25 December, 2024
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Uno dei balletti classici più emozionanti, il 4 agosto, al Forte Arena di Pula. In una location da favola qual è il Forte Arena di Pula, sarà possibile assistere, la notte del 4 agosto prossimo (inizio ore 21.30), al più emozionante tra i balletti classici: Il lago dei cgni.
Le incantevoli coreografie e la magia dei costumi di uno dei corpi di ballo più famosi al mondo, il “Balletto di San Pietroburgo”, faranno sognare grandi e piccini in una atmosfera romantica cornice di un cielo stellato.
La trama narra la storia della principessa Odette vittima di un sortilegio da parte del mago Rothbart a cui ha negato il suo amore, la fanciulla è costretta a vivere le sue giornate sotto le sembianze di un cigno bianco.
La maledizione potrà essere interrotta solo da un giuramento d’amore ed è proprio l’impresa che porterà avanti il principe Sigfrid, innamoratosi della bella Odette, quando la fanciulla danzava nel parco proprio la notte del suo compleanno.
Riuscirà il bel Sigfrid a liberare la sua amata? I due innamorati potranno coronare il loro sogno d’amore? Chissà!!!
Tatiana Tkachenko ed Ernest Latypov, ballerini ed etoile internazionali, saranno gli interpreti principali che danzeranno sulle coreografie originali di Marius Petipa e Levivanov, nate nel lontano 1895 e calate in una realtà storica e fantastica allo stesso tempo.
In uno scenario magico, dove luci e ombre balleranno con la musica, lo spettatore potrà volare con le ali della fantasia, sino ad accarezzare i desideri più nascosti che solo le note di un valzer ballato al chiaro di luna potranno esaudire.
Nadia Pische

       

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Resta alta la tensione ai cancelli dello stabilimento ex Alcoa di Portovesme, dove i lavoratori ex Alcoa manifestano con il blocco agli ingressi, contro il metodo ed il merito attuati per le assunzioni Sider Alloys.

A fine mattinata una delegazione dei lavoratori ex Alcoa incontra il presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, al quale chiederanno di intervenire sulla nuova proprietà, affinché, nelle assunzioni, rispetti gli impegni assunti al Mise che prevedono che l’azienda «prima di assumere personale esterno debba tassativamente essere fatta la selezione sui Tecnici ed Operai che sono stati licenziati da Alcoa».

Vediamo le interviste realizzate da Nadia Pische con Angelo Diciotti, segretario territoriale CUB, Renato Tocco, della UILM-UIL e Manolo Mureddu, segretario della FSM CISL del Sulcis Iglesiente.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10216942718988144/

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10216942745628810/

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10216946699967666/

 

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Pronti via…

Il conto alla rovescia è finito!

Dalle 10.00 di stamane, sabato 16 giugno, sino alle 19.00 di questa sera e poi di nuovo domani dalle 10.00 alle 19.00, tutti e dico tutti, grandi e piccini, potranno giocare con le costruzioni Lego. All’Auditorium della Grande Miniera di Serbariu vi attendono tanti chilogrammi di Lego sfuso per poter giocare in modo sano e divertirsi insieme…

Una mostra di ben 30 metri sarà da stimolo per invitare i bambini a partecipare al concorso che vedrà ogni bambino iscritto grande protagonista…basterà portare un diorama Lego costruito a casa e frutto della propria fantasia per rischiare di essere premiato….

Quando? Domenica 17 giugno, alle 18.00.

Per poter partecipare occorre però iscriversi in loco entro le 13.00 di domani, domenica 17 giugno…

Che aspetti? Acchiappa le tue costruzioni, anche quelle che tuo papà aveva conservato in mansarda!!!

Sgancia la tua fantasia…costruisci un diorama e corri all’Auditorium della Grande Miniera di Serbariu…Ti stiamo aspettando!!!

L’evento, intitolato “Mattoncini a Carbonia”, si inserisce nell’ambito delle celebrazioni previste in occasione dell’80° anniversario della città di Carbonia, ed è stato organizzato dall’Associazione Culturale Karalisbrick con il patrocinio ed il contributo economico del comune di Carbonia.

Nadia Pische

 

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Schiarita all’orizzonte per il Servizio di Emodinamica dell’ospedale Sirai di Carbonia… A partire dal mese di luglio prossimo, infatti, il servizio dovrebbe essere garantito dalle ore 8.00 alle ore 20.00, dal lunedì al venerdì. Questo è il frutto dell’accordo raggiunto, dopo vari incontri, tra i vertici dell’ATS Sardegna (Fulvio Moirano, Francesco Enriquez, Maria Maddalena Giua) ed il responsabile della struttura a valenza dipartimentale di Emodinamica, dottor Salvatore Ierna.

