22 November, 2024
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Domani, sabato 5 novembre, alle 10.00, presso il Parco archeologico di Montessu, a Villaperuccio, verrà presentato il progetto “Arte e architettura nella Preistoria della Sardegna. Le domus de janas”.

Il progetto, inserito nella tentative list dei candidati al riconoscimento dell’Unesco come patriomonio dell’umanità, comprende 35 siti archeologici della Sardegna, tra i quali anche la necropoli preistorica di Montessu.

Coordinato dal CeSim (Centro Studi Identità e Memoria) con capofila il comune di Alghero, è finanziato dalla Regione Sardegna e patrocinato dalle Università di Sassari e Cagliari, dal Touring Club Italiano e dalla FASI (Federazione delle Associazioni Sarde in Italia).

Parteciperanno alla presentazione: il sindaco di Villaperuccio, Marcellino Piras; l’assessore dei Beni culturali del comune di Villaperuccio, Mario Silvio Stera; Ivana Zucca (presidente del Consorzio Sistema Culturale Sardegna); la soprintendente Monica Stochino; il professor Riccardo Cicilloni (Università di Cagliari); Giuseppa Tanda (presidente CeSim); Alessandro Cocco (comune di Alghero); Gianfranca Salis e Giovanna Pietra, funzionarie archeologhe della Soprintendenza ABAP; Giacomo Paglietti (Museo archeologico di Santadi).

Al termine dell’incontro, si terrà una visita al sito archeologico di Montessu, gestito dal Consorzio Sistema Culturale Sardegna ed al Museo archeologico di Santadi (Sistema museale di Santadi), dove sono esposti i materiali archeologici rinvenuti.

Sarà inaugurata dal comune di Carbonia giovedì 19 maggio prossimo, alle ore 11.00, al Museo Archeologico Villa Sulcis l’iniziativa “Reperto del mese” che si articolerà in almeno dodici appuntamenti, lungo tutto il 2022 e parte del 2023.

«Si tratta di una mostra a rotazione, incentrata ogni volta su un diverso oggetto scelto tra i reperti più importanti e mai esposti al pubblico, per un totale di circa 50 reperti», ha sottolineato il sindaco di Carbonia Pietro Morittu, ringraziando l’ufficio cultura per il lavoro profuso per valorizzare e far conoscere il patrimonio museale e gli scavi più recenti del Nuraghe Sirai ed appena restaurati.

Si comincia con l’anfora tipo Nuraghe Sirai: un tipo di anfora sconosciuta prima degli scavi al Nuraghe ed emblema della commistione culturale fra nuragici e fenici nel territorio sulcitano. Gli scavi e le altre attività archeologiche verranno raccontate attraverso la biografia dei singoli oggetti.

«Il progetto si propone sia di incrementare l’offerta espositiva del museoha osservato l’assessora della Cultura Giorgia Melisia di divulgare informazioni corrette intorno agli scavi in ambito museale, ed in particolare il restauro, lo studio dei contesti e la documentazione dei reperti.»

Sono ormai numerosi gli anni di ricerca in concessione presso il Nuraghe Sirai, con la quale il Comune ha incrementato notevolmente il patrimonio Museale e lo stesso Sistema Museale cittadino con l’acquisizione di un sito di eccezionale valore, garantendone la conservazione con sistematici interventi di restauro.

Interverranno all’inaugurazione:

Pietro Morittu – sindaco di Carbonia

Giorgia Meli – assessore alla Cultura

Monica Stochino – soprintendente ABAP CA, OR, SU

Sabrina Cisci – funzionario, ABAP CA, OR, SU

Carla Perra – Direzione Sistema Museale di Carbonia

La Direzione del Sistema museale di Carbonia sta già lavorando nel dettaglio ai prossimi appuntamenti. L’iniziativa è promossa dal comune di Carbonia con il sostegno della soprintendenza ABAP di Cagliari e province di Oristano e Sud Sardegna.

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Si è insediato, questa mattina in videoconferenza, il Comitato tecnico-scientifico incaricato di predisporre un documento con le osservazioni alla Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (Cnapi) per la realizzazione del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, che ha individuato quattordici siti in Sardegna.

«Grazie al coinvolgimento di esperti di grande professionalità ed esperienzaha ricordato il presidente della Regione, Christian Solinas la Sardegna fornirà argomentazioni di natura tecnica e scientifica per supportare e dare ulteriore forza alla posizione chiara e netta di contrarietà, già espressa dai Sardi e dalle Istituzioni regionali, all’ipotesi di realizzare nell’Isola il sito di stoccaggio delle scorie nucleari.»

Il Comitato, coordinato da Andreina Farris, direttore generale dell’Assessorato regionale della Difesa dell’ambiente, è composto da Massimo Cappai e Roberto Lonis (Arpas, Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Sardegna), Antonio Funedda e Biagio Saitta (Università di Cagliari), Vincenzo Pascucci e Michele Comenale Pinto (Università di Sassari), Giancarlo Carboni (Ordine dei Geologi), Riccardo Locci e Monica Stochino (Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Cagliari), Gabriella Gasperetti e Daniela Scudino (Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Sassari) e si potrà avvalere anche di eventuali collaborazione di altri assessorati regionali.

Dopo l’approvazione del regolamento del Comitato, è stato deciso di costituire alcuni sottogruppi di lavoro per approfondire specifiche materie: aspetti geologici; trasporti; insediamenti antropici; valenze ambientali.

Il prossimo appuntamento del Comitato è in programma lunedì 8 febbraio.