2 November, 2024
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«Un atto inqualificabile che va a colpire chi da sempre tutela il nostro patrimonio naturale.»

E’ la dura condanna del consigliere regionale del Partito sardo d’azione, Gianfranco Nanni Lancioni, contro l’attentato della scorsa notte a tre mezzi del Corpo Forestale a Sant’Antioco. Un incendio che ha incenerito due fuoristrada e un’imbarcazione.

«Si tratta di un episodio davvero gravissimoconclude Nanni Lancioni -. Agli uomini del Corpo Forestale giunga la mia solidarietà per il gesto subito. L’appello è che questi atti non possano certo fermare l’impegno di quanti sono in prima linea per difendere le meraviglie ambientali della nostra Isola.»

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La consigliera regionale Elena Fancello, ex Movimento Cinque Stelle e ora al Gruppo Misto, ha aderito al Partito Sardo d’Azione. Ad annunciare l’ingresso nel partito sono stati gli stessi Franco Mula, Nanni Lancioni, Piero Maieli, Giovanni Satta, Stefano Schirru e Fabio Usai.
«I consiglieri esprimono grande soddisfazione per il nuovo ingresso, la scelta effettuata dell’onorevole Fancello, infatti, è stata accolta con grande entusiasmo. Lo spessore politico e umano che caratterizza l’on. Fancello – aggiungono i consiglieri sardisti – apporterà un importante contributo all’azione politica della maggioranza e di tutto il Consiglio regionale.»
Antonio Caria

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Il reparto di Emodinamica di Lanusei farà riferimento alla Asl di Nuoro. Lo ha deciso questa mattina con voto unanime la commissione Sanità, che ha garantito il suo impegno per ottimizzare il funzionamento di tutti i reparti di Emodinamica della Sardegna, compresi quelli dell’Ogliastra e di Oristano. Il problema riguarda anche l’ospedale Sirai di Carbonia, dove il reparto di Emodinamica, causa carenza di personale, opera in emergenza ormai da circa tre anni, dalle 8.00 alle 16.00 dal lunedì al venerdì, nonostante il piano di riordino della rete ospedaliera approvato nella precedente legislatura, preveda il sistema H24.
Il presidente del parlamentino, Domenico Gallus, ha ringraziato tutti i commissari «per l’attenzione mostrata verso un tema fondamentale per garantire il diritto alla salute di tutti i sardi senza che questo comporti enormi sacrifici per chi non vive a Cagliari o a Sassari». Il consigliere Nanni Lancioni (Psd’Az) ha aggiunto: «L’attivazione del laboratorio di emodinamica presso il presidio sanitario di Lanusei è un segno tangibile rispetto alle esigenze indifferibili di sanità anche di eccellenza nei territori. Un grande passo avanti per quei pazienti che non dovranno più sobbarcarsi faticosi viaggi a Cagliari o a Sassari per esami che ora potranno essere eseguiti in loco».
La commissione ha approvato anche il P51, cioè lo schema di programmazione del contributo statale sulle pari opportunità. La Giunta ha previsto che il contributo di 758mila euro sia destinato alle Case e ai Centri che ospitano donne vittime di violenza  oltre che al rafforzamento dei servizi pubblici e privati rivolti alle pari opportunità e al reinserimento delle vittime.

