18 July, 2024
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Buongiorno amici e amiche
Ho bisogno di voi
Questa sera in piazza, dalle 16.30 in poi, nell’ambito della fiera “Il Sulcis Iglesiente espone”, avremo lo stand del comitato territoriale “Insieme x vivere a colori” che si occuperà di sanità e non solo.
Vi aspetto numerosi x firmare la petizione affinché non chiudano l’emodinamica.
Inoltre, i bambini potranno partecipare al concorso “L’ospedale che vorrei” e magari vincere un piccolo premio come primo, secondo o terzo posto…
Che ne dite?
Vi aspetto x vivere a colori, i colori della speranza…

Portate i colori.

Nadia Pische

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L’incontro previsto inizialmente per ieri 23 aprile 2018, dalle ore 14.00, nei pressi dell’ospedale Sirai di Carbonia, e rimandato per questioni organizzative, si terrà giovedì 26 aprile 2018, a partire dalle 15.30, nel salone dell’Oratorio Don Bosco di Carbonia, gentilmente messo a disposizione dal parroco, don Amilcare Gambella.

Nadia Pische

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A causa di questioni organizzative, l’incontro previsto per oggi 23 aprile 2018, alle 0re 14.00, nei pressi dell’ospedale Sirai di Carbonia, è stato rimandato in data e orario da destinarsi. Si prega di dare la massima diffusione.

Nadia Pische

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https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10216369348934251/

Riparte, nel Sulcis, la mobilitazione dei cittadini/utenti, tesa a rivendicare servizi adeguati alle necessità del territorio e a fermare un decadimento scandito dalla cronaca quotidiana. Dopo le emergenze nel campo del lavoro, è ormai sotto gli occhi di tutti quella della sanità.

Domani, a partire dalle 14.00, sul piazzale esterno all’ospedale Sirai di Carbonia, si svolgerà un sit-in promosso da cittadini/utenti, non solo dei servizi sanitari, del quale parla nell’intervista che vi proponiamo, Nadia Pische, insegnante di scuola primaria, giornalista pubblicista.

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Brutta sorpresa oggi per i pazienti che si sono recati nel reparto di Cardiologia dell’ospedale Sirai di Carbonia…ad attenderli un cartello che informa l’utenza della momentanea sospensione del Servizio di ecografia cardiaca.

Di recente, i medici della Struttura Complessa di Cardiologia del Presidio ospedaliero sopracitato hanno sollecitato per l’ennesima volta la dotazione di apparecchi ecocardiografici adeguati.

Nonostante però le ripetute segnalazioni, la situazione non è migliorata.

Gli ecocardiografi multidisciplinari in dotazione sono degli apparecchi obsoleti che, con il passare degli anni, e ancor più negli ultimi mesi, sono andati incontro ad un depauperamento della qualità delle immagini e del segnale doppler a cui si aggiunge l’assenza della sonda transesofagea, con il risultato di una non corretta diagnosi ed evidenti ripercussioni sul paziente.

L’interruzione del servizio di ecocardiogrammi è da riferirsi ad utenti esterni, del Pronto Soccorso e ai ricoverati in tutti i reparti dello stesso nosocomio.

Tale provvedimento si è dovuto prendere per garantire l’incolumità della salute dei pazienti e per evitare problemi di natura medico-legale in caso di diagnosi errate.

«E’ colpa del medico che non avverte il paziente del fatto che la struttura ha delle carenze», come da C.d.C. Sentenza 3847/2011.

Ciò che ci si auspica è che, quanto prima si possa porre rimedio ad una situazione di grave disagio e disservizio che va a ledere ancora una volta la tutela della salute del cittadino.

La situazione è diventata insostenibile e inaccettabile e sarebbe auspicabile che tutta la popolazione, a partire dai rappresentanti istituzionali, negli interessi del territorio, si mobilitasse nei confronti della Regione, per trovare soluzioni adeguate in tempi brevi, a difesa di un diritto inalienabile e imprescindibile qual è quello della Salute.

