12 August, 2025
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Si è conclusa ieri, domenica 10 agosto, alla Antica Tonnara Su Pranu di Portoscuso, la decima edizione del Big Blue Festival, unico ecofestival della Sardegna, organizzato da 011Solution & Associazione Argonautilus con il patrocinio del Comune di Portoscuso. Tre giornate intense che hanno trasformato il mare in un grande palcoscenico di idee, scienza, arte e partecipazione, celebrando un traguardo simbolico: dieci anni di amore e impegno per l’ambiente marino.
Dall’8 al 10 agosto, un pubblico variegato fatto di famiglie, bambini, curiosi, turisti, ed esperti – è stato protagonista di laboratori, talk, presentazioni e performance. I BIG BLUE LAB hanno portato i piccoli “Lupi di Mare” a scoprire la biodiversità insieme ad Alberto Bardi e Maurizio Cristella, mentre la creatività è esplosa nei laboratori di magliette e accessori fluorescenti con Alessia, Stefania e Valeria. Il gran finale è stato affidato al coloratissimo Carnevale del Mare, tra musica, bolle e sorrisi.
La sezione scientifica ha regalato momenti di grande intensità: Daniele Grech ricercatore dell’IMC Oristano ha condotto il pubblico tra le specie aliene cosiddetti “invasori climatici”; Marco Colombo giornalista e fotografo di fama internazionale ha incantato il pubblico con gli avvistamenti della foca monaca nel Mediterraneo; Giorgia Bollati, giornalista scientifica ha fatto sognare con i suoi “vagabondo del mare”; Monica Pais, veterinaria e fondatrice della Clinica due Mari ci ha portato la sua testimonianza di cura e salvataggio degli animali più indifesi; e, infine, Sara Porru – archeologa subacquea – ci ha condotti in un viaggio senza fiato attraverso la bellezza della sua professione.
Grande protagonista dell’edizione 2025 è stata la mostra “Terra di Maree”, esperienza immersiva di altissimo valore artistico curata da Gabriella Locci per Casa Falconieri. Un progetto ideato e realizzato specificamente per dialogare con l’architettura della Sala Corpus della Tonnara, esaltando luci, volumi e suggestioni.
Non sono mancati gli approfondimenti sul rapporto tra territorio, economia e cultura: il progetto “Viticoltura e rigenerazione” ha messo al centro pratiche sostenibili e radici del territorio, con le Cantine Erbi protagoniste nelle degustazioni che hanno accompagnato gli incontri, mettendo in dialogo produzioni locali e buone pratiche sia in senso ambientale che economico.
Angolo di benessere e relax nel cuore del festival, lo stand della Riflessologia Facciale Italiana ha permesso al pubblico di sperimentare questa pratica rigenerante proprio mentre si svolgevano gli eventi.
Ampio spazio anche a cinema e letteratura: è stato proiettato il cortometraggio “Progresso Renaissance” (Marta Anatra, 2019), che indaga la grande illusione delle industrie di Portovesme, liberamente ispirato al romanzo Fili di Fabrizio Frisan, con l’intervento dell’autore per approfondire temi di forte rilevanza territoriale.
A chiudere la manifestazione, un momento inatteso e di grande impatto scenico offerto dall’Associazione Sa Fabbrica, partner storico di Argonautilus, che ha salutato il pubblico con una sorpresa capace di emozionare.
Dieci anni di Big Blue Festival significano dieci anni di incontri, di nuove consapevolezze e di un messaggio che resta forte: il mare è patrimonio di tutti e la sua tutela è una responsabilità condivisa.
Argonautilus ringrazia ospiti, volontari, partner, commercianti e cittadini che hanno reso possibile questa edizione e rinnova il suo impegno a farsi motore del cambiamento.
L’appuntamento è già fissato al prossimo anno, per continuare a navigare insieme tra cultura e sostenibilità.

Compie dieci anni il Big Blue Festival, organizzato dall’associazione ArgoNautilus, l’unica manifestazione che promuove l’ecologia e la difesa della biodiversità in Sardegna. Nata come progetto di educazione a una nuova coscienza ambientale, da venerdì 8 a domenica 10 agosto, nell’Antica Tonnara Su Pranu di Portoscuso, la tre giorni alternerà momenti di confronto culturale a esperienze dirette sul campo, tavole rotonde e presentazioni di libri ai cosiddetti “Big Blue Lab” per i lettori in erba. Bambini e ragazzi, difatti, hanno sempre avuto uno spazio dedicato all’interno del programma con laboratori creativi, escursioni – anche in barca – e attività direttamente sulle spiagge. A cominciare proprio dal manifesto con un bimbo che cavalca una Caretta caretta, la tartaruga che nidifica sulle coste tirreniche e simboleggia la necessità di un turismo più lento e sostenibile, nonché tra le creature messe a dura prova dall’inquinamento marino. Le session di lettura e scrittura per creare una storia illustrata con i più piccoli, invece, sono seguite dalla scrittrice Eleonora Carta con Valeria Mulas ed Erika Carta di ArgoCircolo Letterario, ispirandosi a titoli quali Ti voglio bene, Blu (Babalibri) di Barroux –Bigbluefestival.it

