21.00, presso il Centro di Agregazione Sociale con la presentazione del libro “Stella” di Massimo Dadea che per l’occasione, attraverso la storie delle protagoniste del libro, dialogherà con il pubblico sulle vicende familiari, amicizie, passioni lavorative e l’impegno politico e femminista degli anni ’70. Subito dopo la presentazione del libro sarà la volta di cinque cortometraggi, per la precisione: “La pelote de laine” di Fatma Zohra Zamoun (Algeria), “Into reverse” di Noha Adel (Egitto), “Deweneti” di Dyana Gaye (Senegal), A place for my self” di Marie Clèmentine Dusabejambo (Ruanda ) e “Brotherhood” di Meryem Joobeur (Tunisia). Nella serata di apertura della Rassegna verrà presentato anche il progetto dell’artista sulcitana Carla Cocco Africa Sarda, ovvero uno studio di registrazione/scuola di musica nel cuore del ghetto di Bauleni in Zambia, che funge da strumento per tenere lontano i giovani da droghe, prostituzione, delinquenza e quant’altro, attraverso la musica.

La Rassegna “AngoLazioni 3” proseguirà giovedì 9 settembre quando, sempre alle 21 presso il Centro di Aggregazione Sociale, si inizierà con la presentazione del libro “Le stazioni della luna” della scrittrice Italo-Somala Ubah Cristina Ali Farah. Sarà proprio la scrittrice, presente in sala, ad aiutarci ad entrare nel suo “universo”, conoscere meglio la sua sensibilità e la sua cultura e il suo profilo di “donna creatrice” del continente africano. La serata proseguirà con la proiezione dei cortometraggi di animazione e l’incontro con la loro regista, la Tunisina Nadia Rais. I corti in programma sono: “Ambouba”, “L’Mrayet”, “Sabaa Arwah” e “Briska”. Al termine dell’incontro con la regista si proseguirà con la proiezione del film-documentario “En Attendant les Hommes” di Katy Lena Ndiaye.

Il giorno successivo, venerdì 10 settembre, si proseguirà, sempre a partire dalle 21, presso il Centro di Aggregazione Sociale con un omaggio alla regista sarda Maria Piera Mossa e la proiezione del suo documentario “Una fabbrica inventata su un paese reale, Bitti” . Maria Piera Mossa, la prima donna regista in Sardegna negli anni Settanta, intraprende la sua attività di ricerca collaborando con la Cineteca Sarda-Società Umanitaria, per affermarsi dal 1976 nel suo ruolo di programmista e regista negli studi della RAI-Sardegna. Ad omaggiarla sarà presente la figlia Martina Pilleri. A seguire saranno proiettati cinque film alla presenza della professoressa camerunese Marie Nadége Tsogo che avrà il compito di introdurre al pubblico presente i film in programma, realizzati dalle donne del continente africano. Le pellicole in proiezione sono:Lyiza” di Marie Clèmentine Dusabejambo (Ruanda), “Aya go to beach” di Maryam Touzani (Marocco), “Tu seras mon allié” di Rosine Mfetgo Bakam (Camerun), “Soubresauts” di Leyla Bouzid (Tunisia) e “Sur la route du paradis” di Uda Benyamina (Marocco).

Per le due giornate conclusive la Rassegna si trasferirà, sempre a Sant’Anna Arresi, nella splendida Piazza del Nuraghe. Sabato 11 settembre alle ore 21 Maria Grazia Perria presenta il suo ultimo lavoro: “Cercando Grazia”. Il film racconta la storia di undici ragazze che hanno partecipato al Casting per realizzare un film sulla scrittrice sarda e Premio Nobel per la letteratura Grazia Deledda, facendo emergere sia il ritratto della Deledda da giovane sia scorci della vita delle 11 protagoniste del casting. A seguire saranno presentati due nuovi cortometraggi di registe africane: “Quand ils dorment” di Maryam Touzani (Marocco) e “Zakaria” di Leyla Bouzid (Tunisia 2013)

La serata di chiusura di “AngoLazioni – Visioni di Donne tra Sardegna e Africa”Domenica 12 settembre, inizierà alle 21.00, con le proiezione del film Saint Louis Blues” di Dyana Gaye (Sénégal). A seguire ci sarà un momento simbolico di dialogo musicale, in scena per la prima volta in assoluto, tra donne dall’Africa e dalla Sardegna con la partecipazione di Fadimatou Wallet Oumar (Tuareg del Mali), Nawal Mlanao (Isole Comore), Hanta Gasy (Madagascar), Yagaré Kouyaté (Burkina Faso) e Gisella Vacca e Rosalia Potettu (Sardegna).

Le serate saranno introdotte da un intervento musicale a cura del Gruppo folk San Domenico Savio. Durante la rassegna sarà visitabile, presso il centro di aggregazione sociale, la mostra “Ritratti di Madam Frida” dell’artista Daniela Madeddu. L’ingresso agli spettacoli sarà libero e gratuito nel rispetto delle vigenti normative anti covid.

