18 July, 2024
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Ieri mattina, nel piazzale antistante l’ex tribunale di Carbonia, si è tenuta l’inaugurazione del manifesto ceramico dedicato ai vent’anni di attività di SardegnaSolidale. Realizzato dall’illustratrice e fumettista, Stefania Costa, docente della scuola di fumetto di Bepi Vigna a Cagliari, racchiude una frase che in sintesi vuole lanciare un messaggio forte e “urgente”“Non è più tempo di navigatori solitari”, uno slogan del grande Don Luigi Ciotti, fondatore di tante associazioni di volontariato e di Libera, un’associazione contro le mafie, di cui fanno parte circa trecento gruppi ed associazioni e di cui don Ciotti è presidente nazionale. Luigi Ciotti è anche un giornalista che collabora a diverse testate tra cui La Stampa, L’Avvenire, Il Manifesto, Il Sole 24 Ore e Famiglia Cristiana e a lui si devono numerosi articoli su temi sociali, mafia e corruzione di cui la politica italiana, secondo il suo parere, dovrebbe occuparsi come problemi prioritari.

L’evento, organizzato dall’Auser di Carbonia, nella persona di Andrea Piras, referente di Sa.Sol.Point n°9, ha visto la partecipazione della sindaca Paola Massidda, del vicesindaco Gian Luca Lai, della presidente del consiglio comunale Daniela Marras, del consigliere e capogruppo di maggioranza Giorgio Santoru, del presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru, della comandante della compagnia dei Carabinieri Carbonia, capitano Lucia Dilio, del parroco don Andrea Zucca, di numerose associazioni di volontariato della città, di una classe dell’Istituto Cesare Beccaria, di una classe dell’Ipia, alcuni volontari dell’Auser di Carbonia e liberi cittadini.

Dopo gli interventi dei vari rappresentanti e l’inaugurazione del manifesto da parte del parroco, la mattinata si è conclusa con grande soddisfazione degli organizzatori e di tutti i partecipanti.

Nadia Pische

 

                                

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Nuova manifestazione di protesta dei lavoratori Sider Alloys (ex Alcoa) questa mattina a Villa Devoto, a Cagliari, per sollecitare la Giunta regionale a intercedere sul Governo Conte, per arrivare finalmente ad una soluzione sulle problematiche che ostacolano il progetto di rilancio produttivo della fabbrica e, nell’immediato, la proroga degli ammortizzatori sociali per il 2020.

Nadia Pische ha seguito la manifestazione dei lavoratori e realizzato le fotografie allegate e la breve intervista a Renato Tocco, segretario della UILM-UIL del Sulcis Iglesiente.

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«Siamo pronti per ricominciare a combattere, non abbiamo mai smesso, ma solo pazientato nella speranza che tutto si stesse risolvendo, ora scendiamo di nuovo in campo, rivogliamo il nostro posto di lavoro, la nostra dignità!»

Un unico grido di protesta quello che si è levato ancora una volta dai lavoratori della ex Alcoa, oggi Sider Aloys, alla riunione di venerdì 12 ottobre, convocata da CGIL, CISL, UIL e CUB.

«Siamo stanchi di aspettare! Dove sono le forze politiche? Quanto ancora dovrà durare questa protesta, prima che si possa comprendere che il posto di lavoro è un nostro diritto. In quella fabbrica ci abbiamo lasciato il cuore. Cos’altro devono sentire a Roma perché possano intervenire e dare un seguito concreto alle tante promesse finora vane?»

Gli operai sono più decisi che mai a continuare la loro battaglia… «Non rimarremo in disparte a guardare svanire il sogno di un riavvio di uno stabilimento che ridarebbe pace e serenità a tutte quelle famiglie che da anni faticano ad arrivare a fine mese».

«E quando mio papà tornerà di nuovo a lavorare saremo tutti più felici e poi faremo anche una vacanza, così papà si potrà rilassare e non dovrà più andare a fare le riunioni e le manifestazioni.»

Voglio concludere questo pezzo con le dichiarazioni di un bambino nella speranza che possano viaggiare sino a chi può sbloccare questa situazione, comune a tante altre, bisognosa di attenzioni politiche ed «assolutamente urgente da risolvere», in quanto propria di un territorio che soffre di una mancanza di lavoro sempre più grave e preoccupante che costringe andar via ogni anno molti giovani, le nostre forze lavoro, il nostro futuro.