Il Big Blue Festival è stato concepito a favore degli abitanti della Sardegna sud-occidentale: «Portoscuso è stata fondata intorno alla Tonnara Su Pranu come espansione di quello che era soltanto un villaggio di pescatoriafferma Maurizio Cristella, direttore artistico e biologo marinoper via del passaggio dei tonni. Allora la cattura del grande pesce pelagico era una tra le pratiche sostenibili per eccellenza, che si atteneva ai cicli della natura e scandiva la vita della comunità. Il nostro è un territorio che nei decenni ha subito violenze, contaminazioni, alterazioni profonde in nome di un progresso industriale che si è rivelato un bluff speculativo». Non a caso, tutte le sere sarà proiettato “Progresso Renaissance” (2019), un corto incentrato sull’illusione del “Piano di Rinascita” che ha lasciato un ambiente devastato e impoverito; corto liberamente ispirato al romanzo Fili (Robin) di Fabrizio Frisan, che sarà presente per commentarlo con la regista Marta Anatra.

La mostra “Terra di Maree”

Per celebrare il decennale del Big Blue Festival, è stata realizzata un’installazione nello spazio a cura di Gabriella Locci di Casa Falconieri, con la partecipazione di Daniela e Francesca Manca. Si tratta di un viaggio sensoriale tra arte, mare e memoria, di un’esperienza immersiva che trasforma le antiche architetture della Sala Corpus – il cuore cinquecentesco dell’Antica Tonnara – in arte contemporanea, ad evocare la potenza e la bellezza del nostro essere “Terra di Maree”. Casa Falconieri di Gabriella Locci e Dario Piludu è un centro di ricerca artistica con sede a Dolianova, in Sardegna, attivo dal 1992. Specializzata in tecniche di incisione e grafica d’arte contemporanea, l’associazione promuove progetti internazionali, mostre, workshop e residenze per artisti. Il laboratorio si distingue per l’attenzione al libro d’artista e all’incontro tra pratiche tradizionali e linguaggi visivi contemporanei. Negli anni, Casa Falconieri è diventata un punto di riferimento nel panorama della grafica d’arte a livello europeo.

La vita segreta della foca monaca

Alle 21.30, il ricercatore del progetto Aliem Vigil Daniele Grech illustrerà gli “Invasori climatici: viaggio nel Mediterraneo globalizzato”. Alle 22.30, il naturalista e fotografo Marco Colombo racconterà Out of the blue: la foca monaca nel Mediterraneo (Quercuslibris), volume realizzato con Bruno D’Amicis e Ugo Mellone: «Da sempre è una specie a rischio di estinzione, perseguitata dai pescatori poiché ritenuta ingiustamente una competitrice. Stanno aumentando gli avvistamenti dalle coste sarde e nell’Arcipelago Toscanospiega Marco Colombo perché le colonie greche sono in salute e alcuni esemplari ritornano nei luoghi in cui erano in passato. Se microplastiche sono state ovviamente trovati nei tessuti degli esemplari analizzati, purtroppo nelle grotte in cui riposano e si riproducono spesso le spiaggette sono ricoperte da bottiglie, tappi e altri rifiuti di plastica. L’appello che lancerò durante il festival sarà di non disturbarle almeno in alcuni frangenti, proprio per questa nuova dimostrazione di adattamento, come le grotte dove partoriscono».

Ecosistema oceano

Sabato, alle 21.30, la giornalista scientifica Giorgia Bollati presenterà I vagabondi del mare (Codice) sulla tutela delle innumerevoli forme di plancton,  microorganismo che garantisce la conservazione della vita sulla terra, poiché cambiamenti climatici, inquinamento e perdita di habitat lo stanno riducendo drasticamente. E la sua scomparsa avrebbe delle conseguenze irreparabili sull’intera catena alimentare degli esseri viventi, non solo acquatici. «Il saggio redatto con Marta Musso è scaturito dalla volontà di approfondire una tematica sconosciuta ai più e che rimane in superficie – sostiene Giorgia Bollati -. Comunemente si sa che il plancton nutre le balene, ma si ignora che all’interno dell’ecosistema oceanico ci fornisce metà dell’ossigeno respirabile. Con plancton s’intende tutto ciò che non è ancorato al fondale, ma fluttua nel mare e si lascia trasportare dalla corrente. Si tratta degli organismi viventi più antichi del pianeta, che nonostante le dimensioni microscopiche ci insegnano come si può creare una strategia a lungo termine di sopravvivenza e coevoluzione tra organismi diversi, partecipando a una rete alimentare ecologica e fisiologica molto ampia, in una maniera che si possa nutrire l’intero sistema. E creare condizioni di vita di qualità che consentano a ogni forma di vita di stare bene».

