21 November, 2024
HomePosts Tagged "Nadia Pische"

Sabato 9 novembre, presso la chiesa dell’Addolorata, nel quartiere di Rosmarino a Carbonia, amici e parenti si sono riuniti per commemorare gli ex biancoblu del Carbonia Calcio scomparsi. La cerimonia religiosa è un’occasione per ricordare tutti gli ex calciatori che tanto si sono prodigati insieme ad allenatori e dirigenti per portare avanti i valori di lealtà e correttezza che lo sport chiede.

Quest’anno la società Carbonia Calcio compie 85 anni, essendo nata nel 1939, poco dopo la nascita della città di Carbonia; tanti ricordi e aneddoti che raccontano episodi che rimarranno per sempre nel cuore di tutte le persone che li hanno vissuti.

Durante la messa tenuta dal parroco don Antonio Carta che per il terzo anno consecutivo accoglie con parole toccanti ed emozionanti, tutti si sono sentiti coinvolti ricordando i cari defunti.

Un momento particolare lo ha segnato la lettura da parte di Claudio Facchini dei ringraziamenti a tutti i presenti per aver voluto ancora una volta ritrovarsi per commemorare sportivi che tanto si sono adoperati con un fare sincero e pulito per portare avanti i valori che ancora oggi sono importanti da tramandare alle nuove generazioni.

Il presidente dell’associazione vecchie glorie biancoblù Peppino Zucca ha poi consegnato a don Antonio Carta il gagliardetto e dopo la foto di gruppo sul sagrato della chiesa, ricca di sorrisi, la promessa di rincontrarsi il prossimo anno.

Un piccolo gruppo dei partecipanti alla funzione si è recato poco dopo allo stadio Carlo Zoboli per deporre un mazzo di fiori presso la targa commemorativa che ricorda Pepi Gessa, il giovane calciatore mancato durante un allenamento allo stadio Comunale il 19 novembre di 31 anni fa. Visibilmente emozionati erano presenti anche il fratello Riccardo e la sorella Daniela.

Nadia Pische

Martedì 22 ottobre in occasione del centenario della nascita dello psichiatra Franco Basaglia. È andato in scena al Teatro Centrale di Carbonia lo spettacolo “Memoria dal reparto n° 6”, tratto dal racconto di Anton Cechov.

L’evento è stato organizzato dall’associazione di volontariato Albeschida, con il patrocinio del comune di Carbonia, nell’ambito della XIV edizione de “Il ponte sulla scena”, appuntamento annuale dedicato alle ultime classi degli istituti superiori di Carbonia.

Lo spettacolo si è svolto durante la mattinata e la platea gremita di studenti e professori ha seguito silenziosamente e con attenzione il monologo dell’attore di teatro Daniele Giuliani.

Gli spettatori sono stati accolti dai componenti dell’associazione Albeschida che hanno impersonato i malati di un manicomio legati con delle corde invisibili ma che li immobilizzavano nel corpo e nell’anima.

Una breve introduzione del dottor Antonio Cesare Gerini, presidente di Albeschida, anche egli calato nella parte di un ricoverato in manicomio. E poi, al centro del palco, l’attore Daniele Giuliani, con un monologo toccante ideato dopo aver letto “Memoria dal reparto n 6”.

Anton Cechov scrisse questo libro-inchiesta nel 1892, al suo ritorno di Sachalin, un’isola russa che ospitava una colonia penale con al suo interno un padiglione dedicato al reparto n° 6, un capannone abbandonato dove, in pessime condizioni igieniche, erano ricoverati dei pazienti psichiatrici. Questi, di fatto, non sono mai stati visitati dal medico dell’ospedale, né potevano uscire dall’ospedale, diventando dei prigionieri da tutti ignorati ma anche temuti.

Un monologo toccante, per sensibilizzare verso una maggiore consapevolezza ed umanità nel trattamento delle fragilità psichiche. Fortunatamente. la riforma della psichiatria ha restituito dignità e diritti alle persone, consentendo loro di ricevere un’assistenza orientata all’integrazione nella società. Oggi i manicomi sono stati sostituiti da centri di salute mentale e strutture residenziali psichiatriche.

