22 November, 2024
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Brutto risveglio questa mattina per la città di Carbonia. In piazza del Minatore è sparita la targa che lo scorso 19 settembre è stata inaugurata dal comune di Carbonia insieme alla panchina bianca, entrambe dedicate ai morti sul lavoro, nell’iniziativa organizzata dall’ANMIL.

Come è possibile che una bravata, se così la si vuole definire, possa arrivare a questi livelli? Ai morti sul lavoro, a coloro che hanno lavorato in questa città e sacrificato la loro vita per questa città, è dedicata la targa. Perché la loro memoria deve essere sporcata in questo modo? Perché una città bella come Carbonia una mattina si sveglia e trova questo sfregio?

Nadia Pische

Il Carbonia c’è! Maurizio Ollargiu deve rinunciare a tre titolari, il portiere Mauro Alcaraz (squalificato) e i due centrali difensivi Santiago Brailly (squalificato) ed Ernest Wojcik (infortunato), schiera gli esordienti Luigi Cobuzzi (classe 2004, uno dei quattro fuoriquota dell’undici iniziale, centrocampista) e l’italo brasiliano Pedro Ferrari (classe 1994, difensore), e con una prestazione di alto livello, soprattutto un grandissimo secondo tempo, supera la Tharros con un goal di Alessio Romanazzo. Dopo una “tempestosa estate” e la rivoluzione tecnica, con un nuovo allenatore ed un organico rinnovato all’80%, la squadra biancoblù è stata fin qui una delle maggiori sorprese. In quattro partite ha vinto le due giocate in casa con Iglesias e Tharros ed ha perso con tante recriminazioni le due in trasferta, prima di misura a Bari Sardo, poi più nettamente nel punteggio a Li Punti, ma solo dopo essere rimasta prima in dieci e poi in nove uomini per due espulsioni.

 

Prima del fischio d’inizio il presidente onorario del Carbonia Renato Giganti ha consegnato una maglia ufficiale da gara con le firme di tutta la società alla vedova del dirigente Stelio Pusceddu, scomparso due settimane fa. La giornalista Nadia Pische ha donato ai familiari alcune fotografie di Stelio Pusceddu.

La Tharros è arrivata a Carbonia con il morale alle stelle dopo il 3 a 0 rifilato sette giorni fa al Bosa. Priva del suo allenatore Antonio Lai in panchina, squalificato, la squadra oristanese è apparsa concentrata, decisa a giocare le sue carte per conquistare l’intera posta in palio, ma ha capito presto che davanti a sé aveva una squadra molto motivata e determinata. Il primo tempo è stato sostanzialmente equilibrato, con la Tharros più presente nella zona centrale del centrocampo e il Carbonia più sicuro di sé sulle fasce, soprattutto quella destra. Ed è proprio da un’incursione di Andrea Porcheddu sulla destra, con recupero palla e assist delizioso al centro dell’area per Francesco Pitanza, che è nata la prima palla goal della partita, con pallone fuori a fil di palo nella conclusione a botta sicura dell’attaccante biancoblù.

 

La Tharros ha replicato con Simone Calaresu che ha spedito il pallone alla sinistra di Mattia Caroli con un colpo di testa da favorevole posizione. Nel primo tempo il Carbonia ci ha provato con Gabriele Dore e Danilo Cocco, il cui tiro cross ha concluso la sua traiettoria sul palo.

Nel secondo tempo il Carbonia ha cambiato marcia e ha preso in mano il pallino del gioco, rendendosi ripetutamente pericoloso. Ci hanno provato prima Alessio Romanazzo, poi Gabriele Dore e Andrea Porcheddu. Allo scadere dell’ora di gioco, è arrivato il goal: Francesco Pitanza, voglioso di riscattare l’occasione d’oro sciupata nel primo tempo, si è liberato dell’avversario diretto ed ha offerto un assist perfetto ad Alessio Romanazzo che ha scavalcato il portiere ed è quasi entrato in porta con il pallone, prima di far esplodere la sua gioia e quella di tutti i compagni. 1 a 0!

