23 November, 2024
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I cittadini di Portoscuso domenica andranno a votare per eleggere il nuovo sindaco e il Consiglio comunale.

Cinque anni fa le liste presentate furono ben cinque, quest’anno sono state presentate solo due liste, con relativi candidati alla carica di sindaco e alla carica di consigliere comunale (complessivamente 32) per le elezioni amministrative in programma il prossimo 11 giugno.

Il sindaco uscente Giorgio Alimonda anche questa volta è il candidato della lista “Portoscuso insieme” ed avrà come concorrente uno dei quattro di cinque anni fa, Rossano Loddo, candidato della lista “Portoscuso nel cuore”.

Di seguito, tutti i candidati delle due liste.

Lista “Portoscuso insieme”. Candidato a sindaco: Giorgio Alimonda. Candidati alla carica di consigliere comunale: Ignazio Atzori, Stefano Ansaldi, Enrico Atzei, Simona Cappai, Ilaria Dessì, Maria Beatrice Fadda, Salvatore Fois, Roberto Maccioni, Elena Marras, Sara Marrocu, Orietta Mura, Attilio Sanna, Alessio Santus, Attilio Valdes, Ernesto Valdes, Marinella Valdes.

Lista “Portoscuso nel cuore”. Candidato a sindaco: Rossano Loddo. Candidati alla carica di consigliere comunale: Stefano Ariu, Luca Biggio, Federico Cau, Simone Cherenti, Susanna Cuccu, Luca Deidda, Davide Fois, Marinella Rita Grosso, Ilaria Infantino, Marzia Loddo, Erminio Melis, Oriano Melis, Maurizio Nuscis, Laura Serci, Sabrina Tuveri, Daniela Vinci.

Nadia Pische ha intervistato i due candidati alla carica di sindaco, Giorgio Alimonda e Rossano Loddo.

 

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Ultimi giorni di campagna elettorale per le elezioni amministrative. Domenica Carloforte eleggerà. il nuovo sindaco e il Consiglio comunale per i prossimi cinque anni. Il sindaco uscente Marco Simeone si ripresenta con la lista “Carloforte oltre il 2000”, a contendergli la conferma e il terzo mandato (non consecutivo) saranno Salvatore Puggioni, candidato della lista “Carloforte Rinasce”, e Salvatore Biggio, candidato della lista “Isola di San Pietro”. Tre candidati alla carica di sindaco e 48 candidati alla carica di consigliere comunale.

Di seguito, le tre liste con tutti i candidati:

Lista “Carloforte oltre il 2000”. Candidato a sindaco: Marco Simeone. Candidati alla carica di consigliere comunale: Francesca Aste, Cesare Biggio, Attilio Borghero, Luz Elena Castano, Nunzia Cimmino, Daniela Concas, Carla Demelas, Luigi Feola, Mariano Froldi, Walter Lalli, Roberto Leinardi, Francesca Leone, Cesare Luxoro, Francesco Opisso, Renzo Rivano, Pierpaolo Porcedda.

Lista “Carloforte Rinasce”. Candidato a sindaco: Salvatore Puggioni. Candidati alla carica di consigliere comunale: Aureliana Curcio, Elisabetta Di Bernardo, Antonio Ferraro, Francesco Granara, Gian Franco Grosso, Aureliana Magai, Luigi Migliaccio, Massimo Pala, Gianluigi Mario Penco, Pier Tita Poma, Giambattista Repetto, Cesare Rombi, Stefano Rombi, Sandra Saporito, Angela Marina Strina e Gianni Verderosa.

Lista “Isola di San Pietro”. Candidato a sindaco: Salvatore Biggio. Candidati alla carica di consigliere comunale: Peppino Concas, Giovanni Melis, Anna Maria Valentina Gigli, Giannina Pina Granara, Jennifer Madeddu, Angela Marchetti, Graziella Masala, Giovanni Modaffari, Romualdo Nieddu, Maria Gabriella Olanda, Lorenza Maria del Pilar Parodo, Giuseppe Pascale, Antje Susanne Rath, Anna Maria Scopelliti, Maria Tavella e Carlo Emanuele Volpe.

Nadia Pische ha intervistato i tre candidati alla carica di sindaco: Salvatore Puggioni, Salvatore Biggio e Marco Simeone.

 

 

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Ultimi giorni di campagna elettorale per le Amministrative in programma domenica 11 giugno. A Sant’Antioco sono quattro i candidati alla carica di sindaco e 64 i candidati alla carica di consigliere comunale.