La strada è ancora lunga, c’è ancora da “lavorare” sull’accoglienza a livello sociale.

Alda Merini scrisse “Ogni gesto che dalla gente comune e sobria viene considerato pazzo, coinvolge il mistero di una inaudita sofferenza che non è stata colta dagli uomini.

Nadia Pische

           

Si è svolta nel fine settimana, dal 18 al 20 ottobre, la XXX edizione della Sagra delle olive, all’ombra de “Sa Reina”, nel parco de “S’Ortu Mannu”, a Villamassargia, che ospita circa 700 ulivi secolari, tra cui il più grande del Mediterraneo.

Il venerdì è stato dedicato alle scuole, sabato sono state aperte le porte ai visitatori, allietati dal concerto di Piero Marras e degli Istentales, il cabaret di Gesù di Cagliari e la musica di Alexa e il ballo sardo la domenica.

Un programma variegato: non solo musica ma anche degustazioni, maschere tradizionali, trekking, incontri per la presentazione di guide, tavole rotonde, show cooking, ed un record con il pane alle olive più lungo al mondo, ben 46 metri. Allo show cooking lo chef Cozzina, per l’esibizione delle maschere tradizionali “Sos Corriolos” di Neoneli, il motoincontro “Memorial Maurizio Piras”, animazione e gonfiabili per bambini e balli sardi con il gruppo “A Ballare”. Un evento da carta vincente in una location da capogiro, dove 12 ettari di natura hanno regalato veramente tanto, tra i numerosi ulivi spicca “Sa Reina” che si stima abbia un’età di circa 900 anni, con il fusto di una circonferenza di 16 metri. Un evento legato alla tradizione, con i sapori autentici della Sardegna: olio extravergine, olive, formaggi, pane carasau, porceddu arrosto e malloreddus, ma anche manufatti dell’artigianato sardo. Un luogo magico che, con ampi prati, tavoli e panche, diventa una splendida oasi per poter fare un picnic in compagnia.

Uno scenario incantevole che ha accolto centinaia di persone che, nonostante il tempo incerto, non si sono spaventate e hanno partecipato con grande entusiasmo.

L’evento è stato organizzato dalla Pro Loco e dal comune di Villamassargia, con la collaborazione delle associazioni del paese che hanno curato i laboratori, la Croce Rossa Italiana Comitato di Cagliari con le unità territoriali di Cortoghiana e Santadi per l’insegnamento delle tecniche di primo soccorso, del Cammino Minerario di Santa Barbara, del Motoclub di Portoscuso per il Memorial Maurizio Piras, dei Borghi autentici d’Italia, della Fondazione di Sardegna, della Fondazione Sardegna Isola del Romanico e dell’associazione Amici del Giardino.

Appuntamento al prossimo anno!

Nadia Pische

                                   

Si è svolta domenica 20 ottobre, a Carbonia, la terza edizione della “Pittarosso PinkParade” “INSIEME X VALE”, evento organizzato per la raccolta di fondi in favore della Fondazione Veronesi per la ricerca scientifica nella lotta ai tumori femminili. La manifestazione si è svolta in numerose città a livello nazionale, per l’11ª volta. Carbonia anche quest’anno ha scelto di dare un forte segno, partecipando in massa, nonostante il tempo incerto.

Circa trecento persone si sono incontrate in Piazza Roma, scegliendo di dedicare anche quest’anno la camminata a Valentina Cossu, volontaria sino alla sua prematura scomparsa. «La sua vita si è fermata ma noi vogliamo portare avanti ciò che lei aveva intrapreso quando si era avvicinata a noi quando già affrontava la malattia», ha raccontato emozionata al microfono Stefania Altea organizzatrice insieme al suo team dell’evento. La manifestazione, patrocinata dal comune di Carbonia, si è potuta svolgere grazie all’apporto della Polizia municipale, della Protezione civile, dell’AUSER, dell’ASVOC, che oltre alla sicurezza ha offerto un rinfresco al termine della camminata, dell’associazione “Le Rondini”, del Caffè del Portico, della Pro Loco, del consigliere comunale Luca Grussu. Tutti insieme si è potuto contribuire alla raccolta di fondi a favore di questa lotta contro il male oscuro. Ogni anno in Italia ci sono 55.000 nuove diagnosi di tumore al seno, circa 13.000 di tumore all’utero e circa 6.000 di tumore all’ovaio. Ciò significa che 74.000 nuove donne ogni anno si ammalano. La malattia non deve essere un tabù, la corretta informazione, la diagnosi precoce e la ricerca scientifica, salvano le vite. È necessario fare prevenzione, screening e controlli regolari, così che si possa scoprire fin dal primo momento che appare.