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Tre interrogazioni rivolte al presidente della Regione Christian Solinas, all’assessore della Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del Territorio, Giuseppe Fasolino, e a quello dei Lavori pubblici Roberto Frongia, sono state presentate questa mattina dai consiglieri regionali Fabio Usai, Franco Mula, Nanni Lancioni, Piero Maieli, Giovanni Satta, Stefano Schirru, per chiedere delucidazioni sullo stato di attuazione, la rimodulazione ed il rifinanziamento della dote finanziaria e la governance, del Piano Sulcis, sottoscritto alla Grande Miniera di Serbariu il 13 novembre 2012, con la firma di un protocollo d’intesa fra la Regione Sardegna, ministero dello Sviluppo economico, ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, ministero per la Coesione territoriale, provincia di Carbonia Iglesias e relativi Comuni, per rilanciare l’infrastrutturazione e l’economia del Sulcis Iglesiente, perseguendo anche nuovi modelli di sviluppo, dopo i drammatici anni della deindustrializzazione nel Polo industriale di Portovesme e la conseguente gravissima crisi economica e sociale.
Un ingente investimento di oltre 800 milioni di euro di fondi pubblici, suddivisi fra CIPE (grazie anche alla rimodulazione di fondi europei), Stato e Regione, che negli anni ha permesso l’introduzione della fiscalità di vantaggio, la sottoscrizione di contratti di programma in ambito industriale, l’avvio di progetti di infrastrutturazione e bonifica del territorio ed il finanziamento di nuove opportunità di sviluppo imprenditoriale negli ambiti turistico e agroalimentare.
Secondo l’on. Fabio Usai, primo firmatario delle interrogazioni, «inspiegabilmente dal 2019 nessun bando è stato più prorogato, ideato ed indetto e nemmeno si comprende bene come sia attualmente strutturata la governance che ne dovrebbe favorire l’attuazione».
«Fra gli obiettivi della nostra interrogazione c’è quello di comprendere come mai i progetti e bandi del Piano Sulcis abbiano subito se non un’interruzione quantomeno un rallentamento da un anno a questa partespiega Fabio Usai -. Alcuni dei bandi indirizzati ai settori turistico e agroalimentare, ossia quelli che in passato apparivano maggiormente promettenti sul piano economico e fortemente bisognosi di sostegno in questo momento, si sarebbero potuti prorogare per favorire la creazione di nuova imprenditorialità e il sostegno di quella esistente in questi settori. Non si capisce come mai questo non sia accaduto o perché non si provveda a idearne degli altri, vista anche l’opportunità garantita dalle risorse economiche non ancora spese rispetto alla dote finanziaria originale.»
Identico discorso per la fiscalità di vantaggio, che potrebbe essere ancora un valido strumento per agire sulla competitività delle imprese e per contribuire a lenire le diseconomie insite nel territorio.
«Anche sulla fiscalità di vantaggio – aggiunge Fabio Usai -, abbiamo chiesto lumi alla Giunta per capire quante delle risorse non spese rispetto alla iniziale dote di 124,5 milioni di euro potrebbero essere immediatamente recuperate e rimodulate a favore delle imprese potenzialmente beneficiarie. Ad esempio potrebbero esserci 6 milioni di euro utilizzabili per questo scopo fra le risorse recuperate fra i soggetti beneficiari che non avevano i requisiti per godere del bonus fiscale. Ma sarebbero anche altre le risorse che, tramite un provvedimento legislativo ad hoc, potrebbero essere destinate a tale uso. In ogni caso lo strumento della fiscalità di vantaggio meriterebbe di essere rifinanziato e potenziato per consentire al Sulcis Iglesiente, ancora oggi uno dei territori più poveri e sottosviluppati del Paese, di poter uscire dall’arretratezza economica e sociale in cui è piombato dopo anni di grave crisi.»
«Per rilanciare il “Piano Sulcis”conclude il consigliere regionale sardista -, è necessario ristabilire una “cabina di regia” funzionante e direttamente rispondente alle esigenze del territorio, con l’individuazione chiara dei soggetti che devono avere il ruolo di coordinare e stimolare la sua attuazione. Ma, soprattutto, va fatta chiarezza sulla governance di tutto il sistema per capire quali sono gli organismi deputati all’elaborazione ed all’avvio dei bandi e dei processi di finanziamento delle aziende e dei progetti tramite le linee di credito e gli strumenti previsti dalla legge.»

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I consiglieri regionali del Psd’Az Stefano Schirru, Franco Mula, Nanni Lancioni, Piero Maieli, Giovanni Satta e Fabio Usai hanno presentato una proposta di legge in Consiglio regionale relativa agli “Interventi urgenti a favore degli Enti Locali della Sardegna per il rilancio dei sistemi economici locali in crisi a seguito dell’emergenza Covid-19”.
La proposta è tesa a facilitare e stimolare le iniziative di rilancio dei sistemi economici e produttivi locali fortemente provati dagli effetti di serrata, di isolamento e distanziamento sociale che si sono resi necessari per contrastare l’emergenza sanitaria derivante dalla diffusione del virus Sars-CoV-2.
A tal fine, si intendono autorizzare gli enti locali della Regione Sardegna a svincolare le quote di avanzo vincolato derivanti da trasferimenti e contributi assegnati negli anni dalla Regione Autonoma della Sardegna in linea con le previsioni dell’art. 109 del D.L. 17 marzo 2020, n. 18.
Nella fattispecie trattasi di risorse derivanti da economie di spesa su interventi conclusi o già completamente finanziati le quali devono risultare libere da obbligazioni sottostanti già contratte.
In definitiva, i proponenti intendono consentire agli Enti locali della Sardegna di ridestinare gli avanzi di amministrazioni vincolati provenienti dal Piano Straordinario per l’Occupazione di cui alla L.R. 37/98 senza ulteriori formalità prevedendone l’utilizzo, in particolare, al sostegno alla ripresa del sistema produttivo locale, al recupero e incremento dei livelli occupazionali locali, ad interventi infrastrutturali materiali e immateriali comunali utili a creare il più velocemente possibile condizioni di ripresa economica. Ciò consentirà, ad esempio, di poter riattivare interventi finanziari a fondo perduto a favore delle PMI nella forma “de minimis” prevedendo sia il finanziamento di nuovi investimenti ma anche in parte per far fronte a costi d’esercizio (affitti, acquisto di merci, interventi di sanificazione, DPI per i dipendenti, tributi comunali, ecc.).
La proposta di legge disciplina le modalità di comunicazione semplificata della volontà dell’Ente di ricorrere alle possibilità offerte dalla presente legge prevedendo il semplice invio tramite posta elettronica certificata. In linea con le previsioni statali ciò consente agli enti di procedere all’utilizzo delle quote di avanzo svincolate, di ridestinarle e di promuoverne l’immediato impiego già in sede di approvazione dello schema di rendiconto di gestione per l’anno 2019 da parte della Giunta comunale, senza attendere l’approvazione da parte del Consiglio comunale.