 

Dalla tribuna il tecnico oristanese Antonio Lai ha disposto due cambi, facendo inserire Marco Carboni al posto dell’ex Joseph Tetteh (ammonito) e Andrea Sanna (40 anni, capocannoniere dello scorso campionato con 26 goal) per Alessio Piras. I cambi non hanno sortito effetto perché è stato il Carbonia ad andare ripetutamente vicino al secondo goal. Gabriele Dore ha impegnato il portiere ospite Gabriele Mereu con un tiro a giro che ha esaltato le doti acrobatiche dell’estremo difensore oristanese ed ha poi realizzato il secondo goal con un tiro a fil di palo, annullato con decisione assai dubbia per un fuorigioco di un altro calciatore biancoblù. E, infine, si è infranta sul palo alla sinistra di Gabriele Mereu, ormai battuto, una conclusione a botta sicura.

 L’arbitro ha concesso sei minuti di recupero ma la Tharros, pur provandoci fino alla fine non ha mai seriamente impensierito il giovane portiere Mattia Caroli, valido sostituto dello squalificato Mauro Alcaraz.

Il Carbonia festeggia per la seconda vittoria casalinga con la quale aggancia a quota 6 punti la Tharros che però ha disputato una partita in più.

 

E a fine partita la squadra biancoblù ha festeggiato anche al fianco di Renato Scanu, storico radiocronista che lotta da alcuni anni contro la Sclerosi Laterale Amiotrofica.

Carbonia: Caroli, Carta, Chidichimo, Cordoba, Romanazzo (dall’80’ De Gradi), Porcheddu, Dore, Ferrari, Cobuzzi (dal 59′ Giganti), Cocco, Pitanza, A disposizione: Saiu, Salimbene, Sedda, Cinus, Falletto, Lecca, Diomedi. All. Maurizio Ollargiu.
Tharros: Mereu Gabriele, Foddis (dal 66′ Fresu), Panza, Mereu Andrea, Perilli, Arnaudo, Tetteh (dal 61′ Carboni), Piras (dal 61′ Sanna), Calaresu, Atzori Alberto, La Valle (dal 66′ Lonis). A disposizione: Cabasino, Vacca, Spiga, Atzori Alessio. All. Antonio Lai (non in panchina perché squalificato).
Arbitro: Vincenzo Melis di Ozieri.
Assistenti di linea: Mirko Pili di Oristano e Francesco Meloni di Cagliari.
Marcatore: 60′ Romanazzo (C).
Spettatori: 250.
Ammoniti: Tetteh (T), Mereu Andrea (T), Panza (T), Carta (C).
Giampaolo Cirronis
https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/867347605066086

La sala della circoscrizione di Bacu Abis venerdì 29 settembre ha ospitato un dibattito sui temi legati alla povertà e alla pace e un concerto de “Gli operai della Fiat 1100” alla festa di Sinistra Futura.

La serata è stata aperta da un ricordo di Marco Baldino, ex consigliere provinciale, con l’intervento della figlia Norma.

Il dibattito, introdotto dal segretario di Sinistra Futura Luca Pizzuto e coordinato dal giornalista Giampaolo Cirronis, ha visto la partecipazione di Michele Carrus, presidente nazionale della Federconsumatori; Andrea Pianu, portavoce del Forum del terzo Settore della Sardegna; Aldo Dessì, presidente di Arci Sardegna; Paola Casula, sindaca di Guasila, componente del direttivo di Anci Sardegna e dirigente di Sinistra Futura; Elisabetta Manella, rappresentante dell’associazione Sardegna 2050; Pietro Pani, presidente dell’associazione Orizzonte Sinistra ed Alessandra Todde, parlamentare, ex viceministro e sottosegretario, vicepresidente nazionale del Movimento 5 Stelle. Tra il numeroso pubblico presente in sala, la senatrice del Movimento 5 Stelle Sabrina Licheri, l’ex sindaca di Carbonia Paola Massidda, il portavoce del Movimento 5 Stelle Gian Luca Lai e il segretario del Partito socialista Daniele Pani.