Nadia Pische

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Questa mattina, dalle 8.00, presso lo stabilimento ex Alcoa, oggi Sider Aloys, si è svolta una riunione informativa, presso la sala mensa, sulla situazione in cui verte “il tanto atteso riavvio” dell’impianto al momento attivo con 130 dipendenti. In mattinata si è svolto il sit-in in prefettura, a Cagliari, nel corso del quale sono stati posti “i puntini sulle i” in riferimento all’urgenza della situazione dell’intero polo industriale di Portovesme. Alle 16.30, la giornata di mobilitazione dei lavoratori Sider Alloys si concluderà con un’assemblea dei lavoratori presso il salone dell’oratorio San Giovanni Bosco della chiesa di San Ponziano. La speranza è sempre la stessa…che i lavoratori possono riavere il loro posto di lavoro e, di conseguenza, la dignità di cui sono stati privati.

Nadia Pische

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Un appuntamento importante quello a cui lunedì 2 settembre hanno partecipato in tantissimi, in piazza Municipio, a Iglesias…l’invito era rivolto a tutte le persone disponibili ad affidare almeno una ciocca dei propri capelli al meraviglioso gruppo di parrucchieri di Iglesias, che si è reso disponibile ad una bellissima iniziativa “Un angelo per capello”.

Voluta fortemente dall’animatore Pietro Pusceddu ed organizzata dall’associazione Charlibrown, con partnership l’associazione socio-culturale Tutto cambia, con la collaborazione dell’associazione turistica Pro loco di Iglesias ed il patrocinio del comune di Iglesias, è stata una serata all’insegna del sorriso delle tante donatrici, come la piccola Elisa di tre anni che ha donato una ciocca dei suoi boccoli d’oro; di Sofia che a soli 6 anni ha deciso di prendere parte all’importante raccolta, lasciando che un parrucchiere le tagliasse una ciocca; di Arianna di 11 anni che ha invece rinunciato ai suoi lunghi capelli per offrirli e di tutte le altre donne e giovani ragazze che si sono rese disponibili a “quel taglio” che tanto può far felice chi, oltre a combattere contro una grave malattia, deve anche rapportarsi con la propria immagine che cambia, a causa di quelle cure invasive che tanto debilitano il fisico.

Rossi, biondi, castani e neri…stavano lì, ciocca dopo ciocca…su quel grande tavolo da lavoro… capaci di emozionare al solo pensiero che a breve saranno parrucche. Un vero e proprio inno alla solidarietà, all’attenzione per chi soffre, a chi specchiandosi, potrà di nuovo accennare un sorriso.

A partire da questo meraviglioso evento i pazienti oncologici potranno contare su “Un angelo per capello” e con la speranza che queste iniziative possano moltiplicarsi affidiamo a queste righe un messaggio importante: donare è bello e facendolo aiutiamo chi soffre ad affrontare meglio una situazione critica. Per farlo basta contattare una delle associazioni impegnate nel portare avanti il progetto e presto anche tu sarai “Un angelo per capello”!

Nadia Pische

 

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Un lungo e spettacolare cammino quello che, in Sardegna, con ben otto date solo ad agosto, intraprende con grande successo un gruppo tutto sardo che fa vibrare le corde del cuore, i Tazenda, con “Ammajos tour 2019”. Data di nascita 1988, membri storici Andrea Parodi, poi venuto a mancare nel 2006, Gigi Camedda e Gino Marielli, tutti e tre provenienti dal gruppo Coro degli Angeli. La loro è una musica tradizionale, propria della cultura isolana, cantata in italiano e nella variante logudorese, melodie che mescolano con eleganza e ricercatezza i suoni moderni delle tastiere e delle chitarre elettriche, con i suoni tipici della terra sarda propri delle launeddas e delle fisarmoniche diatoniche. Bastano poche note per infiammare le piazze, dove sono tantissimi i fan che accorrono per seguire i loro concerti ricchi di messaggi positivi di salvaguardia nei confronti del pianeta in cui viviamo…no alla guerra, no alla plastica, no all’abbandono dei rifiuti, no agli incendi, no al continuo trattar male una terra che tanto ci dà. La lista degli artisti che nel tempo collaborano con loro è ricchissima di nomi di spicco e le loro canzoni emozionano anche oltremare, sin negli Stati Uniti, Cuba, Australia, Canada…e non solo!

Sulla cresta dell’onda “i magnifici tre” galoppano il panorama musicale sino al 1997, anno in cui Andrea Parodi lascia il gruppo, sino al 2006 proseguono in due, quindi arriva Beppe Dettori che fa parte del gruppo sino al 2012 e, dopo un anno, ecco il nuovo cantante, Nicola Nite, che ancora oggi è la voce del gruppo.