Non solo donne, tra le quali le assessore Katia Puddu e Antonietta Melas, hanno colorato di rosa le vie di Carbonia, ma anche uomini con in testa il vicesindaco Michele Stivaletta, bambini e cagnolini. A metà percorso, tappa alla miniera nella Sezione di Storia locale del Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis, alla Grande Miniera di Serbariu, dove come sempre, le ragazze preparano l’accoglienza. E, infine, ultimo sforzo alla volta di Piazza Roma, dove il buffet e un’estrazione di premi hanno concluso il bellissimo momento d’incontro e di condivisione,per far volare in alto il messaggio dell’importanza della prevenzione.

Al prossimo anno!!!

Nadia Pische

       

Si è svolta nella mattinata di venerdì 11 ottobre, a Carbonia, l’evento “Puliamo il mondo”, promosso da Legambiente in ambito nazionale e dagli assessorati comunali dell’Ambiente e della Pubblica istruzione, con il supporto della società di servizio di Igiene pubblica De Vizia. “Puliamo il mondo”, arrivato alla 30ª edizione, ha visto la partecipazione di circa 2.000 persone, tra docenti, alunni ed associazioni. Tante le aree che sono state ripulite grazie ai partecipanti che, con guanti, pinze e buste per la raccolta, hanno promosso un’iniziativa molto importante a livello del rispetto del bene comune. Una lezione di educazione civica, vissuta in concreto da diversi istituti scolastici della città: Don Milani, Satta, Deledda, Pascoli, Angioj, Ipia Emanuela Loi, Gritti. Il tutto, con il supporto delle associazioni di volontariato: N.A.B.A., Anmig, Coordinamento associazione Bacu Abis, ODV Athena, No Eta guardie ecozoofile e Lega Ambiente.

I rifiuti raccolti sono stati depositati in punti concordati per essere poi smaltiti dalla De Vizia. Anche quest’anno, nelle aree dove si è svolta la pulizia, sono intervenuti il sindaco Pietro Morittu, l’assessore dell’Ambiente Manolo Mureddu, l’assessore della Pubblica istruzione Antonietta Melas, il referente di Legambiente Maurizio Soddu, il funzionario del comune di Carbonia Stefano Grussu. Tutti hanno dichiarato la loro soddisfazione per la riuscita della manifestazione che anche quest’anno ha visto una straordinaria partecipazione. Un lavoro di gruppo con una sinergia ed un impegno costanti negli anni, volontari che hanno praticamente dimostrato l’amore per la propria città.

Grande entusiasmo da parte degli studenti, grandi e piccini, che con la bella giornata di sole hanno potuto alla fine del “lavoro” fare una ricreazione all’aperto, seguita da una bella passeggiata per il rientro a scuola.

Bilancio più che positivo quindi, ma anche grande stupore e dispiacere legato al perché si debbano ancora trovare rifiuti abbandonati in giro per la città, pratiche in contrapposizione con il dovere, da parte di tutti, di rispettare l’ambiente.

Nadia Pische 

   

Si è svolto domenica 6 ottobre, presso il porticciolo turistico di Portoscuso, il 5° meeting Turistico Auto e Moto d’Epoca, Memorial Piero Corda.

L’evento, organizzato dal Groupvangaurd Carbonia è stato animato da Davide Musu, della Angel Eventi Animazione.

Grandissima la presenza di pubblico di tutte le età che, complice la bellissima giornata di sole, si è trattenuto ad ammirare e scattare foto alle bellissime auto e moto esposte.

Di seguito gli scatti della mostra capace di far tornare come per magia indietro nel passato.

