Si terrà il 5 e il 6 agosto l’edizione 2018 di Sant’Anna Arresi Teatro – “Dell’amore e di altre storie”, il Festival organizzato dalla compagnia “La Cernita Teatro”.
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Si terrà domenica 5 e lunedì 6 agosto l’edizione 2018 Sant’Anna Arresi Teatro – “Dell’amore e di altre storie”, il Festival organizzato dalla compagnia “La Cernita Teatro” con la direzione artistica di Monica Porcedda, giunta alla sua settima edizione e diventata un appuntamento atteso dalla comunità arresina e dall’intero territorio. Per questo motivo l’Amministrazione comunale ha deciso di riproporla prendendo atto del valore culturale del progetto e del gradimento di un vasto pubblico. L’edizione 2018 di Sant’Anna Arresi teatro è organizzata con la partnership e collaborazione di Regione Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport), Comune di Sant’Anna Arresi, Pro Loco di Sant’Anna Arresi, Associazione Candiani Porto Pino, Raiawadunia Cittadini del Mondo, Asce Sardegna (Associazione Sarda contro l’emarginazione), Los Quinchos Cagliari, Associazione Punta Giara “Ai confini tra Sardegna e Jazz” e R.U.A.S. (Rete Unitaria Antifascista del Sulcis Iglesiente). Quest’anno il Festival rientra all’interno del progetto “Sud Ovest Teatro” che farà tappa a Sant’Anna Arresi, Portoscuso e Carbonia.
La scelta artistica di quest’anno, in linea con la funzione sociale che da anni contraddistingue l’operato della Compagnia la Cernita, verte su temi di strettissima attualità: in particolare al centro della due giorni di spettacoli c’è l’attenzione verso gli ultimi, indagata nelle sue diverse forme.
Il primo giorno, domenica 5 agosto, alle ore 21.30, presso il Nuraghe Arresi, andrà in scena “Cammelli a Barbiana”, di Francesco Niccolini e Luigi D’Elia, con Luigi D’Elia per la regia di Fabrizio Saccomanno. Il pubblico verrà posto di fronte alla storia di Lorenzo Milani, prete, maestro e uomo, di una scuola nei boschi, dove si fa lezione tra i prati e lungo i fiumi, senza lavagna, senza banchi, senza primo della classe e soprattutto senza somari né bocciati. Un racconto duro, amaro, ma allo stesso tempo intessuto di tenerezza per quel miracolo irripetibile che è stato Barbiana, e con tutta la sorpresa negli occhi di quei ragazzi dimenticati che, un giorno, videro un cammello volare sulle loro teste. Il racconto di D’Elia e Niccolini segue passo passo la vita e l’impresa di Don Milani, nei suoi momenti salienti, sino alla stesura della famosa “Lettera a una professoressa” e alla morte prematura. Come sempre il segno distintivo della narrazione di D’Elia è la semplicità e la naturalezza sommessa. E’ solo la sua voce, corredata da qualche musica che ne amplifica l’emozione, a narrarci quella splendida avventura. Attraverso lo spettacolo si vuole far conoscere la caparbietà di un insegnamento, quello del “priore di Barbiana” che partiva dal basso, dai veri bisogni della gente che non aveva mai avuto niente, con la consapevolezza che nessuno dovesse trovarsi indietro. Ed il messaggio arriva diretto agli spettatori, in questo modo anch’essi, guardando in cielo, possono vedere le nuvole trasformarsi in cammelli.
Lunedì 6 agosto si proseguirà sullo stesso tema, gli ultimi e il tentativo della loro inclusione sociale, volgendo lo sguardo ad un panorama più ampio ed internazionale.
Alle ore 20.00, presso la Chiesetta di Sant’Anna, verrà inaugurata la mostra fotografica “Nicaragua, dalla strada alla vita”, mostra fotografica di Franco Montis e a cura dell’Associazione Los Quinchos di Cagliari di cui il fotografo è stato a lungo presidente. La mostra, attraverso le foto, racconterà i tanti anni di impegno con il progetto Los Quinchos per sostenere ed aiutare i bambini di strada. La mostra metterà davanti agli occhi e alla coscienza degli spettatori coloro che dalla vita hanno ricevuto veramente poco, ma che con quel poco cercano di costruire e far vivere la loro dignità.
Alle 21.00 sarà offerto un buffet per poi trasferirsi alle 21.30 presso il Nuraghe Arresi, dove si inizierà con lo spettacolo, produzione La Cernita Teatro, “Dell’amore e di altre storie” dai testi di Silvestro Montanaro, con adattamento teatrale a cura di Monica Porcedda, con Monica Porcedda e Gerardo Ferrara. Lo spettacolo è tratto dal libro di Silvestro Montanaro “Col cuore coperto di neve. 1. dell’Amore e altre storie” che ci fa conoscere le mille storie “del nuovo medioevo” dove l’amore muore sotto i colpi crudeli della pedofilia, del turismo sessuale e dei traffici di carne umana.
Al termine dello spettacolo sarà la volta di “Buongiorno Africa”, incontro con il giornalista Silvestro Montanaro e con l’intervento di Asce Sardegna e Los Quinchos. Silvestro Montanaro ha caratterizzato la sua “mission” professionale con una netta scelta di campo: ha sempre scelto di fare inchieste su tutte le discriminazioni presenti nel mondo, con particolare attenzione ai paesi poveri e sfruttati.
Silvestro Montanaro è conosciuto in particolare per il programma “C’era una volta” in onda su Rai Tre. E’ un’Africa profondamente diversa quella che raccontano le telecamere di “C’era una volta”: artisti, economisti, politici, la parte migliore del continente dimenticato, fanno il punto su passato e presente e guardano al futuro del loro mondo. E se su passato e presente pesano le ombre del razzismo, del colonialismo e della rapina delle grandi risorse di questa straordinaria terra, per il futuro l’Africa vuol far da sola, stanca di false promesse ed aiuti interessati.
Vediamo ora un’intervista con Monica Porcedda, direttrice artistica della VII edizione del Festival Sant’Anna Arresi Teatro 2018