Tra i candidati a sindaco non c’è il sindaco uscente Mario Corongiu che ha completato i due mandati previsti come limite massimo dal Testo unico per l’ordinamento degli enti locali nei Comuni con una popolazione superiore ai 3.000 abitanti, e si è candidato alla carica di consigliere comunale nella lista “Insieme per Sant’Antioco” che candida a sindaco Marco Massa, vicesindaco uscente.

Gli altri tre candidati sono Ignazio Locci, vicepresidente del Consiglio regionale, che guida la lista “Nautica, Edilizia e Turismo”; Alberto Mariano Fois, candidato della lista “Genti Noa”; e, infine, Massimo Melis, candidato della lista “Sant’Antioco Attiva”.

Di seguito, le quattro liste con tutti i candidati, nell’ordine di pubblicazione sulla scheda elettorale.

Lista “Sant’Antioco Attiva”. Candidato a sindaco: Massimo Melis. Candidati alla carica di consigliere comunale: Luca Cabras, Maria Tiziana Cinquemani, Ilaria Frau, Massimo Giamminelli, Valerio Lecca, Marco Locci, Enrico Marangoni, Salvatore Massa, Daniela Mazzarisi, Michele Mileddu, Filippo Mura, Daniela Pinna, Barbara Piras, Maria Gabriella Piras, Antonio Pittau, Annarella Zedda.

Lista “Genti Noa”. Candidato a sindaco: Alberto Mariano Fois. Candidati alla carica di consigliere comunale: Maria Laura Cara, Sabina Cosseddu, Gabriele Cossu, Daniela Dessena, Jean Francois Dessì, Ester Fadda, Fernando Fois, Massimiliano Grosso, Carlo Lai, Marco Locci, Davide Massa, Marco Matta, Francesco Pani, Alessandra Sanna, Alessandra Ternullo, Mattia Uccheddu.

Lista “Insieme per Sant’Antioco”. Candidato a sindaco: Marco Massa. Candidati alla carica di consigliere comunale: Francesca Culurgioni, Danilo Crastus, Giovanni Cammilleri, Francesca Mulas, Lucia Pittau, Lino Longu, Paolo Franco Garau, Mario Corongiu, Fernando Volta, Marta Concas, Roberto Lai, Isabella Federico, Enzo Ligas, Bruno Lecca, Mariella Piredda, Tommaso Ennas.

Lista “Nautica, Edilizia e Turismo”. Candidato a sindaco: Ignazio Locci. Candidati alla carica di consigliere comunale: Renato Avellino, Giuseppe Bullegas, Giorgio Corsini, Rosalba Cossu, Mario Esu, Francesco Garau, Salvatorina Iesu, Giovanni Antonio Inguscio, Roberta Manunza, Giangiuseppe Marongiu, Edoardo Mascia, Pasquale Renna, Laura Rubisse, Roberta Serrenti, Eleonora Spiga, Alessandro Vacca.

Nadia Pische ha intervistato i quattro candidati alla carica di sindaco.

 

 

 

 

 

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Ali di farfalla dalle tinte calde su uno specchio d’acqua di un azzurro intenso come quello che solo i mari delle nostra isola sanno regalare…

Questo è quel che appariva a Calasetta, nello specchio d’acqua di Sottotorre, dal 2 al 4 giugno, a chi volgeva lo sguardo verso il mare.

L’Italian Slalom Tour Windsurf ha visto protagonisti 30 atleti regatanti, non solo rider, provenienti da tutta la penisola.

Il circuito nazionale AICW, che si concluderà l’8 dicembre, prevede 5 tappe: la prima si è svolta a Torbole, con la vittoria di Luigi Romano; la seconda a Cagliari, vinta da Mattia Onali; la terza a Calasetta con l’assegnazione del primo posto ad Andrea Rosati per la categoria generale e ad Alice Casula, Greta Marchegger e Marta Hlavati-Orlowsha, per la categoria femminile, classificatesi rispettivamente al terzo, secondo e primo posto; la quarta si svolgerà a Gizzeria, l’ultima a Marina di Ragusa. Tra i partecipanti alla gara, il campione mondiale, appena menzionato, Andrea Rosati, per la categoria ITA, e le campionesse Alice Casula e Greta Marchegger.

Tre campioni con qualcosa in comune: la passione forte per il windsurf ereditata dal papà, un grande stimolo ricevuto quando ancora erano bambini che ha fatto di loro i campioni di oggi. Le loro tavole spinte dal vento accarezzano le onde solcandole con maestria ed eleganza. I loro occhi brillano quando parlano dello sport che praticano, brillano proprio come le onde che ogni giorno cullano la loro insaziabile voglia di libertà.

