1 September, 2024
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La Cernita Teatro, in collaborazione con l’assessorato della Cultura del comune di Carbonia, presenta la IV edizione di Teatro per la città, diretta da Monica Porcedda, direttore artistico de La Cernita Teatro e Cinzia Crobu, giornalista di settore, realizzata grazie al contributo della Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Spettacolo e Sport.

Sabato 17 dicembre 2016, alle ore 19.30, presso il Teatro di Bacu Abis, in occasione del 78° anniversario della nascita di Carbonia,

Come le precedenti edizioni, dal 2013 ad oggi, la IV edizione si svolgerà all’insegna del Teatro della partecipazione, un Teatro che, come da antichissima tradizione, lungi dal voler essere mero intrattenimento, nasce come espressione del confronto e delle riflessioni sulla collettività e sul vivere comune, contribuendo a valorizzare gli spazi pubblici della comunità.

Si aprirà alle ore 19.30 con la compagnia Antas Teatro di San Sperate che presenterà il lavoro “Riomurtas”, una storia di guerra, amore e nessuna scelta, tratto da una storia vera rielaborata da Anselmo Spiga. Con Giulio Landis, Scrittura scenica e regia di Giacomo Casti. Musiche originali ed esecuzioni dal vivo di Massimo Sciola, Gianni Fozzi, Cristiano Poddie, Giovanni Mameli, Daniele Ucchesu. Filmato prodotto da Ennio Madau.

A seguire a tutto il pubblico sarà offerto un buffet con intermezzo poetico a cura de La Cernita Teatro.

La serata si chiuderà con il progetto musicale “Una pace possibile” ideazione e interventi di Cinzia Crobu, voce solista e chitarra acustica Francesco Atzori. Autori scelti: Bob Dylan, Fabrizio De Andrè, John Lennon, Sting, Ivano Fossati, Enrico Ruggeri, Enzo Jannacci, B. Mc Guire.

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Ieri sera, presso la comunità di Via Marconi, a Carbonia, si è svolta una serata per raccogliere fondi a favore dell’omonima associazione che da anni porta avanti “progetti di vita” in favore di persone diversamente abili. L’evento è stato ideato da un affiatato gruppo di artisti: Salvatore Filia, Alfredo Mussetti, Paola Matta, Carlo Giancola e Daniela Matta.

Con un grande lavoro di squadra si è potuta organizzare una serata divertente, nella quale il pubblico si è sentito coinvolto in un’atmosfera di magiche emozioni.

Ad aprire la serata è stata la poetessa Barbara Loi che, con un mix di dolcezza e passione, ha recitato una delle sue poesie, vincitrice tra l’altro di un premio letterario. La simpatia di Suor Barbara e di don Massimiliano ha fatto sì che dalle loro chitarre si sprigionassero note che, accompagnate dalle loro voci, hanno trascinato tutti in un unico coro.

Ma le vere star dell’evento sono stati i concorrenti del gioco del “Musichiere”. Dieci in tutto, due per ogni categoria: per l’imprenditoria Caterina Tuveri e Jenni Mocci, per la cultura Rita Sirtoli e Salvatore Messina, per lo sport Giorgio Fois e Luciano Trebini, per la politica Paola Massidda e Daniela Garau e, infine, per l’informazione Antonella Secci e Giampaolo Cirronis.

Animati da un umorismo contagioso, hanno gareggiato sulle note musicali delle basi lanciate dalla bravissima Elisa Bove.

Ogni concorrente è stato omaggiato da prodotti offerti dalla dottoressa Rita Manca ed i vincitori hanno ricevuto una stampa dell’artista Salvatore Filia.

Oltre che dalla poesia e alla musica, il pubblico è stato deliziato da un breve spaccato teatrale che ha visto protagonisti Susanna Montis, Salvatore Messina e Angiolo D’Ambrosio, tutti frequentanti la scuola di teatro della compagnia La Cernita di Monica Porcedda.