Alle 22.30, invece, la veterinaria e scrittrice Monica Pais parlerà de “La mia vita per gli animali”. La domenica, dalle 18:30, sarà il Carnevale del Mare a caratterizzare le vie del porto del sedicesimo secolo con la sfilata dei più piccoli, seguito, alle 21:15, dal progetto “Viticoltura come rigenerazione” del suolo, illustrato da Federico Erbi. Alle 21.45, in conclusione, l’archeologa Sara Porru tratterà del “Mare, custode del tempo”.

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Ritorna il 23 e il 24 novembre l’appuntamento con il Festival di Scirarindi, la più imponente e importante manifestazione indipendente a carattere regionale che promuove prodotti, servizi e saperi dedicati al benessere, al buon vivere, ai temi della sostenibilità ambientale, agropastorale, economica e sociale e alla Sardegna naturale. Un format vincente che riconferma la sua forza d’attrazione e la sua straordinaria capacità di coinvolgimento di visitatori (15mila lo scorso anno) con un programma culturale di grande qualità, tra incontri, laboratori e corsi per grandi e piccoli, presentazione di buone pratiche, promozione di specificità ed eccellenze locali e soprattutto tante occasioni di scambio e condivisione tra le diverse anime della nostra isola virtuosa. Nona edizione di una realtà sarda e nazionale sempre più consolidata che mira a rendere la vita più sostenibile ed equa e soprattutto un’occasione di crescita e spazio pubblico in cui far circolare anche nuove relazioni, idee e progetti.

Promossa e organizzata interamente dall’associazione culturale Scirarindi vedrà nel penultimo weekend di novembre un calendario ancora più ricco di iniziative adatte a un pubblico di tutte le età. Dalle 10.00 del mattino fino alle 22.00 negli spazi della Fiera Internazionale della Sardegna a Cagliari, nei Padiglioni B, G e I e le quattro sale A-B-C-D-E del Palazzo dei Congressi (ingresso Viale Diaz), ciascun visitatore potrà personalizzare il proprio percorso tra le tantissime proposte. A partire dal viaggio tra i professionisti della Sardegna naturale nella coloratissima e vivace area espositiva, cuore palpitante del festival, con il suo sempre più crescente numero di espositori (quest’anno sono 280) declinati nelle varie aree dell’ecoturismo, della bioedilizia, agri-cultura, ambiente, economia etica, artigianato, area compra naturale, partecipazione, animali, salute e benessere, alimentazione, e naturalmente tanti prodotti di grande qualità nell’area Food, che si rinnova con ancora più eccellenze, più gusto, e tante aziende e piccoli produttori che lavorano in Sardegna e che si impegnano quotidianamente per sostenere l’economia locale in modo sano, pulito e corretto.

Diecimila metri quadri in cui si snoderanno oltre 160 attività, tra iniziative speciali, incontri, tavole rotonde e conferenze con 30 ospiti sardi e nazionali, laboratori, lezioni dimostrative aperte a tutti, momenti di meditazione, ascolto interiore, libri, mostre e spettacoli, cooking show, aree relax, punti ristoro bio-veg, servizi di animazione e spazi per i bambini con percorsi tematici e laboratori, consulenze del benessere e trattamenti gratuiti, attività per le scuole e per i più piccoli, degustazioni dei prodotti sardi. Una manifestazione che si sorregge esclusivamente sulle proprie gambe, grazie anche al supporto di oltre 70 volontari che condividono gli ideali del festival e collaborano in modo insostituibile, alla sua realizzazione.

«Scirarindi accompagna il pubblico in un viaggio di scoperta di una Sardegna inedita, fatta di bellezza, sostenibilità, e qualità della vita. Scirarindi è un popolo in cammino che guarda al futuro con speranza, condividendo e promuovendo quanto c’è di meglio, per sé e per la propria terra», spiega Giovannella Dall’Ara, responsabile e anima del festival insieme al team di esperti scientifici e collaboratori.

