23 December, 2024
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Si chiude oggi allo scalo marittimo di Porto Torres la due giorni – workshop e il B2B Meetings (Business to Business) – inerenti la sessione italiana dell’OPTIMED Rationalising Mediterranean Sea Ways: from Southern-Eastern to Northern-Western ports. La fase conclusiva del progetto, finanziato con il Programma di cooperazione transfrontaliera ENPI CBC Med 2007-2013, prevede la realizzazione di incontri tra le aziende del settore dei trasporti e della logistica che operano tra la sponda Nord e quella Sud del Mediterraneo. Il progetto è seguito dagli specialisti del Cirem (Centro interuniversitario per le ricerche economiche e la mobilità) dell’ateneo di Cagliari.

Lo scalo di Porto Torres potrebbe rivestire – con Beirut nell’altro versante – un ruolo centrale con carattere internazionale per raccolta, smistamento e distribuzione delle merci dei porti dell’arco dell’alto Tirreno. Con riferimento all’area che va da Valencia a Napoli. I traffici coinvolgerebbero anche la sponda sud orientale del Mediterraneo, in particolare, dall’Egitto alla Turchia. Oggi si è tenuta la visita tecnica allo scalo turritano con la partecipazione di aziende libanesi, francesi e spagnole, del rappresentante della Camera di commercio di Beirut, Dory ABoud Saab e dell’Ascame (Associazione camere commercio Mediterraneo), Monica Cunill. Ai lavori ha preso parte il Consorzio Industriale Provinciale di Sassari.

Ieri, giovedì 3 dicembre, si è tenuto il “BusinessToBusiness”. Un confronto proficuo tra una quindicina di imprese libanesi del settore, prevalentemente agenzie marittime, spedizionieri ed operatori logistici (fra queste, Interworld duty Free, AKS Cargo, PetCo srl, General Transportation service) e altrettante sarde (EfisPau Shipping agency, Seamar, Plaisant &c., Agenzia Cincotta Cagliari, SMS Log Porto Torres). Paolo Fadda (Cirem, docente Università di Cagliari) ha evidenziato l’innovatività del progetto Optimed. «Un percorso che introduce il concetto di hub-and-spoke tipico del trasporto aereo, in un settore quale è quello del Ro-Ro marittimo, nel quale attualmente si opera spesso con linee spot, senza una certezza di frequenza né di orari» ha segnalato il coordinatore scientifico di Optimed. Mentre Gianfranco Fancello (Cirem, ricercatore Unica e coordinatore tecnico di Optimed) ha presentato i risultati del progetto da cui emerge un aspetto saliente: «Rispetto allo stato attuale, per cui trasferire un Ro-Ro dall’area di Milano a quella della Siria occorrono dodici giorni, con il progetto Otpimed i tempi si dimezzano». I lavori sono stati aperti da Gabriella Massidda, direttore generale dell’assessorato regionale ai Trasporti. «Il progetto ha un’importanza strategica per la regione Sardegna rispetto ai futuri assetti del Mediterraneo» ha sottolineato la dottoressa Massidda.