Uno sport sano che andrebbe incentivato, uno sport da praticare all’aria aperta, a stretto contatto con lo iodio, uno sport che in Sardegna con spiagge regine della natura, come le nostre, dovrebbe essere lo spot capofila per pubblicizzare quasi una sorta di “pattinaggio sull’acqua”.

Soddisfatto, a fine manifestazione, il Circolo Nautico di Calasetta che ha organizzato l’evento con il patrocinio del comune di Calasetta e della Cantina di Calasetta e di Calasetta Residence.

Le giornate sono state animate da Angel eventi, tra i graditi ospiti l’associazione “Gli equilibristi”e il dj di radiolina Simon Luca.

La grande partecipazione di pubblico ha dimostrato ancora una volta che la promozione dello sport attraverso eventi e manifestazioni di questo livello, diventa importante anche per far conoscere il nostro bellissimo territorio.

Nadia Pische

                    

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Un’esplosione e la vita rischia di sfuggirti di mano…lo sguardo smarrito di tuo figlio, il labbro spaccato, le tue mani sporche di sangue, fumo, gas, polvere, una voce amica che cerca di confortarti, le sirene dell’ambulanza, le luci del carro attrezzi, le voci concitate delle persone intorno, le telefonate a casa: «Abbiamo avuto un incidente! La macchina è distrutta! Come stiamo noi? Non lo so!»

La mente è confusa, i pensieri si rincorrono senza trovarsi e poi il Sirai…eccolo pronto ad accoglierci.

Sono quasi le venti di giovedì 23 marzo, quando le porte del Pronto Soccorso si aprono per noi ed inizia quella che sarà una lunga notte…

Il primo intervento dei sanitari arriva con il sorriso e così procede per alcune ore…gli esami di routine e gli accertamenti del caso…

Mentre attendo, è difficile non guardarmi intorno: tante le persone sofferenti per un solo medico, alcune si lamentano su una barella, altre in sedia a rotelle come me si guardano intorno smarrite, qualche parola e scopriamo che, nonostante la notte sia ormai cominciata da un pezzo, ci sono pazienti arrivati dalla mattina ed ancora in attesa di risoluzione.

Alta professionalità che opera in condizioni disastrose…personale da una vita insufficiente per seguire sì tanti pazienti.

Infermieri che dovrebbero avere il patentino dello sportivo! Perché?

Per portare una barella ai reparti o nei luoghi preposti per i controlli devono prendere la rincorsa, l’unico modo per arrivare in cima all’inappropriata salita che regna indisturbata nel Pronto Soccorso, certo la speranza è che la barella non si rovesci o che all’infermiere non venga il colpo della strega!

Ma spostiamoci dal Pronto Soccorso ed avviamoci in radiologia, dal caldo piacevolissimo passiamo al freddo dettato da strane correnti, i brividi ti percorrono la schiena e nel giro di niente l’influenza si impadronisce di te!

Per la cronaca, molte persone arrivano in ospedale senza neanche un raffreddore e spesso, durante la degenza, accade che si prendano addirittura una polmonite, qualcuno ha pure rischiato il peggio.

Finiti gli accertamenti si ritorna al Pronto Soccorso, per poi scoprire che non si rientra a casa ma…si pernotta e, per la precisione, mio figlio in astanteria ed io in chirurgia.

Vi starete chiedendo perché in chirurgia…ebbene i traumi cranici vanno in chirurgia…arrivo ed il medico di turno mi regala subito un sorriso…non ci crederete ma quasi guarisco all’istante! Letto, compagne di stanza carinissime che mi accolgono col sorriso, nonostante sia entrata nelle loro vite ben dopo la mezzanotte…

La notte trascorre serena, certo il pensiero va a mio figlio che sta da solo giù in astanteria ma…so in che mani l’ho lasciato…infatti, la mattina scopro che si sono curati di lui (è un minore) meravigliosamente…dal medico di turno, alle infermiere, ai pazienti, ai parenti dei pazienti ospitati per tener compagnia ai loro cari…

Esami, accertamenti e diagnosi, non semplice, voglio essere presente personalmente anche per mio figlio, spaventi, preoccupazioni nel giro di poche ore, almeno per mio figlio, lasciano spazio a rasserenamenti.

Ma come fare a risalire dal Pronto Soccorso in due, visto che nel frattempo decidono di ricoverare anche mio figlio in chirurgia?