Sulle numerose aree tematiche della manifestazione la sezione delle iniziative speciali caratterizza ogni edizione attraverso gli interventi e gli approfondimenti di professionisti qualificati e figure di spicco. Tra le quindici di questa edizione segnaliamo “Facciamo scuola, sguardi nuovi sull’educazione”, lo spazio importante articolato in un itinerario di più incontri e momenti esperenziali per riflettere sui temi dell’educazione e su un’altra scuola possibile, sui bisogni educativi e sulle esperienze di chi con coraggio porta avanti piccole rivoluzioni, che il festival rivolge ai ragazzi degli Istituti superiori sin dalla sua prima edizione offrendo laboratori, confronti e percorsi tematici. Se ne parlerà in una serie di appuntamenti nel weekend a partire da sabato 23 novembre alle 10.30 (Sala Grande Padiglione I) con la facilitazione di Genny Carraro, coordinatrice generale della Rete Europea degli Ecovillaggi (GEN Europe), esperta di scienze internazionali e diplomatiche con una grande esperienza a livello internazionale in pubbliche relazioni e collaborazioni con reti nazionali ed estere; il percorso tematico “50 sfumature di green” che si snoda in più incontri nelle due giornate della manifestazione, a cura di Edizero Industrie Verdi d’Italia con il coordinamento della “contadina dell’edilizia”, amica e ospite affezionata del festival, Daniela Ducato: dalla riqualificazione energetica e l’edilizia ecologica, alla natura che si insinua nell’architettura (sabato ore 16.30 Palazzo dei Congressi Sala A). In programma oltre ai vari momenti ci sarà il tour “Le città invisibili della plastica” (sabato ore 15.00 appuntamento stand Edizero), una visita guidata (ludica) dentro e fuori il festival con la stessa Ducato, alla scoperta della plastica e di altri derivati petrochimici invisibili ai nostri occhi.

Tra le iniziative “verdi” anche l’incontro dedicato alla più grande filiera d’Europa di prodotti di canapa realizzati a Km corto (domenica ore 16.00 Palazzo Congressi, Sala D); ritorna lo scrittore Daniel Lumera, protagonista anche stavolta di una nuova conferenza esperenziale dal titolo “Ecosofia, consapevolezza della natura” (sabato ore 17.00 Sala Grande Padiglione I, 1° piano) per sperimentare un’educazione alla consapevolezza, che abbraccia i principi di ecosofia (“saggezza dell’ambiente”) ed ecologia; dalla saggezza per migliorare la relazione con noi stessi, gli altri, l’ambiente e la natura, alla scoperta delle “Chiavi di lettura per un mondo in tempesta”: come affrontare questo periodo storico in cui il clima economico e politico non offrono segni di miglioramento, e dove nel frattempo assistiamo a una riduzione graduale delle nostre libertà. Dialogo aperto in cinque incontri tra sabato e domenica sui temi di economia, politica, attualità e crescita interiore con il giornalista e ricercatore Piero Cammerinesi (corrispondente estero per alcuni importanti magazine negli USA e editore di riviste internazionali) e Fausto Carotenuto, un passato di analista strategico per enti governativi e multilaterali e una vita avventurosa attraverso trame politiche, economiche e internazionali; consapevolezza del mondo che ci circonda quindi ma anche e soprattutto di sé e della propria età, nell’incontro dedicato alle donne “Over 50. L’età dell’oro delle donne: racconti e interviste”. Una chiacchierata con le ospiti e il pubblico per smontare stereotipi ed etichette culturali e pregiudizi nei confronti delle donne over 50. Perché invece non considerare questa come un’età dell’oro? Un’età piena, una nuova fase della vita preziosa come la bellezza e ricca come il valore della piena consapevolezza di sè. Se ne parlerà domenica con alcune di queste grandi donne over 50 che porteranno le proprie esperienze e le loro testimonianze: Monica Pais, la veterinaria conosciuta in tutta Italia e la più seguita sui social, salvatrice della cagnolina Palla e fondatrice della Onlus a lei dedicata; Alessandra Guigoni, antropologa culturale, saggista, blogger, dottore di ricerca (Unica); Luisa Aru, antroposofa, medico omeopata specializzata in pediatria; Michaela K. Bellisario, giornalista e scrittrice e Claudia Rebellino Becce, avvocata (autrici insieme del libro “Felici a 50 anni”) e Daniela Ducato, la pluripremiata bio-imprenditrice sarda più innovativa d’Italia. Coordina l’incontro Paola Cireddu, giornalista, musicista e regista (fa parte dell’associazione Giulia giornaliste Sardegna).

Ritrovare il linguaggio perduto di una femminilità fuori dagli stereotipi, libera, intraprendente, piena di coraggio, traboccante di vita attraverso il trekking. Se ne parlerà nell’incontro “Il Senso della Donne per il Cammino: il caso della Rete Nazionale Donne in Cammino”. La forza magnetica della passione per il camminare, unita al desiderio di condividere idee ed esperienze hanno visto in poco tempo un’adesione di migliaia di persone da tutta Italia. Sarà l’ideatrice della Rete Nazionale Donne in Cammino, Ilaria Canali, antropologa, esperta di formazione e comunicazione, a raccontare nell’incontro di sabato 23 alle 18.00 (Palazzo dei Congressi Sala D), questo successo straordinario. In programma domenica all’alba (alle 6.20) anche una escursione alla Sella del Diavolo e il workshop di walk experience design (ore 15.30 Palazzo Congressi, Sala B); dal passo lento e attento al paesaggio, alla velocità, cedevolezza ed esplosività, per attivare un meccanismo di difesa che non contempli necessariamente la forza fisica. Si tratta del Wing Chun, uno stile di Kung Fu inventato da una donna, una monaca del monastero Shaolin centinaia di anni fa. Un’arte marziale per tutti che insegna anche ad avere maggiore sicurezza in sè stessi, benessere e nuove capacità di problem solving. A raccontare la storia e le caratteristiche salienti di questa disciplina tradizionale sarà domenica alle 11.30 Palazzo Congressi, Sala D, Furio Piccinini, profondo conoscitore dell’arte che proviene dal mondo della lotta greco-romana, e istruttore certificato a Hong Kong;  ritrovare la terra, accudire e vedere crescere le proprie piante, ma soprattutto favorire l’integrazione, la riflessione ed il riscatto nel bel progetto degli Orti Sociali del carcere di Uta, presentato a Scirarindi dalla Caritas dell’arcidiocesi di Cagliari. 4.000 mq all’interno del cortile del carcere da cui sono stati ricavati 36 orticelli seguiti con entusiasmo da circa 70 detenuti. Un’iniziativa importante, che unisce socialità e formazione e adempie al dettato costituzionale sulla funzione riabilitativa della pena.

