18 July, 2024
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La Torres è andata al riposo, nel derby casalingo con l’Arzachena, avanti di un goal, realizzato da Kalifa Kujabi al 45′.

Il Carbonia è sotto di un goal a Genzano, autore Fabrizio Roberti con un colpo di testa al 33′. L’attaccante laziale sembra avere un conto aperto con il Carbonia, avendo realizzato una doppietta a Giba con la maglia del Latte Dolce, nel derby di andata dello scorso campionato. Subito dopo il derby si trasferì al Trastevere.

Il Lanusei è andato al riposo avanti di un goal sul Gladiator, autore Vincenzo Citoli al 7′.

L’Atletico Uri ha chiuso i primi 45′ in vantaggio di un goal sull’Afragolese, lo ha firmato Hernán Altolaguirre al 48′.

Cassino e Muravera sono andate al riposo sullo 0 a 0.

La capolista Giugliano sta pareggiando 1 a 1 con la Vis Artena. Quello della squadra ospite è il primo goal subito dal Giugliano in questo campionato.

Nella foto di Nadia Pische, Fabrizio Roberti con la maglia del Latte Dolce nello scorso campionato.

Lo spettacolo “La Classe/ un docupuppets per marionette e uomini”, di Fabiana Iacozzilli, ha aperto lo scorso 20 ottobre, al Teatro Centrale di Carbonia, la stagione di prosa e danza 2021/2022 sotto le insegne del CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna.

La pièce immaginifica, una favola nera tra ricordi d’infanzia e la scoperta inattesa di una vocazione, ha ottenuto il Premio della Critica 2019.

Al termine, Nadia Pische ha intervistato la regista Fabiana Iacozzilli.

 

 

Dopo la lunga pausa e le restrizioni imposte dalla pandemia da Covid-19, anche il Duo Dorian, con Cristina Scalas al flauto traverso e Davide Mocci alla chitarra, riprende con le serate. Già venerdì 16 luglio presso il Castello di Acquafredda a Siliqua e il 23 luglio a Budoni in Piazza Einaudi. Tanta la voglia di ritornare a suonare in presenza e riprendere i progetti interrotti, tra questi importante quello sull’inclusione con la Regione Sardegna. Di seguito l’intervista a Davide Mocci.
Nadia Pische

«Mi piace pensare che nella creazione di qualcosa che non esiste in natura, ci sia una spinta verso il magico e il fantastico. Qualunque cosa può esistere se pensi sia possibile incluso un uovo di elefante.»

Si apre così la mostra “Wonderlands – la ricerca e la meraviglia” di Giorgio Casu con questa scritta sul muro illuminata da un faretto che regala all’ombra la forma di uovo e poi tante uova “Elephant eggs” di porcellana dipinte secondo la tradizione sarda. Giorgio Casu è un artista di San Gavino Monreale che per 18 anni consecutivi ha fatto della sua vita un vero e proprio viaggio itinerante… ha vissuto in Australia, nel sud-est asiatico, negli Stati Uniti d’America ed in Messico.

I capolavori che lo hanno reso famoso in Sardegna sono i suoi murales che spesso realizza in collaborazione con altri artisti. Estro, grafica e design, fanno di lui un artista poliedrico, che passa con notevole di successo dalle tele, alle pareti sino ad arrivare alle porcellane, mostrando un’accuratezza ed una finitura nei particolari che rendono le sue opere “vive”, sembra quasi sortiscano l’effetto di una calamita che ti attira dentro un mondo di colori e forme dove tutto è possibile. Le figure femminili sprigionano energia e sentimenti, catturano lo sguardo del visitatore che in un attimo viene “assorbito” per ritrovarsi dentro un mondo irreale ma dal gusto che “fa stare bene”. Lo specchio magico, le tele colorate, le realizzazioni in bianco e nero, le farfalle … il meraviglioso mondo di farfalle che, vestite di leggerezza, adornano le pareti di uno spazio apparentemente nascosto creato apposta per continuare a stupire, sono l’esempio della grande cultura artistica “figlia” di un girovagare per il mondo, confrontandosi con realtà completamente diverse dalla nostra isolana.

La mostra si conclude con una serie di astratti e non solo a cui l’artista accompagna in alcuni casi le foto del murales realizzato. Un ‘esposizione, quella di Giorgio Casu, che appare come un cocktail di passato, futuro e fantastico in un presente in cui l’artista si contraddistingue per “sonorità di colori” e poi sta lì a guardare proprio come “il gatto di Alice” che, acciambellato su un ramo e mimetizzato tra fiori e farfalle, si gode lo spettacolo di chi passa ed osserva il mondo da lui creato.