Uno spazio importante durante la serata è stato riservato alla presentazione di un’ opera di Michelangelo Merisi, noto come il Caravaggio: “Le 7 opere di Misericordia”. L’opera, proiettata su uno schermo, è stata presentata ed analizzata da Daniela Matta. Un capolavoro realizzato tra la fine del 1606 e l’inizio del 1607, ancora oggi conservato presso il museo “Pio Monte della Misericordia a Napoli, è la rappresentazione delle “Sette opere di Misericordia corporali”.

 Nello specifico: “Seppellire i morti”, “Visitare i carcerati” e “Dar da mangiare agli affamati” in un unico episodio, “Vestire gli ignudi”, “Curare gli infermi”, “Visitare i carcerati”, “Ospitare i pellegrini”. Dopo l’attenta e precisa spiegazione da parte di Daniela Matta è poi seguito un divertente scherzo in cui il pubblico per un attimo ha temuto di essere coinvolto… si cercavano in sala modelli da ritrarre per realizzare una parte dell’opera in particolare. Compreso lo scherzo, risate e applausi hanno concluso il momento in allegria.

Una valletta d’eccezione, Elvira Loddo, mi ha affiancato elegantemente nella presentazione della serata che si è conclusa con l’esibizione di Elisa Bove che ha interpretato la canzone “Notturno” di Mia Martini.

Come presentatrice posso solo dire che è stata una bellissima avventura che ho avuto l’onore di condividere con un pubblico sorridente e pronto a mettersi in gioco.

Durante la serata, alcuni concorrenti hanno dedicato la vittoria ad una donna che per tanti anni ha portato avanti in maniera egregia la Comunità di via Marconi… l’instancabile Angela Borghero, presidente ed attivista di grande rilievo, da qualche anno sostituita da Vanda Sulas.

La speranza è che nel tempo possano ripetersi eventi di questo tipo, nei quali la forza del gruppo raggiunge mete di solidarietà che vanno a migliorare situazioni difficili e portano un alito di sollievo.

Alleghiamo i filmati delle tre canzoni interpretate da Don Massimiliano e Suor Barbara (“C’era un ragazzo” di Gianni Morandi, “La storia siamo noi” di Francesco De Gregori e “Spunta la luna dal monte” di Pierangelo Bertoli e i Tazenda), lo spaccato teatrale di Susanna Montis, Salvatore Messina e Angiolo D’Ambrosio, la canzone “Notturno” interpretata da Elisa Bove; e la canzone che ha chiuso la serata, interpretata da Elisa Bove, Nadia Pische e Suor Barbara.

Nadia Pische

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La Cernita Teatro, ospite della Rassegna Antas Apertas Vol. 2, organizzata dalla Compagnia Antas Teatro di San Sperate, presenta sabato 3 dicembre, dalle ore 21.00, presso lo Spazio Antas di San Sperate la sua nuova produzione “Nulla succede per caso”, una storia cagliaritana sul bene e sul male, un lavoro scritto e interpretato da Andrea Rosas con la regia di Monica Porcedda. Lo spettacolo è una riscrittura teatrale di un racconto del noto scrittore Sergio Atzeni.

«… e in un niente tocca il fondo. Che non è il fondo del mare. Perché in tutta questa storia il mare è solo uno sfondo, il fuoco è nell’uomo».

A Cagliari, quartiere Marina, chi non conosce il capopesca Antonio Melis? Tutti sanno chi è, tutti lo stimano e i suoi pescatori per primi gli vogliono un bene dell’anima. Perché Antonio Melis è un uomo onesto e un padrone buono, più un padre che un padrone. Anche ora che in mare non esce più e la sera ne sta seduto lì sul bastione, a controllare i suoi uomini e le sue barche dall’alto. Ma un giorno passa un “vento” maledetto che lo travolge e in un niente se lo porta via: il volo di Antonio Melis dal bastione è stata una disgrazia, lo dicono tutti. E ci credono tutti. Tutti tranne il figlio, un ragazzo che passa vent’anni a cercare un perché. Vent’anni di buio, di vuoto e di tempo sospeso. E, intanto, il ragazzo si fa uomo. Finché una sera dentro la sua testa una luce si accende, un’altra si spegne e tutto il resto che viene gli viene così, naturale: e in un niente tocca il fondo. Che non è il fondo del mare. Perché in tutta questa storia il mare è solo uno sfondo, il fuoco è nell’uomo.

