23 December, 2024
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Entra nel vivo la terza edizione del “Festival organistico internazionale” promosso dal Conservatorio di Cagliari,  con la direzione del maestro Angelo Castaldo.

Dopo il concerto inaugurale tenuto a luglio dall’organista ungherese Monika Ruth Vida, i prossimi appuntamenti vedranno protagonista l’organista Gian Vito Tannoia, docente al Conservatorio di Matera.

Vincitore di concorsi internazionali, concertista, compositore e musicologo, Tannoia sarà impegnato nella conferenza di presentazione del suo ultimo libro: “Quando la musica colora il tempo. Musica filosofia e teologia di Olivier Messiaen” in programma giovedì 5 ottobre, alle 19.00, nella Sala Aprea del Conservatorio.

Il giorno dopo, venerdì 6 ottobre, alle 17.00, sempre nella sala “Aprea”, Gian Vito Tannoia terrà una seconda conferenza, stavolta nell’ambito del corso “Co.li.MUS.” (in collaborazione con l’Ufficio Liturgico diocesano di Cagliari), dal titolo “L’organista liturgico. Dalla storia alla prassi”. Seguirà, alle 20 nella Cattedrale di Cagliari, un concerto organistico con musiche di Bach, Couperin, Messiaen, Lefébure-Wély.

Il Festival proseguirà nel mese di novembre con un concerto dell’organista finlandese Dan Loonqvist.

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Con un concerto dell’organista ungherese Monika Ruth Vida, venerdì 7 luglio, alle 20.00, nella Cattedrale di Cagliari prende il via la terza edizione del Festival organistico internazionale.

Promossa dal Conservatorio di Cagliari, la rassegna è dedicata quest’anno alla musica organistica francese tra Ottocento e Novecento, con un ricco programma fatto di concerti, conferenze e masterclass, che sino a metà dicembre richiamerà in città anche grandi organisti provenienti da tutta Europa.

L’anteprima di venerdì vedrà Monika Ruth Vida (in questi mesi a Cagliari ospite dei programmi di scambio Erasmus attivati dal Conservatorio) affrontare partiture di J. S. Bach, F. Mendelssohn, F. Lizst e L. Vierne.

Dopo l’appuntamento di venerdì il Festival organistico riprende a ottobre con un concerto e una masterclass del francese Frederic Ledroit.

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Due serate dense di musica per ripercorrere la figura di Domenico Zipoli, il gesuita missionario che aiutò il popolo Guaranì a sviluppare il suo eccezionale talento musicale.

Il progetto si chiama “Jesuita non cantat (?)”, e ad organizzarlo è il LabOs (“Laboratorio organi storici” del Conservatorio) con la collaborazione del dipartimento di Musica antica del Conservatorio di Cagliari, e la Comunità dei Gesuiti, che con l’iniziativa puntano a raccogliere fondi da destinare al recupero dell’organo storico della chiesa cagliaritana di San Michele.

Il primo appuntamento è in programma domani, venerdì 26 maggio, alle 21.00, proprio nella Chiesa di San Michele (via Azuni) dove si svolgerà una serata intitolata “O fillus cantai”.

Dopo l’introduzione del musicologo Roberto Milleddu, che parlerà dei padri gesuiti e dei canti devozionali e la Sardegna, la classe d’organo del Conservatorio del maestro Angelo Castaldo (composta da Gian Walter Ledda, Monika Ruth Vida, Fabrizia Lobina, Sara Pirroni e Simona Laterza), Luigi P. Delogu (canto fermo) e il coro “Stella Splendens” di Belvì, diretto da Gigi Oliva, proporranno un concerto capace di ricreare uno scenario musicale antico ed affascinante.

Il progetto si concluderà venerdì 9 giugno, sempre nella Chiesa di San Michele, con una serata dal titolo “Zipoli l’italiano”.

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Con concerti sparsi per la città e nella sua sede di piazza Porrino, sabato 13 e domenica 14 maggio, il Conservatorio “Giovanni Pierluigi da Palestrina” partecipa anche quest’anno alla manifestazione Cagliari Monumenti aperti.

Più di 120 studenti impegnati, sette siti coinvolti (Cattedrale, Auditorium, Chiesa di Santa Rosalia, Teatro Lirico, Palazzo dell’Università, Ghetto di Santa Croce, Chiesa di monumentale di Santa Chiara), per concerti ed esibizioni in cui i giovani accompagneranno lo svolgimento delle messe.

Si parte sabato, alle 9.00, nella Sala Rossa del Teatro Lirico con interventi musicali delle classi di Canto e di Clarinetto, guidate dai docenti Francesco Piccoli e Renzo Marrocu, accompagnate al piano da Monika Ruth Vida, tirocinante ungherese in città grazie al progetto Erasmus.

Alle 16.00, nell’Auditorium concerto dell’ensemble Scisma che proporrà musiche di Ives, Boulez, Calabrò e Schomberg.

Alle 19,30, nella Chiesa del Santo Sepolcro, il Laboratorio organi storici (Labos) proporrà un concerto per organo e orchestra che vedrà protagonista l’Orchestra da camera del Conservatorio e, ancora, Monika Ruth Vida all’organo.

Domenica doppio appuntamento con i concerti che vedranno protagonisti gli studenti Erasmus, in questi mesi in città per un periodo di studio e tirocinio nel Conservatorio: alle 9.00, nel Teatro Lirico saranno proposte di arie d’opera, con brani di Monteverdi, Rossini e Verdi. Alle 16.00, nell’Auditorium del Conservatorio, è in programma invece un concerto in cui saranno proposte musiche di Johannes Brahms.

Sempre domenica, ma alle 11.00, in piazza Porrino l’appuntmento è con la terza edizione del festival Interzone, dedicato alla figura di Roberto Pellegrini, insegnante di percussioni scomparso nel 2014. Musica contemporanea e jazz per questo festival che sino alle 19.30 proporrà (in spazi sempre diversi dell’edificio) l’esibizione di 18 diversi ensemble con un repertorio costruito sulle note di musicisti da John Cage a Franco Oppo, senza trascurare composizioni originali.