23 December, 2024
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Una preziosa serata all’insegna del divertimento e dell’allegria, quella che City Fest ha regalato ai numerosissimi bambini e relative famiglie intervenuti in piazza Roma, a Carbonia, il 25 aprile.

Un evento benefico con raccolta fondi per l’associazione Banco del Farmaco “Maria Piano” Amici degli Ultimi organizzato da Angel Eventi, scuola di ballo Elle Dance, Banco del Farmaco, Stumtruppen, Carbonia Produce, Pro Loco Carbonia e Carrasecare in collaborazione con il comune di Carbonia.

Al microfono, per presentare le varie attività ed attrazioni, Davide Musu, in compagnia dei simpaticissimi Crabò e Casteddina che, in un secondo momento, hanno animato la piazza, insieme alle tante mascotte frizzanti e colorate… Minny, Topolino, Pippo, Paperino, Paperina, Olaf, Anna, Elsa, il telefono cellulare, Titti, Gatto Silvestro.

Ancora più magiche, grazie ai raggi del sole che hanno inondato la piazza, le giganti bolle di sapone, a cura dell’associazione Carrasecare, che i bambini cercavano di acchiappare, saltellando quasi increduli per quel che finalmente stava accadendo dopo tanto: una festa!

Ad allietare la serata, anche alcune esibizioni di un gruppo di ballerine della Elle Dance di Carbonia che, con la loro bravura, hanno saputo incantare un folto e caloroso pubblico che le ha premiate con tanti applausi.

Palloncini animati per i più piccoli a cura della Pro Loco e laboratorio di cartapesta a cura dell’associazione Carrasecare ma anche pop corn e zucchero filato per i più golosi, grandi e piccini, a cura del Banco del farmaco, oltre ad una ricca merenda offerta dall’associazione Sturmtruppen.

Un evento seguito e sponsorizzato da Radio Carbonia International che ha visto anche l’esibizione di talentuosi artisti locali.

Un’offerta ricchissima che ha saputo riaccendere il sorriso di tantissimi bambini che tra balli e canti hanno riassaporato il gusto di stare insieme…proprio come i loro genitori che si sono ritrovati dopo tanto tempo in compagnia, ad osservare gli sguardi felici dei loro bimbi.

Nadia Pische

Con la bella stagione ritornano anche le prime sagre, di cui tanto si è sentita la mancanza da quando nella nostra vita si è insinuato il Covid-19 con la conseguente pandemia. Il 24 e 25 aprile si è svolta a Masainas, centro agricolo del Sulcis, la 19ª Sagra del carciofo, organizzata dall’associazione turistica Pro Loco di Masainas, in collaborazione con il comune di Masainas.

Un ricco evento, con pranzi e cene a base di carciofo, mostre di prodotti artigianali, escursioni con il trenino turistico tre le vigne del pregiato Carignano ed i campi coltivati a carciofi, intrattenimento per i bambini, musica live e tanti stand, nei quali poter gustare leccornie del territorio…dai dolci al torrone, alla birra ed al pane, prodotto in loco, in un forno a legna. In linea con l’ecosostenibilità, gli organizzatori hanno utilizzato piatti e posate compostabili, dando un grande esempio di rispetto dell’ambiente.

Il palato ha potuto godere di sapori gustosi, tipici del luogo, come pasta al forno con carciofi, mezze maniche con crema di carciofi e noci, ravioli di carciofo con patate e pecorino e l’immancabile e squisito agnello con carciofi…il tutto accompagnato da vino prodotto in zona.

Quella di Masainas è una sagra conosciuta per la precisione e l’attenzione degli organizzatori che, anno dopo anno, curano tutti i particolari, per accontentare un pubblico sempre più numeroso.

Appuntamento al prossimo anno, in compagnia del “carciofo”, simbolo gastronomico inconfondibile della tanto amata terra sarda.

Nadia Pische

Tre splendide giornate di sole, nel fine settimana dal 23 al 25 aprile, hanno fatto da cornice ad uno dei primi eventi dopo tantissimi mesi di “chiusure” forzate a causa della pandemia. La location è lo splendido lungomare Vespucci di Sant’Antioco, dove Sardinia Happy events ha organizzato “Primavera Food Fest”, una manifestazione enogastronomica presso il Parco Giardino che ha accolto una full immersion, dalle 10.00 alle 24.00 nello street food sardo ma anche nazionale, nel quale non è mancata la musica e tantomeno il divertimento per i bambini con i giochi gonfiabili, l’animazione ed i laboratori. Per gli appassionati dell’artigianato, non sono mancati gli hobbisti che hanno esposto le loro creazioni, uniche nel loro genere, oltre che raffinate e di qualità.