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La Cernita Teatro, in collaborazione con il comune di Iglesias, il comune di Portoscuso, l’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) di Cagliari, hanno organizzato la terza edizione di Teatro civile, Teatro per la memoria 2016, diretta da Monica Porcedda e realizzata grazie al contributo della Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Spettacolo e Sport.

Come le precedenti edizioni, dal 2014 ad oggi, la III edizione di Teatro Civile, Teatro per la memoria si svolgerà all’insegna del Teatro della partecipazione, un Teatro che, come da antichissima tradizione, lungi dal voler essere mero intrattenimento, nasce come espressione del confronto e delle riflessioni sulla collettività e sul vivere comune, contribuendo a valorizzare gli spazi pubblici della comunità.

Dopo la tappa inaugurale dello scorso 24 agosto al Castello Salvaterra di Iglesias, la rassegna prosegue il 10 settembre a Portoscuso Su Pranu con lo spettacolo “Nulla succede per caso”, una storia cagliaritana sul bene e sul male, scritto e interpretato da Andrea Rosas con la regia di Monica Porcedda. Lo spettacolo è una riscrittura di un racconto dello scrittore Sergio Atzeni.

La rassegna si concluderà a Cagliari il 15 ottobre con lo spettacolo “Ventuno” di e con Monica Porcedda, voce e percussioni di Gerardo Ferrara, in collaborazione con l’Anpi di Cagliari.

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«… e in un niente tocca il fondo. Che non è il fondo del mare. Perché in tutta questa storia il mare è solo uno sfondo, il fuoco è nell’uomo.»

A Cagliari, quartiere Marina, chi non conosce il capopesca Antonio Melis? Tutti sanno chi è, tutti lo stimano e i suoi pescatori per primi gli vogliono un bene dell’anima. Perché Antonio Melis è un uomo onesto e un padrone buono, più un padre che un padrone. Anche ora che in mare non esce più e la sera ne sta seduto lì sul bastione, a controllare i suoi uomini e le sue barche dall’alto. Ma un giorno passa un “vento” maledetto che lo travolge e in un niente se lo porta via: il volo di Antonio Melis dal bastione è stata una disgrazia, lo dicono tutti. E ci credono tutti. Tutti tranne il figlio, un ragazzo che passa vent’anni a cercare un perché. Vent’anni di buio, di vuoto e di tempo sospeso. E intanto il ragazzo si fa uomo. Finché una sera dentro la sua testa una luce si accende, un’altra si spegne e tutto il resto che viene gli viene così, naturale: e in un niente tocca il fondo. Che non è il fondo del mare. Perché in tutta questa storia il mare è solo uno sfondo, il fuoco è nell’uomo (testo di Andrea Rosas).

Sergio Atzeni (1952-1995), giornalista e scrittore, è semplicemente uno di quelli che non smetterà mai di mancarci. Lo spettacolo è liberamente tratto da un racconto contenuto nella raccolta “I sogni della città bianca” Ed. Il Maestrale, (2009).