Nadia Pische

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Era il 29 novembre 2016 quando, a causa di una grave contrazione dell’organico, la struttura dell’Emodinamica del presidio ospedaliero Sirai di Carbonia iniziava a garantire il Servizio solo “H8”, dalle 8.00 alle 16.00, dal lunedì al venerdì. Improvvisamente, quello che dal primo ottobre del 2008 era stato uno dei “fiori all’occhiello della Sanità sulcitana” rischiava di “appassire” per sempre!

Certo, a quel punto, in quelle condizioni, non si  poteva più rispondere appieno alle esigenze dell’utenza…

Nonostante le innumerevoli difficoltà, il Servizio “H 24” era riuscito a “rimanere in piedi” nei quattro mesi precedenti… col tempo le cose sono però peggiorate. Per 16 mesi la Struttura ha potuto contare su due medici e da qualche giorno, dopo che uno di questi ha chiesto ed ottenuto l’aspettativa per un anno, il solo cardiologo interventista rimasto ad operare nella Struttura di Emodinamica, è il dirigente responsabile: Salvatore Ierna.

Ma quanto potrà durare una simile situazione? Per quanto tempo è pensabile che un solo medico possa adempiere e farsi carico di tutta l’attività di Sala, degli interventi programmati, delle urgenze, degli obblighi amministrativi e della partecipazione a corsi e congressi?

Statistiche alla mano, l’incidenza degli infarti, a causa dello stress della vita frenetica dei nostri tempi, è talmente aumentato da imporre di trovare rimedio quanto prima possibile all’attuale gravissima emergenza, salvaguardando un servizio di vitale importanza per il territorio della Assl di Carbonia, visto il grande bacino che copre.

La sua “soppressione”, fino ad oggi categoricamente smentita sia dalla dirigenza Ats sia da quella della Assl di Carbonia, apparirebbe come un “diritto negato” e, in uno scenario come quello che vede il Sulcis come la provincia più povera d’Italia, non farebbe che aggravare la situazione di estremo disagio sociale esistente, con problemi di inadeguatezza dei servizi sanitari.

Cosa ancora dovrà accadere?

Quanto ancora si dovrà sopportare?

Cosa si profila all’orizzonte?

Queste sono le domande per le quali i cittadini/utenti della Assl di Carbonia chiedono delle risposte a chi ha il dovere di darle.

A questo punto, visto che in questi lunghi 16 mesi non sono state trovate soluzioni, appare non più rinviabile una mobilitazione dei Sindaci che, in qualità di “massime autorità sanitarie delle città”, hanno il dovere di tutelare i cittadini che hanno riposto in loro la più totale fiducia.

Nadia Pische

 

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https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10216153628501375/

La startup Maga Orthodontics ha vinto la quinta edizione del CLab di UniCa, conclusasi ieri sera al Teatro dell’Ente lirico di Cagliari, tra gli applausi di oltre mille tra studenti, spettatori, amici e parenti dei Clabbers. Tra i team finalisti (EaBlock, eFlavor, Emfores, Glambnb, HiveGuard e Maga Orthodontics), tre sono saliti sul podio: Maga, Eablock e Glambnb. Curata da Antonio Matano (Tg1 Rai), la serata – con una platea gremita di cariche istituzionali e figure di spicco del mondo dell’impresa, industriale e bancario – ha evidenziato un percorso proficuo, basato su innovazione, creatività e talento. Più, la capacità di un rapido confronto con i mercati e la competizione. Maria Chiara Di Guardo (pro rettore Innovazione e responsabile scientifica del CLab) ha sottolineato «l’esplorazione degli adiacenti possibili: le porte da aprire per scoprire nuove opportunità e percorsi da attivare. Il nostro adiacente possibile è quello della contaminazione, del creare ponti e nuove combinazioni del sapere. Per poi esplorare nuove strade, quelle delle imprese, e quelle che vanno verso la valorizzazione dell’impegno, del sacrificio, del coraggio, del non aver paura di fare delle cose».