Dopo oltre 30 anni di carriera, i Tazenda continuano ad esibirsi con la stessa passione, la stessa energia e lo stesso amore per la Sardegna ed i suoi abitanti con un’umiltà esemplare, con una naturalezza ed una semplicità tipiche di un’anima sarda come quella che conservano senza mai tradire, quella che alimentano ogni giorno facendo levare nell’aria quelle note e quelle voci capaci di rasserenare e dare speranza anche dove diventa ormai difficile coltivarla. A loro va un importante ringraziamento, perché portano per il mondo la nostra terra in musica e parole, compiendo una vera e propria magia…”Ammajos” come il titolo del loro tour!

Nadia Pische

N.B. Le fotografie allegate sono state scattate nella tappa di Dorgali, il 14 agosto.

                           

Grande festa lunedì 5 agosto, al Parco Giardini Brigata Sassari di Villacidro, dove circa 10.000 persone si sono date appuntamento per il concerto del Nomadi “Tutta la vita tour”. In giro in lungo e in largo per tutta l’Italia, festeggiano 55 anni di attività tornando a Villacidro dopo 20 anni, in occasione della festa patronale di San Sisinnio Martire. Il gruppo emiliano ha al suo attivo ben 82 album tra dischi registrati in studio e dal vivo e sono una tra le band più longeve sia a livello nazionale che internazionale. Portatori di grande musica e di profondi messaggi, è stato semplice coinvolgere un numero così grande di persone che hanno cantato con loro i pezzi nuovi, esplodendo in un vero e proprio spettacolo, caratterizzato da numerosissimi lanci di coriandoli da parte del pubblico, quando hanno cantato pezzi come “Un pugno di sabbia”, “Io voglio vivere” e “Ho difeso il mio amore”, grandi successi particolarmente cari al pubblico. Tra i presenti giovani e meno giovani, ma anche tanti bambini come Davide di 10 anni, arrivato da Assemini insieme ai genitori che raccontano della prima partecipazione al concerto dei Nomadi da parte del bambino quando aveva solo due mesi… Fin dal loro esordio, i Nomadi cantano storie drammatiche, che alla fine però lasciano spazio alla speranza, il loro vuole essere un invito a riflettere sulle cose importanti della vita. La loro voglia di emergere è stata il loro motore, una passione trasformata in musica che li fa volare in alto, non per niente il loro grido di battaglia ai concerti è “Sempre Nomadi”. Un grande spirito emiliano dal carattere nomade, una band combattiva che ha tremato nel momento della perdita di due loro grandi componenti ma che non ha mollato anzi ha continuato, per tenere vivo nei ricordi di tutti i fan quei fantastici momenti costruiti quando cantavano tutti insieme, creando quella magia che ancora oggi sono capaci di portare sul palco. Nadia Pische

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Lunedì 29 luglio, a Tuili, in piazza Vittorio Veneto, in occasione della festa di Sant’Antonio Abate, si è tenuto il concerto “Vivere e Rinascere Tour” del cantautore e chitarrista italiano Michele Zarrillo, con ingresso libero. L’artista nasce come componente di alcuni gruppi per poi esordire, con successo, come solista, vincendo il Festival di Castrocaro nel 1979. Negli anni successivi continua la sua carriera e inizia anche collaborazioni importanti, sino al 1987, anno in cui partecipa e vince il Festival di Sanremo nella sezione “Nuove Proposte” con il brano “La notte dei pensieri”. Da quel momento il suo particolare timbro di voce e le sue doti interpretative lo rendono presto popolare e la sua notorietà lo porta per mano al Festival di Sanremo nel 1994, dove presenta  la canzone “Cinque giorni” che risulterà nel tempo un brano molto gettonato.

Ancora un Sanremo nel 1996, dove il cantante partecipa con il pezzo ”l’elefante e la farfalla”. Le sue partecipazioni al Festival di Sanremo continuano e si susseguono nel tempo con pezzi che diventano immediatamente noti. Sono, infatti, molte di più le canzoni di Michele Zarrillo che lasciano un segno nel cuore dei suoi fan. Non solo un cantautore ma anche un polistrumentista che passa con disinvoltura dal pianoforte alla chitarra elettrica, mostrando insieme alla sua voce un’energia travolgente e contagiosa. Per questi motivi sono accorsi in tanti, a Tuili, ad applaudirlo e a duettare con lui che, per l’intero concerto, non ha smesso di sorridere e ringraziare il pubblico che dimostrava per lui un affetto indescrivibile.

Una serata veramente intensa dal punto di vista emotivo, in quanto l’artista ha ripercorso nella scaletta proprio i suoi pezzi forti, riportando tutti indietro nel tempo sulla scia di quei ricordi che per sempre tutti conservano nel cuore.