 

Tutto è pronto per l’anteprima della terza edizione della rassegna cinematografica “Angolazioni” che si svolgerà a Sant’Anna Arresi, organizzata dall’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo con l’Amministrazione comunale di Sant’Anna Arresi e il finanziamento della Fondazione di Sardegna. L’edizione 2021, come già si intuisce dal titolo “Visioni di donne fra Sardegna e Africa”, volge il suo sguardo all’universo femminile e alle “connessioni” tra le donne sarde e le donne africane. Come sin dalla prima edizione l’obiettivo è quello di raccontare e osservare il modo in cui il cinema affronta temi di attualità che riguardano la Persona ed il suo interagire col mondo. Se nel 2019 la rassegna è stata dedicata al tema delle migrazioni e l’edizione 2020 è stata incentrata sul tema della sostenibilità ambientale con un omaggio a Vittorio de Seta, quest’anno il confermato direttore artistico Mohamed Challouf ha scelto un tema quanto mai attuale che richiede una sempre più attenta e profonda analisi. Angolazioni 2021 sarà un’occasione e una bella vetrina per scoprire la creatività artistica femminile in diversi ambiti come il cinema, la letteratura, la pittura. La rassegna avrà come principale scopo quello di far viaggiare il pubblico nel mondo artistico creativo femminile tra Africa e Sardegna attraverso proiezioni di film, incontri letterari e interventi musicali molto colorati.

L’anteprima, che si terrà nelle date del 18, 22, 23 e 25 agosto, è uno straordinario ed equilibrato collage di rappresentazioni teatrali, musicali e letterarie che ci accompagneranno sino alle porte del festival che si terrà dall’8 al 12 settembre e che ci regalerà una molteplicità di proiezioni dedicate al tema e ancora presentazioni di libri, mostre, concerti e tanto altro.

L’anteprima prenderà il via mercoledì 18 agosto, alle ore 21.00, presso il sito archeologico di “Coi Casu” con lo spettacolo teatrale proposto dallAssociazione culturale “Identirari” dal titolo “La notte delle Janas. Presso l’affascinante sito nuragico del comune di Sant’Anna Arresi, dove a seguito di recenti scavi è possibile ammirare tra le diverse strutture anche un vano destinato alla conservazione delle derrate alimentari, potremo rivivere le coinvolgenti storie delle Janas, impegnate nelle loro lotte tra “il bene e il Male” e il rapporto con gli “umani”.

Il 22 agosto, alle ore 21.00, presso la Piazza del Nuraghe, sarà la volta di Claudia Aru indiscussa protagonista del mondo cantautorale Sardo. Per l’occasione l’artista di Villacidro ci accompagnerà in un percorso musicale dal titolo Sardigna Caput Mundi: un viaggio per il mondo che partendo dalla nostra isola incontrerà suoni e contaminazioni da tutti i continenti, compresi i ritmi africani.

L’anteprima di Angolazioni 2021 proseguirà il giorno successivo, lunedì 23 agosto, alle ore 21.00, presso il centro di Aggregazione Sociale con il concerto di Matteo Leone, giovane Bluesman Calasettano, o Cussorgese ad esser precisi, che in gioventù ha vissuto per un anno in Africa. Matteo Leone da anni è entrato di diritto nel panorama musicale regionale, nazionale e internazionale, e durante il concerto percorrerà il suo cammino artistico sino a condurci alle sue ultime esperienze nate dall’esigenza di tornare alle sue origini “afro-calasettane”.

Ultimo appuntamento con l’anteprima è previsto per mercoledì 25 agosto, alle ore 21,00, nuovamente in piazza del Nuraghe con l’incontro con la giornalista Tiziana Ferrario che presenterà il suo libro Uomini. È ora di giocare senza falli”. La Ferrario che nella sua lunga carriera in Rai è stata oltre che conduttrice del TG1 anche inviata in svariate zone di guerra come, per fare due esempi, l’Afghanistan ed il Vicino Oriente, nel suo libro scritto con schiettezza ed ironia ci aiuterà a capire come riconoscere il maschilismo ai giorni nostri.

Dopo questa anteprima ricca e dal grande spessore artistico e culturale, la rassegna vivrà il suo clou dall’8 al 12 settembre, con la proposta di una ventina di opere cinematografiche tra corti, documentari e fiction che mettono a confronto realizzazioni di donne dell’Algeria, del Camerun, dell’Egitto, del Marocco, della Mauritania, del Ruanda, del Senegal, della Tunisia e della Sardegna. Sempre durante il festival saranno proposte Mostre, Concerti e presentazioni di libri. I dettagli riguardanti il festival saranno approfonditi in un successivo comunicato che sarà nostra cura inviarvi. L’ingresso agli spettacoli sarà libero e gratuito nel rispetto delle vigenti normative anti covid. 