Dalla consapevolezza di quello che produciamo a quello che mangiamo negli incontri “I Signori del cibo e Mesa Noa: l’industria alimentare che divora il pianeta, e chi lo salva” che, partendo dall’analisi dei lati oscuri del mercato del cibo, portano una speciale attenzione alle reti agroalimentari alternative, all’etica del cibo e alla sostenibilità sociale ed ambientale. Con il giornalista d’inchiesta Stefano Liberti (Internazionale e Le Monde Diplomatique) e lo chef d’eccellenza del Cagliari Calcio, William Pitzalis, coordinati da Alessandra Guigoni, si parlerà sabato a partire dalle 19.30 nella Sala Grande del Padiglione I di come un altro cibo sia possibile, di come i consumi alimentari possano e debbano essere accompagnati da solidarietà, giustizia sociale, etica ambientale e sociale; e ancora i preziosi suggerimenti di Lucia Cuffaro, massima esperta di autoproduzione e riciclo, presidente del movimento della Decrescita Felice che ritorna a Scirarindi per parlarci di economia circolare e “Riduzione a monte dei rifiuti, autoproduzione e buone pratiche eco”, per favorire la consapevolezza sui temi della sostenibilità e della diminuzione degli sprechi; l’atteso ritorno di Monica Pais accompagnata dalla celebre cagnetta Palla, stavolta per raccontare la storia drammatica (ma con un lieto fine) di Mano, un cane maremmano scontroso e taciturno, vittima di violenze atroci da cui per fortuna si è ripreso (domenica alle 17.30 Sala Grande Padiglione I, 1° piano); le lezioni informali nell’incontro “Un the con lo chef” (Padiglione B), per scoprire i segreti della pasticceria vegetale e tanti consigli per una cucina domestica sana e naturale con lo chef Giacomo Matteo Pisanu, mentre si sorseggia un tè pregiato. E ancora tante altre iniziative speciali tra “Saggezza dell’Africa Ancestrale” di Aminata Fofana, la danza rituale azteca, i suoni antichi e il canto del Tamburo con il danzatore Mexica-Azteca Ollinati Contreras, esperto di musicoterapia e psicomotricità, ed il concerto “Ancient Stones” del duo Jyotishmati (domenica ore 19.00 Sala Grande, Padiglione I, 1° piano) composto da Matteo Giorgioni (piano) e Lisa Frassi (voce &loop station): musica antica e suggestiva in chiave moderna, vibrazioni che aiutano a rilassarsi e che fanno viaggiare oltre il tempo e lo spazio, rigorosamente a 432Hz, la frequenza che produce il suono universale dai molti benefici.

Mangiare meno e mangiare meglio, consumare prodotti locali e stagionali per consentire alle comunità di vivere in modo dignitoso, portando avanti le loro tipicità e tradizioni agroalimentari. Con decine e decine di espositori, la maggior parte dei quali piccoli o piccolissimi produttori, provenienti da tutta la Sardegna, anche quest’anno il Festival propone prodotti e pietanze slow, attente all’ambiente, rispettose delle tradizioni e delle comunità locali.

Giunto al nono compleanno il Festival Scirarindi ha visto in questi anni crescere il Padiglione Food (G) dedicato alla ristorazione e ai prodotti locali di grande qualità, e ai più golosi, con la partecipazione attiva di tante aziende e produttori sardi. Una vasta area espositiva in cui è possibile “fare la spesa” fornendosi di tutte gli ingredienti primari che servono in cucina, dall’olio, alla pasta, il vino, le spezie, formaggi, frutta, verdura, legumi, birre, e tanto altro ancora. Oppure degustare e assaporare le ricette più rappresentative dell’isola, come quelle del ristorante rurale L’Ulivo di Gonnosfanadiga, il Panificio Porta con le sue pizze gourmet a lunga lievitazione; la cucina indiana esempio di “world food” di Tandoori, le dolcezze di Chocogioia, le specialità di Mangiogusto e Biora, solo per citare alcune proposte. Tra le food experience, esperienze di gusto immersive, interattive e formative, lo stand del pastry chef Gian Piero Loddo, la pasticceria di Raimonda Fulghesu, con le ricette tradizionali di Laconi ma non solo; il cioccolato di VaiCacao, l’arte della maestra di pane e paste Norma Argiolas, con la sua sapienza quartese.