Nadia Pische

Si è concluso sabato 5 ottobre, a Carbonia, il 19° Festival Tuttestorie dal titolo “E adesso? Racconti, visioni e libri sulle cose che finiscono”. Dal 1 ottobre, per l’intera settimana, si sono tenute presso la Biblioteca comunale di viale Arsia, Centro Sistema SBIS Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis, mostre guidate installazioni, animazioni, attività, laboratori ed incontri con scrittori e scrittrici di altissimo livello e rilevanza nazionale ed internazionale: Alessandro Ricccioni, Alice Coppini, Bruno Zucca, Carlo Marconi, Daniele Nicastro, Fabrizio Alteri, Flavio Soriga, Maddalena Vaglio Tanet, Manlio Castagna, Marianna Balducci, Matteo Pompili, Nicoletta Gramantieri, Sergio Olivotti e Veronica Truttero.

Grande entusiasmo e partecipazione da parte della scuola di ogni ordine e grado, con l’intervento di oltre 3.000 tra alunni e docenti, circa 600 ogni giorno. Il parco della biblioteca si è colorato di voci e risate, di bambini curiosi di scoprire cose nuove, partecipando ad un’offerta culturale e formativa che ogni anno si rinnova, riscuotendo sempre più successo. Trenta grandi autori che promuovendo la lettura hanno fatto sognare e volare nel mondo della fantasia, in cerca di nuove avventure. In un mondo dove la tecnologia “galoppa” è bene rimarcare e stimolare la grande importanza della lettura che stimola la creatività ed arricchisce le persone. Tantissimi libri dalle copertine accattivanti e dalle trame sempre più nuove, sono stati impreziositi dalle dediche dell’autore, rendendo orgogliosi bimbi e ragazzi che l’hanno conosciuto.

Tanti i lavori creati dai bambini che hanno letto i libri presentati, lavori che non sono tornati a scuola bensì nelle borse degli scrittori che li conserveranno come tesori.

Nadia Pische 

Si è svolta sabato 28 settembre, a Carbonia, la prima edizione della “Camminata per le Demenze”, organizzata dal CDCD (Centro per i Diritti Cognitivi e la Demenza) del Distretto Sociosanitario di Carbonia, con sede presso l’ospedale Sirai di Carbonia.

L’evento si è svolto per sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza della prevenzione, del corretto stile di vita, della diagnosi precoce e del riconoscimento di alcuni fattori di rischio che accompagnano l’insorgenza delle demenze.

Complice la bella giornata, alla camminata hanno partecipato adulti e ragazzi dell’Istituto superiore Angioy di Carbonia, dottoresse, pazienti e familiari con capofila il primo cittadino di Carbonia Pietro Morittu, presente anche Paolo Moi, assessore delle Politiche sociali, Politiche di genere, Pari opportunità, Benessere animale.

Ed è proprio con il suo intervento che ha avuto il via, presso la sala consiliare del comune di Carbonia, la presentazione del Centro per i Diritti Cognitivi e la Demenza e la spiegazione di finalità ed obiettivi.

Dopo la camminata, una sala gremita ha accolto con fiducia e speranza le parole del sindaco che si è dichiarato contento della grande partecipazione ad un evento che mira ad aumentare le conoscenze sulla demenza, oggi conosciuta come Disturbo Neurocognitivo Maggiore, promuovere la prevenzione, combattere le discriminazioni, ridurre lo stigma per un miglioramento della qualità della vita, supportare le persone affette e i loro familiari fornendo loro informazioni corrette. Il suo impegno lo ha manifestato, oltre che con la sua presenza, con la volontà di accompagnare questo percorso assicurando la vicinanza istituzionale al CDCD, per una proficua collaborazione.

Dopo la sua apertura la parola è passata alla neurologa Patrizia Poddighe e alla psicologa dottoressa Anna Laura Cadeddu che hanno evidenziato subito il perché della scelta della camminata, che ha rappresentato un momento di condivisione tra le persone affette da demenza, che spesso esprimono il bisogno di camminare, talvolta anche senza una meta precisa o alla ricerca di un luogo dove poter stare bene. Camminare è, infatti, l’attività più semplice capace di ridurre ipertensione, sovrappeso, diabete e stress.