I gridolini dei bambini ed il loro correre per il prato, hanno riportato il sorriso tra i tanti presenti che hanno potuto godere di rilassanti momenti dopo tanto tempo, nella speranza che si possa continuare a gioire di queste piccole cose, diventate di vitale importanza, quando la quarantena ci costringeva a stare a casa.

Un’occasione per grandi e piccini all’insegna dell’intrattenimento, per un tanto desiderato momento di “ritorno alla normalità”.

Nadia Pische

Dopo il successo ottenuto nelle tappe di Sassari e Alghero, sabato 9 aprile, il Chiara Pancaldi Quartet (al piano Francesca Tandoi, al contrabbasso Darryl Hall, alla batteria Marco Valeri, alla voce solista Chiara Pancaldi) ha conquistato anche il pubblico del Teatro Massimo di Cagliari.

Una tra le più grandi ed interessanti voci dello scenario del jazz italiano e non solo, premiata anche a livello internazionale, Chiara Pancaldi ha presentato i brani del suo quarto album “Precious”, un sound particolare, influenzato dal jazz contemporaneo, da melodie brasiliane, con brani originali, pop e folk riarrangiati, rivisti con una freschezza ed una forte propensione all’improvvisazione ed all’interazione.

Gli appassionati del Jazz hanno potuto “gustare” con immenso piacere un’alternanza tra voce ed assoli strumentali dettati da uno straordinario virtuosismo di artisti affermati che ascoltati in live, si presentano come una vera e propria carta vincente a livello emozionale.

Lo spettacolo rientra nel programma della rassegna The Jazz Network, organizzata dal CeDAC, in collaborazione con Sardegna Concerti, con la direzione artistica di Massimo Palmas.

Nadia Pische

 

 

 

              

La Stagione di Prosa 2021-2022 organizzata dal CeDAC, con il patrocinio del MiC, della Regione Sardegna, dei comuni di Cagliari e Sassari, con il contributo della Fondazione Sardegna, ha messo in scena il 5 a Sassari e dal 6 al 10 aprile a Cagliari, “L’Attesa” di Remo Binosi, con Anna Foglietta e Paola Minaccioni.

Un’eccezionale performance, con al centro il tema della maternità e della condizione femminile in Italia e in Europa, ambientata nel ‘700. Una storia nella quale, a due donne, vittime dello stesso seduttore Giacomo Casanova, un’aristocratica ed una popolana, si ritrovano costrette ad una condizione di isolamento per tutta la durata della gravidanza, in modo da non far sapere a nessuno delle loro relazioni illegittime.

Una convivenza che le avvicina tantissimo, che fa loro condividere la disperazione di quella condizione, due donne che pur venendo da ambienti diversi e contrapposti, si ritrovano a vivere insieme una situazione particolare dettata dalla natura.

Due grandi attrici emozionanti, tanto da riuscire a coinvolgere in quel dolore e quella sofferenza, un pubblico attento ad ogni sfumatura di personaggi veri, autentici nei dialoghi. Nove mesi vissuti in una condizione di clausura fisica, quasi come una metafora riferita alla stessa chiusura mentale della società, pronta a puntare il dito e a condannare le scelte di vita, in particolar modo legate al mondo femminile.

Non solo toni forti e drammatici, ma anche un pizzico di vena comica, che hanno fatto sorridere nel bel mezzo di una storia drammatica, tale da rendere difficile un mancato coinvolgimento da parte del pubblico che, in risposta, ha applaudito a lungo le due attrici visibilmente commosse per il grande successo ottenuto per la durata di tutto il tour in Sardegna.

Nadia Pische

               

Applausi a scena aperta per lo spettacolo My Ladies Rock, andato in scena al Teatro Massimo di Cagliari il 2 e il 3 aprile, dopo la prima di Sassari del 1° aprile. L’organizzazione è stata curata dal organizzato dal CeDAC/Circuito Multidisciplinare dello spettacolo dal vivo in Sardegna, con le Compagnie Jean-Claude Gallotta, sulle note delle canzoni di straordinarie artiste di fama internazionale…Wanda Jackson, Brenda Lee, Marianne Faithfull, Siouxsie and the Banshees, Aretha Franklin, Nico, Lizzy Mercier Descoloux, Laurie Anderson, Janis Joplin, Joan Baez, Nina Hagen, Betty Davis, Patty Smith, Tina Turner e Bengjamin Croizy e Strigall. Lo spettacolo è uno straordinario racconto dell’altra storia del rock, con musiche emozionanti e strettamente legate alla battaglia per i diritti delle donne, purtroppo, ancora presente nella società contemporanea.