Andrea Rosas – Laureato in Lettere all’Università di Cagliari, è un insegnante di scuola secondaria: qui, oltre alle attività professionali di base, cura anche progetti educativi di avviamento alla lettura espressiva, alla narrazione e al teatro, attraverso laboratori rivolti agli allievi, finalizzati principalmente alla Didattica della Storia tramite il recupero del valore dell’oralità e delle micro-biografie. Autore di poesie, reading (“Ovunque tu sia, Storia di un uomo che divideva il pane”, dicembre 2011), racconti brevi (“Mozzicone”, Pettirosso Editore, 2012) ri-scritture e incursioni narrative in ambiti musicali (dal 2012 collabora con il gruppo “Zirichiltaggia” – Tributo a De André), segue diversi laboratori intensivi di formazione teatrale (a cura di Lucilla Giagnoni, Laura Curino e Pierapaolo Piludu) dopo i quali si avvicina sempre di più al teatro di narrazione e, in qualità di attore e autore, inizia a collaborare con “La Cernita” di Carbonia (con sede teatrale a Bacu Abis), diretta dall’attrice e regista Monica Porcedda, compagnia per la quale mette in scena: – “Confessioni di un’anima dannata” per una rilettura della figura del conte Ugolino della Gherardesca nell’Inferno di Dante con le musiche live di Gianluca Pitzalis. Da L. Sciascia, “Il lungo viaggio”: il racconto dell’emigrazione alla Merica con il commento musicale di Gerardo Ferrara. Nel 2015 “La hora della verdad: Andata e ritorno dalla guerra di Spagna”,  liberamente ispirato a “L’antimonio” di L. Sciascia. Regia di Monica Porcedda. Musiche originali di Gianluca Pitzalis. Nel 2016 “Nulla succede per caso” – una storia cagliaritana sul bene e sul male, Liberamente ispirato al racconto “Il vento soffia, dai bastioni” di Sergio Atzeni, con la regia di Monica Porcedda.

Il medesimo spettacolo verrà replicato il 10 settembre, alle ore 21.15, a Portoscuso, presso la Tonnara Su Pranu. La rassegna si concluderà a Cagliari, il 15 ottobre, con lo spettacolo “Ventuno” di e con Monica Porcedda, voce e percussioni di Gerardo Ferrara, in collaborazione con l’Anpi di Cagliari.

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Si è chiusa ieri la V edizione di Sant’Anna Arresi Teatro, il Festival per un Teatro Sociale di Tutti e per Tutti che, dal 27 luglio al 3 agosto, ha trasformato Sant’Anna Arresi in un grande palcoscenico a cielo aperto. Dieci spettacoli, dodici artisti, due laboratori permanenti per sette giorni di teatro partecipativo che ha coinvolto l’intera comunità del paese sulcitano.

«Si è appena conclusa la V edizione del Teatro Festival e già il pensiero vola alla VI edizione – dice Fabio Diana, vice sindaco di Sant’Anna Arresi -. La partecipazione del pubblico quest’anno ha superato le nostre aspettative: scuole, famiglie, associazioni culturali e singoli cittadini hanno preso parte ai laboratori sperimentali degli artisti Gerardo Ferrara e Maurizio Saiu e sono stati i veri protagonisti di questa edizione.»

Ampliare l’offerta culturale e formativa sono gli obiettivi da raggiungere in vista della prossima edizione del Festival prevista per l’estate 2017: «La comunità resta il nostro punta di partenza – afferma Monica Porcedda della Compagnia Teatrale La Cernita – siamo già a lavoro e puntiamo ad intensificare il numero degli appuntamenti, dieci giorni di Festival con spazi giornalieri dedicati ai bambini e ai ragazzi, una summer school teatrale con residenze artistiche concepite per un teatro inteso come rito ed esperienza collettiva.»

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Mercoledì 3 agosto, nella suggestiva cornice del Nuraghe Arresi, si chiuderà il Festival per un Teatro Sociale di Tutti e per Tutti. La rassegna, che ha trasformato per cinque giorni Sant’Anna Arresi in un grande palcoscenico all’aperto, si concluderà con la performance dei partecipanti al laboratorio Il Corpo e la Voce, diretto dall’artista Maurizio Saiu e teso ad indagare la percezione di noi stessi in uno scenario sociale e culturale di grandi conflitti.

A partire dalle 20.30, andrà in scena lo spettacolo frutto dell’intenso lavoro prodotto nell’arco di tre giorni di residenza teatrale: le stanze del centro di aggregazione sociale della cittadina sono diventate lo scenario in cui sperimentare con il corpo e con la voce nuove modalità espressive. Da soli oppure con un partner o in gruppo, gli allievi hanno sperimentato le nozioni che mettono in moto l’espansione dell’energia creativa per dare vita ad una pièce sperimentale.