Maga Orthodontics di Claudio Bellu (odontoiatra) e Mersia Carboni (economia) – premiati da Maria Chiara Di Guardo – si è aggiudicata la quinta edizione del CLab per la produzione e vendita dei primi apparecchi ortodontici magnetici progettati con un software speciale. Maga ha fatto suo anche il premio di Alumni Clabbers da Michela Mari. Al secondo posto Eablock – premiati da Mario Mariani, The Net Value – di Dario Puligheddu (informatico), Miriam Meazza (scienze politiche), Matteo Fercia (economia) e Riccardo Curreli (informatica) hanno progettato un sistema che protegge i dati delle aziende, crea applicazioni blindate che riducono al minimo le incursioni degli hacker. Terza piazza per  GlamBmB – premiati da Augusto Coppola, coach storico del CLab – con Fabio Zicarelli (giurisprudenza), Sara Valdes (beni culturali), Matteo Lombardini (economia) e Marcella Palmas (architettura). Il team ha ideato la prima piattaforma europea dedicata al campeggio di lusso e location esclusive, 40 siti in Italia e 10 in Europa. Premio speciale del rettore per eFlavor (device sulla sensibilità gustativa) di Mariano Mastinu (biologia), Gloria Dessì (farmacia) e Francesco Meloni (economia).

Maga porta a casa circa 20mila euro: 4.000 euro da Sardegna Ricerche per la fast validation, 4.000 euro dall’Ambasciata degli Stati Uniti, 4.000 euro da Fondazione di Sardegna, 1.000 euro da Meta Group, 1.000 euro e assistenza software da Tecnoengi, un anno di servizi gratuiti e di partecipazione al Gruppo Giovani Imprenditori Confindustria, un periodo di incubazione a The Net Value per la durata di 2 mesi, un percorso di accelerazione a Londra offerto da TechiTALIA Lab. Per Eablock un premio totale di circa 12mila euro: 4.000 euro da Sardegna Ricerche per la fast validation, 2.500 euro offerti da Digital Innovation Hub, 3.000 euro offerte dalla Fondazione di Sardegna, 1.000 euro da Banca Intesa, un periodo di assistenza tecnica gratuita per l’eventuale richiesta di fundraising nella modalità equity crowdfundinge da StrarsUP e un periodo di quattro mesi presso lo spazio di coworking di Open Campus Tiscali. Per GlamBnb premi per circa 10mila euro: 4.000 euro da Sardegna Ricerche per la fast validation, 3.000 euro offerto da Fondazione di Sardegna, 1.000 euro da Banca Intesa, 1.000 euro dalla Banca di Cagliari, un periodo di sei mesi presso lo spazio di coworking di Hub/Spoke e Prototype.

Ofer Sachs, ambasciatore d’Israele in Italia, giurato, ha detto: «Faccio un grande applauso a tutti, ai giovani innanzitutto. Siamo fiduciosi, veniamo qui a Cagliari perché la vostra del CLab è un’idea infettiva fantastica. Tra noi e voi c’è una storia d’amore. Israele, quando si parla di tecnologia, c’è».

Nimrod Kozlovki, informatico e docente all’università Tel Aviv è intervenuto prima della presentazione dei sei team finalisti: «Ci sono problemi planetari di perdita di fiducia, di telecomunicazione e hackeraggio. E si dubita anche della credibilità dei dati su internet. L’economia digitale non è solo tecnologia ma è basata sulla fiducia che si ha dell’informazione che viaggia in rete».

La serata finale si è aperta con la presentazione dei giovani del gruppo Special Olympics, con la proiezione di un filmato cui ha partecipato il grande Gigi Riva.

Al termine della finale, Nadia Pische ha intervistato il Magnifico Rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo, e l’assessore della Programmazione e vicepresidente della Giunta regionale, Raffaele Paci. Alleghiamo anche l’intervista realizzata con Marco Deiosso, vincitore della seconda edizione del Contamination Lab nel 2015 con la Startup Nausdream, impostasi nel settore del turismo a livello europeo, intervenuto nel corso della serata per raccontare la sua esperienza.

