2 November, 2024
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Tre appuntamenti per riscoprire la vita e l’opera di Giuseppe Agus, violinista cagliaritano che a metà del Settecento decise di abbandonare il posto nella Cappella civica della sua città per trasferirsi a Londra.

A organizzarli è l’associazione culturale Echi lontani che, insieme con il Conservatorio di Cagliari, sabato 16 e domenica 17 dicembre propone i concerti “Giuseppe Agus. Dall’isola all’isola: la Cagliari del Settecento in viaggio incontra la Londra musicale”. Il 18 dicembre è in programma, invece, “Giuseppe Agus: violinista cagliaritano a Londra e Parigi nel ‘700”, l’occasione per presentare la ristampa di una partitura originale di Agus, recentemente acquistata da un antiquario statunitense.

I tre incontri sono gli ulteriori passaggi del progetto triennale, partito l’anno scorso, volto a far emergere una volta per tutte la figura di Giuseppe Agus. Il musicista cagliaritano ha lasciato, infatti, un’eredità importante, riuscendo a ritagliarsi un posto di primo piano nel vivacissimo panorama culturale della Londra di quegli anni, e dopo anche in quello di Parigi.

L’appuntamento di domani è nella suggestiva chiesa di Santa Maria del Monte, nel quartiere  Castello, dove alle 21.00 si terrà il primo dei due concerti che vedrà protagonisti L’Apothéose & Bizzarria Ensemble (composti da Attilio Motzo e Sara Meloni al violino barocco, Enrico Di Felice al flauto traverso barocco, Alessandro Palmeri al violoncello barocco e Alessandra Artifoni al Clavicembalo). Il programma, oltre a musiche di Giuseppe Agus, proporrà anche brani di Georg Friedrich Händel e Francesco Xaverio Geminiani.

Domenica alla stessa ora, sempre nella Chiesa di Santa Maria del Monte, arriva la seconda parte dell’omaggio musicale ad Agus: il programma spazierà da Joseph Marie Clément Dall’Abaco a Karl Friedrich Abel, da Georg Friedrich Händel a John Stanley e Johann Adolph Hasse, senza dimenticare il musicista nostrano. Protagonisti saranno ancora una volta L’Apothéose & Bizzarria Ensemble.

L’ultimo appuntamento di questo piccolo trittico dedicato a Giuseppe Agus è lunedì, alle 11.00, nell’aula magna del Conservatorio di Cagliari con l’incontro “Giuseppe Agus: violinista cagliaritano a Londra e Parigi nel ‘700”. Dopo i saluti del direttore e del presidente dell’istituzione musicale, Giorgio Sanna e Gianluca Floris, dell’assessore comunale della Cultura, Paolo Frau, del  responsabile relazioni esterne della Fondazione di Sardegna, Graziano Milia, e del direttore artistico del Festival Echi lontani, Dario Luisi, sarà presentata in anteprima la ristampa, risalente al 1760 circa, delle “Sonate a Violino solo e Basso di Giuseppe Agus”, recentemente acquistata dall’associazione Echi lontani.

Seguirà un intervento della musicologa Myriam Quaquero che illustrerà gli ultimi aggiornamenti sulle ricerche in corso attorno alla figura di Agus. Una figura ancora in gran parte avvolta da molti punti oscuri: le ultime ricerche condotte dalla musicologa Myriam Quaquero hanno permesso di acclarare che il violinista sardo nel 1775 si trasferì da Londra a Parigi per sfuggire ai suoi creditori, riuscendo ad acquisire notevole importanza anche nel tessuto musicale della capitale francese. Un fatto che fa cadere l’ipotesi secondo cui in quegli anni Agus si trovasse a Londra accusato di un tentato stupro. Ancora: da alcuni spartiti trovati nel Conservatorio di San Pietro a Maiella di Napoli è emerso che Agus potrebbe aver compiuto qui i suoi studi. E’ da acclarare tuttavia se quelle trascrizioni siano veramente attribuibili a lui o piuttosto al figlio Joseph Francis.

Questi sono solo gli ulteriori frammenti di un percorso alla riscoperta dell’artista sardo, che andranno a costituire, insieme alla copia di spartito recentemente acquisita, un apposito “Fondo Agus” dell’Associazione Echi lontani che sarà custodito nel “Pierluigi da Palestrina”.

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Tre appuntamenti per riscoprire la vita e l’opera di Giuseppe Agus, violinista cagliaritano che a metà del Settecento decise di abbandonare il posto nella Cappella civica della sua città per trasferirsi a Londra.

