18 July, 2024
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Il “Teatro del Segno”, nei giorni dal primo al cinque agosto, ha presentato la decima edizione di un progetto culturale che cerca di avvicinare lo spettatore  ad un modo diverso di “percorrere i tempi”. Per questo ha scelto come location il paese di Santu Lussurgiu creando appuntamenti che mirano con particolare attenzione al teatro sociale, alla didattica teatrale ed alla formazione di attori, autori, scenografi, macchinisti, light designer e registi che, in una piazza o in cima ad una torre, rendono possibile “il teatro”. Un festival “Percorsi teatrali” che ha regalato cinque giornate ricche di iniziative: seminari e stage di mattina e spettacoli di sera. Dal 2009, anno in cui è stato fondato, Il “Teatro del Segno”, ha prodotto e promosso, oltre a seminari, numerosi laboratori di propedeutica e perfezionamento con docenti di un certo spessore, attività di animazione alla lettura in scuole, comuni e biblioteche di tutta la Sardegna, completano il quadro delle offerte mirate alla diffusione della cultura teatrale. Progetti di spicco “Rovinarsi è un gioco” nel 2014-2015 e “Summer School in Teatro” nel 2013. Particolarità del festival di quest’anno, la serata del 2 agosto, quando nel centro storico di Santu Lussurgiu, si è svolta la sesta edizione di “Teatro da balcone”. Performance di artisti che, dal balcone, hanno regalato emozioni attraverso la loro passione per il teatro e per la musica. Circa un centinaio di persone, intorno alle 22.30, si è radunato nella piazza antistante la chiesa Santa Maria degli Angeli, dai lussurgesi chiamata “Cresia ‘e cunventu”.

Una volta formato il gruppo, il direttore artistico Stefano Ledda ha presentato gli artisti ed il pezzo in cui si sarebbero esibiti e poi ha invitato il pubblico a seguirlo sotto il primo balcone del magico percorso musicale che si sarebbe poi snodato per le vie strette e ciottolose dove il passato regala ancora la sua forte presenza.

A catturare il primo scroscio di applausi, la bella Giulia Sanna che, con un estratto teatrale e musicale, regala ai presenti un viaggio in Brasile, recita e canta con una naturalezza tale da apparire reale, con “Garota de Ipanema” narra di una sinuosa figura femminile ed attraverso brani e racconti dal sapore carioca catapulta tutti in un paese lontano, dai contorni sfocati e malinconici e solo a tratti festosi.

Lascia il balcone e scende continuando a cantare, mentre accompagna il suo pubblico alla seconda postazione dove i bravissimi Santina Raschiotti e Paolo Vanacore ci fanno assistere ad un simpaticissimo provino teatrale da parte di un’improbabile aspirante attrice, dove tutto si trasforma in un continuo malinteso… risate a non finire che lasciano spazio ad una performance dove un passato musicale lontano, quello di Fred Buscaglione con “Piccola”, abbraccia un presente dai tratti moderni come quello portato a Sanremo da Francesco Gabbani “Occidentalis Karma”. Il giovanissimo interprete Mirko Meloni si diverte nel mettere a confronto realtà così diverse e capaci ora di portare indietro nel tempo e subito dopo invitare ad una riflessione sulla linea sociale che segue il presente.

Giulia, Santina, Paolo e Mirko, raccolti gli applausi, riaprono il “cammino musicale” e raggiungono Tea Salis e Marco Lai che con “Memorie e Analogie” presentano una voce femminile che narra pezzi inediti su magiche storie della Sardegna nuragica, accompagnata alla chitarra dalle composizioni di Marco. A concludere la passeggiata tutti gli artisti portano la scia degli spettatori all’ultima postazione animata da Roberto Magnabosco e Giorgia Damasco, protagonisti di una coreografia narrativa di danza sulle note di un brano cantato dal soprano Elide Uccheddu. Una toccante performance che riunisce, alla sua conclusione, tutti gli artisti che, con la loro abilità a catturare lo spettatore per trasportarlo nello spettacolare mondo del teatro, hanno acchiappato il loro tempo per farglielo «percorrere in modo diverso».

Appuntamento all’anno prossimo!!!

Nadia Pische

               

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In una notte che attendeva l’eclissi di luna, non poteva non brillare un trio musicale come quello che ha illuminato con musica, luci e colori, il piazzale della Fiera di Cagliari il 28 luglio scorso.

Nek, Max Pezzali e Francesco Renga: un tour che ha acceso una dopo l’altra tutte le tappe, senza che uno prevaricasse l’altro.

