24 November, 2024
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Buon compleanno Carbonia, città mineraria, d’arte e cultura!

Per conoscere le origini della mia amata città bisogna tornare indietro di ben 78 anni…

Era il 1936 quando Benito Mussolini constatò l’esistenza di un bacino minerario nel Sulcis ed ebbe così la brillante idea di edificare la città, al fine di ottenere il massimo rendimento dai giacimenti carboniferi. In soli due anni nasce un villaggio operaio “a bocca di miniera” che attira a sé masse di lavoratori provenienti da altre parti della Sardegna e da diverse regioni italiane. Nei primi periodi la manodopera viene utilizzata per costruire la città ma successivamente molti degli operai decidono di stabilirsi a Carbonia e lavorare in miniera. L’ideazione della nuova città, inizialmente curata dall’ingegner Gustavo Pulitzer, viene poi affidata all’ingegner Cesare Valle e all’architetto Ignazio Guidi, coadiuvati e poi sostituiti dall’architetto Eugenio Montuori. Nasce una città dall’architettura ordinata, con abitazioni semplici e pochi elementi decorativi, ferro e trachite rossa la fanno da padroni.

Per coordinare il tutto, “il regime” decide di costituire l’A.Ca.I. (Azienda Carboni Italiani).

Certo i disagi iniziali non sono pochi… una presenza maschile molto forte… una varietà linguistica che propone un ventaglio di dialetti diversi… dilaga così un sottile filo di solitudine…

Il lavoro in miniera però unisce gli operai, in alcuni casi dà loro conforto facendoli sentire meno soli. Insieme “danno vita” ad una miniera che verrà poi sfruttata durante tutto il periodo del secondo conflitto mondiale e nel periodo post-bellico, per poi pian piano vedere decrescere il suo prestigio sino ad arrivare alla chiusura, nel 1964. Purtroppo, da quel momento la miniera viene abbandonata… edifici… impianti e macchinari che tanto avevano “dato”, rimangono lì dimenticati da tutti… fino a quando per volere dell’Amministrazione comunale guidata da Antonangelo Casula, viene ideato il progetto di recupero, dall’Unione Europea arrivano ingenti finanziamenti ed il sito diventa oggetto di poderosi interventi di ristrutturazione e rifunzionalizzazione, e diventa definitivamente realtà con la nascita del Centro Italiano della Cultura del Carbone (CICC), inaugurato il 3 novembre 2006, alla presenza del presidente della Camera dei deputati, Fausto Bertinotti, del presidente della Regione Sardegna, Renato Soru, del presidente della Provincia di Carbonia Iglesias, Pierfranco Gaviano, e del sindaco di Carbonia, Salvatore Cherchi. La miniera è oggi un “tesoro” fruibile sotto il profilo culturale, turistico, didattico e scientifico.

Pozzi, Sale Argani e Lampisteria raccontano la storia di tutte quelle persone che, in quelle gallerie, hanno lavorato, sofferto e troppe volte perso la vita. Il Museo accoglie una vasta collezione di oggetti e documenti che… “da mani nere di carbone”, “da mani sudate e ferite”, sono arrivati a noi, per non far dimenticare, per ricordare ai “più grandi” e per far conoscere ai “più piccoli” l’origine di Carbonia…

… una città che “oggi” cerca di risorgere… una città dove i giovani non riescono a trovare un lavoro… dove le attività soffrono e troppo spesso ormai chiudono i battenti… dove la disoccupazione assume caratteri allarmanti… dove la povertà delle famiglie aumenta sempre più… dove le naturalezze del territorio circostante potrebbero salvarci da “morte lenta e sicura”

Un regalo per il tuo settantaseiesimo compleanno?

So per certo cosa ti piacerebbe ricevere… un forte e caloroso abbraccio dai tuoi cittadini, che insieme, per te potrebbero fare tanto… dedicando un poco del loro tempo a rivalorizzare tanti angoli della città… proprio come avveniva in passato, quando amabili mani ti curavano con amore… senza chiedere niente in cambio… solo per il piacere di vederti ridente… ridiamo lustro alla città…

Buon compleanno Carbonia!

Nadia Pische

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Si è svolta questa sera, nella sala Remo Branca del Municipio di Iglesias, la presentazione del libro “L’alba e il tramonto”, di Petula Farina.
Il libro, il primo della scrittrice di Carbonia, racconta i turbolenti anni del Risorgimento italiano nella vita di un giovane, Andrea, che ha conosciuto, maturato e abbracciato, durante un importante soggiorno a Parigi, i principi dell’Illuminismo francese.

Dopo un breve intervento di saluto del vicesindaco ed assessore della Cultura del comune di Iglesias, Simone Franceschi, la moderatrice Nadia Pische ha iniziato la serata con la presentazione di un ospite, la poetessa Susanna Montis, ed ha poi iniziato il dialogo sul libro con l’autrice, Petula Farina.