Sarebbe bastato che a disposizione ci fossero due Oss, invece non ci crederete ma in un reparto “ricco di urgenze” la carenza del personale non fa altro che complicare le cose e rendere quasi vano il lavoro, l’impegno e la fatica operate e mostrate dai professionisti che passano ore della propria vita dedicando la loro attenzione e le loro cure ai pazienti che disperati arrivano al Pronto Soccorso.

Arrivati lì noi tutti, pazienti o parenti ci aspettiamo di essere ricevuti con umanità, serietà, cognizione di causa e professionalità…tutte qualità che i nostri medici e tutto il personale hanno…solo un problema…la dignità!

Quella ce la devono dare i servizi e, a capo dei servizi e dell’organizzazione, ci sono delle persone il cui ruolo consiste nel vigilare e nel predisporre tutto al meglio.

Nel mio viaggio, al momento iniziato da circa 86 ore, devo dire di aver riscontrato tante piccole grandi cose che con un niente potrebbero essere sistemate per il bene dei pazienti e del personale tutto che lavorerebbe decisamente meglio…la serenità potrebbe diffondersi a macchia d’olio e di questi tempi non sarebbe male!

Certo, quel che ci ritroviamo a dover mangiare non è certo il massimo, non ci sono pretese da Grand Hotel ma almeno della pasta cotta o dello spezzatino poco salato magari servito in porzioni per adulti e non per bambini. Se poi si potesse vedere al di là del vetro, il tutto sarebbe emozionante…il panorama fuori dalla finestra è davvero splendido!

E’ difficile davvero difficile guardarsi intorno e far finta di nulla, perché ho scritto questa lettera?

Per cercare di smuovere qualcosa e far intervenire chi di dovere, per cercare di risanare una situazione critica che stringe la sanità in una stretta mortale.

Nadia Pische

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Sicuramente sono tante le persone che hanno già sentito parlare dell’associazione onlus “Movimento della Divina Misericordia”. Ma conosciamola meglio attraverso le parole di una delle socie da tempo impegnate attivamente nelle innumerevoli iniziative, Nicoletta Leone.

L’associazione nasce nel 2014 dalla necessità di dare una risposta concreta alla situazione sociale venutasi a creare, nel nostro territorio, a causa della mancanza cronica di lavoro e al disagio economico.

Il promotore è don Amilcare Gambella, parroco della parrocchia di San Ponziano, che, affiancato da un gruppo di volontari, si occupa di fornire pasti caldi alla sera ed alimenti alle famiglie che si trovano in difficoltà, ma non solo… anche abiti, libri, quaderni e materiale scolastico in genere.

L’associazione si autogestisce e non riceve alcun sovvenzionamento, le spese di gestione sono a carico dei soci e della parrocchia, quel che avviene è una grande organizzazione e collaborazione con vari enti.

Tanti piccoli eventi permettono di recuperare fondi ed è proprio in questi momenti che i volontari si attivano per organizzare fiere del dolce, vendita di fiori e piccoli oggetti o preparazione di pranzi per le associazioni.

Il tutto è reso possibile grazie all’azione del parroco che mette a disposizione i locali e li rende idonei al servizio da svolgere.

Parrucchiera, barbiere e l’utilizzo delle docce sono le coccole per recuperare dignità ed autostima necessarie per andare avanti e non vivere sotto l’ombra della depressione.

Per ben quattro volte al mese (i primi e gli ultimi due giorni del mese), solitamente il mercoledì mattina dalle 10.00 alle 11.30 ed il giovedì sera, dalle 15.00 alle 17.00, i volontari sono a disposizione per la consegna degli abiti.

I pasti che vengono distribuiti giornalmente sono offerti  dalla Base Nato di Teulada.

La carne, la frutta e la verdura vengono invece donati da centri commerciali o da piccoli commercianti.

Gli alimenti, i prodotti per la persona e la casa vengono offerti dai singoli cittadini.

L’associazione ha offerto complessivamente 14 pranzi conviviali per un totale di 26.194 pasti, un numero che racconta da solo la storia dell’associazione.

Una buona collaborazione da parte della città fa di Carbonia un bel luogo, attento e sensibile ai gravi e grandi problemi del Sulcis Iglesiente.

Un bellissimo gesto è giunto, prima di Natale, da parte del comando della Polizia Municipale che ha fornito, autotassandosi, prodotti per la pulizia della casa e della persona. Viveri a volontà, sempre durante le festività natalizie, sono arrivati dalle famiglie dei bambini della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo Satta di Carbonia.