A organizzarli è l’associazione culturale Echi lontani che, insieme con il Conservatorio di Cagliari, sabato 16 e domenica 17 dicembre propone i concerti “Giuseppe Agus. Dall’isola all’isola: la Cagliari del Settecento in viaggio incontra la Londra musicale”. Il 18 dicembre è in programma, invece, “Giuseppe Agus: violinista cagliaritano a Londra e Parigi nel ‘700”, l’occasione per presentare la ristampa di una partitura originale di Agus, recentemente acquistata da un antiquario statunitense.

I tre incontri sono gli ulteriori passaggi del progetto triennale,  partito l’anno scorso, volto a far emergere una volta per tutte la figura di Giuseppe Agus. Il musicista cagliaritano ha lasciato, infatti, un’eredità importante, riuscendo a ritagliarsi un posto di primo piano nel vivacissimo panorama culturale della Londra di quegli anni, e dopo anche in quello di Parigi.

L’appuntamento di sabato è nella suggestiva chiesa di Santa Maria del Monte, nel quartiere  Castello, dove alle 21 si terrà il primo dei due concerti che vedrà protagonisti L’Apothéose & Bizzarria Ensemble (composti da Attilio Motzo e Sara Meloni al violino barocco, Enrico Di Felice al Flauto Traverso barocco, Alessandro Palmeri al violoncello barocco ed Alessandra Artifoni al clavicembalo). Il programma, oltre a musiche di Giuseppe Agus, proporrà anche brani di Georg Friedrich Händel e Francesco Xaverio Geminiani.

Domenica alla stessa ora, sempre nella Chiesa di Santa Maria del Monte, arriva la seconda parte dell’omaggio musicale ad Agus: il programma spazierà da Joseph Marie Clément Dall’Abaco a Karl Friedrich Abel, da Georg Friedrich Händel a John Stanley e Johann Adolph Hasse, senza dimenticare il musicista nostrano. Protagonisti saranno ancora una volta L’Apothéose & Bizzarria Ensemble.

L’ultimo appuntamento di questo piccolo trittico dedicato a Giuseppe Agus è lunedì alle 11 nell’aula magna del Conservatorio di Cagliari con l’incontro “Giuseppe Agus: violinista cagliaritano a Londra e Parigi nel ‘700”. Dopo i saluti del direttore e del presidente dell’istituzione musicale, Giorgio Sanna e Gianluca Floris, dell’assessore comunale alla Cultura, Paolo Frau, del  responsabile relazioni esterne della Fondazione di Sardegna, Graziano Milia, e del direttore artistico del Festival Echi lontani, Dario Luisi, sarà presentata in anteprima la ristampa, risalente al 1760 circa, delle “Sonate a Violino solo e Basso di Giuseppe Agus”, recentemente acquistata dall’associazione Echi lontani.

Seguirà un intervento della musicologa Myriam Quaquero che illustrerà gli ultimi aggiornamenti sulle ricerche in corso attorno alla figura di Agus. Una figura ancora in gran parte avvolta da molti punti oscuri: le ultime ricerche condotte dalla musicologa Myriam Quaquero hanno permesso di acclarare che il violinista sardo nel 1775 si trasferì da Londra a Parigi per sfuggire ai suoi creditori, riuscendo ad acquisire notevole importanza anche nel tessuto musicale della capitale francese. Un fatto che fa cadere l’ipotesi secondo cui in quegli anni Agus si trovasse a Londra accusato di un tentato stupro. Ancora: da alcuni spartiti trovati nel Conservatorio di San Pietro a Maiella di Napoli è emerso che Agus potrebbe aver compiuto qui i suoi studi. E’ da acclarare tuttavia se quelle trascrizioni siano veramente attribuibili a lui o piuttosto al figlio Joseph Francis.

Questi sono solo gli ulteriori frammenti di un percorso alla riscoperta dell’artista sardo, che andranno a costituire, insieme alla copia di spartito recentemente acquisita, un apposito “Fondo Agus” dell’Associazione Echi lontani che sarà custodito nel “Pierluigi da Palestrina”.

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Doppio appuntamento con il Festival Echi lontani mercoledì 21 giugno in occasione della Festa europea della musica. Alle 21.00, nella Chiesa di Santa Maria del Monte (nel quartiere cagliaritano di Castello) il dipartimento di Musica antica del Conservatorio di Cagliari, grazie all’Ensemble Barocco e al Bizzarria Ensemble, propone un omaggio a tre musicisti e compositori: Michel Pignolet de Montéclair, a 350 anni dalla nascita, Johann Jakob Froberger, a 350 anni dalla morte, e George Philipp Telemann, di cui quest’anno ricorre il 250esimo anniversario dalla morte.