Al termine del dibattito, si è esibito il gruppo “Gli operai della Fiat 1100”, cantando e suonando le canzoni del repertorio di Rino Gaetano. Il pubblico in sala ha gradito la loro performance e cantando con loro ha potuto “assaporare” i più graditi successi di un grande artista scomparso prematuramente, autore di molti pezzi che lo hanno reso famoso nello scenario musicale italiano. Una band coinvolgente capace di far divertire un pubblico senza età: alla voce Maurizio Piras, alle percussioni Nicola Corrias e al basso Edoardo Biggio. E di coinvolgere anche il pubblico, alla voce con Andrea Contu, operatore culturale della Società Umanitaria, e alla chitarra il consigliere comunale di Sinistra Futura Matteo Sestu.

Allegate alcune foto della serata

Nadia Pische

         

Si è svolto venerdì 29 settembre, presso l’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai a Cagliari, il convegno di aggiornamento/formazione per personale docente, ata, direttivo e ispettivo della scuola, dal titolo “La scuola laboratorio di pace: percorsi educativi e didattici” organizzato dal CESP (Centro Studi per la Scuola Pubblica).

Dopo l’introduzione al convegno da parte di Andrea De Giorgi (CESP), docente di storia e filosofia, si sono svolti una serie di interventi da parte di relatori illustri e competenti che hanno sviscerato l’argomento in maniera esaustiva e professionale.

Per primo Michele Lucivero, docente di storia e filosofia ai licei e di filosofia morale all’Università di Lecce, che ha presentato gli Atti dei convegni CESP 2022-2023 e relativi possibili percorsi educativi.

«…la scuola non deve insegnare a dare risposte ma praticare e sviluppare lo spirito critico, stimolare all’elaborazione di domande, mettere al centro i processi di riflessione… Per questo dati i molteplici conflitti in corso crediamo che il tema dell’educazione alla pace debba essere affrontato a scuola, soprattutto in una fase storica come quella che stiamo vivendo»… basti pensare che, Paesi come l’Islanda e la Costa Rica non hanno al loro attivo un esercito che li possa difendere in caso di attacco…queste alcune delle riflessioni fatte dal docente Lucivero ad un pubblico attento e silenzioso.

A seguire un intervento in collegamento video con la docente di antropologia e pedagogia all’Università di Foggia, Laura Marchetti che ha presentato “La fiaba per la didattica della pace: Gramsci e Calvino”. L’esposizione particolare dedicata alla fiaba popolare ha catturato l’attenzione dei presenti facendoli anche un po’ tornar bambini, salvo poi la riflessione doverosamente da adulti.

Dopo la pausa dedicata alla socializzazione fra colleghi e gli stessi docenti relatori, i lavori son proseguiti con l’intervento di Gabriella Falcicchio, docente di pedagogia all’Università di Bari” che ha parlato di «imparare ad educare con la non violenza». “La non violenza è una neonata ai primi vagiti”, aiutiamola a crescere e ad affermarsi nel mondo, queste le parole della docente che in una sala gremita di docenti ha centrato in pieno la necessità emergente nel mondo ed individuato la scuola come possibile mezzo per far veicolare messaggi legati alla non violenza.

Di seguito l’intervento di Mariella Setzu (CESP), laureata in lingue e letterature straniere, che ha citato «L’osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle Università». «… L’orientamento in uscita per le classi terminali delle scuole superiori comporta ogni anno incontri con i militari che informano dei vantaggi dell’arruolamento in un’arma; accogliendo gli studenti in strutture militari in virtù dell’Alternanza Scuola Lavoro. Viviamo in un’epoca in cui la produzione di armi e tecnologia militare si fa sempre più intensa e lucrosa, e si profilano venti di guerra sempre più gelidi». Anche questo un intervento approfondito e puntuale capace di avviare numerose riflessioni.

Infine Massimo Coraddu, docente di informatica, fisico ambientale ed esperto di inquinamento militare, che ha esposto “Percorsi didattici sulla militarizzazione dei territori e le sue conseguenze sociali, ambientali e sanitarie”. Dalle sue parole emerge la preoccupazione di un continuo aumento di problemi sanitari legati per l’appunto all’inquinamento militare.

Un convegno dedicato ad un argomento pressante come la guerra, che devasta ancora oggi popoli e Paesi e alla speranza che tutto possa cambiare con un’educazione alla non violenza e alla pace.

Nadia Pische

    

Era il 1965 quando a Milano si formò un gruppo musicale destinato a far carriera e a rimanere per sempre nel cuore degli italiani e non solo: i Dik Dik. Con 16 album pubblicati, la musica Beat, Pop rock e Soft rock ha permesso loro di incidere numerosi successi che ancora oggi suonano e cantano dal vivo.