La ricerca vocale e quella legata al mondo della danza, a cui Maurizio Saiu si dedica da tanti anni si basa essenzialmente sull’interazione dei due linguaggi. Imparare ad usare la voce ed il corpo, liberare le molteplici qualità che il nostro corpo, con la voce, può esprimere alla ricerca di una sempre maggiore consapevolezza delle nostre  potenzialità.

La quinta edizione di Sant’Anna Arresi Teatro, diretta da Monica Porcedda, della compagnia teatrale La Cernita, è stata organizzata in collaborazione con il comune di Sant’Anna Arresi e realizzata grazie al contributo della Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Spettacolo e Sport,  con il supporto dell’Associazione Candiani Porto Pino, della Cantina Mesa e la Comunità di Sant’Anna Arresi.

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La Cernita Teatro in collaborazione con il comune di Sant’Anna Arresi, ha organizzato la quinta edizione del Festival Sant’Anna Arresi Teatro 2016, per un Teatro Sociale di Tutti e per tutti, diretto da Monica Porcedda. La rassegna è realizzata grazie al contributo della Regione Autonoma della Sardegna, assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Spettacolo e Sport, con il supporto dell’Associazione Candiani Porto Pino, della Cantina Mesa e la della comunità di Sant’Anna Arresi. 

Dal 27 luglio al 3 agosto, in un clima di sperimentazione continua, i luoghi più significativi del paese centro del territorio Sulcitano, si animeranno di parole e musica: dall’Anfiteatro Piazza del Nuraghe al Parco del Municipio, passando per il Nuraghe Arresi e il Centro di aggregazione sociale fino ad arrivare  al mare di Belvedere Porto Pino saranno il palcoscenico temporaneo in cui si susseguiranno spettacoli e laboratori teatrali. 

Come le precedenti edizioni, dal 2012 ad oggi, la V edizione di Sant’Anna Arresi Teatro Festival si svolgerà all’insegna del Teatro della partecipazione, un Teatro che non si esaurisce nel singolo atto ma gioca un ruolo fondamentale all’interno della società, contribuendo, attraverso laboratori e workshop, alla crescita del singolo così come del gruppo sociale.

Nell’arco di sette giornate, un ricco e fitto programma, rivolto a tutti e per tutti, coinvolgerà il pubblico fino a renderlo protagonista, la rassegna si concluderà infatti il 3 agosto al Nuraghe Arresi con la performance dei partecipanti al laboratorio Il Corpo e la Voce, diretto da Maurizio Saiu e teso ad indagare la percezione di noi stessi in uno scenario sociale e culturale di grandi conflitti.

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Si conclude venerdì 10 giugno la stagione “Fucina Teatro/Teatro fucina”, organizzata da Il Crogiuolo, nell’omonimo spazio del centro culturale La Vetreria di Pirri, con l’obiettivo di iniziare un percorso di fidelizzazione tra spazio e pubblico, in scena alle ore 21.00, La Cernita Teatro, che presenta “La cura”, di e con Monica Porcedda, collaborazione drammaturgica di Andrea Rosas e Alessandro Congeddu, voce, percussioni Gerardo Ferrara. “La Cura” Il 25 dicembre del 1989, Nicolae Ceausescu, Presidente della Repubblica Socialista Rumena e sua moglie Elena vengono processati, condannati e fucilati. Cade così l’ultimo regime del Blocco Sovietico che per 40 anni ha dominato metà Europa, e si apre una nuova epoca per un Europa unita, libera e democratica e sviluppata sotto ogni aspetto. Ma è stato veramente così per tutti? Eppure fin dai primi anni ’90, in Romania, sono state numerose le donne che hanno lasciato il paese, la famiglia e gli affetti per raggiungere la Francia, la Spagna, l’Italia, persino la Grecia, quando esistevano un’ economia e uno stato sociale. Con il crollo del regime la Romania si è aperta all’economia di mercato e il costo della vita è cresciuto di riflesso mentre gli stipendi sono rimasti “socialisti”, decretando l’impossibilità di vivere secondo i nuovi standard persino per medici e professori. Così, per molte donne è stato inevitabile partire e accettare condizioni di lavoro e salari al limite per mantenere la famiglia in Romania con la speranza che nel frattempo le condizioni economiche del paese migliorassero. Ancora oggi, dopo 25 anni, con la Romania tra gli stati dell’Unione Europea, le donne rumene continuano ad essere costrette a partire.