 

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«È quanto mai opportuno venire incontro alle richieste avanzate dai Sindaci che chiedono risorse da destinare, in modo rapido ed efficace, ai propri cittadini che versano in condizioni di disagio economico acuito dal persistere dello stato di emergenza determinato dal diffondersi del Covid-19.»

Il consigliere regionale del PSd’Az Fabio Usai ritorna oggi sulla proposta di concedere fondi straordinari in favore dei Comuni e svincolare le somme a residuo dei fondi REIS 2018-2019, per l’erogazione sotto forma di aiuti immediati ai cittadini in difficoltà.
«A tal proposito, due sono le soluzioni da adottare contemporaneamente e nel più breve tempo possibile aggiunge Fabio Usai -. La prima è quella che consenta di trasferire ai Comuni risorse immediatamente spendibili, mediante forme di sostegno ai cittadini per l’acquisto di beni di prima necessità. La seconda riguarda invece la giacenza nei bilanci dei Comuni dei residui di fondi REIS relativi alle annualità 2018-2019. Tali risorse, se svincolate, potrebbero costituire un ulteriore validissimo strumento per arginare le situazioni di disagio economico-sociale determinato dalla straordinaria situazione di emergenza, che sta affliggendo le fasce più deboli e bisognose della popolazione delle nostre comunità.»
«Questa proposta già girata informalmente al presidente della Giunta regionale che, a sua volta sta verificando in queste ore tutte le procedure necessarie per rendere utilizzabili queste risorse, consentirebbe l’approntamento di immediati interventi finalizzati a fronteggiare la crescente situazione di emergenza che, non è solo più sanitaria, ma anche economicaconclude il consigliere regionale sardista -. In questo un momento molto difficile per tutti, gli Enti e le Istituzioni devono collaborare fattivamente per imprimere una svolta decisiva in favore dei cittadini.»

La proposta dell’on. Fabio Usai è condivisa dai colleghi del gruppo sardista Franco Mula, Piero Maieli, Nanni Lancioni, Giovanni Satta e Stefano Schirru.

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«Il Parlamento della Sardegna non può permettersi il lusso di rimanere chiuso proprio nel momento in cui c’è il massimo bisogno della sua azione. La Giunta regionale, che ha affrontato con capacità e prontezza la primissima fase dell’emergenza, deve avere il sostegno del Consiglio regionale per approntare nuove misure economiche, indispensabili e non differibili.»
La proposta arriva da cinque consiglieri regionali del PSd’Az: Stefano Schirru, Franco Mula, Nanni Lancioni, Piero Maieli e Fabio Usai.
«La crisi che ha paralizzato il nostro già debole sistema produttivo provocherà, secondo il Rapporto Cerved, un calo del 53% dei fatturati delle imprese e avrà effetti anche nel 2021 e si trascinerà al 2022aggiunge Stefano Schirru. Uno sfacelo al quale dobbiamo prontamente porre un argine. Il Consiglio regionale deve essere pronto a reagire ed immediatamente. I settori produttivi sono in ginocchio, dal turismo al commercio al comparto edile. Il disegno di legge c.d. Piano Casa è pronto, giusto per fare un primo esempio. Dobbiamo approvarlo immediatamente e cominciare a dar fiato ad un comparto da sempre trainante per la Sardegna. Così come vanno immediatamente studiate misure di largo respiro, che vedano oltre le poche settimane di blocco totale  e offrano aiuti concreti e straordinari. Il rischio che il 70% delle piccole  e medie imprese sarde fallisca è concreto.»
«Chiediamo con forza che il Consiglio regionale, con tutte le misure di protezione individuale e di precauzione sanitaria del caso, sia da subito riunito in permanenza e avvii una sessione straordinaria per l’economia sarda – concludono Franco Mula, Nanni Lancioni, Piero Maieli e Fabio Usai -. Non c’è tempo da perdere.»