Il concerto proporrà, tra l’altro, alcune delle Cantate di  Montéclair, che ha lasciato nella storia della musica tracce importanti sia per le innovazioni introdotte in campo teatrale (ad esempio l’utilizzo dei Corni dietro le quinte per simulare il suono di una caccia lontana) sia per la sua attività di teorico, brani di Telemann, tra i più prolifici compositori dell’epoca barocca, e composizioni di Froberger (tra i maggiori compositori del suo tempo), che si è dedicato soprattutto agli strumenti a tastiera (organo, clavicembalo, clavicordo).

Il concerto sarà preceduto la mattina alle 11.00, nell’aula magna del Conservatorio, da “M.P. de Montéclair: Méthode facile pour apprendre à jouer du Violon avec un abrégé des principes de la Musique, Paris, 1711”, incontro moderato dalla musicologa Myriam Quaquero, che vedrà relatore il musicista Dario Luisi. Sarà l’occasione per ripercorrere l’opera di de Montéclair dalla prospettiva del suo metodo per violino e delle sue prolifiche produzioni didattiche. Produzioni, scrive Dario Luisi nel testo di presentazione dell’incontro, grazie alle quali Montéclair segnò un’epoca, «lasciando una o più ricette per cucinare bene e con gusto la musica francese».

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Domani, sabato 17 giugno, gli appuntamenti con il Festival Echi lontani proseguono con un concerto dal titolo “Tra il Barocco e il Classicismo”, una serata dedicata a esplorare un periodo storico che segnò un passaggio nel modo di fare musica e un mutamento della figura professionale del musicista.

Per l’occasione, alle 21.00, nella chiesa di Santa Maria del Monte (a Cagliari, in via Corte d’Appello), si esibirà il Quartetto d’archi “Felice giardini”, espressione del Dipartimento di Musica antica del Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma. Si tratta del primo appuntamento per il 2017 con il progetto “Schola: piattaforma per le scuole europee di musica antica”, un’occasione per i  i giovani musicisti di esibirsi davanti a un pubblico in un concerto in cui è piena la loro libertà nella presentazione dei programmi. 

Il Quartetto “Felice Giardini” proporrà, eseguendoli su strumenti originali, partiture di Carl Friedrich Abel, Felice Giardini, Florian Leopold Gassmann.

Sempre domani, ma alle 11.30, la conferenza sarà presentata in un incontro con gli artisti moderato dalla musicologa Myriam Quaquero, in programma nell’aula magna del Conservatorio di Cagliari.

Echi lontani è un festival che si propone di far conoscere la musica antica con concerti in alcuni dei più suggestivi luoghi storici di Cagliari. E’ tra i partner del network Rema, l’unico rappresentante per la musica antica in Europa nato con lo scopo di favorire lo scambio di conoscenze, informazioni e collaborazioni nel campo della musica antica.

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Ancora un omaggio a Claudio Monteverdi a 450 anni dalla nascita, sabato 27 maggio, per il Festival Echi lontani.

Alle 21 nella chiesa di Santa Maria del Monte, in via Corte d’Appello, l’ensemble romagnolo Il Turturino (composto da Elisabetta Rinaldi, Canto; Maria Chiara Ciotti, Quinto; Gabriele Petruzzo, Alto, Giovanni Cantarini, Tenore e Direzione; Decio Biavati, Basso), si esibirà nel concerto “Giardino Novo 1605-Madrigali: Monteverdi e dintorni”.

La serata riproporrà i brani contenuti ne “Il Giardino Novo”, un’antologia stampata a Copenaghen e dedicata al Principe Cristiano IV nel 1605 dal suo organista Melchior Borchgrevinck.

Dalle musiche di Claudio Monteverdi a quelle di Grisostomo Rubiconi, passando per quelle di Leone Leoni e Giaches De Wert, il concerto riproporrà brani che testimoniano il successo della musica italiana che da Venezia circolava, in virtù dei traffici e dei viaggi, in tutta l’Europa, nell’epoca barocca.

Scrive il musicologo Giovanni Cantarini nel testo di presentazione del concerto: «I brani, tutti riccamente armoniosi, i testi brevi, semplici e incisivi, i temi amorosi variati, passionali, allusivi e rappresentati da chiari gesti melodici, si accaparrano subito la simpatia del cantante e l’empatia di chi ascolta, a qualunque epoca appartenga».