Fino alle ore 16.00, il Servizio sarà garantito con il medico in presenza, a partire dalle ore ore 16.00 e fino alle ore 20.00, verrà attivata la reperibilità. A partire dal mese di settembre, il Servizio si avvarrà della presenza di un altro medico emodinamista.

Un plauso a chi si è adoperato al meglio, per trovare una soluzione atta a garantire al territorio, una “briciola di ansia in meno”.

Nadia Pische

 

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21 aprile 2018, ore 9.30 circa…

Arrivo al P.S. dell’Ospedale Sirai di Carbonia seguendo un’ambulanza che porta mia madre in codice rosso.

Rasserenata e fiduciosa, grazie al pronto intervento serio, professionale ed attento, da parte dell’equipe dell’associazione Auser di Carbonia, mi accingo a seguire mia madre, preciso sorda e cardiopatica, all’interno del reparto dove riceverà le prime cure… faccio un solo passo appresso ai volontari, quando una voce acida e stridula mi blocca dicendo che non posso entrare perché la mia presenza disturberebbe il loro lavoro, c’è troppa gente, non capisco, prima di me erano appena entrati tre parenti di tre pazienti diversi, loro passerebbero io no!!! Non mi lascio certo intimorire, rivendico i miei diritti e rimango a fianco di mia madre.

La classe non è acqua e la signora in questione cerca di intavolare una discussione da mercato del pesce… io ovviamente lascio cadere e mi concentro sull’assistenza a mia madre.

Il resto della mattinata passa tra le cortesie e la professionalità di personale medico ed infermieristico, qualificato ed umanamente stupendo… il sorriso che cura prima della medicina non manca ed è veramente terapeutico. Per fortuna l’acidità non è contagiosa…

Ringrazio tutti e seguo mia madre in medicina dove verrà ricoverata per alcuni giorni…

Ed in quel momento che si aprono le porte del Paradiso…

La dottoressa che prende in cura mia madre, decide che la paziente, anche se sorda, debba essere visitata senza la presenza della figlia. Dopo aver visitato mia madre, la stessa dottoressa che, forse a causa dello stress lavorativo, non aveva neanche salutato, mi chiama al suo cospetto per farmi una serie di domande a cui devo rispondere molto velocemente anche se non capisco cosa voglia sapere, perché, parole testuali: «Non ha tempo da perdere con i parenti»!

Il tutto senza mai guardarmi in faccia, eppure mi rivolgo a lei molto educatamente…

La bellissima esperienza continua in reparto, tra due ore di lenzuola bagnate di pipì e mia madre coricata sopra, o pranzo con la puzza di cacca, poco edificante per la signora che la porta addosso ed umiliante per chi deve subire l’olezzo.

Se poi una signora anziana, nei pressi della sala medici, osa chiedere a che ora sono le visite, ecco che si sente rispondere, sempre dalla stessa dottoressa: «Gli orari se li vada a leggere all’ingresso, io sono una dottoressa!».

Ma il massimo della signorilità lo raggiunge la domenica sera successiva al 21 aprile, quando, entrando in camera sgarbatamente, manda via tutti i parenti aggiungendo con voce soave verso di me: «Si tolga da mezzo le palle!».

Ecco che allora ti chiedi a cosa serva, combattere per cercare di salvare un servizio, se poi devi farti curare da certi “personaggi”...

Senza poi contare il “figo” che ti riceve senza camice, stravaccato sulla sedia e che ti ride in faccia screditando ogni tua parola… a difesa della collega… magicamente diventata uno zuccherino in sua presenza…

Ora, comprendo il fatto che, per via dei tanti innumerevoli tagli non si lavori poi bene ma, quel che non capisco è perché prendersela con i parenti dei pazienti, che, giorno dopo giorno vedono venir meno la dignità del proprio caro costretto a subire umiliazioni in dosi a volte veramente esagerate.

Dopo circa trent’anni di “frequentazione ospedaliera” al Sirai di Carbonia, posso dire che ci lavorano medici, infermieri, oss, addetti alle pulizie, etc., etc., per cui sarebbe necessario stendere tappeti rossi per professionalità, serietà, puntualità ed umanità… Tanto di cappello al loro lavoro quotidiano, spesso reso difficilissimo da lungaggini burocratiche o “capi” poco qualificati.

Mi rendo perfettamente conto che tutti possano avere “una giornata storta”, ma questo non li autorizza a “far del male” a titolo gratuito a chi già di suo sta soffrendo personalmente o di riflesso.