La demenza è una malattia cronica degenerativa caratterizzata da un declino progressivo delle funzioni cognitive quali la memoria, l’attenzione, le abilità visivo spaziali, le funzioni esecutive, possibili anche le alterazioni comportamentali, il tutto a discapito dell’autonomia. È una malattia che colpisce prevalentemente gli anziani, ma può manifestarsi anche nei più giovani. Curando la persona in modo adeguato, si possono recuperare le sue capacità cognitive e tornare al livello di funzionalità precedente.

Il Centro per i Diritti Cognitivi e la Demenza nasce con lo scopo di prendere in carico le persone da parte di un gruppo di professionisti che accompagnano paziente e familiari lungo il percorso.

Dapprima si ha l’inquadramento clinico per poter formulare una diagnosi, in seguito si prescrive la terapia farmacologica e non sia cognitiva che comportamentale, segue il monitoraggio, il supporto ai familiari e la loro formazione.

Affrontare la malattia non è semplice, occorre essere preparati, avere una giusta conoscenza e formazione per farsi carico dell’assistenza e poterla vivere con meno apprensione e maggiore serenità.

I Centri per i Diritti Cognitivi e la Demenza sono proprio i centri preposti alla scelta del percorso assistenziale per il paziente.

A seguito delle esposizioni delle dottoresse sono intervenuti alcuni figli ed un nipote di pazienti affetti da demenza, che con voce rotta dall’emozione e con una buona dose di coraggio, hanno parlato iniziando a ringraziare il team di professionisti che opera all’interno del Centro per i Diritti Cognitivi e la Demenza dell’ospedale Sirai di Carbonia. In un secondo momento, hanno esposto tutte le difficoltà che compaiono insieme all’insorgenza della malattia che porta ad un cambiamento importante nella vita quotidiana dell’intera famiglia.

L’auspicio è che a questa “camminata” ne possano seguire tante altre, non solo a livello fisico ma anche a livello metaforico perché “camminare insieme” è sinonimo di suddivisione di un problema comune a tanti, che in condivisone si sentono meno soli. Tutto questo a fronte di un lavoro di inclusione per un tessuto sociale che accoglie tutte le diversità e ne fa una ricchezza.

Nadia Pische

 

                