Sabato 30 settembre è stata la volta del Teatro Cavallera, nella splendida isola di Carloforte, dove un numerosissimo pubblico ha accolto in modo straordinario “Una vita d’Avventura Tour”, il concerto dei Dik Dik. L’evento, organizzato dall’associazione culturale Arte inCanto di Carloforte con il direttore artistico Giampaolo Leone, è stato un vero successo, la band ha emozionato tutti nel ripercorrere una lunghissima e splendida carriera. Da “Sognando la California”, “L’Isola di Wigth”, “Io mi fermo qui” e “Il primo giorno di primavera” incise nel 1975, a “Una vita d’avventura” prodotta nel 2021, a “Come passa il tempo” uscita nel 1993, a “Gli aironi neri” incisa nel 2011, per citare solo alcuni dei pezzi diventati celebri e indimenticabili.

Giancarlo Sbriziolo (Lallo), Pietro Montalbetti (Pietruccio), Gaetano Rubino e Mauro Gazzola hanno fatto fare un tuffo nel passato a tutti i presenti, suonando per ben due ore con un medley finale di brani che hanno fatto la storia musicale a livello internazionale.

Sensazionale anche a metà concerto la “Toccata e fuga” di Johann Sebastian Bach eseguita alla tastiera da Mauro Gazzola.

Affabili col pubblico anche alla fine dello spettacolo, hanno rilasciato autografi e fatto selfie con i loro affezionati fans lasciando loro un bellissimo ricordo.

Di seguito gli scatti della serata.

Nadia Pische

 

                       

Venerdì 22 settembre 2023 la città di Carbonia è stata teatro, come tante altre città italiane, dell’evento “Puliamo il mondo”, promosso dall’assessorato dell’Ambiente del comune di Carbonia, in collaborazione con Legambiente a livello nazionale. Sono stati duemila i volontari impegnati tra associazioni, docenti e alunni di vari istituti: Primaria, Secondaria di primo grado e Secondaria di secondo grado. Un esempio concreto da dare a tutti i cittadini, una promozione di buone pratiche per la valorizzazione dell’ambiente che ci circonda, ambiente che “abbiamo avuto in prestito” e per questo dobbiamo fare il necessario per preservarlo.

Soddisfazione è stata espressa da tutta la Giunta comunale. Per l’intera mattinata diversi amministratori hanno fatto visita ai vari siti coinvolti nel progetto, ringraziando i volontari per l’operato svolto… il primo cittadino Pietro Morittu, il vicesindaco Michele Stivaletta, l’assessora Katia Puddu, l’assessore Manolo Mureddu, il segretario del sindaco Stefano Grussu che ha documentato l’evento scattando foto, e l’ingegnere ambientale del comune Federico Pisu.

Di seguito le dichiarazioni dei bambini e delle bambine della scuola primaria di via Mazzini.

«Noi bambini di 1ª B abbiamo pulito il giardino della scuola, ci siamo divertiti e abbiamo imparato a tenere la scuola più pulita. Per noi bambini di 2ª B e C è stata una bella esperienza, perché abbiamo pulito “una parte del mondo”. Ci siamo chiesti “Come mai hanno buttato tutta questa roba per terra?” Evidentemente sono persone maleducate!!!»

«Noi alunni delle classi 3ª B e C, siamo molto contenti di aver contribuito a pulire “una piccola parte del mondo”. Il nostro lavoro è stato apprezzato anche dal vicesindaco che ci ha ringraziato per il nostro impegno. L’attività che abbiamo fatto ci ha insegnato che dobbiamo rispettare l’ambiente e tenere il mondo pulito.»

«Noi alunni della 4ª A abbiamo pulito il giardino della scuola per renderlo un posto più accogliente, per poter condividere insieme momenti all’aperto. Ci siamo sentiti orgogliosi di aver fatto qualcosa per il bene comune e di aver collaborato per questo obiettivo insieme ai nostri compagni. Abbiamo capito che ci sono persone incivili che abbandonano rifiuti nell’ambiente mentre dovrebbero dare sempre il buon esempio.»