Era importante per me farvi vivere questa esperienza per dar voce a chi non ha coraggio di “raccontare” o a chi, uscito dall’ospedale, non ha voglia di raccontarlo e vuole solo dimenticare, ma anche per far riflettere tutte quelle persone che ogni tanto dovrebbero «lasciare la divisa o il camice per mettersi il pigiama» e trascorrere qualche ora da paziente, senza aiuto dei loro parenti.

Credo proprio che nel loro “cuore” qualcosa cambierebbe… anche se, come diceva un famosissimo artista… «Signori si nasce… non si diventa!»

Nadia Pische

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Buongiorno amici e amiche
Ho bisogno di voi
Questa sera in piazza, dalle 16.30 in poi, nell’ambito della fiera “Il Sulcis Iglesiente espone”, avremo lo stand del comitato territoriale “Insieme x vivere a colori” che si occuperà di sanità e non solo.
Vi aspetto numerosi x firmare la petizione affinché non chiudano l’emodinamica.
Inoltre, i bambini potranno partecipare al concorso “L’ospedale che vorrei” e magari vincere un piccolo premio come primo, secondo o terzo posto…
Che ne dite?
Vi aspetto x vivere a colori, i colori della speranza…

Portate i colori.

Nadia Pische

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L’incontro previsto inizialmente per ieri 23 aprile 2018, dalle ore 14.00, nei pressi dell’ospedale Sirai di Carbonia, e rimandato per questioni organizzative, si terrà giovedì 26 aprile 2018, a partire dalle 15.30, nel salone dell’Oratorio Don Bosco di Carbonia, gentilmente messo a disposizione dal parroco, don Amilcare Gambella.

Nadia Pische

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A causa di questioni organizzative, l’incontro previsto per oggi 23 aprile 2018, alle 0re 14.00, nei pressi dell’ospedale Sirai di Carbonia, è stato rimandato in data e orario da destinarsi. Si prega di dare la massima diffusione.

Nadia Pische

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https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10216369348934251/

Riparte, nel Sulcis, la mobilitazione dei cittadini/utenti, tesa a rivendicare servizi adeguati alle necessità del territorio e a fermare un decadimento scandito dalla cronaca quotidiana. Dopo le emergenze nel campo del lavoro, è ormai sotto gli occhi di tutti quella della sanità.

Domani, a partire dalle 14.00, sul piazzale esterno all’ospedale Sirai di Carbonia, si svolgerà un sit-in promosso da cittadini/utenti, non solo dei servizi sanitari, del quale parla nell’intervista che vi proponiamo, Nadia Pische, insegnante di scuola primaria, giornalista pubblicista.

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Brutta sorpresa oggi per i pazienti che si sono recati nel reparto di Cardiologia dell’ospedale Sirai di Carbonia…ad attenderli un cartello che informa l’utenza della momentanea sospensione del Servizio di ecografia cardiaca.

Di recente, i medici della Struttura Complessa di Cardiologia del Presidio ospedaliero sopracitato hanno sollecitato per l’ennesima volta la dotazione di apparecchi ecocardiografici adeguati.

Nonostante però le ripetute segnalazioni, la situazione non è migliorata.

Gli ecocardiografi multidisciplinari in dotazione sono degli apparecchi obsoleti che, con il passare degli anni, e ancor più negli ultimi mesi, sono andati incontro ad un depauperamento della qualità delle immagini e del segnale doppler a cui si aggiunge l’assenza della sonda transesofagea, con il risultato di una non corretta diagnosi ed evidenti ripercussioni sul paziente.

L’interruzione del servizio di ecocardiogrammi è da riferirsi ad utenti esterni, del Pronto Soccorso e ai ricoverati in tutti i reparti dello stesso nosocomio.

Tale provvedimento si è dovuto prendere per garantire l’incolumità della salute dei pazienti e per evitare problemi di natura medico-legale in caso di diagnosi errate.

«E’ colpa del medico che non avverte il paziente del fatto che la struttura ha delle carenze», come da C.d.C. Sentenza 3847/2011.

Ciò che ci si auspica è che, quanto prima si possa porre rimedio ad una situazione di grave disagio e disservizio che va a ledere ancora una volta la tutela della salute del cittadino.

La situazione è diventata insostenibile e inaccettabile e sarebbe auspicabile che tutta la popolazione, a partire dai rappresentanti istituzionali, negli interessi del territorio, si mobilitasse nei confronti della Regione, per trovare soluzioni adeguate in tempi brevi, a difesa di un diritto inalienabile e imprescindibile qual è quello della Salute.

Nadia Pische