Con eleganza e senza mai imporsi, hanno regalato un vero e proprio spettacolo con le loro splendide voci che si sono amalgamate in un’intimità che è arrivata fino al cuore di tutti i fans.

Tre amici, tre artisti con la a maiuscola, tre percorsi musicali di altissimo livello insomma “Tre” davvero “Duri da battere” come canta Max Pezzali nel suo nuovo singolo che interpreta con Nek e Francesco Renga…un messaggio non per essere invincibili ma per avere sempre il coraggio di superare gli ostacoli senza farsi mai sopraffare o abbattere.

Dal palco emanano una forza indescrivibile…ballano…saltano e cantano senza mai stancarsi…dedicandosi anima e corpo al loro pubblico che non smette di applaudirli e far coro con loro.

Nadia Pische

                               

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Lunedì 13 agosto, alle 21.30, l’appuntamento è a Gonnesa, in piazza Asquer con la diciannovesima edizione della sfilata di moda sotto le stelle, organizzata da Cristina Balloi. Trine e ricami del passato si sposano con uno stile più moderno per dar origine ad un fantastico spettacolo caratterizzato da eleganza e raffinatezza.
Modelle per una notte e tutto intorno è magia! Allegato un album di foto dell’edizione del 2016 e un’intervista a Cristina Balloi realizzata da Nadia Pische.

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Grande successo di pubblico giovedì 26 luglio, a Cagliari, in Piazza Repubblica, per la prima edizione di “Smile Summer Festival”, un evento gratuito organizzato dagli odontoiatri Nicola Arena ed Alessandro Calvino per ringraziare i loro tanti pazienti e non solo, che hanno creduto e continuano a credere in loro. Intrattenimenti per i più piccoli con animazione di strada e giochi che hanno poi lasciato spazio alle performance del musicista Moses Concas di Carbonia, vincitore di Italia’s Got Talent 2016; del comico sassarese Marco Bazzoni in arte Baz, da Colorado e Made in Sud e del gruppo musicale The Kolors, vincitori di Amici di Maria De Filippi del 2015.

A presentare l’evento Matteo Bruni e Diana Guindina.

Apre la serata il musicista sardo Moses e subito il pubblico si accende…

A voi un po’ della sua storia.

Moses sin da piccolo mostra un vivo interesse per la musica, a 6 anni comincia a studiare solfeggio per poi proseguire più grande con lo studio del pianoforte. Nonostante gli studi classici però preferisce sperimentare avvicinandosi al Rap e al Beatbox e comincia a scrivere testi in rima. Durante l’adolescenza inizia a suonare il didgeridoo, antico strumento a fiato suonato dagli australiani aborigeni e più avanti l’armonica, regalo di sua nonna quando era ancora un bambino. Dopo diverse esibizioni in Sardegna, lascia l’isola per andare a Londra dove comincia la sua carriera di artista di strada catturando l’attenzione di tv e stampa britannica. Con “I Wanna Breathe” nel 2014 riscuote un grande successo che si consolida con l’uscita di “Cannonau” nel 2015. Nel 2016 con “Cannonau Spirits” intraprende un viaggio tra il tango e l’hip pop, arrivando ad abbracciare la musica reggae e tradizionale.

Ma i viaggi lo portano a suonare oltre che in Italia, in tantissime città del mondo, tra le quali Dubai, Las Vegas, Porto Rico, Bulgaria, Croatia, Egitto e Germania. Nel 2017 arriva persino al cinema, con il film “Moglie e marito” e “Il permesso”. Oggi l’artista Moses ha una sua etichetta personale che lo sta facendo volare in alto. Per lui, la musica è lo strumento perfetto per divulgare un messaggio di felicità e speranza: «Ricercare la felicità in sé stessi e inseguire con fermezza i propri obiettivi».

Dalla musica il passo va’ alla comicità di Baz…il bontempone sassarese!

Ma conosciamolo meglio…

Marco Bazzoni, in arte Baz, nasce come animatore turistico, studia recitazione e canto ed inizia ad esibirsi nei cabaret milanesi arrivando a ricevere diversi riconoscimenti. Nel 2007 entra a far parte del cast di Colorado su Italia 1 e da quel momento porta in giro i suoi personaggi in numerosi programmi comici televisivi. Ad un certo punto, si trasferisce a Los Angeles, per approfondire gli studi di canto. Nel 2011 pubblica il suo primo romanzo e poi vola in alto sino a recitare nel tempio della comicità mondiale l’Hollywood Comedy Store.