Nella nona edizione di Scirarindi l’area espositiva si articola attraverso 280 espositori suddivisi nelle 11 aree tematiche con un numero considerevole di realtà locali per il settore dell’alimentazione e food con oltre 50 stand, agri-cultura, ambiente, economia etica, artigianato, compranaturale, partecipazione, animali, salute e benessere, e ancora tante sorprese a novità. Quest’anno si aggiungono inoltre due aree per partecipazione e qualità: Ecoturismo e Bioedilizia.

«Scirarindi esiste perché c’è una grande vocazione e un ideale forte e condiviso, ed è sostenuto dall’energia, dalla volontà e dalla visione di tante persone che si attivano per un cambiamento», ha spiegato Giovannella Dall’Ara, presidente dell’associazione Scirarindi, nel corso della conferenza stampa di presentazione, tenutasi stamane, 21 novembre, nella sala del Consiglio della Fiera Internazionale della Sardegna, Cagliari. La manifestazione nasce nel 2008 a Sinnai con l’intento di raccogliere tutte le realtà del cambiamento e della consapevolezza, dei nuovi stili di vita, in Sardegna, e dal 2011 si tiene nello spazio della Fiera di Cagliari articolando le tantissime attività e esposizioni sui temi della sostenibilità, del benessere e del buon vivere. Quest’anno giunge alla sua nona edizione con 280 espositori: un’area espositiva nutritissima, con le aree tematiche sull’ambiente, alimentazione, agri-cultura, animali, bioedilizia, compranaturale, economia etica, partecipazione, ecoturismo, salute e benessere, spazio bambini, vita interiore. «Temi cari al festival che verranno incarnati da tante aziende speciali che lavorano tutto l’anno – ha aggiunto Giovannella Dall’Ara – Scirarindi è costituito dalla convergenza di queste realtà che in queste aree rappresentano le eccellenze del territorio sardo».

La manifestazione è promossa e interamente organizzata dalla Associazione Culturale Scirarindi e non gode di alcun finanziamento pubblico.

A sostegno dell’evento è prevista un contributo di partecipazione di € 5,00 per i visitatori che abbiano compiuto i 16 anni di età. Si potrà accedere liberamente a tutte le conferenze e le presentazioni, ai workshop, ai laboratori esperienziali, alle dimostrazioni pratiche ai trattamenti e alle consulenze individuali, alle lezioni di gruppo, alle degustazioni.

 

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La Regione Sardegna, con l’assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, partecipa alla 32ª edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, in programma dal 9 al 13 maggio prossimi al Lingotto Fiere.

Filo conduttore di quest’anno, la mescolanza tra culture, come recita il tema “Il gioco del mondo”. Un titolo tratto dall’omonimo romanzo Julio Cortàzar per trasmettere un messaggio: la cultura non contempla frontiere o linee divisorie; non ha confini, anzi supera divisioni e muri.
Su questo tema si confrontano e si presentano dieci case editrici isolane, che porteranno ciascuna una selezione di otto pubblicazioni: AmicoLibro Casa Editrice, Cabu Abbas Casa Editrice, EdiUni, Edizioni Segnavia, Coedisar, Pettirosso Editore, S’Alvure, Gi.A di Giorgio Ariu, Panoramika Editrice, Nema Press.

«Il ruolo delle istituzioni – dichiara il presidente della Regione, Christian Solinas – con l’interim all’assessorato della Cultura, deve essere quello di stare accanto agli autori e operatori sardi, sempre più presenti nell’editoria nazionale e internazionale, sostenendo progetti e incoraggiando iniziative capaci di creare momenti di crescita culturale ed economica.»

Il programma 

Giovedì 9 maggio, alle ore 11.00, il taglio del nastro cui seguirà la presentazione e animazione del libro “I corvi farlocchi” dell’autore Giancarlo Biffi di una collana di libri per l’infanzia “Gufo rosmarino” (Segnavia). Nel pomeriggio, la presentazione del libro per bambini di Monica Trunci “Colorando gli animali” (S’alvure)”ì sarà abbinata a un laboratorio per i più piccoli.

 

A chiudere la prima serata, la presentazione di “Piove deserto” di Ciro Auriemma e Renato Troffa, (DeA Planeta), tra i più venduti in Sardegna negli ultimi due mesi.

 

Venerdì 10 maggio, alle ore 10.00, sarà illustrato il progetto internazionale Olympias – le olimpiadi dei giochi tradizionali della Sardegna. Si resterà in terra sarda anche con la proiezione dei filmati realizzati sui giochi tradizionali. A seguire, la presentazione di “Signorie territoriali nella Sardegna medievale. I Malaspina (secc. XIII-XIV)” di Alessandro Soddu (Carocci) e “La danza dei fiori secchi” di Carmen Salis (Amico Libro).