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«Sono la prima frontiera davanti ai cittadini che, in questo momento, auspicano solo una parola di incoraggiamento e speranza. I sindaci sardi assicurano non solo la tutela della salute pubblica, ma anche la garanzia di un impegno dinamico nei confronti delle attività produttive che si ritagliano nel territorio.»
E’ quanto evidenzia il consigliere regionale del Partito sardo d’azione Gianfranco Nanni Lancioni, che auspica un intervento forte a supporto all’esercito delle fasce tricolori, in prima linea nell’emergenza Coronavirus.

«E’ una battaglia che i primi cittadini affrontano in trincea. Nei paesi isolani sono stati attivati i Centri operativi comunali, che prevedono il decollo della macchina di protezione civile per i rischi derivanti dai casi sanitari presenti nei diversi angoli della Sardegna – spiega Nanni Lancioni -. E il primo argine è rappresentato dalle misure intraprese dai sindaci per garantire lo svolgimento delle funzioni pubbliche e private essenziali e delle istituzioni. Non devono sentirsi abbandonati, da soli, in questa guerra.»
«Ecco perché l’assemblea regionale deve salvaguardare – aggiunge il consigliere regionale dei 4 Mori – il ruolo svolto dai primi cittadini attraverso maggiori risorse per le emergenze. Sono necessari toni forti per invocare i cittadini a non uscire, poi una serie di misure per le situazioni che possano avere ricadute negative sulla salute pubblica. Un compito non facile – conclude Nanni Lancioni – che si traduce in un esempio virtuoso per uscire dalle difficoltà e superare questa emergenza determinata dall’epidemia.»

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Il consigliere regionale e capogruppo del PSd’Az, on. Franco Mula ed i consiglieri regionali del gruppo PSd’AZ Piero Maieli, Nanni Lancioni, Giovanni Satta, Stefano Schirru e Fabio Usai, a seguito della possibilità che si è paventata in queste ultime ore di vietare la conduzione hobbistica di orti, vigneti ed ortofrutticole in genere, hanno diffuso una nota nella quale ringraziano il presidente della Regione, Christian Solinas, il comandante del Corpo forestale e di vigilanza ambientale, Antonio Casula, il direttore generale della Protezione civile, Antonio Belloi e l’assessore della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, per la sensibilità dimostrata al fine di risolvere la situazione suesposta. L’attività che viene svolta nelle campagne, infatti, non è assolutamente in contrasto con il recente D.P.C.M. adottato il 22 ultimo scorso che consente le coltivazioni agricole; non solo, i terreni non possono essere abbandonati in quanto si determinerebbe una grave perdita per chi con costanza e passione svolge il proprio lavoro curando la terra ed impedendo che si creino situazioni di degrado. In più non verrebbero violate le disposizioni riguardanti l’obbligo della distanza sociale in quanto i lavoratori si recano singolarmente presso i propri terreni non determinando alcuna situazione di assembramento.

«Restiamo in attesa della nota ufficiale che a breve verrà comunicata dal Presidente della Regione al fine di fugare qualsiasi dubbio sull’argomento», concludono i consiglieri regionali del gruppo sardista.

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L’istituto tecnico commerciale “Sergio Atzeni” di Capoterra riconquista la sua autonomia. Una decisione sostenuta dalla Commissione istruzione del Consiglio regionale, su proposta dell’esponente del Partito Sardo d’azione Gianfranco Nanni Lancioni: «Abbiamo raggiunto un risultato storico per il territorio – spiega il consigliere regionale sardista -. Mi sento di condividere questo esito positivo con tutto il parlamentino e con l’assessore regionale della pubblica istruzione Andrea Biancareddu, che ha così incrociato le numerose istanze dell’universo degli insegnanti, del personale e degli studenti del complesso di via Trexenta».

L’epilogo del percorso è stato poi sancito dal piano regionale di dimensionamento scolastico approvato dalla Giunta: «Un’impresa importantissima – conclude Nanni Lancioni – che mira così a razionalizzare il servizio scolastico e valorizzare l’autonomia di un istituto storico dell’area vasta cagliaritana».