Una carriera che lo promuove agli occhi di un pubblico che lo ama e lo segue in tutte le sue performance che trattano ironicamente argomenti propri di un mondo sempre più artefatto e ambiguo…Racconta esasperandola la necessità di essere falsi per piacere alle donne e agli “amici” dei social sino ad arrivare a non distinguere più la realtà dal mondo virtuale. Risate a non finire in una piazza gremita di gente che lo applaude senza pausa.

Dopo di lui luci e musica per un gruppo salito alla ribalta grazie al potente mezzo di comunicazione: la televisione e, nel particolare, i Talent show…The Kolors!

Il trio napoletano nasce nel 2010 ed è formato da Antonio Stash, voce e chitarra, Alex Fiordispino, batteria e percussioni e Daniele Mona sintetizzatore e percussioni.

Si esibiscono in un noto locale di Milano, poi pubblicano un primo inedito e cominciano ad aprire concerti di cantanti famosi. Ma il trionfo arriva con la partecipazione alla quattordicesima edizione di Amici, che li vede imporsi nella serata del 5 giugno 2015. Da lì tanti successi che arrivano a decretarli la band del momento, seguitissimi da un vasto pubblico di giovani. Questo ultimo Sanremo hanno presentato con Frida, il loro primo brano in lingua italiana, “Mai mai mai”, ed è l’ultimo loro successo quello realizzato con J-Ax “Come le onde”.

Hanno visto bene gli organizzatori, Arena e Calvino, del Summer Smile Festival… un cocktail siffatto non poteva non funzionare…il quartiere si è animato come non mai… e i sorrisi che loro curano erano in ogni angolo della via, pronti a far dimenticare, anche se per poco, i problemi di tutti giorni… Una magia che la musica e il cabaret sanno ben fare!

Appuntamento alla seconda edizione…

Nadia Pische

           

 

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Un cocktail di spumeggiante energia domenica notte, al lungomare Poetto di Quartu Sant’Elena, presso l’Opera Beach Arena con il suo nuovo “2640 tour”. Il suo nome? Francesca Michielin!

Accolta da fragorosi applausi di tutti i suoi più affezionati fans che non hanno perso l’occasione di andare ad omaggiare la giovanissima Francesca, sin dall’inizio ha coinvolto tutto il pubblico invitandolo a cantare e a ballare.

Cantautrice polistrumentista, Francesca Michielin raggiunge l’apice nel 2011 quando vince la quinta edizione del talent show “X Factor”. Frizzante e delicata, una performance, la sua, da grande professionista, nonostante la giovane età.

Ha incantato con un grande concerto, tra sonorità digitali ed analogiche, cantando oltre venti brani e portando un’ondata di freschezza tale da far divertire tutti i giovani presenti. Con lei hanno cantato e sognato tantissime adolescenti che si sono presentate con cartelloni dedicati.

Sul palco, è stata accompagnata da una band formata da Maicol Morgatti alla batteria, Luca Marchi al basso, al piano e al synth ed Eugenio Cattini alla chitarra e synth. I suoi pezzi si sono succeduti senza pause ed uno dopo l’altro sono stati cantati con il coro del pubblico in sottofondo… Distratto… Sola… Tutto quello che ho… Nessun grado di separazione… Io non abito al mare… Vulcano…

E proprio di vulcano trattasi… una grande artista a 360° con un percorso artistico straordinario costellato da numerosi riconoscimenti (6 dischi di platino ed 1 d’oro). Francesca Michielin sbarca in Sardegna per conquistare tutti col suo entusiasmo, con la sua passione per la musica che nei suoi testi diventa portatrice di grandi messaggi come nel caso del pezzo dal titolo “L’amore esiste”, perché l’amore non è esclusivamente batticuore e lettere d’amore, ma è nelle piccole cose, l’amore ci migliora e ci fa sentire vivi, l’amore che tutti conosciamo ma che in fondo nessuno di noi comprende veramente…

Nadia Pische

    

 

