19 November, 2024
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Non sorprende più che a Teulada si mettano in piedi iniziative di grande spessore artistico: il Palazzo Baronale del paese è ormai diventato contenitore di pregio per manifestazioni che conferiscono smalto alle sue stanze ed ai suoi giardini, dando il giusto spazio ad eventi che dell’Arte fanno una cifra culturale di richiamo per il paese. E decisamente attraente, nel suo “Mondo di Materia e di Luce”, si sta rivelando la mostra d’Arte che ben merita il titolo che le è stato dato, perché di “Incontri” fra artisti autentici, nella loro geniale creatività, si tratta: le sculture di Nando Leone, di Teulada, le creazioni di Robbie Mazzaro e le fotografie di Danilo Arata che, apprendiamo con piacere, stanno organizzando abitazione e laboratorio nella Tuerra di Teulada. Conosciamo già l’arte di Nando, le sue sculture frutto di una capacità creativa che sa rendere i materiali più ovvi ed umili ricchi di fascino e di attrattiva, come solo un grande artista sa fare.
Opere degne di apparire in contesti prestigiosi, dove l’Arte parla ad alta voce: vanto ed onore per Teulada, culla di tanta creatività! Un artista, Nando, mosso da istintiva capacità di individuare le potenzialità nascoste finanche in materiali di scarto, in legni consumati dal tempo, in coperchi di lattine destinati alla pattumiera, in metalli recuperati da vecchi attrezzi agricoli… capace di nobilitare pezzi di marmo dall’apparente insignificante aspetto, plasmati, quasi piegati a dare messaggi che travalicano l’umiltà della sostanza materica: tutto ha voce e valore, per Nando, tutto può e sa diventare Arte per questo artista in grado di vedere come i materiali, tutti i materiali, siano degni di riconquistare un’altra vita! E che vita, quella che Nando restituisce loro, grazie alla sua fervida fantasia, alla sua notevole capacità introspettiva nelle potenzialità degli oggetti! Che, così, assurgono a dignità impensabile nella loro funzione originaria.
Non è solo abile manualità, la sua, non si tratta solo di sapere come avere a che fare con il metallo, con il legno, con il marmo: è, soprattutto, passione: una passione che gli consente di vedere come quel metallo, quel legno, quel marmo possono diventare espressione del suo animo di artista. Opere, dunque, che ben si trovano in sintonia creativa con le foto di Danilo Arata, frutto di infiniti viaggi intorno al mondo, in cui le tante “Human Shadows” protagoniste della mostra svelano fin da subito un bagaglio culturale dalle multiformi sfaccettature, rivestendosi di messaggi dalle difformi valenze culturali, mentre l’obiettivo viene investito del ruolo proprio dell’attenta indagine psicologica. Così che ombre di uomini, di cose, di paesaggi, parlano il linguaggio della ricerca sensibile alle realtà contrastanti del mondo. Realtà rese oltremodo accessibili nel loro messaggio di sofferenza, di gioia, di incantesimo, di libertà, di amicizia, di amore, di fede, di sogno…di vita, grazie all’abilità di uno scatto che ferma e fissa attimi altrimenti impercettibili. E come non vedere il senso della vita nel suo continuo divenire nelle sfere perfette di Robbie Mazzaro! Sfere in argilla, materia duttile e figlia della terra, dalla superficie resa armoniosamente rugosa, segnata da un paziente incidere con tratti sinuosi, tra loro in equilibrio: opera d’arte nell’opera d’arte! Le sfere dove non c’è inizio e non c’è fine, dove ogni punto può essere inizio o fine: a suggerire il ciclo vitale e continuo dell’esperienza umana. Dove la disciplina della perfezione non è mai fine a se stessa, ma espressione di una predilezione per le forme femminili, dalla morbidezza confortante, da accarezzare, in cui la sua capacità creativa, volta all’armonia ed all’equilibrio, trova la via ideale per manifestarsi. Forme naturali, dunque, sottolineate da colori che sono un richiamo alla Terra, alla Natura, con una attenzione al valore simbolico che da esse può scaturire: prediligere e rispettare quanto dalla Terra e dalla Natura ci viene! Veramente un “Incontro” di valore, questa mostra: di tre artisti la cui profonda sensibilità viene resa tangibile in opere e forme che sono specchio ed espressione di non comune creatività!
Lucia M. Tanas

 

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Donna di Sardegna. La figura femminile attraverso le fotografie di Enrico Cambedda e le sculture di Nando Leone. E’ l’evento artistico e culturale che ha caratterizzato questa calda estate teuladina. Un migliaio di visitatori, soprattutto turisti, ha visitato questa mostra che ha avuto come protagonista la donna sarda.

In una sala dell’ex Palazzo Baronale Sanjust, grazie ad un allestimento impeccabile ed un rigore assoluto, sono state presentate più di cento fotografie a colori ed altrettante sculture. Le fotografie, scattate in occasione delle principali manifestazioni religiose in Sardegna, hanno riprodotto meravigliosi volti di donna, impreziositi dai magnifici costumi tradizionali dei paesi sardi. Enrico Cambedda, fotografo per hobby, coglie immagini con passione, senza riserve. Un modus operandi  affascinante: fotografia documentaria, senza fronzoli o elaborazioni ma attraverso un processo di ripresa dello scatto  immediato e naturale. E’ lo scintillìo di un istante di vita, colto nella sua presenza irripetibile.

La mostra è stata l’occasione per creare un legame tra il nostro vedere e sentire odierno e la sensibilità artistica di uno scultore, autodidatta, come Nando Leone, autore di moltissime opere, caratterizzate da un anelito verso il futuro, senza dimenticare il passato e la tradizione. Ciò che, infine, incanta del lavoro di questo scultore, è la sua capacità di contenere in sé le radici dell’antica arte sarda, quella degli interpreti più prestigiosi e la poesia che egli ha infuso alle forme. La donna protagonista attraverso la riproposizione delle tante dee madri, di maternità moderne, di amanti, ballerine o semplicemente con forme di straordinaria arditezza plastica. Il tutto utilizzando materiali poveri, come ossa di animali, pietre antiche, sassi levigati dal tempo, terracotta. 

Un connubio artistico, quello fra fotografia e scultura, che ha avuto successo, tanto da far prevedere ulteriori collaborazioni fra Enrico Cambedda e Nando Leone.

                               

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E’ stata inaugurata sabato sera, nella Casa Baronale di Teulada, la mostra di fotografie e sculture “Donna di Sardegna“. Fino al 31 luglio, tutti i giorni dalle 20.00 alle 23.00, sarà possibile ammirare la figura femminile in mostra attraverso le fotografie di Enrico Cambedda e le sculture di Nando Leone.