 

                                                                

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Domenica 11 marzo, presso il Teatro Centrale di Carbonia, è salito sul palco per presentare il suo primo disco, “Swagman in West Lake”, il gruppo musicale formato da Matteo Scano al piano, Lanfranco Olivieri al contrabbasso, Pierpaolo Frailis alla batteria e Filippo Bianchini al sassofono.

In realtà il gruppo nasce come trio e, nel Sud della Sardegna, dà vita ad un progetto che vede i suoi tre componenti impegnati nell’esplorazione del jazz, loro grande passione. Fra il mese di aprile e il giugno 2016, si esibiscono in Cina, in vari concerti, e nel mese di gennaio 2017 incidono con la new entry, Filippo Bianchini.

Un periodo breve ma intenso, quello vissuto in Oriente, che li fa entrare in contatto con usi e costumi di un popolo molto diverso da quello in cui hanno vissuto sino a quel momento.

Nell’album raccontano la storia di un vagabondo che vive vicino al lago West Lake di Hangzhou. La sua vita scorre tra sogni e realtà, tra la nostalgia del passato e la frenesia del quotidiano.

Melodie che chiaramente lasciano trasparire l’incontro con un’impronta musicale colta dalla tradizione abbracciata nel loro viaggio, in quel mondo contrastante, sospeso tra templi e grattacieli. Proprio come la loro musica, caratterizzata da melodie alternate a parti forti e decise che, all’interno dello stesso brano, creano una dinamicità armonica e travolgente.

Quattro strumenti che ben si sposano tra loro, con passaggi che li vedono ora uniti quasi fossero un unico strumento, poi di nuovo separati nella loro unicità di suono.

Il pubblico si è lasciato trasportare, manifestando con ripetuti applausi, di gradire la loro musica, al punto di chiedere più di un bis che i musicisti son stati ben contenti di concedere.

Un augurio affinché questo possa essere l’inizio di un lungo e promettente cammino, verso nuovi orizzonti musicali.

Un monito per tutti i giovani che non devono rinunciare mai ai loro sogni, al contrario combattere sempre per realizzarli, anche quando la meta sembra irraggiungibile.

Nadia Pische

                                      

    

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Grande omaggio domenica 4 marzo al Teatro Centrale di Carbonia, con lo spettacolo musicale dedicato al grande cantautore Lucio Battisti, a quasi vent’anni dalla sua prematura scomparsa (il 5 marzo 2018 avrebbe compiuto 75 anni, essendo nato il 5 marzo 1943 a Poggio Bustone).

L’evento, organizzato da Sergio Etzi, è stato presentato da Francesca Arrius.

Passo dopo passo, sul palco, ha preso vita, attraverso un viaggio musicale, la carriera di uno stimatissimo artista, nonché emblema di quegli anni in cui, per diventare famosi, bisognava ancora fare una lunga “gavetta”.

Sin dalle prime canzoni, il pubblico ha subito manifestato una grande voglia di cantare e di battere le mani a ritmo, tornando indietro nel passato ed accarezzando così ancora una volta ricordi di gioventù, ancorati strettamente al cuore.

Con la band “Emozioni Battisti”, formata da Maurizio Palla alla batteria, Marcello Cardia al basso, Pino Montalbano e Paolo Loi alle chitarre, Daniel Meloni ed Erica Loi alle voci, ha cantato alcuni pezzi anche Susy Pintus, una cara amica di Lucio e di suo padre, con cui ha vissuto sino al 2008, anno in cui è scomparso. Questa sua convivenza con il padre del cantante le ha dato modo di conoscere alcuni aneddoti legati alla sua vita sin da quando era piccolo e già sognava di cantare.