Ma se tra i lettori c’è ancora qualcuno che non si è impegnato con l’associazione oppure ha la necessità di mettersi in contatto può telefonare ai seguenti numeri: 347 2900504 – 371 1915173 o scrivere al seguente indirizzo mail onlusdivinamisericordia@gmail.com, visitare la pagina Facebook Movimento della Divina Misericordia.

A voi tutti la scelta, nelle speranza di avervi tutti con noi!!!

Nadia Pische

           

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«Ieri ebbimo qua il Provveditore dei lavori per la Sardegna con riunione di Podestà Sulcitani, ingegneri delle miniere, direttore Ferrovie Sulcitane, ecc., per stabilire i lavori che si devono eseguire nel nostro porto al Ponte.»

Comincia così la lettera che Carmelo Cherchi scrisse a sua figlia Tullia il 17 maggio 1934, esattamente 83 anni a ieri.

Raccontava dei lavori al porto che fu poi inaugurato nel mese di giugno dell’anno 1937, dopo circa 3 anni di lavori.

Uno stralcio di una delle lettere che verranno esposte alla “Mostra Fotografica” presso la sala dell’archivio comunale di Sant’Antioco, dal 27 maggio al 16 settembre 2017.

Tante fotografie della collezione privata del figlio di Carmelo Cherchi, Giuseppe, elegantemente incorniciate tracciano linee di storie vissute in quel di Sant’Antioco.

L’inaugurazione è in programma il 27 maggio, alle ore 16.00, in concomitanza con la prima giornata di Monumenti Aperti.

La mostra, curata da Giuseppe Cherchi, in collaborazione con la cooperatica Archeotour Studio ’87 e con il patrocinio del comune di Sant’Antioco, sarà un’occasione, per tutti ma soprattutto per i giovani, per vedere come erano le cose un tempo e come il territorio è cambiato, fornendo uno spaccato completamente diverso di come si viveva ieri e di come si vive oggi.

Nadia Pische

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Anche quest’anno, lo spettacolo delle pariglie, svoltosi il 30 aprile sul lungomare di Sant’Antioco in occasione dei festeggiamenti per il patrono Sant’Antioco Martire, ha riscosso un enorme successo. Circa 30.000 persone hanno applaudito le spericolate nonché splendide figure dei pariglianti. Il sole ha fatto da graditissima cornice, regalando ai presenti l’occasione di assistere piacevolmente ad uno spettacolo unico nel Sulcis.

Ad aprire, nel parco sul lungomare Silvio Olla, sono stati alcuni figuranti del gruppo folk di Sant’Antioco Martire santo patrono di Sant’Antioco e di tutta la Sardegna, che a cavallo hanno salutato il pubblico intervenuto.

Subito dopo, ha preso il via “Sa cursa po Sant’Antiogu”, una spericolata corsa a cavallo con figure acrobatiche di cavalieri ed amazzoni.

In tutto si sono esibite 8 squadre provenienti da più parti della Sardegna: Santulussurgiu, Abbasanta, Oristano, Palmas Arborea, Padria, i paesi sul lago Omodeo e Fonni.

Organizzata dalla Pro Loco di Sant’Antioco e fortemente voluta dall’Amministrazione comunale,“Sa cursa po Sant’Antiogu” consiste in una vera e propria competizione, con tanto di giudici e premi legati alla tradizione ippica sarda. La giuria era composta da esperti che hanno avuto non poche difficoltà a decretare i vincitori, in considerazione dell’alta preparazione dei pariglianti.

Il presidente Luigi Oppo da Paulilatino, membro del circolo ippico paulese, Pietro Putzolu da Borore, parigliante alla Sartiglia di Oristano ed Antonio Sanna da Bonarcado, parigliante, hanno così decretato: al terzo posto, il gruppo di Oristano formato da Giancarlo Melis, Valentino Bratzu e Ninni Rosa, l’unica donna parigliante nella competizione; al secondo posto, il gruppo di Omodeo formato da Efisio Zucca, Piergiuseppe Spada ed Alessio Barranca; al primo posto, infine, il gruppo di Fonni formato dalla famiglia Cugusi… padre e figli Tore, Giuseppe ed Alberto.

La serata è stata condotta dalla giornalista di Settimo San Pietro Michela Seu che, con descrizioni attente e precise, ha intrattenuto, passo dopo passo, il pubblico per tutta la durata delle pariglie.