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Uno dei balletti classici più emozionanti, il 4 agosto, al Forte Arena di Pula. In una location da favola qual è il Forte Arena di Pula, sarà possibile assistere, la notte del 4 agosto prossimo (inizio ore 21.30), al più emozionante tra i balletti classici: Il lago dei cgni.
Le incantevoli coreografie e la magia dei costumi di uno dei corpi di ballo più famosi al mondo, il “Balletto di San Pietroburgo”, faranno sognare grandi e piccini in una atmosfera romantica cornice di un cielo stellato.
La trama narra la storia della principessa Odette vittima di un sortilegio da parte del mago Rothbart a cui ha negato il suo amore, la fanciulla è costretta a vivere le sue giornate sotto le sembianze di un cigno bianco.
La maledizione potrà essere interrotta solo da un giuramento d’amore ed è proprio l’impresa che porterà avanti il principe Sigfrid, innamoratosi della bella Odette, quando la fanciulla danzava nel parco proprio la notte del suo compleanno.
Riuscirà il bel Sigfrid a liberare la sua amata? I due innamorati potranno coronare il loro sogno d’amore? Chissà!!!
Tatiana Tkachenko ed Ernest Latypov, ballerini ed etoile internazionali, saranno gli interpreti principali che danzeranno sulle coreografie originali di Marius Petipa e Levivanov, nate nel lontano 1895 e calate in una realtà storica e fantastica allo stesso tempo.
In uno scenario magico, dove luci e ombre balleranno con la musica, lo spettatore potrà volare con le ali della fantasia, sino ad accarezzare i desideri più nascosti che solo le note di un valzer ballato al chiaro di luna potranno esaudire.
Nadia Pische

       

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Resta alta la tensione ai cancelli dello stabilimento ex Alcoa di Portovesme, dove i lavoratori ex Alcoa manifestano con il blocco agli ingressi, contro il metodo ed il merito attuati per le assunzioni Sider Alloys.

A fine mattinata una delegazione dei lavoratori ex Alcoa incontra il presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, al quale chiederanno di intervenire sulla nuova proprietà, affinché, nelle assunzioni, rispetti gli impegni assunti al Mise che prevedono che l’azienda «prima di assumere personale esterno debba tassativamente essere fatta la selezione sui Tecnici ed Operai che sono stati licenziati da Alcoa».

Vediamo le interviste realizzate da Nadia Pische con Angelo Diciotti, segretario territoriale CUB, Renato Tocco, della UILM-UIL e Manolo Mureddu, segretario della FSM CISL del Sulcis Iglesiente.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10216942718988144/

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10216942745628810/

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10216946699967666/

 

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Pronti via…

Il conto alla rovescia è finito!

Dalle 10.00 di stamane, sabato 16 giugno, sino alle 19.00 di questa sera e poi di nuovo domani dalle 10.00 alle 19.00, tutti e dico tutti, grandi e piccini, potranno giocare con le costruzioni Lego. All’Auditorium della Grande Miniera di Serbariu vi attendono tanti chilogrammi di Lego sfuso per poter giocare in modo sano e divertirsi insieme…

Una mostra di ben 30 metri sarà da stimolo per invitare i bambini a partecipare al concorso che vedrà ogni bambino iscritto grande protagonista…basterà portare un diorama Lego costruito a casa e frutto della propria fantasia per rischiare di essere premiato….

Quando? Domenica 17 giugno, alle 18.00.

Per poter partecipare occorre però iscriversi in loco entro le 13.00 di domani, domenica 17 giugno…

Che aspetti? Acchiappa le tue costruzioni, anche quelle che tuo papà aveva conservato in mansarda!!!

Sgancia la tua fantasia…costruisci un diorama e corri all’Auditorium della Grande Miniera di Serbariu…Ti stiamo aspettando!!!

L’evento, intitolato “Mattoncini a Carbonia”, si inserisce nell’ambito delle celebrazioni previste in occasione dell’80° anniversario della città di Carbonia, ed è stato organizzato dall’Associazione Culturale Karalisbrick con il patrocinio ed il contributo economico del comune di Carbonia.

Nadia Pische

 

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Schiarita all’orizzonte per il Servizio di Emodinamica dell’ospedale Sirai di Carbonia… A partire dal mese di luglio prossimo, infatti, il servizio dovrebbe essere garantito dalle ore 8.00 alle ore 20.00, dal lunedì al venerdì. Questo è il frutto dell’accordo raggiunto, dopo vari incontri, tra i vertici dell’ATS Sardegna (Fulvio Moirano, Francesco Enriquez, Maria Maddalena Giua) ed il responsabile della struttura a valenza dipartimentale di Emodinamica, dottor Salvatore Ierna.

Fino alle ore 16.00, il Servizio sarà garantito con il medico in presenza, a partire dalle ore ore 16.00 e fino alle ore 20.00, verrà attivata la reperibilità. A partire dal mese di settembre, il Servizio si avvarrà della presenza di un altro medico emodinamista.

Un plauso a chi si è adoperato al meglio, per trovare una soluzione atta a garantire al territorio, una “briciola di ansia in meno”.

Nadia Pische

 

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21 aprile 2018, ore 9.30 circa…

Arrivo al P.S. dell’Ospedale Sirai di Carbonia seguendo un’ambulanza che porta mia madre in codice rosso.