Sempre domani, il concerto sarà  presentato dalla musicologa Myriam Quaquero in un incontro in programma alle 11.30 nell’aula magna del Conservatorio di Cagliari.

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Domani, sabato 13 maggio, alle 21.00,gli appuntamenti con il Festival Echi lontani proseguono nel Palazzo Siotto di Cagliari (via Dei Genovesi 114) con un concerto dal titolo “Viaggio Sonoro da Fontana a Vivaldi”, evento collaterale alla manifestazione Cagliari Monumenti aperti.

Protagonista sarà l’ensemble Soavi Affetti composto da Paolo Cantamessa e Patrizio Focardi  (violino), Rebeca Ferri (violoncello) e Anna Clemente (clavicembalo).

La serata proporrà brani della Scuola veneziana: verso la fine del Seicento l’organismo musicale di San Marco ebbe momenti di gloria nella conduzione di Giovanni Legrenzi (1626-1690), ma altri momenti di splendore apparterranno poi anche al Settecento. In questo senso, l’asse portante del programma del concerto è costituito da quattro delle dodici Suonate a tre, di violini e violoncello col basso per l’organo, Opera prima, di Giorgio Gentili (Venezia, 1669-1737), di cui Soavi Affetti ha recentemente realizzato un’incisione discografica per Brilliant Classics. A queste saranno affiancate composizioni di autori ben più noti e sempre di area veneziana come Giovanni Battista Fontana, Giovanni Legrenzi e Antonio Vivaldi, coprendo un arco temporale di più di un secolo.

Sempre domani, ma alle 11.30, la sezione del Festival “Capitali Europee del Barocco: Venezia”, della quale fanno parte oltre al concerto di domani, quello in programma il 20 maggio, sarà presentata nell’aula magna del Conservatorio dalla musicologa Myriam Quaquero.

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Doppio appuntamento sabato 6 maggio a Cagliari con il Festival Echi lontani, che dedica la giornata alla controversa figura del grande direttore d’orchestra Nikolaus Harnoncorut, morto nel marzo dello scorso anno.

Alle 18.00 nel Palazzo Siotto è in programma la conferenza internazionale dal titolo “Johann Nikolaus Graf (Count) de la Fontaine und d’Harnoncorut-Unverzagt: il doppio volto di un’icona della Musica Antica”. Moderato dalla musicoloca Myriam Quaquero e dal direttore del Festival Echi lontani, Dario Luisi, l’incontro vedrà intervenire il musicologo Roberto Milleddu, il direttore d’orchestra Stephan Gottfried (che ha sostituito Harnoncourt alla guida del Concentus Musicus Wien, complesso fondato a Vienna nel 1953 dallo stesso Harnoncourt) e Thomas Höft, che dal 1994 collabora con il Festival Styriarte di Graz (Austria), nato intorno all’immagine di Nikolaus Harnoncourt.

Alle 20.00, sempre nel Palazzo Siotto, si prosegue con la proiezione della favola in musica di Claudio Monteverdi “L’Orfeo”, eseguita nel 1978 dal Balletto e Coro della Zürich Opera House e diretta proprio da Harnoncourt.

«Toccare un’icona richiede l’uso di accortezze particolari, nel caso specifico di Nikolaus Harnoncourt, stimato attore in campo musicale sia classico che specialistico, questa operazione corre il rischio (e noi cercheremo di evitarlo) di voler presuntuosamente sfregiare un personaggio che con la sua opera ha senza ombra di dubbio rivoluzionato il mondo musicale intero», scrive Dario Luisi nel testo di presentazione della giornata, intitolata “In memoriam”.

Hisilicon Balong

APA-Foto: Hans Klaus Techt

 

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Sant’Efisio in compagnia del Festival Echi lontani. In occasione della festa dedicata al Martire guerriero, sabato 29, domenica 30 aprile e lunedì 1 maggio la rassegna dedicata alla musica antica suonata nei più suggestivi luoghi storici di Cagliari propone la XXI edizione delle “Feste musicali per Sant’Efisio”.