La mostra, curata da Simona Campus, inaugurata lo scorso 16 giugno nei locali dell’Exma di Cagliari, sarà visitabile fino al prossimo 12 settembre.

Nadia Pische

Notte di passione per la Sardegna in musica e parole, quella di domenica 20 giugno presso “Corto Maltese”, al Poetto di Cagliari, dove il pubblico ha applaudito calorosamente l’esibizione di Claudia Aru e della sua band, formata da Matteo Marongiu al basso, Simone Soro al violino, Matteo Demuro alle chitarre e Simone Sassu al pianoforte. Una musica travolgente ben studiata ed armonizzata, a cornice di una voce calda e suadente: ora decisa e dai toni forti e poco dopo dolce ed accarezzante.

La cantautrice, artista dai toni poliedrici, racconta le tradizioni sarde per non farle dimenticare, per protrarle nei tempi e tramandarle alle nuove generazioni. Ironizza per certi versi su alcuni “modi di fare antichi” e allo stesso tempo ogni sua canzone nasconde un messaggio che invita a riflessioni profonde. Tra il serio ed il faceto, Claudia Aru monopolizza l’attenzione dei suoi fans accorsi ad ascoltarla e addirittura alcuni che la raggiungono sul palco per cantare due suoi pezzi con lei. Quando sul palco si esibisce Claudia Aru, è un continuo passare da una risata alla commozione o alla nostalgia e poi di nuovo alla risata, proprio come nella vita di tutti i giorni.

Vera, umile e dall’aspetto rigorosamente mediterraneo, Claudia Aru riesce a coinvolgere tutti: grandi e piccini, giovani e meno giovani. L’ultimo suo successo “Cento Concas” per la cui produzione si è avvalsa del contributo di due grandi artisti del panorama musicale sardo, Francesco Piu e Benito Urgu, è un vero e proprio inno alla multiculturalità, con un piccolo appunto sul fatto di essere “sardi” non come diritto acquisito alla nascita ma come scelta consapevole. Un successo, sarà sicuramente l’intera stagione estiva, nel corso della quale Claudia e la sua band comunicano e condividono gioia, speranza ed umanità, non solo per la propria terra, ma per il mondo intero, perché Claudia vuole fare come il “compasso”: un piede nella sua isola natìa e l’altro in movimento in giro per il mondo. A si biri otra bortasa poitta “su tasinanta” attendiri.
Nadia Pische

Intervista a Claudia Aru

            

Si è conclusa domenica 20 giugno, in piazza Giovanni XXIII, a Cagliari, la prima tappa della Festa del Gusto 2021, evento organizzato dall’associazione INVITAS di Ivan Scarpa ed Alessia Littarru, ormai più che noti nell’ambiente fieristico e delle sagre, con il patrocinio del comune di Cagliari. Il bilancio è sicuramente positivo… rivedere la piazza popolata seppur nel rispetto delle regole antic-Covid è stato davvero confortante, dopo tanto, tantissimo tempo in cui si è stati costretti a stare “chiusi in casa”, risentire i profumi e poter gustare i sapori della cucina internazionale “street food”, è una sensazione senza pari che non rinfranca solo le papille gustative ma sicuramente anche l’anima. È l’anima ce l’hanno messa non solo gli organizzatori ma anche i 65 espositori che, dopo tanto tempo, hanno potuto “riaffilare i coltelli e riaccendere i fornelli”, per deliziare i palati dei tantissimi visitatori. Perché poi, la mascherina, è vero nasconde il sorriso, ma girando tra i tavoli, dove la mascherine sono abbassate, è facile vederlo a testimonianza del piacere di essersi ritrovati. Ma non solo secondi piatti in vetrina, anche pizze, focacce, patatine, dolci, miele, birre…

I numerosi visitatori hanno potuto assaggiare sapori sardi, siciliani, genovesi e bolognesi sino ad arrivare in Brasile, Argentina e Cuba. Una ripresa con un respiro di sollievo per chi per tanto tempo ha visto “vietarsi il lavoro” ma ha dovuto continuare a pagare le tasse. Una festa che è stata resa possibile anche dalla professionalità dello staff: 20 persone tra uomini e donne che hanno vigilato per il corretto svolgimento della manifestazione. Oltre ai piaceri legati al gusto si sono potuti ammirare i capolavori di artigiani provenienti da diverse parti della Sardegna: monili, borse, accessori moda, suppellettili, tutti finemente rifiniti ed unici perché realizzati a mano. È non è mancato neanche lo schermo dove poter vedere la terza partita del girone A degli Europei, Italia-Galles, giocata allo Stadio Olimpico di Roma e terminata con la vittoria dell’Italia.