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Si terrà il 7 e il 9 settembre, a Sant’Anna Arresi, negli spazi della Villa Percy messi a disposizione dalla famiglia Corridori, la seconda edizione della rassegna AngoLazioni, omaggio a Vittorio de Seta, un grande Maestro del cinema Italiano molto attento al mondo contadino e alle tradizioni. Ci ha lasciato un bellissimo patrimonio cinematografico girato soprattutto tra La Sicilia, la sua terra natale, e la Sardegna.
Un omaggio che s’impone a questo artigiano impegnato del cinema documentario visto che AngoLazioni 2 è dedicata al cinema di sensibilizzazzione, alla biodiversità ed al ritorno alla natura non solo in Italia, ma anche in altre parte del mondo (Burkina Faso, Tunisia, Canada…).
Questa Rassegna Cinematografica organizzata dal comune di Sant’Anna Arresi, con la collaborazione ed il sostegno della Cineteca di Bologna, la Società Umanitaria, l’Istituto di Cultura Italiano a Tunisi, la Regione Sardegna e che vede come Direttore Artistico il regista tunisino Mohamed Challouf, vuol essere un momento di risveglio civico e di scambio tra i partecipanti su argomenti che toccano la sostenibilità ambientale e le possibilità migliorative per la vita di ciascuno e per quelle del nostro pianeta. AngoLazioni seconda edizione, che avrà luogo dal 7 al 9 settembre 2020, proporrà a pubblico una serie di film provenienti da diversi Paesi e che saranno uno spunto per noi in questa grave crisi pandemica mondiale per fare il conto con noi stessi sulla situazione ecologica nella quale stiamo vivendo.
Per rendere un omaggio simbolico al grande maestro Vittorio De Seta abbiamo scelto tre dei suoi cortometraggi della serie “Mondo Perduto” restaurati nel 2008 dalla cineteca di Bologna che, per questa occasione, ci mette a disposizione. Si tratta di: Lu tempu di li pesci spata (1955), Pastori di Orgosolo (1958) e Parabola d’Oro (1955), tre perle dell’opera di Vittorio De Seta e del cinema documentaristico italiano.
Il programma di quet’anno propone al pubblico anche il Film Antropocene regia di Jennifer Baichwal, Edward Burtynsky e Nicholas de Pencier. Questo trio di autori, di origine canadese,
attenti alle tematiche ambientali, ci fanno girare il mondo per mostrarci come le attività umane lasciano un’impronta profonda e quasi irreversibile nella storia geologica e climatica del nostro unico pianeta. Antropocene l’età dell’uomo è una grande testimonianza di questo momento critico dell’Umanità che giorno dopo giorno sta distruggendo la propria terra.
L’Agnello, lungometraggio diretto da Mario Piredda, racconta la storia di una famiglia e della sua vicenda dolorosa e personale. Una narrazione di quello che è il rapporto fra l’uomo e l’ambiente, condizionato in questo caso da una base militare. Una malattia lenta ed inesorabile che consuma e contro la quale si lotta cercando di non perdere la speranza. Un film commovente e coinvolgente che a partire da una ragazza, Anita, porta a riflettere con delicatezza su un tema attuale che tratta la salute di tutti.
La terza serata di AngoLazioni seconda edizione, prevista per il 9 settembre è dedicata interamente all’Africa attraverso due bei film sul Burkina Faso e la Tunisia. Il primo dal titolo “Burkinabe Bounty, Agroecology in Burkina“, un corto di 36 minuti della regista Iara Lee (Culture of Resistances films), che racconta con grande energia e bellissime immagini, la resistenza agricola e la lotta per la sovranità alimentare in Burkina Faso, uno dei paesi più poveri al mondo, situato nel sahel africano. Il film mette l’accento tra l’altro su come le donne del paese si impegnano per guadagnare la loro indipendenza economica e con i giovani marciano per le strade per contrastare il business di multinazionali come la Monsanto.
Burkinabé Bounty è un film anche su le tattiche creative utilizzate dalle popolazioni per riprendere il controllo del loro cibo, dei loro semi e del loro futuro.
Il secondo film della serata “Cuscus il grano della dignità” di Habib Ayeb (Tunisia 2017) è un viaggio speciale nella Tunisia di oggi. Quella che veniva chiamata all’epoca dell’Impero  romano “Il granaio di Roma”. Ormai tutti sanno che il Cuscus costituisce la base alimentare di tutti i paesi del Maghreb. Questo documentario si concentra sulle condizioni politiche, sociali, economiche ed ecologiche nelle quali viene prodotto il grano tanto pregiato per la preparazione del Cuscus. Un film che cerca di dimostrare che l’aspetto alimentare è al centro delle questioni legate alla dignità umana.