Si comincia sabato 29, alle 20.00, nella Chiesa monumentale di Santa Chiara dove, in occasione del 250esimo anniversario della morte di Georg Philipp Telemann, Echi lontani gli renderà omaggio con la proiezione del film di Ermanno Olmi “Lunga vita alla signora, vincitore del Leone d’argento alla 44esima Mostra internazionale del cinema di Venezia del 1987. La pellicola racconta la vicenda di un sedicenne alla prese con le ipocrisie e le meschinerie del mondo degli adulti, ed è accompagnata dalla “Tafelmusik” di Telemann, la musica da tavola che tra il XVI e il XVII secolo era d’uso suonare durante i banchetti.

Sempre nella Chiesa di Santa Chiara il giorno dopo, domenica 30, alle 20.00, gli omaggi a Telemann proseguono con l’esecuzione delle sue “Fantasie per violino solo”. Protagonista sarà Gabriele Toscani, col suo violino barocco.

Omaggio al compositore e clavicembalista tedesco Johann Jakob Froberger lunedì 1° maggio quando, alle 18.00, nella chiesa del Santo Sepolcro, Joachim Schrott eseguirà un concerto d’organo dal titolo “Viaggio musicale intorno a J.J. Froberger”. La serata proporrà oltre alle musiche di Froberger anche quelle di Girolamo Frescobaldi, Matthias Weckmann e Louis Couperin.

Sabato 29 aprile, alle 11.30, i tre concerti saranno presentati in un incontro coordinato dalla musicologa Myriam Quaquero, in programma nell’aula magna del Conservatorio di Cagliari.

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E’ dedicato alla figura di Georg Philipp Telemann nel 250esimo anniversario  dalla morte il nuovo appuntamento, sabato 8 aprile, alle 21.00, a Cagliari, con il Festival Echi lontani, ideato per riscoprire il prezioso patrimonio della musica antica.

Nella suggestiva Chiesa monumentale di Santa Chiara l’Ensemble L’Iride (composto da Marco Brolli al flauto traversiere, Dario Luisi al violino, Roberto Gini alla viola da gamba e Michael Hell al clavicembalo) proporrà, su strumenti d’epoca, il concerto dal titolo “Quartetti Parigini (e) d’Amburgo”.

Cembalista, cantante, amante d’arte e collezionista di piante rare, libri e quadri (famose le sue lettere indirizzate ad Händel per proporgli l’acquisto di nuove piante da lui trovate), artista eclettico, carico di fantasia (in tutti i campi) ma anche spesso profondo e rivoluzionario, Georg Philipp Telemann fu un autore prolifico. Di lui «si può dire che non cercasse le note, ma che fossero le note a cercare lui», afferma il direttore artistico di Echi lontani, Dario Luisi.

Il concerto sarà preceduto, la mattina alle 11.30, da una presentazione curata dalla musicologa Myriam Quaquero, in programma nell’aula magna del Conservatorio di Cagliari. All’incontro parteciperanno alcuni degli artisti che saranno impegnati nell’esibizione delle 21: Dario Luisi e Roberto Gini. Docente al conservatorio di Graz (in Austria) Luisi, professore in quello di Parma, Gini, l’incontro sarà anche l’occasione per unire idealmente le due istituzioni musicali e i loro Dipartimenti di Musica Antica.

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Doppio appuntamento domani, sabato 25 marzo, a Cagliari, con la 23ª edizione del festival “Echi lontani”, dedicato alla musica antica. Alle 17.00 nel Salone del Palazzo Siotto si svolgerà un incontro-dibattito aperto a tutti dal titolo “Stato della Musica antica in relazione con festival ed organizzazioni didattiche e di ricerca”. Tra i temi che saranno  affrontati: la definizione della musica antica, la collaborazione tra diversi festival, l’opportunità o meno di affidarsi ad agenzie per l’organizzazione delle rassegne, le collaborazioni tra festival e istituzioni musicali. Relatori saranno oltre al direttore artistico di Echi lontani, Dario Luisi, Enrico Bellei e Mariafederica Castaldo, direttori artistici rispettivamente di Grandezze & Meraviglie-Festival Musicale Estense e del Centro di Musica Antica Pietà de’ Turchini, due punti di riferimento in Europa per la musica antica. A moderare l’incontro sarà la musicologa Myriam Quaquero.

La serata proseguirà alle 21.00, sempre al Palazzo Siotto, con il concerto “Franz Joseph Haydn: 6 Sonate per il Clavicembalo o Forte Piano”, che vedrà sul palco Fernando De Luca (clavicembalo) e Francesco Giammarco (fortepiano).

Il festival è organizzato dall’associazione Echi lontani, in collaborazione con il Conservatorio “Giovanni Pierluigi da Palestrina”, la Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto” e l’associazione culturale “Le Officine”.