 

Alle ore 17.00, lo studio sulle fontane storiche sarde sarà al centro di una tavola rotonda. Sempre l’acqua sarà protagonista del film-documentario sulle architetture dell’acqua in Sardegna dal titolo “Funtaneris. Sulle strade dell’acqua”, regia di Massimo Gasole.

 

La giornata di sabato 11 maggio si aprirà col dibattito “Cosa è un’Agenzia letteraria”. Alle ore 12.00 seguiranno la presentazione del libro “Animali come noi” dell’autrice Monica Pais (Longanesi), in cima alle classifiche da un mese e delle novità librarie dell’autrice Neria de Giovanni (Nemapress), per chiudere con “Pioggia Sporca” di Lorenzo Scano (La Corte Editore), definito una delle nuove voci interessanti del noir nel panorama nazionale.

 

La presentazione del Premio Licanìas, per narrativa inedita in lingua italiana di autori, editi e inediti, residenti o nati in Sardegna, sarà la prima iniziativa di domenica 12 maggio. Farà seguito la presentazione delle collane del gruppo editoriale L’Unione Sarda, a cura del Direttore Editoriale Lorenzo Paolini.

Due, le presentazioni di libri in agenda: “Il sentiero del sole” di Tiziana Cimardi (Il Pettirosso Editore) e, nel pomeriggio, il volume a fumetti “Dimonios, la leggenda della Brigata Sassari” scritto da Bepi Vigna e illustrato da Gildo Atzori – Centro Internazionale del Fumetto (Edizioni grafiche Ghiani). A quest’ultimo saranno abbinati la proiezione del video realizzato con materiali fotografici di repertorio e alcune tavole del fumetto, e la presentazione del racconto illustrato “L’uomo che sognava gli struzzi” scritto da Bepi Vigna e illustrato da Giovannella Monaco (Grafiche 77, Tipografo/editore in Toscana).