Rasserenata e fiduciosa, grazie al pronto intervento serio, professionale ed attento, da parte dell’equipe dell’associazione Auser di Carbonia, mi accingo a seguire mia madre, preciso sorda e cardiopatica, all’interno del reparto dove riceverà le prime cure… faccio un solo passo appresso ai volontari, quando una voce acida e stridula mi blocca dicendo che non posso entrare perché la mia presenza disturberebbe il loro lavoro, c’è troppa gente, non capisco, prima di me erano appena entrati tre parenti di tre pazienti diversi, loro passerebbero io no!!! Non mi lascio certo intimorire, rivendico i miei diritti e rimango a fianco di mia madre.

La classe non è acqua e la signora in questione cerca di intavolare una discussione da mercato del pesce… io ovviamente lascio cadere e mi concentro sull’assistenza a mia madre.

Il resto della mattinata passa tra le cortesie e la professionalità di personale medico ed infermieristico, qualificato ed umanamente stupendo… il sorriso che cura prima della medicina non manca ed è veramente terapeutico. Per fortuna l’acidità non è contagiosa…

Ringrazio tutti e seguo mia madre in medicina dove verrà ricoverata per alcuni giorni…

Ed in quel momento che si aprono le porte del Paradiso…

La dottoressa che prende in cura mia madre, decide che la paziente, anche se sorda, debba essere visitata senza la presenza della figlia. Dopo aver visitato mia madre, la stessa dottoressa che, forse a causa dello stress lavorativo, non aveva neanche salutato, mi chiama al suo cospetto per farmi una serie di domande a cui devo rispondere molto velocemente anche se non capisco cosa voglia sapere, perché, parole testuali: «Non ha tempo da perdere con i parenti»!

Il tutto senza mai guardarmi in faccia, eppure mi rivolgo a lei molto educatamente…

La bellissima esperienza continua in reparto, tra due ore di lenzuola bagnate di pipì e mia madre coricata sopra, o pranzo con la puzza di cacca, poco edificante per la signora che la porta addosso ed umiliante per chi deve subire l’olezzo.

Se poi una signora anziana, nei pressi della sala medici, osa chiedere a che ora sono le visite, ecco che si sente rispondere, sempre dalla stessa dottoressa: «Gli orari se li vada a leggere all’ingresso, io sono una dottoressa!».

Ma il massimo della signorilità lo raggiunge la domenica sera successiva al 21 aprile, quando, entrando in camera sgarbatamente, manda via tutti i parenti aggiungendo con voce soave verso di me: «Si tolga da mezzo le palle!».

Ecco che allora ti chiedi a cosa serva, combattere per cercare di salvare un servizio, se poi devi farti curare da certi “personaggi”...

Senza poi contare il “figo” che ti riceve senza camice, stravaccato sulla sedia e che ti ride in faccia screditando ogni tua parola… a difesa della collega… magicamente diventata uno zuccherino in sua presenza…

Ora, comprendo il fatto che, per via dei tanti innumerevoli tagli non si lavori poi bene ma, quel che non capisco è perché prendersela con i parenti dei pazienti, che, giorno dopo giorno vedono venir meno la dignità del proprio caro costretto a subire umiliazioni in dosi a volte veramente esagerate.

Dopo circa trent’anni di “frequentazione ospedaliera” al Sirai di Carbonia, posso dire che ci lavorano medici, infermieri, oss, addetti alle pulizie, etc., etc., per cui sarebbe necessario stendere tappeti rossi per professionalità, serietà, puntualità ed umanità… Tanto di cappello al loro lavoro quotidiano, spesso reso difficilissimo da lungaggini burocratiche o “capi” poco qualificati.

Mi rendo perfettamente conto che tutti possano avere “una giornata storta”, ma questo non li autorizza a “far del male” a titolo gratuito a chi già di suo sta soffrendo personalmente o di riflesso.

Era importante per me farvi vivere questa esperienza per dar voce a chi non ha coraggio di “raccontare” o a chi, uscito dall’ospedale, non ha voglia di raccontarlo e vuole solo dimenticare, ma anche per far riflettere tutte quelle persone che ogni tanto dovrebbero «lasciare la divisa o il camice per mettersi il pigiama» e trascorrere qualche ora da paziente, senza aiuto dei loro parenti.

Credo proprio che nel loro “cuore” qualcosa cambierebbe… anche se, come diceva un famosissimo artista… «Signori si nasce… non si diventa!»

Nadia Pische