Le fotografie (free press) della corsa sono di Tania Atzori.
Terza vittoria alla cronoscalata Iglesias-Sant’Angelo per Diego Degasperi. Il portacolori della Vimotorsport, su Norma M20F, autore del miglior tempo in entrambe le manche, ha preceduto Franco Caruso, a 4”25 su Nova Proto Np01-2 Zytek della Best Lap e Giuseppe Vacca, a 21”18, su Osella Pa30 Judd.
La pioggia caduta durante la notte ha lasciato spazio ad una splendida giornata di sole che ha accompagnato in entrambe le manche i piloti impegnati nella 33ª edizione della gara organizzata dall’Ichnusa Motorsport, che ha come Ente di appartenenza l’Automobile Club Cagliari.
Sui 5.920 metri del percorso ricavato sulla strada statale 126, Diego Degasperi ha ripetuto il successo conquistato nel 2019 e 2022, segnando anche il nuovo record del percorso, 3’01”09 in gara 1 e 2’59”15 in gara due.
«Tre a uno con Caruso, ma soprattutto 2’59″15 che secondo me è un tempo strepitoso – ha commentato Diego Degasperi – sono veramente soddisfatto, le macchine non sono quelle che abbiamo utilizzato nel 2019, sono salito su questa Norma ex di Simone Faggioli, preparata veramente al top e, inoltre, ringrazio la Pirelli. Ho dato il massimo, sapevo che Caruso era un osso duro ma non pensavo di stargli davanti con così tanto margine, sono partito molto determinato. Ringrazio sempre Iglesias perché è nel mio cuore, ho tanti amici, torno sempre molto volentieri.»
«Sabato era andato tutto abbastanza bene – ha commentato Franco Caruso – ero molto fiducioso per la domenica, la prima salita è andata bene nonostante il percorso umido, abbiamo fatto un tempo veramente notevole insieme a Diego, ero a quattro decimi, puntavo molto sulla seconda salita per recuperare, invece ho fatto due errori che mi hanno fatto perdere molto tempo. La prossima gara sarà la Alghero-Scala Piccada dove ci saranno molti piloti forti, sarà una gara veramente lottata e importante.»
«Una bella soddisfazione – ha detto Giuseppe Vacca – era la prima gara dell’anno, una gara molto difficile, però siamo riusciti ad inserirci bene subito dietro i due piloti più forti e favoriti. La gara sicuramente era una delle più belle da fare in Sardegna, quindi volevamo essere presenti. Ringrazio me stesso perché quest’anno è stata dura fuori dalle gare e Peppe Nolè.»
Nei gruppi, il GT è andato a Gabrydriver su Ferrari 458 della Ro Racing che, con questo risultato, vince il Campionato Italiano nella sua categoria, il gruppo E1 è stato conquistato da Giovanni Coghe su Citroen Saxo dell’Abc Motorsport, gruppo N-S per Efisio Cannas su Renault Clio Rs della Mistral Racing, il gruppo RSCup è andato a Giovanni Cuccheddu su Mini John Cooper Works, nel gruppo Rally primo posto per Giacomo Spanu su Skoda Fabia R5 della Mistral Racing, vincitrice della coppa scuderia, nel gruppo Tcr ha primeggiato Mario Murgia su Hyundai i30 della Porto Cervo Racing, gruppo RS per Luca Sitzia su Ford Fiesta St della Mistral Racing, nel gruppo RSPlus primo posto per Nicola Minnai su Mini Cooper del Team Autoservice Sport, e infine, il gruppo A-S è andato a Manrico Boi su Peugeot 205, tra i veterani della gara insieme a Ugo Valdarchi (quasi venti edizioni corse).La coppa Mario Casula, assegnata al primo fra i piloti sardi, è andata a Giuseppe Vacca, il memorial Giancarlo Nonnis, assegnato al pilota più giovane, è andato a Federico Tiddia su Citroen Saxo Vts della Mistral Racing, mentre la coppa Tore Carboni, per il primo pilota iglesiente all’arrivo, è stata conquistata da Ugo Valdarchi su Mitsubishi Lancer Evo IX della Mistral Racing.
Nelle auto storiche primo posto per Piero Lottini su Osella Pa9/90 della scuderia Bologna Corse, vincitore del 4° raggruppamento.
«È stata una bellissima manifestazione – ha detto Antonello Fiori, presidente dell’Automobile Club Cagliari e presidente del Comitato Regionale ACI Sardegna – siamo molto soddisfatti della gestione e dell’organizzazione della gara, di tutti i commissari di percorso, ufficiali di gara, commissari sportivi, tecnici, direttore di gara, servizio antincendio e di tutte le figure professionali presenti. Siamo veramente soddisfatti e questo ci dà la forza per preparare la manifestazione per l’anno prossimo. Ringraziamo il comune di Iglesias nella persona del sindaco Mauro Usai e l’assessore allo sport Vito Spiga che sono stati i primi promotori e sostenitori di questa manifestazione, il comune di Fluminimaggiore, la Regione Sardegna, l’assessorato allo sport in particolare, e tutti gli Enti e le persone che ci hanno sostenuto.»
«Un grande successo di pubblico – ha commentato Kiko Tornatore, presidente dell’Ichnusa Motorsport – una gara molto combattuta, frantumare il muro dei 3 minuti con il record della gara è stata una cosa molto bella. Siamo molto contenti e soddisfatti, anche il tempo è stato clemente, nonostante le previsioni, è andato tutto bene. Ringrazio il comune di Iglesias che ci ha supportato e, soprattutto, le persone che con noi si prodigano per far vivere questa manifestazione. Una bella presenza di piloti, la qualità è molto buona, sia a livello nazionale che locale. La sfida Degasperi-Caruso è stata molto bella, appassionante, avvincente, due amici della stessa scuderia che danno il massimo gara dopo gara.»
La gara, diretta da Fabrizio Bernetti (coadiuvato da Vittorio Falchi, direttore di gara aggiunto), ha avuto il sostegno dell’assessorato dello Sport della Regione Autonoma della Sardegna, del comune di Iglesias e del comune di Fluminimaggiore.
Classifica assoluta: 1. Degasperi Diego (Norma M20F) in 6’00.24; 2. Caruso Franco (Nova Proto Np01-2 Zytek) a 4.25; 3. Vacca Giuseppe (Osella Pa30 Judd) a 21.18; 4. Satta Marco (Nova Proto NpC2 Sinergy) a 40.71; 5. Costa Andrea (Osella Pa30 Honda) a 58.00; 6. Angioj Fabio (Osella Pa21/s Honda) a 58.26; 7. Siddi Auro (Wolf Gb08 Thunder) a 1’17.74; 8. Gabrydriver (Ferrari 458) a 1’36”52; 9. Coghe Giovanni (Citroen Saxo) 1’48”34; 10. Valdarchi Ugo (Mitsubishi Lancer Evo IX) a 1’51”49.
Storiche: 1. Lottini Piero (Osella Pa9/90) in 8’08.02; 2. Perasso Sergio (Paganucci) in 8’55.03; 3. Siddi Duilio (Simca Rally2) in 9’11.81; 4. Volpe Carlo (Fiat Ritmo) in 9’59.57; 5. Masia Antonino (Renault 5 Alpine) in 10’52.57.
Le fotografie delle premiazioni svolte in piazza Sella sono di Nadia Pische