Il bello del “ritorno alla vita” è sentire, passeggiando tra gli stand, i dialetti e gli accenti che si mischiano e la piazza diventa internazionale oltre che per gusti e sapori, per battute e modi di dire. E neanche l’improvvisa pioggia accompagnata da preoccupanti folate di vento è riuscita a spegnere l’entusiasmo dei visitatori che, finita la partita, si apprestavano a scegliere il giusto gusto a “prova di palato”.

Quando anche i piccolissimi Manuel e Gabriele dai loro passeggini sorridevano felici… finalmente si rincomincia a vivere con mamma e papà e a gustare tante leccornie che solo alla Fiera del Gusto è possibile trovare in abbondante varietà. Ma l’unico ed imperdibile “gusto” che ci è mancato in tutti questi mesi di Pandemia, è stato quello dello “stare insieme” e condividere momenti di svago da serbare per sempre nel cuore.

Nadia Pische

          

Nuovo intervento da parte del comune di Carbonia, per la soluzione di un problema segnalato all’attenzione del vicesindaco, nonché assessore dei Lavori pubblici, Gianluca Lai, dall’associazione culturale NABA. Stavolta si trattava del ponticello sul piccolo laghetto nella pineta di Rosmarino. Nelle due fotografie allegate, possiamo osservare come si presentava il ponticello prima dell’intervento per la mancata manutenzione, e come si presenta ora, dopo l’intervento.
Nadia Pische

Il 12 marzo scorso abbiamo presentato la “nascita del museo del mattoncino” con un’intervista a Maurizio Lampis, fondatore del progetto, unico in Sardegna. Situato a Sestu, in località Is Cores, al primo piano di un immobile in via delle Imprese, si presenta al pubblico con una superficie interna di 200 mq quasi interamente occupati da vere e proprie opere d’arte, realizzate con i mattoncini Danesi Lego, oltre a 100 mq all’aperto ombreggiati da alcune bellissime piante.

L’associazione culturale Karalisbrick, guidata dal presidente e fondatore del museo Maurizio Lampis, in collaborazione con Gianluigi Cornaglia presenta, nella sua esposizione, 10 differenti temi: Castelli Medievali, Pirati, Star Wars, Antico Western, Il Signore degli Anelli, tanti grandi edifici “importanti” per la Sardegna… come la Basilica di Bonaria, la chiesa di Saccargia ed il campanile di San Ponziano, a Carbonia. Quattrocentomila mattoncini “legati” insieme, per far sognare grandi e piccini. Un tuffo nel passato, uno stimolo a mettersi in gioco. Il museo, infatti, offre anche la possibilità di acquistare in “kg” i mattoncini in un punto shop.
Sul sito internet www.karalisbrick.it è possibile consultare tutte le informazioni… orari e giorni di apertura, visite guidate, opportunità di laboratori con 20 postazioni. Il tutto, gestito nel rigoroso rispetto delle norme anticovid. Che aspettate… Karalisbrick vi attende e se doveste diventare bravi, potreste partecipare e magari vincere nei concorsi che, nel tempo, sono stati organizzati più volte e che a breve torneranno…

Buon divertimento a tutti!!!

Nadia Pische

 

Il presidente dell’associazione di volontariato NABA di Carbonia, Andrea Deiana, annuncia con soddisfazione i passi avanti compiuti nelle ultime settimane e propone la creazione di una rete operativa nel territorio, purtroppo, “vittima” di gravi carenze sanitarie e non solo, aggravate ulteriormente, nell’ultimo anno, dalla pandemia da Covid-19. Vediamo l’intervista realizzata da Nadia Pische, nella quale Andrea Deiana spiega tutti gli ultimi passaggi legati all’attività dell’associazione NABA.

Una festa della mamma particolare quella che il 10 maggio le bambine, i bambini, le loro famiglie e le docenti delle classi prima b e prima c della scuola primaria di via Mazzini, hanno voluto dedicare alla Madonnina del coraggio di Sirri, piccolissima frazione di Carbonia. Ogni alunno ha donato una piantina che è “andata” ad abbellire l’altarino della Madonnina, in un momento in cui necessita più che mai avere speranza e tanto coraggio, per superare gli ostacoli che la pandemia ogni giorno pone davanti ad ognuno di noi. Fiori colorati e profumati hanno cercato di sortire quest’effetto che ha donato un momento di condivisione, in vista di un ritorno alla normalità. In attesa di poter visitare la Madonnina del coraggio dal vivo, vi invito a seguire il video allegato.
Nadia Pische