Soddisfatti il sindaco di Sant’Antioco, Mario Corongiu, ed il presidente della Pro Loco di Sant’Antioco, Gianni Baghino, per la grande riuscita della manifestazione, che dopo aver ringraziato le forze dell’ordine, hanno salutato il pubblico con la classica frase: “Attrus annos”!

Nadia Pische

                                                                                                           

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Lo scorso 28 aprile alla ASL di piazza San Ponziano a Carbonia, la fila per il rinnovo dell’esenzione scaduta il 31 marzo continuava ad imperversare.

Numerosissime le persone in fila… nei primi giorni servite da due impiegati sino ad un numero di 167, sceso poi a 100 e in questi ultimi giorni a 80.

Persone spazientite, sofferenti, stanche di essere in balia di un sistema che non funziona.

I numeri a disposizione terminano puntualmente intorno alle 8.30 e di seguito non si contano le persone che inutilmente si recano a richiedere il fantomatico numero.

Persone che vengono anche tre o quattro volte e non riescono ad entrare nella rosa dei fortunati che poi fortunati non lo sono tanto, visto che si tratta di esenzione per reddito.

A questo proposito è stato sentito il direttore della ASL, dottor Marco Vinicio Grussu, che ha subito chiarito la situazione in corso. La delibera G.R. 16/7 del 09-04-17, stabilisce che la validità dei certificati relativi alle esenzioni da reddito individuate con i codici EO3, E04 ed EO1 (over 65), verranno prorogati automaticamente dalla ASL di competenza.

Alla luce di questa delibera, ogni utente, potrà recarsi dal proprio medico di base, il quale comunicherà loro il rinnovo automatico dell’esenzione, senza aver bisogno di fare file lunghissime presso gli sportelli delle ASL, restano invece da rinnovare le esenzioni dei disoccupati e dei loro familiari appartenenti ad un nucleo famigliare con un reddito complessivo inferiore ad 8.263,31 euro.

Il tutto è stato regolarmente appeso in bacheca mercoledì 3 maggio, per poter raggiungere l’utenza e cercare di snellire questa estenuante corsa al rinnovo di un qualcosa che viene già rinnovato in automatico.

Nadia Pische 

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Una miriade di colori quella che domenica 30 aprile ha deliziato le migliaia di presenti alla sfilata in onore di Sant’Antioco, il Santo venuto dal mare.

Tanti giovani e numerosi bambini che, con indosso il costume sardo, hanno sposato usi e tradizioni del loro paese.

64 i gruppi presenti con melodie e musiche della nostra Sardegna… balli e canti, come quello del “Trallalera” intonato da un gruppo e cantato poi dal pubblico nei suoi famosissimi ritornelli.

I raggi del sole non si sono risparmiati ed hanno giocato allegramente facendo brillare i ricami sugli scialli e sugli abiti femminili, nonché sui gioielli e sugli arazzi che sfoggiavano il nome del gruppo.

Il vento di contro, delicato ma a volte impertinente ha fatto svolazzare gonne e fazzoletti mentre tutti i presenti venivano rapiti dall’eleganza e dalla fierezza che si poteva leggere nel portamento e negli sguardi di tutti figuranti.

Il popolo sardo era tutto lì, rappresentato nella storia dei tempi: la forza e la femminilità della donna che, ora porta la legna… ora porta i cesti col pane, con la frutta, con la verdura, con le spighe di grano, che culla un bambino, che abbraccia il suo uomo, lo sguardo lontano che punta al futuro.

E poi loro, gli uomini sardi… i visi con rughe che raccontano tanto, la barba, i sorrisi, le mani che stringon bastoni importanti, che tengon bisacce o grandi stendardi.

Magia d’altri tempi al suono dei campanacci dei mitici Mamutzones di Gonnosfanadiga, quella poi che improvvisamente ha invaso le strade del percorso della sfilata, le tipiche maschere del carnevale popolare di Sardegna non hanno certo faticato ad attirare l’attenzione del pubblico, concedendosi con piacere per foto, video ed ormai immancabili selfie.

Cavalieri e dame hanno concluso la splendida sfilata che ha scritto un’altra pagina della storia di Sant’Antioco, pagina di tradizione che racconta di radici ben salde, legate al passato da far conoscere per poi ricordare e mai dimenticare.

Una terra che racconta la nostra, una terra che ha bisogno di essere ascoltata, una terra che narra di un popolo che soffre…

Gente che affronta il futuro a muso duro… che si spende in cultura, turismo e folklore e nei giovani investe il proprio domani.

Nadia Pische