Musiche ballate ed interpretate da ballerini e ballerine che hanno portato sul palco una grande energia, con performance di piccoli e grandi gruppi, nei quali la sinergia ha calamitato l’attenzione del pubblico che ha reso onore all’evento con lunghissimi e calorosi applausi. Un omaggio a donne protagoniste di una rivoluzione culturale, diventate icone di una battaglia portata in scena con eleganza ed attenzione ai particolari, con momenti intriganti, atti a rappresentare la trasgressione e la libertà di quella particolare fase storica. Un’epoca in cui si sognava l’emancipazione femminile per un futuro migliore con un posto, all’interno delle società, al pari di quello degli uomini.

Nadia Pische

Ultimo appuntamento, a Carbonia, al Teatro Centrale per la stagione di Danza e Prosa 2021-2022, organizzata dal CEDAC/ Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivi in Sardegna, ieri 12 marzo con “Il barbiere di Siviglia” di Monica Casadei per Artemis Danza. Lo stesso spettacolo è in programma a Lanusei, Tempio Pausania, Sassari e per concludere, Macomer.

In occasione dei 150 anni della scomparsa del grande compositore Gioachino Rossini, dopo il debutto a Pesaro, calca il palcoscenico una rivisitazione con una chiave di lettura della coreografa Monica Casadei che vede Figaro nelle vesti dell’uomo di successo nel mondo di oggi, che riesce a fare tutto arrivando a soddisfare con ottimismo, vivacità ed intraprendenza, le aspettative di una società che ogni giorno impone nuovi obiettivi da raggiungere.

Coreografie dinamiche e ricche di virtuosismi presentati da artisti dalla spiccata professionalità che, indossando abiti moderni, dell’artista algherese Daniela Usai, e abiti d’epoca originali, hanno saputo sposare la ricchezza e la particolarità del passato con l’originalità del presente dando vita ad un connubio estremamente interessante.

Un “balletto d’azione” nel quale passi, salti e piroette, hanno reso l’atmosfera particolarmente avvincente, capace di calamitare l’attenzione del pubblico presente che ha manifestato la propria approvazione, applaudendo con entusiasmo le performance.

Non solo musiche di Gioachino Rossini, ma anche brani originali di Luca Vianini, note sulle quali i danzatori Michelle Atoe, Samuele Arisci, Jessica D’Angelo, Silvia Di Stazio, Costanza Leporatti, Teresa Morisano, Mattia Molini, Christian Pellino e Salvatore Sciancalepore hanno interpretato, attraverso il movimento del corpo e le espressioni del viso, le parole dei brani rendendo il tutto unico e reale, sino a trasportare lo spettatore in un mondo sospeso tra passato e presente.

Nadia Pische

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Dal 2 al 6 marzo, al Teatro Massimo di Cagliari, per la stagione de “La Grande Prosa” è andata in scena la commedia della scrittrice francese Nathalie Sarraute, per la regia di Luigi Pizzi, con Umberto Orsini e Franco Branciaroli, in un’ottima performance elegante e raffinata. Direttamente dal grande successo ottenuto a Sassari, dove applausi e standing ovation hanno piacevolmente premiato due grandi attori dalla lunga e scintillante carriera.

Due grandi maestri della parola che hanno dato vita ad un interessante dialogo sull’avvenuto allontanamento tra due grandi amici di vecchia data, che sin da giovani si sono confidati e confortati. Un distacco causato da un qualcosa non detto, da un’intonazione particolare, da pause e silenzi tra una parola e l’altra, da inflessioni della voce che si recepiscono diversamente a seconda dello stato d’animo che si prova in un determinato momento. Finalmente la voglia ed il desiderio di chiarirsi attraverso un botta e risposta ricercato, animato da un pizzico di filosofia della vita, che alternato ad una buona dose di ironia, ha reso possibile un riavvicinamento.

Un grande spunto di riflessione su quanto non solo le parole pronunciate, ma anche le parole non dette, possano arrivare a minare un rapporto, sino a provocare freddezza e distacco improvvisi, in seguito a dubbi ed interrogazioni che si insinuano nella mente, deformando spesso quel che in realtà è accaduto e merita un chiarimento.

Nadia Pische

     

Mercoledì 23 febbraio, sul palcoscenico del Teatro Massimo di Cagliari, grande spettacolo per la finale della prima edizione, presentata da Giacomo Serreli, del premio “Isio Saba, per la creatività e l’innovazione nella musica jazz” annualità 2021, che per restrizioni legati al Covid-19 è slittata al 2022.