Un’atmosfera magica che solo un artista di questo spessore poteva creare, mostrandosi umile e modesto e prestandosi ad un lungo “bis”, richiesto a gran voce dal pubblico che festoso acclamava il suo nome.

Nadia Pische

                                  

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Grande entusiasmo per la band dei Boomdabash il 18 luglio ad Arborea, in piazza Maria Ausiliatrice, in occasione della festa del S.S. Redentore. Il concerto organizzato da un giovane comitato, in collaborazione con l’agenzia di spettacolo Vadilonga, ha attirato tantissimi giovani che non si sono lasciati sfuggire quello che sapevano sarebbe stato uno spettacolo eccezionale, che li ha travolti in un continuo ed incessante “ballare e cantare” a suon di reggae, soul, drum and bass e hip hop. La band italiana di origine pugliese vanta numerose partecipazioni a vari festival reggae in Italia ed in Europa.

Con il loro tour estivo “Per un milione” che prende il nome dal brano presentato alla 69ª edizione del Festival di Sanremo, nella quale sono arrivati undicesimi, portano sul palco dei messaggi profondi, come ad esempio l’indispensabilità di vivere i piccoli gesti quotidiani invitando alla riflessione sull’importanza di riscoprire i valori e la bellezza dei momenti passati insieme agli affetti più cari. Ma anche il rispetto per le donne e per la gente del sud, l’orgoglio di essere meridionali...”terroni” o ancora l’importanza di “esserci” in realtà tristi come quella dei bimbi ricoverati in ospedale, a questo proposito con grande orgoglio colgono l’occasione per mostrare le foto della loro presenza nel reparto di pediatria dell’ospedale di Brindisi.

Un gruppo impegnato nel sociale che con “una gavetta di 15 anni” racconta in musica spaccati di vita, una band che ha collaborato con artisti molto conosciuti come Loredana Bertè, Jake La Furia, Fabri Fibra ed ultimamente Alessandra Amoroso… una band che ha ottenuto in poche settimane un triplo disco d’oro!

Sono riusciti sin dai primi brani ad infiammare la piazza che è letteralmente esplosa quando nell’aria si sono sentite le prime note di “Mambo Salentino”, “Ti aspetterò” e “Non ti dico no”.

Completi e stratosferici interpreti, maghi del divertimento che passa attraverso il sapore dei valori della vita cantati dalla voce di chi li vive quotidianamente.

Nadia Pische

                                 

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Il 22 giugno scorso, nel Parco dei Suoni di Riola Sardo, in provincia di Oristano, è stata inaugurata la stagione organizzata da Rete Sinis, composta da Sardegna Concerti, Dromos ed Associazione insieme per Riola, unite per la valorizzazione del territorio da un punto di vista turistico.

Oltre all’inaugurazione del Villaggio del gusto, con ben 5 aree di gastronomia con le eccellenze del territorio, la Galleria del Territorio con 12 spazi espositivi a rotazione e le mostre permanenti con installazioni che raccontano la storia del Parco dei Suoni e dei Giganti di Monte Prama, il numeroso pubblico è stato allietato dal concerto gratuito di Irene Grandi. La cantante toscana ha scelto, per festeggiare i suoi 25 anni di carriera, questa splendida location, dove ha iniziato il suo tour “Grandissimo” che prende il nome dal suo nuovo album.

La compilation proposta racconta i suoi primi 25 anni di carriera, che ha voluto dividere in tre parti: la prima che ha chiamato “inedita” per via del suo sentirsi “nuova”; la seconda dedicata ai duetti, con i quali ha voluto festeggiare questo traguardo con altri artisti che stima; la terza ed ultima, dedicata ai live, in una versione molto rock.

Un’artista dal calibro importante che “viaggia, crea e cresce” con una band di tre soli componenti di cui va orgogliosa, a cui è particolarmente affezionata e con cui collabora da 7 anni. Durante la serata, Irene ed il suo trio hanno emozionato i presenti intonando e suonando diversi pezzi inediti ed alcuni di repertorio, abilmente riarrangiati. La cantautrice fiorentina ha dichiarato, dopo mezz’ora di concerto, di amare sempre più la Sardegna e di sentirla come la sua casa ed è proprio per questo che ha voluto “battezzare il suo album” nella terra della Dea Madre, tra pietra arenaria, mare, sole lavanda ed elicriso.

In un attimo, il concerto si è animato e, in una notte magica, tutti i fans hanno cantato con lei, conquistati da quella naturalezza e dalla simpatia proprie di una persona “Grande”, di nome e di fatto.

Nadia Pische