Gian Franco Cau

La Biblioteca comunale di Carbonia ospiterà, venerdì 10 ottobre 2014, alle ore 18.00, la presentazione del romanzo “L’Archeologo Inglese”. 

Il romanzo, che parla di una storia romantica, è ambientato in Sardegna e fa riflettere sul senso della vita e dell’esistenza. Un inno dedicato alle donne, un invito a riscoprire la propria libertà.

L’evento è patrocinato dall’assessorato della Cultura del comune di Carbonia in collaborazione con lo SBIS (Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis).

Interverranno alla presentazione, l’autore Gian Franco Cau, l’editore Giampaolo Cirronis, la coordinatrice dell’incontro Nadia Pische e la correlatrice Serenella Fresu.

E’ stata inaugurata il 14 agosto, in Piazza Belly, a Calasetta, la mostra fotografica di Toni Cirronis “Calasetta come la guardo io” e pittorica di Maria Grazia Spiga “Origini di un amore”.

Sin dai primi giorni, l’evento ha registrato un successo di pubblico, che ha potuto ammirare uno spaccato di Calasetta attraverso alcune versioni fotografiche notturne dell’attento obiettivo di Toni Cirronis ed alcuni dipinti abilmente realizzati dall’artista Maria Grazia Spiga.

«“Calasetta come la guardo io” – spiega Toni Cirronis – nasce come un progetto che io umilmente propongo perché Calasetta continua a regalarmi emozioni che neppure se nascessi altre dieci volte potrei ricompensare… allora mi pare quasi un dovere cogliere quei momenti… Cambi di colore e di luci catturati in modo che a tutti gli sguardi attenti dei visitatori possa arrivare lo stesso brivido d’emozione che prova egli stesso, ogni volta che di notte si apposta paziente ad aspettare i doni, che solo la natura sa dare… nonostante sia continuamente violentata dalle mani dell’uomo. Una nebbia sembra avvolgere questi scorci di mare, quasi a sottolineare metaforicamente una sorta di indifferenza per la salvaguardia della nostra terra che trema sempre più davanti agli abusi umani.»

“Origini di un amore” è come una finestra che Maria Grazia Spiga apre con estrema delicatezza e sensibilità, che la porta a ritrarre figure umane, ora con pennelli, ora con spatole; volti che comunicano ricordi: come nel caso del ritratto del suo papà, con a fianco lei bambina, o voglia di libertà velata da malinconia, come quella che appare osservando il viso di una bellissima donna di colore.

Pittrice per passione, Maria Grazia Spiga ha voluto esporre a Calasetta, perché suo paese d’origine. Nella vita si occupa di persone diversamente abili che ha voluto coinvolgere con successo nell’arte della pittura e della ceramica, come espressione di se stessi e dei propri desideri più nascosti.

L’evento, così come si evince dal registro delle firme, ha regalato forti emozioni… preludio questo, affinché possa ripetersi nei prossimi anni con nuovi scatti e pennellate…

“Calasetta come la guardo io” potrà essere visitata sino al 7 settembre, “Origini di un amore” sino al 31 agosto.

Nadia Pische

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E’ stata inaugurata ieri, nella splendida cornice del Parco Rosmarino, nel piazzale dello Shake Bar, la rassegna Incontri – mostra collettiva di pittura, presenti 9 dei 12 artisti protagonisti.

La mostra è stata allestita da stamane nella “Saletta del Portico”, adiacente il Teatro Centrale, situata nella centralissima Piazza Roma, e sarà visitabile tutti i giorni, dalle 20.00 alle 23.00, fino al 3 agosto.

Voluta e condivisa dagli artisti partecipanti, sarà composta da 24 opere, due di ciascuno dei 12 artisti che presentano la loro specificità espressiva.

Alcuni artisti partecipanti non hanno mai esposto a Carbonia. La nuova realtà espositiva sarà certamente stimolante sia per gli artisti sia per il pubblico di appassionati che seguono con interesse gli eventi culturali.

Nel corso della presentazione di 12 delle 24 opere complessive, curata da Nadia Pische, Susanna Montis ha letto alcune poesie.

La rassegna è organizzata dagli artisti, in collaborazione con l’assessorato della Cultura del comune di Carbonia e con il Sistema bibliotecario interurbano del Sulcis e sarà visitabile tutti i giorni dalle ore 20.00 alle ore 23.00.

Gli artisti partecipanti sono: Efisio Cadoni (Villacidro); Ielmo Cara (Carbonia); Silvano Caria (Samassi); Francesco Cossu (Carbonia); Salvatore Filia (Carbonia); Fernando Marrocu (San Gavino); Stefano Masili (Carbonia); Jenni Mocci (San Giovanni Suergiu); DeMusset-Alfredo Mussetti (Carbonia); Primo Pantoli (Cagliari); Massimo Spiga (Ales); Paolo Tolu (Carbonia ma residente a Vergiate, Varese).