Il Premio è stato organizzato dal Festival Internazionale Jazz in Sardegna e dall’Associazione Culturale Jazzino, fortemente voluto dalla moglie e dal figlio del compianto artista, venuto a mancare il 29 marzo 2013, all’età di 71 anni.

Socio fondatore del Festival jazz in Sardegna, Isio Saba ha contribuito a scrivere la storia del jazz isolana. Profondo conoscitore del jazz americano, è stato animatore di numerose rassegne in tutta Italia. Grande fotografo, lascia un patrimonio documentale ricchissimo.

Il Premio nasce come un doveroso tributo ad un grandissimo operatore culturale che ha saputo promuovere, sperimentare ed innovare la musica jazz in Sardegna. Un’importante opportunità per tanti musicisti jazz dalla spiccata creatività che in questa prima edizione ha assunto un carattere nazionale, ma che già dalla prossima, per la quale a breve inizieranno i lavori, diventerà internazionale.

La giuria, eterogenea, era composta da musicisti, giornalisti, fotografi ed esperti del settore con la presidenza affidata al musicista Paolo Carrus.

Sul palco, per la serata finale, tre artisti che si sono distinti nella difficile selezione operata dalla giuria: Anais Drago, piemontese proveniente da Biella; Antonio Floris, sardo proveniente da Mogoro; Fabio Giachino, piemontese proveniente da Alba.

La sfida si è rivelata da subito ricca di professionalità, esperienza, innovazione, creatività che hanno portato in scena diversi tipi di esecuzione musicale e vari strumenti, regalando al pubblico, piacevolissime performance particolarmente applaudite.

Dal difficile raggiungimento del verdetto, data la qualità delle proposte, è risultata vincitrice la violinista Anais Drago, che ha ricevuto il premio dalla moglie e dal figlio di Isio Saba e che, rivolta alla platea di appassionati, ha dichiarato di non aspettarsi tale premio ma di essere felicissima di “portarselo a casa”. Un assegno da tremila euro da investire nella produzione artistica del progetto e, in parte, nella pubblicazione del disco.

Applauditissimi anche il chitarrista Antonio Floris ed il pianista Fabio Giachino; tutti e tre hanno ricevuto una pergamena in ricordo della serata.

L’originalità degli artisti ha coinvolto il pubblico che, in attesa della proclamazione del vincitore, è stato intrattenuto da una jam session emozionante e professionale nella quale, niente di preordinato, ma al contrario maestralmente improvvisato, ha regalato, con uno scambio musicale ad alti livelli, una performance tra virtuosi del jazz.

La serata si è svolta secondo il rispetto delle norme anticovid.

Nadia Pische

 

Grande successo lunedì 21 febbraio, al Teatro Centrale di Carbonia, per la terza tappa in Sardegna della commedia Que serà di Roberta Skerl, inserita nel circuito Prosa e Danza per la stagione 2021/22, per la regia di Paolo Triestino, dopo i primi appuntamenti, il 19 ad Ozieri ed il 20 ad Alghero e l’ultimo, oggi a Santa Teresa di Gallura. Un cast che ha visto protagonisti oltre a Paolo Triestino, Edy Angelillo e Roberto D’Alessandro, artisti con un’importante carriera alle spalle che, anche questa volta, sono stati capaci di catturare il pubblico, alternando battute ironiche a richiami melanconici e ricordi di gioventù.

Il tema portante della commedia è l’amicizia e cosa si può arrivare a fare per un amico. Un inizio quasi comico, come per sdrammatizzare, con argomenti legati ai problemi con i figli che crescono e con la malattia di un genitore, avvertiti come un peso per due dei tre protagonisti, bruscamente interrotti dalla confessione del terzo, con una richiesta alquanto insolita, strettamente legata al loro lungo ed importante rapporto di amicizia. Temi estremamente attuali che il regista ha voluto portare sul palcoscenico, mostrando tra il serio ed il faceto, una realtà che può appartenere a tutti ed in cui tanti si sono potuti ritrovare. Una vera e propria dimostrazione di come una rivelazione inaspettata possa mettere in discussione tutte le certezze, dove questioni etiche e filosofiche si ritrovano a fare i conti col cuore, dove vengono richieste una lucidità ed una capacità decisionale che faticano ad emergere in un rapporto d’amicizia stretto. Un qualcosa che nessuno aveva previsto, una decisione difficile da prendere, quanto ci si possa spingere in un legame, magari arrivando a sacrificare le proprie convinzioni, in virtù della richiesta di aiuto che arriva da un amico. Rispetto, coraggio, sacrificio: Que serà!

Nadia Pische