«Per noi alunni della 4ª B è stata una bella esperienza perché abbiamo aiutato la nostra città a tornare pulita. Finalmente possiamo girare nel parco senza trovare rifiuti. Speriamo di non dover più vedere tanta spazzatura. Siamo orgogliosi di aver reso la nostra piazza un posto pulito e accogliente.»

«Noi bambini e bambine della 4ª C abbiamo partecipato al progetto “Puliamo il mondo”. Siamo andati in piazza del Minatore a raccogliere i rifiuti e renderla così un posto migliore, accogliente, armonico con la natura. Ci siamo sentiti orgogliosi per questo gesto.»

«La nostra classe 5ª a tempo pieno ha partecipato alla bellissima e utilissima manifestazione “Puliamo il mondo”. E’ stata una giornata stupenda. Ci siamo impegnati con l’aiuto delle docenti e col materiale fornito dal Comune tramite la scuola a pulire la piazza Caterina Cittadini dalle sterpaglie e dai rifiuti lasciati in giro dai cittadini incivili. E’ necessario trattare bene, come le nostre case, l’ambiente in cui viviamo. Speriamo che le persone capiscano quanto sia importante trattare bene l’ambiente che ci circonda. “E’ bello tenere il posto pulito perché così si vive meglio”. “Se puliamo il mondo non inquiniamo”. “L’inquinamento è pericoloso per gli uomini ma anche per gli animali, è importante tenere il mondo pulito per noi ma anche per tutto il pianeta”, questi sono alcuni dei pensieri degli alunni della 5ª B.»

Una bellissima esperienza per grandi e piccini…un esempio da seguire che sarebbe bello si facesse più spesso.

Nadia Pische

I docenti, alunne e alunni della primaria di via Mazzini 

 

Un anno fa il titolo europeo nella gara dei 100 metri su pista ai campionati europei svoltisi a L’Aquila, lo scorso 2 settembre il quarto posto, ad un soffio dal podio, nella stessa gara, ai campionati mondiali, a Vicenza. Alessio Mannai, 17 anni, portacolori della società Flash Asd Pattinaggio, prosegue il suo percorso di crescita. L’atleta di Carbonia, città che con i suoi campioni Luana Pilia ed Alessio Gaggioli ha fatto la storia del pattinaggio nel panorama mondiale ed europeo, è stato intervistato da Nadia Pische con il padre-allenatore Stefano.

https://www.facebook.com/1470973197/videos/848654450175213

Il 27 ottobre, a Carbonia, si terrà la presentazione del libro “Vivo dove sto” di Antonio La Rosa, artista dalle mille sfaccettature: pittore, scultore scrittore poeta, attore teatrale. Nella prefazione del libro scritta da Davide Cortese, Antonio La Rosa viene definito come un “disertore di un mondo che omologa le persone e allinea i pensieri”. Di seguito il link dell’intervista di Nadia Pische all’artista.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/332409262525881

È stato presentato venerdì 22 settembre, a Carloforte, nei locali Ex-Me che ospitano la biblioteca comunale, il libro di Angela Borghero “My way” – Ho vissuto a modo mio, edito da Giampaolo Cirronis. In molti hanno partecipato all’evento: gli amici perché affezionati e i curiosi perché affascinati dall’aver tanto sentito parlare di questa instancabile “combattente”, Angela Borghero che, come scrive Francesco Sanna (direttore della RSA Sant’Elia di Nuxis) nella prefazione del libro «ha vissuto una vita straordinaria, ma altrettanto segnata da grandissimi momenti di difficoltà che hanno forgiato una grande donna, un esempio di coerenza, coraggio e senso di sacrificio per il prossimo». Leggendo il libro il lettore avrà davanti a sé un esempio di come anche gli ostacoli più difficili possano essere abbattuti. Definita nel 2002 come la “Paladina dei deboli”, per tanti anni Angela Borghero è stata impegnata nella difesa dei cosiddetti “invisibili”, delle persone che non “hanno voce” e che non riescono a difendere i propri diritti, spesso calpestati.

Oggi, a 81 anni, Angela non si è ancora arresa, nonostante la sclerosi multipla, rivelatasi quando aveva 20 anni, la costringa a vivere in una R.S.A. Lei prosegue a lanciare i suoi messaggi, cercando di fare breccia nei cuori, nella speranza che il maggior numero di persone possibile possano seguire il suo esempio.