Durante la serata proprio Susy ci ha fatto sorridere e a tratti commuovere, con la lettura di tre lettere scritte da Lucio, una per Natale dedicata ai suoi genitori quando aveva solo 8 anni, le altre due indirizzate alla mamma quando, un po’ più grande, cominciava ad assaporare qualche successo ed ancora ignorava, quanto poi sarebbe volato in alto con le sue canzoni, con le sue poesie musicate.

Una scelta difficile, visto il ricco repertorio da cui sono stati tratti brani che hanno fatto vibrare il cuore come “I giardini di marzo” una dolce dichiarazione d’amore, “E penso a te” una conferma d’amore sconfinato, “Mi ritorni in mente” un amore impossibile da dimenticare e che farà per sempre parte di un sogno, “Emozioni” tutte quelle sensazioni che si agitano nell’animo umano, “Io vorrei…non vorrei…ma se vuoi” i ricordi che non consolano e tanti altri, dalla melodia incantevole, ora decisa, ora morbida e delicata.

Le tematiche delle sue canzoni, per lo più di natura amorosa in cui dolore, rammarico e disperazione, senso di vuoto e solitudine sono ricorrenti, gli regalano un’immagine di “cantore dell’amore” immortalando per sempre i suoi pezzi dall’immenso valore artistico, che rimarranno per sempre impressi nella memoria collettiva.

Una discografia, testimone del Novecento musicale italiano, che ci farà ancora sognare per chissà quanti altri decenni.

Nadia Pische

                                                                        

 

                    

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Impeccabili vetrine di alcuni scorci del territorio del Sulcis Iglesiente curate di tutto punto da due voci e due volti noti dell’emittente televisiva Videolina. A partire dal 6 marzo, alle 21.00, ogni martedì per dodici settimane, i giornalisti Luca Gentile e Giacomo Serreli ci porteranno a visitare, attraverso il piccolo schermo, con la trasmissione “Sud Ovest”, le meraviglie di luoghi che incanteranno gli spettatori che non resisteranno al fascino e alla curiosità di visitarli di persona.

Sarà un viaggio di dodici puntate per altrettanti paesi ricchi di storia, cultura, tradizioni, architettura, archeologia, in uno scenario di mare o di montagna. Tutti luoghi di inestimabile bellezza e ricchi di opportunità legate, soprattutto, alla tradizione e alla terra, nella sua espressione più naturale.

I telespettatori seguiranno un itinerario tra paesi conosciuti o meno frequentati del Sud Ovest, cominciando da Carbonia. Della città che deve la sua nascita alla miniera di carbone, i due giornalisti racconteranno le origini. Le immagini saranno quelle dell’archivio storico, ma anche quelle delle gallerie della Grande Miniera di Serbariu, della Fabbrica del Cinema, ricca di oggetti storici della settima arte.

La seconda puntata sarà dedicata a Santadi, paese di montagna ricco di tradizioni agro-alimentari. La terza serata, Luca e Giacomo narreranno, attraverso immagini e parole, la storia di Iglesias, nella quale emergono l’influenza spagnola delle tradizioni della settimana Santa ed una grande presenza di chiese. Con la quarta puntata ci porteranno al mare, a Sant’Antioco, paese più antico d’Italia. A seguire ci saranno Sant’Anna Arresi, Villamassargia, Buggerru, Carloforte, Narcao, Teulada, Portoscuso e Tratalias.

La regia è di Beppe Passavanti, le riprese di Francesco Lattuca e Maurizio Carboni, gli specializzati di ripresa sono Paolo Santus e Giuseppe Marras, il responsabile tecnico Alessandro Fiori, la responsabile di produzione Alice Navarino.

Un’occasione per gustarsi, comodamente in poltrona, una passeggiata che mette in luce e porta sotto i riflettori, in modo dinamico e coinvolgente, itinerari dai temi e dalle qualità paesaggistiche particolari, emblema di risorse identitarie.

Buona visione a tutti.

Di seguito alcuni scatti fatti presso la Fabbrica del Cinema a Carbonia.

Nadia Pische