Una serata all’insegna della bellezza, della moda e del fascino, giovedì 29 agosto, a Carbonia, con l’ultima tappa di Miss Italia Sardegna. Giunta alla sua 85ª edizione, la kermesse si è svolta nella piazza Roma della città mineraria con l’elezione di Miss Sardegna. L’iniziativa organizzata da Sardegna Eventi, esclusivista nella Regione Sardegna, in collaborazione con la Pro Loco di Carbonia ed il comune di Carbonia, ha regalato momenti di spettacolo, con il virtuoso sassofonista Juri Deidda, i ballerini Andrea Garau & Silvia Scintu, la singer Tony Marongiu, la talentuosa acustic band “Le 3 di notte” reduce dell’esibizione al Red Valley di Olbia, Jony Jay Dj vocalist e speaker radiofonico e il Dream Circus Show. Special guest Alex Belli, modello di punta per Gianfranco Ferrè e Giorgio Armani, nonché attore protagonista di CentoVetrine e dei film “Dagli occhi dell’amore” e “Un insolita vendemmia”. La sua tanto attesa uscita ha premiato l’artista con numerosi applausi che hanno coronato la sua esibizione canora alla chitarra con due icone della musica italiana: “Il tempo di morire” di Lucio Battisti e “Piccola stella senza cielo” di Luciano Ligabue.

Le quindici bellissime ragazze hanno sfilato sulla passerella con eleganza e charme, ma hanno anche mostrato la loro preparazione culturale, rispondendo alle domande del bravissimo conduttore Matteo Bruni, che tra una battuta ed un’altra, ha messo a loro agio tutte le emozionatissime concorrenti.

Le giovani stelle si sono anche esibite con due coreografie sulle note di Madonna ed hanno sfilato mettendo in luce i vari sponsor della serata. Una giuria variegata ha potuto analizzare e votare le loro qualità, arrivando ad una decisione ponderata che ha visto indossare la fascia di Miss Sardegna a Rebecca Cossu, 20 anni, di Cabras.

«Sin da bambina mi prendeva le scarpe col taccoracconta nonna Chiara e le indossava per sfilare e farsi ammirare dalla famiglia.»

Una famiglia che l’ha accompagnata: la mamma, il papà, lo zio e la nonna tutti affettuosissimi intorno alla loro reginetta.

Un sorriso dolcissimo, a volte malizioso, semplice e spontanea, sportiva e studiosa, tutte caratteristiche che le hanno fatto guadagnare l’ambitissima fascia.

Non resta che vincere e magari diventare la prossima Miss Italia.

Buona fortuna Rebecca.

Nadia Pische