L’evento di Carloforte organizzato dal gruppo di Sinistra Futura con il patrocinio del comune di Carloforte, ha offerto al pubblico presente una serata ricca e piacevole, presentata da Gabriella Olanda con la partecipazione del parroco della chiesa di San Carlo Borromeo don Andrea Zucca, di Luca Pizzuto, originario di Carloforte, ex consigliere regionale e oggi consigliere comunale di Sinistra Futura a Carbonia, della ricercatrice IRRE Rosella Capriata e del giornalista nonché editore del libro, Giampaolo Cirronis.

Dopo l’intervento dell’assessore e vicesindaco del comune di Carloforte Betty Di Bernardo, che ha detto di non conoscere Angela Borghero ma di averne spesso sentito parlare per la sua appassionata attività nel sociale, tutti i relatori hanno elogiato “le imprese” dell’autrice del libro, le hanno reso onore, riconoscendone un ruolo molto importante nel territorio. Non potendo essere presente per motivi legati alla sua salute, Angela ha salutato e ringraziato attraverso una telefonata in diretta tutti i presenti, che hanno poi assistito alla visione di un video con una lunga e toccante intervista rilasciata nella R.S.A. a Gabriella Olanda.

La voce di Mara Sanna ha poi proposto uno spaccato del libro, letto con un’intensità che accarezzava il cuore, e la canzone di Fiorella Mannoia “Quello che le donne non dicono”, interpretata dalla stessa Mara Sanna, ha poi suggellato in tutti un attimo di commozione, soprattutto vedendola cantare con la piccola figlia Eleonora al suo fianco.

Particolarmente significativo è stato l’intervento di Luca Pizzuto, che ha ricordato il percorso, sociale e politico, fatto con Angela Borghero fin da quando era ragazzo.

A concludere la serata, un altro intramontabile successo dell’insuperabile Frank Sinatra dal titolo “My way” interpretato da Franco che ha emozionato tutti i presenti.

La serata ha lasciato in ogni cuore dei presenti la consapevolezza che – come disse Aristotele – «per essere eccezionali non basta semplicemente pensare in modo eccezionale e sentirsi eccezionali, bisogna agire in modo eccezionale». Chi meglio di Angela Borghero lo ha dimostrato nella sua vita?

Nadia Pische

   

E’ stato presentato venerdì 27 settembre, presso il salone del Centro di documentazione di storia locale della Grande Miniera di Serbariu, a Carbonia, il libro “I cammini dei sogni – Due piedi raccontano le vie per Santiago”, di Luciano Murgia, edizioni dei Cammini. Il giornalista Giampaolo Cirronis ha conversato con l’autore Luciano Murgia, giornalista e scrittore, nato a Carbonia, figlio di un minatore della Carbosarda, residente dal 1969 a Pesaro, dove ha svolto la sua attività lavorativa di giornalista fino alla pensione.

L’evento, organizzato dalla libreria Lilith, rappresentata da Anna Lai, e dal Centro di documentazione di storia locale del comune di Carbonia, ha catturato l’attenzione del numeroso pubblico presente sin dall’inizio, rimasto sino alla fine, nonostante importanti concomitanti eventi sportivi trasmessi in televisione. Interessanti e significativi sono stati anche gli interventi di alcuni dei presenti alla serata.

Racconti toccanti di vita vissuta…due piedi ed un cuore che hanno camminato ed arricchito lo scrittore, oggi ben conscio di essere cambiato dopo le esperienze vissute ben cinque volte lungo il Cammino di Santiago di Compostela. E, dopo tutti questi cammini, Luciano Murgia vorrebbe tornare in Sardegna, la sua terra d’origine dove da diversi anni trascorre le vacanze estive, per percorrere il Cammino minerario di Santa Barbara che, tra l’altro, ha già “assaggiato”, prima nella tappa di Carloforte, poi in due tappe sulla costa dell’Iglesiente.

Al termine della presentazione, ho avuto il piacere di intervistare Luciano Murgia che anche in questa occasione, ha offerto non pochi spunti di riflessione che vi proponiamo.

Nadia Pische