Lo spettacolo sarà seguito dalla proiezione del cortometraggio “Transiti – voci di donne migranti”.

“Transiti” nasce da un progetto di ricerca di Emanuela Cara con l’obiettivo di studiare la migrazione delle donne rumene, ucraine e marocchine verso la Sardegna, in una prospettiva transazionale. La narrazione delle storie di vita raccolte da Emanuela Cara viene impreziosita dalle composizioni eseguite dal vivo dal maestro Roberto Palmas e dalla voce narrante di Gerardo Ferrara.

Ingresso intero euro 7,00 ridotto 5,00

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Servizi per i giovani: laboratori Corpi e Voci in Musica e Teatro

Nell’ambito dei servizi distrettuali per minori, adolescenti e giovani, il comune di Carbonia, ente Gestore del PLUS del Distretto Socio-sanitario di Carbonia, propone i laboratori “Corpi e Voci in Musica e Teatro”.

I laboratori comprendono una parte teatrale “Il corpo e la voce” ed una musicale. La parte teatrale sarà diretta da Monica Porcedda, regista de La Cernita Teatro, e dall’attore e autore Andrea Rosas. La parte musicale, con studio delle percussioni e ricerca melodica eseguita con strumenti musicali costruiti insieme ai ragazzi, sarà diretta dai musicisti Andrea Tuveri e Gianluca Pitzalis, del gruppo musicale Ziricchiltaggia.

L’obiettivo principale del progetto è guidare i ragazzi nella realizzazione di uno spettacolo, capace di unire la musica al teatro. Si lavorerà sulla conoscenza del gruppo, sulla condivisione di aspettative, sull’esplorazione del linguaggio teatrale e musicale.

La partecipazione ai laboratori “Corpi e voci in Musica e Teatro” è gratuita. È necessario iscriversi tramite apposito modulo da consegnare entro venerdì 13 maggio  2016, presso la sede dell’Informagiovani di Piazza 1 Maggio a Carbonia, oppure presso la sede staccata dell’Informagiovani a San Giovanni Suergiu.

È possibile scaricare i moduli di iscrizione nella pagina del Sito Web dell’Informagiovani (ww.informagiovanicarbonia.it) oppure direttamente presso le sedi Informagiovani di Piazza 1 Maggio a Carbonia e via Di Vittorio a San Giovanni Suergiu.

Potranno partecipare un massimo di 20 ragazzi per laboratorio. Il criterio di ammissione sarà quello dell’ordine di arrivo delle domande.

I laboratori saranno realizzati dal 20 maggio al 2 luglio 2016, presso il Centro Giovani di Piazza Primo Maggio a Carbonia, secondo i seguenti orari:

Laboratorio musicale destinato ai giovani dai 17 ai 20 anni: dalle ore 15.30 alle ore 17.30 per un numero complessivo di 7 incontri (21 ore).

Laboratorio teatrale destinato ai giovani dai 14 ai 16 anni: dalle ore 17.30 alle ore 19.30 per un numero complessivo di 9 incontri (21 ore).

Sono previsti alcuni incontri il sabato pomeriggio.

Vicino alla data dell’evento conclusivo, i giovani partecipanti ai due laboratori si incontreranno tutti insieme.

Venerdì 1 luglio 2016 sarà destinato alle prove generali, mentre sabato 2 luglio si svolgerà lo spettacolo finale.