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Domenica 26 novembre seconda ed ultima giornata di Scirarindi, VII edizione, alla Fiera di Cagliari. Si riparte dalla mattina, alle 10.00, con il laboratorio dedicato all’ambiente e poi con una miriade di appuntamenti suddivisi nelle aree delle iniziative speciali, delle conferenze, del food experience, dei laboratori, lezioni e dimostrazioni, trattamenti del benessere, area espositiva, mostre, libri e spettacoli, spazio bambini e spazio animali, nei Padiglioni I, G, B e nelle cinque sale del Palazzo dei Congressi. Alle 10.30 nel Padiglione I, Sala Grande, il concerto del Coro Polifonica Arborense e, subito dopo, alle 11.00 l’incontro “Effetto Palla: il volontariato contagioso: ieri, oggi e domani” con la dott.ssa Monica Pais, veterinaria della clinica Duemari di Oristano, ispiratrice  e testimonial della Onlus “Effetto Palla” (dal nome che diede alla cagnolina ritrovata in fin di vita con un laccio stretto al collo e poi salvata) che aiuta gli animali di nessuno, ammalati, maltrattati e feriti, per poi darli in adozione. Sempre alle 11.00 nella Sala A del Palazzo dei Congressi si parlerà degli itinerari di bellezza per riscoprire la propria terra nell’incontro “La Sardegna dei Borghi, dei Giardini e dei Cammini” con il network dei Giardini Storici, Il Cammino di Santa Barbara, Associazione Borghi Autentici, e dell’assessore del Turismo della Regione Sardegna, Barbara Argiolas. Conducono Cristina Marras e Antonino Soddu Pirellas. Ancora alle 11.00 tempo di cooking show: al Padiglione G, Gabriele Valdes illustrerà come si fa una perfetta pizza in teglia nel forno di casa; nello stesso Padiglione ma nell’area laboratori, Norma Argiolas, esperta panificatrice di Quartu Sant’Elena, insegnerà a fare una serie di tipi di pasta, dai più conosciuti a quelli meno noti, nel rispetto della grande tradizione sarda (Is Malloreddus, Is Andarinus, Is Malareddus, Is Pirrinius, Maccarones de Busa). Alle 11.30 nella Sala D del Palazzo dei Congressi l’incontro laboratoriale “Cominciamo a progettare insieme i tuo nuovo lavoro” con Monica Lasaponara, prima Escape Coach in Italia ed ex top manager, che dopo 15 anni da dirigente del settore marketing di un network televisivo ha deciso di mollare tutto, per ricominciare da capo e aiutare poi altri a sua volta a trovare il coraggio di ricominciare una nuova vita, facendo ciò che si desidera realmente. Alle 12.00, nel Padiglione I, Sala Grande, Lucia Cuffaro, conduttrice della rubrica su Uno Mattina in Famiglia “Chi fa da sé” ci parlerà di “Cosa si nasconde nei cibi che mangiamo? Come evitare gli ingredienti dannosi e autoprodurre alimenti salutari”. Nella Sala C, invece, si parlerà di economia etica e dell’esperienza di Acanta MAG Coop Giovanni Arquati “La finanza mutualistica e solidale“; alle 13.00 nella Sala E, Marco Forti introdurrà i temi su agricoltura rigenerativa ad auto produzione concimi ed inoculi. Alle 15.00, il Festival letterario San Bartolomeo sarà presente con i tre incontri “Dalla Archeologia alla Archeosofia” con Paolo Piu Cortis; “Viaggio nella terra dei nativi del Nord America” con Carola Atzori, e “Giochi, giocattoli e giorni lontani” con Angelo Pili e Sabina Rubini. Alle 16.00 nella Sala B – Palazzo Congressi, conversazione su “Panificio e bakery”: Alessandra Guigoni, antropologa culturale, specializzata in storia e cultura dell’alimentazione intervista Stefano Pibi, maestro lievitista con Monica Mastino, tecnologa alimentare. Nello stesso orario ma in Sala C si parlerà di “Decrescita Felice in Sardegna” con Lucia Cuffaro, presidente del Movimento per la Decrescita Felice. E ancora alle 16.00 ma in Sala D l’incontro sul tema del lavoro dal titolo “Disoccupazione, sottoccupazione e precarizzazione: dall’Etica del lavoro della Costituzione del ’48 all’etica autoritaria dei Trattati Europei. perché e per chi?” Con l’avv. Mario Giambelli Gallotti, introduce Mauro Scardovelli. Alle 16.30 due “pasionarie”, rispettivamente della medicina veterinaria e dell’architettura, Monica Pais e Daniela Ducato, sinergie necessarie per curare e progettare guardando il mondo con gli occhi degli animali, protagoniste nell’incontro nella Sala Grande Padiglione I; alle 17.00, le mappe di navigazione con i “Guerrieri di Pace in un mondo alla rovescia. L’incredibile ricchezza umana della Costituzione Italiana: psicologia della Giustizia” con Mauro Scardovelli, e in contemporanea nel Padiglione G, area laboratori, analisi sensoriale di Birre e Formaggi a cura di Tarrantiga e Argiolas Formaggi. Alle 17.30, due appuntamenti nelle Sale B e C dedicati alla Salute & Benessere: “Riflessologia plantare e disabilità” a cura del Centro Studi Naturalia, e “L’importanza del registro tumori regionale in Sardegna” a cura del comitato Sa Luxi. Per il settore dedicato all’innovazione, alle 18.00, nel Padiglione I, Stand FabLab, “Alla scoperta della stampante 3D”, con Francesca Mereu; nel Padiglione G, alla stessa ora, momenti di cooking show nello stand della ristorazione “Porta 1918” con il “Viaggio della fregola sarda in Bielorussia”, a cura di Riccardo Porta e Davide Bonu, e poi degustazioni e racconti in “Un mondo di cioccolato” allo stand Sucania bottega equosolidale. Alle 18.30 un altro appuntamento con Lucia Cuffaro nel Padiglione I, Sala  Grande, per una “Lettura consapevole delle etichette per una cura della persona e della casa al naturale”. Scuola di pasta, per la pizza in questo caso, e tutti i segreti per saperla fare e per ri-conoscere quelle di qualità, con degustazione. A cura di Gabriele Valdes, Massimo Bosco, Pierluigi Fais, Stefano Pibi. Conduce Alessandra Guigoni. Ancora degustazioni nel Padiglione G “A tavola con Agricura”, Agricoltura sostenibile dalla biodiversità della Sardegna. Dalle 19.00 alle 21.30, l’appuntamento su salute e benessere nel Padiglione I, Area Dimostrazioni, dal titolo “Cure integrate del dolore cronico” a cura di “InVita la Vita”: cinque associazioni di volontariato (composte da medici, omeopati, osteopati, naturopati) che si occupano dei pazienti oncologi e dei familiari e propongono la terapia integrata del dolore. Alle 20.30 ultimo appuntamento con il concerto a 432 Hz “Vocal and Piano Mantras” con Matteo Giorgioni& Jyotishmati, progetto di Lisa Frassi e Matteo Giorgioni.

Nelle due giornate del Festival di Scirarindi saranno visitabili le mostre “Verde Sardegna, piante sarde e educazione ambientale” a cura di Gabriella Manca, e “Alberi parlanti”, fotografie di Alessio Carlini, Padiglione I, primo piano. Nel Padiglione G, laboratorio di realizzazione artigianale di Coccoi Pintau e nel Padiglione I, Stand Ciclofficina Sella del Diavolo il laboratorio “Ripara la tua bici”, laboratorio di Ciclomeccanica per chiunque voglia imparare  qualcosa di più sulla propria bicicletta.