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Si terrà mercoledì 16 aprile 2014, presso la Biblioteca comunale di Carbonia, alle ore 18.00, la presentazione del libro “Il tempo dei tempi”, di Maria Paola Loi.

L’iniziativa, voluta dall’assessorato regionale alla Cultura del comune di Carbonia, in collaborazione con lo SBIS (Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis), rientra nel più ampio progetto “Carbonia Scrive“, il ciclo di appuntamenti con gli scrittori della città e con coloro che scrivono sulla città.

Interverrà alla presentazione, oltre all’autrice Maria Paola Loi, l’assessore alla Cultura del comune di Carbonia, Loriana Pitzalis. La serata sarà presentata da Nadia Pische.

Il comune di Portoscuso organizza la presentazione del libro “L’Arrumbulacacca” di Margherita Pellegrini, illustrato da Dario Mura – editore Giampaolo Cirronis.

Sabato 14 dicembre 2013 – Ore 17.30 – Biblioteca Comunale (Sala Alcoa) – Portoscuso.

Relatore: Nadia Pische. Moderatore: Orietta Mura. Ingresso libero.

L’Arrumbulacacca è un racconto per bambini; una storia delicata e leggera indirizzata al cuore dei più piccoli, ma anche a chi, pur non essendo più bambino, conserva un animo semplice e sensibile. Un racconto ricco dei sentimenti più profondi, che sfiora diverse tematiche, dall’intolleranza all’emarginazione, dall’amicizia alla solidarietà. Nei vari eventi che vedono protagonisti i piccoli insetti del prato si possono ritrovare aspetti caratteristici della cultura popolare di un piccolo paese, vengono ricostruiti metaforicamente, attraverso le vicissitudini, le gesta, le conversazioni dei personaggi del piccolo mondo degli insetti, tanti momenti della vita quotidiana del nostro passato. è un racconto che va letto con una duplice chiave di lettura: da un lato esso è la trasposizione metaforica, nel brulicante mondo degli insetti, del paese di Portoscuso e, in senso più esteso di qualsiasi piccola realtà paesana, fatta di fatica e di gioia nella semplicità della vita quotidiana, dall’altro lato esso è una storia che racconta la “differenza” e il coraggio di affrontarla, la storia di chi emerge dai margini in cui la mentalità ristretta di qualcuno vorrebbe relegarlo, per vincere e trionfare, confermando che la “differenza” è un tesoro prezioso per chi la possiede e per coloro che gli stanno vicino. I dialoghi tra i personaggi nei momenti di preparazione per la festa e durante il suo svolgimento, sono in dialetto sardo, il dialetto tipico del piccolo paese al quale l’autrice si riferisce, ricco di espressività ed efficacia nel comunicare la simpatica semplicità della cultura popolare. Le immagini a colori realizzate da Dario sono il tocco di valore aggiunto all’opera. Dario ha dato vita con il suo tratto molto originale alle diverse scene, connotandole di colore, interpretandole secondo la sua inimitabile personalità. Il racconto vede intrecciarsi il destino di due diverse forme di vita, ciò che le accomuna è la sofferenza e ciò che porterà ad entrambe consolazione sarà una dolce nenia che riaffiora dal passato. Ed è proprio il passato che trionfa su tutto, che ancora una volta conferma la sua indescrivibile importanza quale tesoro prezioso da custodire gelosamente. Il passato, che appartiene a tutti noi, ci rende forti perché solo il possesso di solide radici in quella che è la nostra cultura, la nostra tradizione, saprà darci sostegno e renderci capaci di vivere al meglio il nostro presente.

Locandina presentazione L'Arrumbulacacca

L’Ente Concerti Città di Iglesias presenta giovedì sera, alle 19,30, nella Sala degli Specchi di Via Cavour 16, il libro “L’animo degli offesi – Storia di Modesto Melis, da Carbonia a Mauthausen e ritorno”, di Giuseppe Mura, Giampaolo Cirronis Editore. Presenta Nadia Pische. Saranno presenti il protagonista, Modesto Melis; l’autore, Giuseppe Mura e l’editore, Giampaolo Cirronis.

Giuseppe Mura e Modesto Melis.

Giuseppe Mura e Modesto Melis.

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E’ stato presentato sabato 13 luglio nella sala Alcoa della Biblioteca comunale di Portoscuso, il libro “L’archeologo inglese”, di Gian Franco Cau.

Un romanzo che fa riflettere sul senso della vita e dell’esistenza. Un inno dedicato alle donne ma non solo, un invito a riscoprire la propria libertà.

La presentazione della serata è stata curata da Orietta Mura, delegato alla Cultura del Comune di Portoscuso, mentre la presentazione del libro è stata fatta da Nadia Pische.

Sono intervenuti il sindaco di Portoscuso, Giorgio Alimonda, l’editore Giampaolo Cirronis e l’autore Gian Franco Cau.